La strage avvenuta a Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, dove sono state uccise Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel, è stata collegata alla pista del fanatismo religioso e al rito di esorcismo per “scacciare il diavolo” dalla casa.
Tuttavia, dietro questa strage potrebbero esserci motivi economici, secondo quanto riportato da fonti locali.
La coppia coinvolta nella strage viveva in condizioni economiche precarie, con l’uomo che percepiva solo la pensione di invalidità e la compagna che guadagnava qualche soldo dalla vendita online di prodotti alimentari e cosmetici naturali.
Anche il reddito di cittadinanza li aiutava, ma quando è stato sospeso, la situazione si è ulteriormente aggravata. Questo fa pensare che i due potessero aver qualche interesse economico legato alla villetta posseduta dalla madre di Antonella Salamone, e che potessero cercare di spingere Barreca a lasciare la proprietà.
Una possibile ipotesi è che i complici di Barreca avessero inizialmente intenzione di manipolarlo per ottenere la villetta e, alla scoperta che la madre di Antonella Salamone non l’avrebbe venduta, abbia scattato la “vendetta” su di lei e sui suoi figli.
Attualmente, né Carandente né Fina hanno risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari. Entrambi hanno un nuovo avvocato difensore, Marco Rocca, del foro di Crotone. Rocca ha dichiarato che la coppia si è incontrata nella villetta perché si conoscevano, ma non hanno mai parlato di esorcismo. Secondo lui, il loro era un rapporto di amicizia forse nato dai social.
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