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    Furto sugli scogli del lido Mappatella: 31enne marocchino arrestato dai carabinieri

    Napoli. Come ogni estate i ladri da spiaggia sono sempre in azione e pronti al colpo alla prima distrazione dei bagnanti. E’ accaduto anche ieri al “Mappatella beach” alla rotonda Diaz, sul meraviglioso lungomare di Napoli.PUBBLICITA

    La vittima è un turista peruviano che era al mare per trascorrere qualche ora sugli scogli di Mergellina.

    Il suo borsello, contenente documenti di identità, cellulare e alcuni oggetti personali, è poggiato sugli scogli mentre il proprietario si trova a qualche metro di distanza, a godersi la classica cartolina napoletana.
    Nel frattempo, Mohamed Aouadi non si gode il panorama ma si aggira tra i turisti e i bagnanti. Adocchia il borsello del peruviano, lo agguanta e scappa.

    La vittima non si accorge di nulla, ma i carabinieri della Compagnia Centro, impegnati in abiti civili proprio per prevenire reati di questo tipo, sì.
    I militari inseguono il 31enne marocchino a piedi per oltre un chilometro. L’uomo viene bloccato, ma prima oppone resistenza, colpendo i carabinieri.
    Aouadi finirà in manette per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Dovrà rispondere anche di violazione del divieto di dimora nel comune di Napoli. Ora si trova in camera di sicurezza, in attesa di giudizio. Il borsello è stato restituito al legittimo proprietario.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Sant’Agnello esplode bombola del gas: grave un 54enne. Evacuate due famiglie

    Strage sfiorata in penisola sorrentina a causa dell’esplosione di una bombala di gas.PUBBLICITA

    E’ accaduto questa mattina in via San Vito 3 nel comune di sant’Agnello. Il forte boato e le grida di aiuto delle persone hanno richiamato l’attenzione degli abitanti della zona alcun i dei quali ancora a letto.

    Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di piano di Sorrento che hanno prestato i primi soccorsi insieme con i vigili del fuoco e gli equipaggi di alcune ambulanze.
    La deflagrazione ha causato il ferimento dell’inquilino dell’appartamento: si tratta di un  54enne romeno,  che è rimasto gravemente ustionato e trasportato in codice rosso al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.

    La palazzina è stata evacuata (due famiglie) Sul posto anche gli amministratori comunali che stanno cercando di trovare una sistemazione agli sfollati. Indagini in corso per stabilire l’esatte cause dello scoppio.
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    Arzano, individuata la banda del “Cavallo di ritorno”: restituite tre auto

    Arzano, Guerra al “cavallo di ritorno”: intercettata una Fiat Panda (nella foto). La Polizia Municipale restituisce tre auto ai derubati.PUBBLICITA

    La tecnica è sempre la stessa, rubare l’auto e restituirla ai proprietari solo dopo aver ottenuto in cambio una somma di denaro.

    Ma l’intensificazione dei controlli sul territorio da parte della polizia municipale di Arzano, diretti dal comandante Biagio Chiariello, sta portando anche a scoprire altri casi di furti di auto che avvengono in territori limitrofi e che, a colpo fatto, i veicoli vengono collocati in nelle strade di Arzano e nei posti più impensabili, optando di cambiare di frequente i posti e attuando una sotta di “rotazione”, per depistare le forze dell’ordine.
    Ieri pomeriggio una pattuglia della locale impegnata in apposito servizio, ha intercettato una Fiat Panda nera, nuova fiammante, in via Alessandro Manzoni, pronta e “confezionata” per la “tecnica” del cavallo di ritorno.

    Una volta accertato il reato e le formalità di rito, la vettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario. A seguito di ulteriori accertamenti investigativi, sarebbero già individuati e segnalati alcuni soggetti che potrebbero fare parte della banda che sta mettendo a ferro e fuoco la città.
    Le auto maggiormente prese di mira dai ladri sono le Fiat Panda e le 500, le Jeeep Renegade e le Smart. “Denunciate , e fatelo tempestivamente, fanno sapere dal Comando”, solo così si porta fine a tale sistema.
    Intanto continuano le verifiche sui aree e depositi abbandonati per recuperare ulteriori vetture visto che il territorio di Arzano da messi è sotto scacco di delinquenti e bande appositamente attrezzate per commettere questi tipi di reati.

    P. B.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Castellammare arrestato pusher: in casa anche documenti e carte di credito rubate

    Casstellammare. I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno arrestato un uomo, già noto per precedenti specifici in materia di stupefacenti, trovato in possesso di sedici involucri di cocaina nella sua abitazione.PUBBLICITA

    In particolare, i finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, nell’ambito di un’attività info-investigativa autonoma, hanno scoperto una fervente attività di spaccio in un’abitazione nel Comune di Castellammare di Stabia.

    Dopo diversi appostamenti per individuare il luogo esatto dove fosse nascosta la droga, sono intervenuti.
    Identificato l’obiettivo, i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare, rinvenendo e sequestrando 3,5 grammi di cocaina. La sostanza era custodita, insieme a un bilancino di precisione, all’interno di un calzino abilmente nascosto dietro un camino elettrico situato nella sala da pranzo dell’abitazione dello spacciatore.

    Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati una patente di guida e due carte di credito, risultate oggetto di denuncia di furto in data 5 giugno.
    L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, a seguito dell’udienza di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa del processo.
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    Omicidio Cerciello Rega: dimezzata la pena ai due americani

    Dai due ergastoli inflitti in primo grado a una sentenza di appello bis che fissa le pene a 15 anni e due mesi e 11 anni e quattro mesi di carcere.PUBBLICITA

    Questo è il percorso giudiziario dei due studenti americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, accusati della morte di Mario Cerciello Rega, ucciso con 11 coltellate la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 a Roma.

    Punti Chiave ArticoloI giudici della Corte d’Assise d’Appello, dopo che la Cassazione aveva disposto un nuovo processo di secondo grado, hanno ulteriormente ridotto le condanne: 24 anni per Elder e 22 per Hjorth. Le aggravanti sono state rimosse, il rito abbreviato è stato ammesso, portando a una significativa diminuzione degli anni di carcere. In particolare, Elder è stato assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, perché il fatto non costituisce reato.
    In aula, alla lettura della sentenza, era presente anche Rosa Maria, la moglie di Cerciello, che è apparsa scossa e ha lasciato piazzale Clodio senza rilasciare dichiarazioni. “Rispetto alla gravità del fatto”, ha commentato il suo legale, il professore Franco Coppi, “è una sentenza indubbiamente generosa, ma noi non eravamo interessati alla quantità della condanna. Eravamo interessati al riconoscimento della responsabilità di entrambi”. Dal canto loro, i difensori degli imputati non hanno nascosto la soddisfazione per il verdetto. “Elder, dopo la sentenza, mi ha detto che era terribilmente stressato, ma si rende conto che una pena la meritava e che la sentenza è più giusta delle precedenti”, ha rivelato l’avvocato Renato Borzone, aggiungendo che la sentenza apre “tutto un altro scenario, come è giusto che sia. Noi, poche ore dopo aver parlato con Finnegan, avevamo spiegato come lui non si fosse mai reso conto di trovarsi di fronte a degli agenti della forza pubblica. Ci sono voluti cinque anni, finalmente abbiamo una corte che potrà dormire tranquilla perché ha preso una decisione giusta,” ha concluso il penalista.
    Il difensore di Hjorth, l’avvocato Francesco Petrelli, parla apertamente di “ridimensionamento assai importante in termini di pena, che è stata dimezzata. Siamo passati da 22 anni a 11 anni ed è per noi una soddisfazione.” La tragica fine di Cerciello iniziò con il tentativo dei due americani di comprare cocaina a Trastevere. Poi il furto dello zaino del ‘facilitatore’ dei pusher, Sergio Brugiatelli. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto la telefonata dei due statunitensi con la richiesta di riscatto, il classico ‘cavallo di ritorno’, aveva allertato i carabinieri. Cerciello Rega e il suo collega di pattuglia, Andrea Varriale, dopo una trattativa intercorsa tra Brugiatelli e i due ragazzi, si recarono in borghese all’appuntamento in via Pietro Cossa. In pochi istanti, una tranquilla serata dell’estate romana si trasformò in tragedia. I due americani aggredirono Cerciello e il suo collega. Elder, armato di coltello, colpì con undici fendenti il vicebrigadiere, che morì per shock emorragico. Il percorso giudiziario di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort Primo grado: Entrambi condannati all’ergastolo.Appello: Pene ridotte a 24 anni per Elder e 22 per Hjorth.Cassazione: Annulla la sentenza d’appello e dispone un nuovo processo.Appello bis:Elder condannato a 15 anni e 2 mesi di carcere.Hjorth condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere. Riconosciuta la derubricazione del reato per Elder da omicidio a omicidio preterintenzionale.Assolti entrambi per resistenza a pubblico ufficiale. Il caso ha avuto un’ampia risonanza mediatica in Italia e negli Stati Uniti. La vicenda giudiziaria è ancora in corso, in attesa di un possibile ricorso in Cassazione da parte della famiglia della vittima. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Carmine Puccinelli morto per una diagnosi sbagliata, la famiglia chiede giustizia

    Questa mattina, gli avvocati dello Studio Associati Maior si sono recati presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata per discutere il caso del giovane Carmine Puccinelli, tragicamente deceduto in giovanissima età per omessa diagnosi tumorale.PUBBLICITA

    Durante l’incontro, gli avvocati Filippo Castaldo, Michele Sorrentino e Pierlorenzo Catalano hanno depositato una relazione di parte multispecialistica che include valutazioni medico-legali e oncologiche dettagliate.

    La relazione evidenzia chiaramente che comportamenti medici inadeguati e una diagnosi omessa hanno privato il giovane Carmine della possibilità di ricevere cure tempestive che avrebbero potuto salvargli la vita. Secondo quanto emerso, il giovane ha manifestato sintomi dolorosi, ma è mancata una diagnosi precoce e sono stati commessi una serie di errori successivi.
    Lo Studio Associati Maior segue meticolosamente il caso e sostiene l’accusa di omicidio e falsificazione di cartella clinica.

    La Procura di Macerata sta conducendo un’indagine scrupolosa e approfondita per fare piena luce sulle circostanze che hanno portato alla morte di Carmine. Abbiamo massima fiducia nella magistratura.
    A riferirlo è la famiglia e lo Studio Associati Maior, composto dagli avvocati Filippo Castaldo, Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e dal medico-legale Dott. Marcello Lorello.
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    Accoltellarono un giovane, patteggiano tre ultrà milanisti

    anno patteggiato per l’accusa di lesioni aggravate pene comprese tra un anno e 4 mesi e un anno e 8 mesi i tre ultrà rossoneri, vicini ai capi ultrà più noti, arrestati lo scorso 11 maggio per aver aggredito, a colpi di sedie e tavolini ma anche a coltellate, un 25enne romeno non lontano dallo stadio di San Siro, dopo la partita Milan-Cagliari.PUBBLICITA

    Lo ha deciso la gup di Milano Fiammetta Modica, ratificando l’accordo tra la difesa, rappresentata dall’avvocato Jacopo Cappetta, e la Procura. In particolare, ha patteggiato un anno e 8 mesi Luigi Magrini, 43 anni, che avrebbe sferrato le coltellate, mentre la pena di un anno e 4 mesi è stata applicata ad Alessandro Sticco, 42 anni, nel direttivo della curva sud milanista, e ad Islam Hagag, 35 anni, anche lui volto noto degli ultras milanisti. Dopo l’arresto, il gip Teresa De Pascale, nelle indagini della Digos, coordinate dal pm Francesca Crupi, erano stati disposti i domiciliari per tutti e tre. Oggi col patteggiamento sono tornati liberi (hanno messo a disposizione anche un risarcimento per il ferito) e la giudice ha anche applicato ai tre dei Daspo compresi tra i due e i cinque anni (quest’ultimo per Magrini).

    I tre, come aveva scritto la gip nell’ordinanza, hanno fatto “leva sulla peculiare forza intimidatoria derivante dall’appartenenza ad un gruppo numeroso di tifosi” e “non hanno esitato ad aggredire congiuntamente un ragazzo da solo, anche con l’uso di bottiglie e di un coltello, sino a lasciarlo sanguinante riverso in terra, proprio dopo una partita di calcio, quale luogo ed occasione in cui manifestare e sprigionare la propria indole aggressiva e violenta”. Pare che il 25enne, stando alle indagini, fosse stato aggredito perché aveva una maglia della curva sud e per i tre, però, non era “degno” di indossarla.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Casavatore, stese e sparatorie a nord di Napoli: comitato anticamorra per la legalità

    Casavatore. Dopo lo sparo di 15 colpi di pistola lunedì sera, su Corso Europa a Casavatore dove uomini, presumibilmente in sella a moto, hanno messo a ferro e fuoco la città sparando all’impazzata con una pistola.PUBBLICITA

    Sul posto è intervenuta la Polizia locale che ha repertato i bossoli e inviato apposita relazione in Procura. Mentre le indagini sono tuttora in corso.

    “C’è un’aria pericolosa a nord di Napoli e lo dimostrano alcuni episodi accaduti in queste ore, nel parco Macello di Casalnuovo, storica piazza di spaccio, dove sono stati sparati colpi di pistola verso alcune persone, ma anche a Casavatore dove c’è stata una stesa al corso Europa e ad Afragola, nelle Salicelle, dove, nei giorni scorsi, era stato ferito un uomo con precedenti penali”.
    A denunciarlo il Comitato anticamorra per la legalità sottolineando che “il rischio di un’escalation del conflitto tra i vari clan esistenti, spesso composti da giovanissimi, è altissimo perché manca un controllo reale del territorio da parte delle forze dell’ordine che continuano a fare i conti con carenze di personale e mezzi”.

    “Le poche unità di personale che, di tanto in tanto, vengono annunciate, non sono sufficienti a coprire i vuoti esistenti e quelli che si creano con i pensionamenti senza dimenticare che, troppo spesso, sono utilizzati solo per operazioni di facciata come quelle in corso nel Parco Verde di Caivano da quasi un anno” hanno aggiunto i rappresentanti del Comitato.
    E poi hanno ribadito che “la ricetta da seguire è sempre la stessa: un controllo quasi militare del territorio per dare una risposta immediata ma anche tanti interventi che possano incidere sulle cause della fascinazione esercitata da camorristi e criminali”.
    Dopo un periodo di calma apparente, i clan tornano a far sentire la loro presenza con stese e caroselli in moto o a bordo di auto di grossa cilindrata come quanto accaduto ad Arzano “gemellata” – sul fronte criminale -, al clan Ferone di Casavatore e che, nel 2017, determinò anche lo scioglimento per mafia del comune.

    P.B.
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    Assolte 3 persone di Airola: accusate di lesioni, minacce e ingiurie a un minorenne

    Si è tenuto dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento il processo a carico di Renzo Ruggiero, 54 di Airola, Michelina Ciaramella, 50 di Airola e Francesca Ruggiero, 24 di Airola, imputati di lesioni, minacce e ingiurie in concorso tra di loro per fatti avvenuti ad Airola nel 2019 nei confronti di un minore costituitosi parte civile, prima tramite la madre e poi personalmente.PUBBLICITA

    Il Pm aveva richiesto al condanna a 8 mesi di reclusione e 500 euro di multa per ciascun imputato. Il Giudice Monocratico, accogliendo le tesi dell’ Avvocato Vittorio Fucci e dell’ Avvocato Daniela Martino, ha assolto Ruggiero Renzo, Ciaramella Michelina e Ruggiero Francesca da tutti i reati.

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    Napoli, olio contraffatto in minimarket: blitz della polizia locale

    Nell’ambito delle operazioni di controllo predisposte dal comando della Polizia Locale di Napoli, l’Unità Operativa Tutela Ambientale ha condotto una serie di verifiche mirate alla sicurezza alimentare e alla provenienza dei prodotti alimentari venduti sul territorio cittadino.PUBBLICITA

    Durante un controllo effettuato in un minimarket in via Poerio, gli agenti hanno sequestrato bottiglie di olio extravergine di oliva contraffatto, venduto in danno dei consumatori, configurando una frode in commercio. Il titolare dell’attività è stato deferito all’Autorità giudiziaria per violazione frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.

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    Castellammare sequestrati sdraio e lettini in via De Gasperi: multe per diecimila euro

    Sdraio, lettini e ombrelloni sono stati sequestrati lungo il tratto di spiaggia di via De Gasperi a Castellammare di Stabia e due stabiesi con precedenti di polizia sono stati sanzionati con 5 mila euro di multa ciascuno.PUBBLICITA

    E’ il bilancio dell’operazione congiunta di Polizia Locale, carabinieri e Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che, nella mattinata di mercoledi’ 3 luglio, sono intervenuti lungo il tratto di spiaggia libera. Nello specifico, in Traversa Cantiere Mercantile, all’interno di un locale di proprieta’ demaniale acquisito al patrimonio comunale, sono stati rinvenuti 88 lettini solari in alluminio, lasciati li’ da ignoti e probabilmente destinati al noleggio dei bagnanti.

    Inoltre, due cittadini stabiesi, gia’ noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi mentre svolgevano abusivamente attivita’ di noleggio di attrezzature balneari lungo via De Gasperi. Entrambi sono stati sanzionati con cinquemila euro di multa ciascuno e le attrezzature sequestrate. Le operazioni di controllo contro gli abusivi continueranno anche nei prossimi giorni.
    Ringrazio la Polizia Locale, i carabinieri e la Capitaneria di Porto per il loro impegno e la loro dedizione. La tutela del nostro litorale e’ fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini e dei turisti. Continueremo a intensificare i controlli per assicurare il rispetto delle regole e proteggere il nostro litorale”, ha dichiarato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia.

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    Avellino, il vescovo a neo sindaca: “Prevalga bene comune, non di una parte”

    “Carissima Laura, auguri e congratulazioni per il risultato ottenuto da te e dalla tua squadra. Ti dico subito che non vorrei essere nei tuoi panni in questi giorni in cui scegli la compagine che governerà la città di Avellino. Finora hanno prevalso le strategie elettorali, l’opposizione fittizia ‘centro-periferie’, lo sventolio delle bandiere, le promesse dell’uno e l’altro candidato, i fuochi pirotecnici come per la vincita dello scudetto (siamo un popolo da stadio!), ma ora deve prevalere il bene comune e non l’impero di una parte”.PUBBLICITA

    Lo scrive il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, in una lettera alla nuova sindaca di Avellino, Laura Nargi, vincitrice al ballottaggio del 23 e 24 giugno. “Quando presterai giuramento come prima cittadina di Avellino – scrive monsignor Aiello – non lo farai come Sindaco di uno schieramento, ma come regista e custode di un bene che riguarda tutti, vincitori e perdenti. Adesso è l’ora della città, delle sue più vere e dimenticate necessità, innanzitutto delle persone, tutte, senza esclusioni di sorta e, se dovrà esserci una predilezione dovrà essere rivolta alle sacche di povertà di Quattrograne, di Valle, del Rione-Ferrovia.

    Non ti scrivo da Vescovo, ma da cittadino che teme che ‘non si possono fare parti uguali tra diseguali’, come scriveva Don Lorenzo Milani”. Rivolgendosi alla neo sindaca Nargi, il vescovo di Avellino scrive ancora: “Per scegliere la città e dare ad essa un governo stabile bisogna che la tua squadra sia il più inclusiva possibile, saltando il crinale vincitori-vinti, e scegliendo collaboratori competenti anche da liste che non hanno raggiunto il podio della vittoria. Non intendo annullare il compito dell’opposizione che deve essere intelligente e, quando serve, collaborativa, ma, nel gioco delle parti, pensare oltre gli steccati e le antiche e corrose logiche di partito.
    La città – prosegue monsignor Aiello – ha bisogno di stabilità e di progetti a lungo termine che possono essere realizzati solo da una compagine che tenga unite le diverse anime. So che è difficile, ma è il compito alto cui sei chiamata, in questo momento solenne, per evitare equilibri incerti e interventi di corto respiro che danno ragione all’adagio storico che vuole nell’ultima vittoria le premesse della guerra futura. Il tuo Vescovo, che non vuole confondere competenze che sono e restano diverse, ti accompagna in questi giorni decisivi per il futuro della nostra città, prega per te e ti benedice. Laura, adesso è l’ora della città. Chissà, forse quel giro di valzer improvvisato a una festa è la chiave del nostro futuro”, conclude il vescovo di Avellino, facendo riferimento al ballo tra Laura Nargi e Antonio Gengaro, suo sfidante al ballottaggio, poche ore prima del voto durante una festa.

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