Il governo stanzi più risorse per il contrasto alle violenze di genere mentre la Regione prosegua nelle campagne stampa di sensibilizzazione e operi affinché i mezzi di informazione usino un linguaggio inclusivo e corretto quando si tratta di questi temi. L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza la risoluzione di Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini per chiedere impegno e concretezza nel contrasto alla violenza contro le donne. Approvata, sempre a maggioranza, anche una risoluzione del Movimento 5 Stelle che chiede alla Regione di rivolgere messaggi di sensibilizzazione “direttamente a uomini maltrattanti e non solo alle vittime di violenze nonché di attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per inserire nelle scuole l’insegnamento dell’educazione sentimentale e affettiva”.
Il voto è arrivato dopo la relazione dell’assessora alle Pari Opportunità Barbara Lori e il dibattito fra le forze politiche. L’assessora ha ricordato come nel 2022, in Emilia-Romagna, le donne che hanno contattato i centri anti-violenza siano state 4.990, mentre 3.534 hanno affrontato un percorso di uscita dalla violenza con un centro antiviolenza. Sono donne che hanno subito violenza principalmente da partner (63,5%) o ex partner (18%) o da familiari (9,3%), violenza non solo fisica ma anche psicologica ed economica. Nel 2022, inoltre, è cresciuto il numero di uomini in trattamento nei 14 Centri per autori di violenza, pubblici e privati, presenti in Emilia-Romagna: sono complessivamente 713 uomini (+26% rispetto al 2021), di cui 480 hanno iniziato il percorso di trattamento proprio nel 2022 (+22%).
Nel corso del dibattito le forze politiche di maggioranza (Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini) hanno ribadito la necessità di interventi per prevenire le violenze e i femminicidi prima di tutto con interventi culturali ed educativi rivolti agli uomini e per creare condizioni che spingano le donne che hanno subito violenze a denunciare e non chiudersi in sé stessa. Il Movimento 5 Stelle ha invitato a porre la stessa attenzione che si pone alle violenze fisiche anche su quelle psicologiche. Per Fdi bisogna impegnarsi nel contrasto alle violenze di genere rafforzando la componente di cultura e formazione, ma senza scadere in scontri ideologici. Dal canto suo per la Lega si deve affrontare il tema senza lasciarsi andare a strumentalizzazioni di tipo politico e ideologico nonché a generalizzazioni sul genere maschile, visto che gli assassini di donne rappresentano una minoranza.
(Luca Molinari e Cristian Casali)
5 Dicembre 2023