Spiegare i motivi dei ritardi nel rendere disponibili le dosi dei vaccini anti Covid per le categorie di soggetti fragili individuati dalla campagna vaccinale. A chiederlo è Silvia Zamboni (Europa Verde) con un’interrogazione presentata in commissione Sanità presieduta da Ottavia Soncini.
“A fine novembre 2023 -ha spiegato la consigliera- con oltre 185mila vaccini contro il Covid somministrati, dei quali più di 68mila agli ultraottantenni, la regione Emilia-Romagna risultava tra le prime in Italia per la campagna vaccinale. Tuttavia, il numero delle somministrazioni è al di sotto delle aspettative: la copertura tra gli over 80 è del 18,5% e quella complessiva della popolazione con più di 60 anni del 13,2%. Le vaccinazioni anti Covid effettuate rappresentavano solo una frazione di quelle antinfluenzali, spesso somministrate contemporaneamente, che a fine novembre erano 722mila. La stessa Regione sosteneva di accelerare per via di un aumento dei contagi e degli accessi al pronto soccorso. Da numerose segnalazioni risulta che tra le cause dei ritardi della campagna vaccinale anti Covid vi sarebbero difficoltà nel prenotare e nell’ottenere appuntamenti per la vaccinazione dai medici di medicina generale”.
Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “Il Covid è presente a livello endemico come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per cui il tema della vaccinazione non è sparito. Da fine settembre e fino alla terza settimana di novembre i vaccini per la nuova variante erano stati consegnati in maniera contingentata vista la scarsa disponibilità a livello nazionale. La nostra Regione ha chiesto il massimo di dosi previste dal ministero e a metà novembre erano tutte disponibili. Abbiamo fatto accordi con medici di base e farmacie in modo che fosse più possibile capillare la vaccinazione, promosso campagne di vaccinazione ai cittadini fragili e attivato open day ma la propensione alla vaccinazione è diminuito. Continueremo comunque a insistere affinché i soggetti fragili continuino a vaccinarsi. Siamo intorno alle 350mila vaccinazioni per il Covid e per l’influenza siamo a ridosso delle 900mila vaccinazioni”.
Zamboni ha replicato: “I dati restano bassi pur in presenza di una situazione ormai endemica che associata ai virus stagionali aumenta i rischi per i soggetti fragili. Prendo atto che la consegna dei vaccini dipende dalla disponibilità a livello nazionale e che c’è minore propensione alla vaccinazione. Sono soddisfatta per le informazioni ma bisogna continuare il monitoraggio della campagna vaccinale”.
(Lucia Paci)
6 Febbraio 2024