Per l’Italia di Luciano Spalletti si avvicina un esame cruciale: la sfida contro la Spagna. Domani sera, sul campo dello stadio dello Schalke 04, Donnarumma e compagni si misureranno con le Furie Rosse in un match che promette di rivelare la vera identità della squadra italiana, dopo l’incoraggiante vittoria contro l’Albania.
“Voglio vedere un’Italia che ripeta la buona prestazione della prima partita,” ha dichiarato il commissario tecnico Luciano Spalletti durante la conferenza stampa della vigilia. “Davanti avremo la Spagna, una delle migliori scuole calcistiche al mondo, ma noi abbiamo una voglia matta di far vedere che anche la nostra squadra è importante. La chiave è sempre il bel gioco e tenere la palla. Anche se con la Spagna, che pressa e tiene la linea difensiva alta, qualche verticalizzazione in più ci sta. Si vince verticalizzando il gioco.”
Spalletti ha definito la partita come una delle possibili finali di questo Europeo, considerando anche il pareggio 2-2 tra Albania e Croazia, che rende ancora più importante una vittoria domani sera. In palio non c’è solo il passaggio del turno, ma anche il primo posto nel girone B, che garantirebbe un ottavo di finale a Colonia, non lontano dal quartier generale degli azzurri a Iserlohn.
“No, non è un derby, sono tutti derby e tutte finali queste partite,” ha sottolineato Spalletti. “Quando gioco un Europeo, queste sono partite che non capiteranno più, passano per non ripassare e le do quell’attenzione che meritano. Tenteremo di fare la stessa partita fatta con l’Albania. Vogliamo misurarci contro una squadra forte come la Spagna per vedere il nostro livello di calcio contro una delle squadre più forti che ci sono. Sono convinto che se diamo il pallino a loro ne usciamo male, quindi tenteremo di fare la nostra partita e comandare il gioco. Vedremo se saremo in grado di farlo anche contro la Spagna.”
Per Spalletti, la sfida di Gelsenkirchen rappresenta una tappa fondamentale della sua carriera in Nazionale. “Questa volta la formazione la dico domani, non il giorno prima. È una delle partite più importanti della mia carriera. Tutti abbiamo delle storie da raccontare, nel calcio, questa è una di quelle partite che può determinare una di quelle storie. Loro, la Spagna, hanno tutto dal punto di vista delle caratteristiche di squadra e individuali.”
Sebbene riconosca la forza della squadra di Morata e del selezionatore spagnolo De La Fuente, Spalletti ha sottolineato che la Spagna di oggi è una squadra forte, ma non è più quella dei tempi d’oro di Xavi e Iniesta. “Mi preoccupa il livello di partita che riusciremo a fare noi,” ha detto Spalletti ai giornalisti iberici. “Le intenzioni devono essere quelle giuste. Noi abbiamo rispetto per loro, ma non bisogna pensarli più forti di quello che sono. Non siete gli unici a giocare un grande calcio, non vi sopravvalutate.”
Spalletti ha elogiato l’attaccante spagnolo Morata, evidenziando le sue qualità e il suo impegno in campo, facendo un implicito confronto con il proprio attaccante, Scamacca. “Morata? Lui non è pigro, è uno che corre moltissimo, fa un numero di metri incredibile, attacca lo spazio dietro le linee moltissimo, Yamal uguale,” ha concluso Spalletti.
Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.
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