Chiarire se Bologna Città 30 è coerente con il diritto allo studio visto che sono numerosi i casi di studenti che arrivano a scuola in ritardo a causa dei nuovi limiti di velocità decisi dal Comune di Bologna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi) che ricorda come “la testata giornalistica ‘Bologna Today’ ha pubblicato un’inchiesta nella quale ha intervistato studenti e docenti di Bologna che hanno rilevato un notevole incremento di ingressi in ritardo a seguito dell’entrata in vigore di Bologna Città 30: l’inchiesta, seguita da oltre 230.000 persone, ha generato decine di migliaia di commenti, ed esaminando quelli presenti sui social network emergeva che il problema è particolarmente diffuso e sentito da studenti e famiglie”.
A sostegno delle preoccupazioni espressa da studenti e loro famiglie, Castaldini ricorda come “le segreterie di alcune scuole medie sia inferiori che superiori hanno confermato che al momento diversi docenti stanno evitando di annotare sui registri gli ingresso in ritardo per questioni di trasporto pubblico per non compromettere la carriera scolastica degli alunni e altri istituti hanno deciso di adottare soluzioni strutturali, per non lasciare la discrezionalità ai singoli docenti, ad esempio l’Istituto di Istruzione Secondaria “Enrico Mattei” di San Lazzaro di Savena l’1 febbraio 2024, 15 giorni dopo il cambiamento dei limiti di velocità imposti dal Comune di Bologna, ha diramato una circolare con la quale permette agli studenti che utilizzano la linea di trasporto scolastico 903, che parte da Pianoro e attraversa una parte di Bologna e dovrebbe arrivare al capolinea alle 7,42, di poter entrare a scuola fino alle 8,10 senza bisogno di giustificazioni”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se il protrarsi di questa situazione potrà incidere negativamente sulle carriere scolastiche degli studenti e sulla loro vita formativa ed educativa, andando ad aumentare la percentuale di sospensioni per ritardo, già molto elevata e se reputa coerente con le politiche regionali per il diritto allo studio e contro la dispersione scolastica, che una scelta di modifica di viabilità di un comune possa compromettere sensibilmente la frequenza degli studenti alle prime ore di lezione”.
(Luca Molinari)
15 Febbraio 2024