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Marchetti (Lega): “Sospendere gli aumenti previsti per le Cra”

Sospendere “l’aumento della quota di compartecipazione dell’utente/Comune al costo dei servizi CRA e CSRR”.

Una risoluzione del consigliere Daniele Marchetti (Lega) impegna la giunta a rivedere la delibera del dicembre 2023 “in attesa di una solerte revisione dello stesso che preveda l’aggiornamento delle tariffe per tali servizi di lungo-assistenza a totale carico delle risorse del FRNA (Fondo regionale per la non autosufficienza, ndr) avviando contestualmente una puntuale ricognizione dei residui inutilizzati dai Distretti Socio Sanitari nelle annualità precedenti, al fine di garantire una copertura economica che integri le risorse ulteriori già messe a disposizione con l’ultima variazione approvata, nelle more di una ridefinizione dei parametri di ripartizione delle quote di copertura dei costi dei servizi”. La Cra è la Casa residenza anziani, il Csrr è il Centro socio-riabilitativo per persone con disabilità.

Il documento è firmato anche dall’intero gruppo leghista – Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Andrea Liverani, Maura Catellani, Valentina Stragliati, Stefano Bargi, Matteo Montevecchi e Fabio Bergamini. La risoluzione chiede alla giunta di “dare concretamente attuazione agli impegni in materia di invecchiamento attivo, di valorizzazione della persona anziana, di sostegno alla domiciliarità, di economia solidale, di prevenzione di fenomeni di emarginazione sociale dovuti alla povertà energetica e a perseguire l’obiettivo di favorire il mantenimento della persona anziana nella propria abitazione ritardandone virtuosamente il più a lungo possibile l’ingresso in strutture residenziali sociosanitarie, e quindi contestualmente alleggerendo il carico delle graduatorie per l’accesso alle strutture medesime”.

Marchetti mette in evidenza come “l’ultima rendicontazione sull’utilizzo delle risorse del FRNA per l’anno 2022 evidenzia che non sono stati utilizzati circa 35 milioni di euro” e il mancato utilizzo delle risorse “non risulta essere stata risolta nemmeno a seguito dell’integrazione di 18 milioni di euro stabilita per lo stesso fondo” nella variazione di Bilancio regionale. Rispondendo a un’interrogazione, la giunta aveva detto: “Tale adeguamento dovrà essere poi perfezionato nell’ambito della ridefinizione complessiva e strutturale del sistema di accreditamento e di relativa remunerazione, dopo aver valutato l’andamento complessivo dei costi di gestione, legati ai diversi fattori produttivi”.

Il consigliere aveva ricordato che l’aumento medio annuo è di 1.496 euro, in una regione che vede crescere il numero degli anziani: “un aggravio da porsi, nelle intenzioni della Giunta, interamente a carico degli utenti e dei Comuni secondo quanto stabilito dai regolamenti comunali riguardo alla compartecipazione ai costi di questa precipua tipologia di servizio”. Marchetti sottolinea anche come il provvedimento abbia sollevato le critiche di sindacati, famiglie, Comuni che non sono stati consultati.

(Gianfranco Salvatori)


Fonte: https://cronacabianca.eu/feed/


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