Dopo il deludente esito della competizione europea e una notte di intensi confronti, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, si dichiarano determinati a proseguire il loro progetto pluriennale.
Pur ammettendo le proprie responsabilità e riconoscendo la necessità di trovare rimedi, entrambi ribadiscono la volontà di mantenere saldo il progetto triennale, senza dimissioni o stravolgimenti radicali.
Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa post-eliminazione, ha espresso l’intenzione di non abbandonare il percorso intrapreso, nonostante la delusione per l’eliminazione agli ottavi contro la Svizzera.
Gravina ha insistito sulla necessità di rivedere l’approccio ma ha difeso il lavoro finora svolto, sottolineando che non sarebbe giusto buttare via tutto.
Ha anche ribadito la ¹ fiducia nel ct Luciano Spalletti, ritenendo inaccettabile abbandonare un progetto dopo soli 8-9 mesi di lavoro.
Un punto cruciale del discorso di Gravina è stata la mancanza di valorizzazione dei giovani talenti italiani nei club di Serie A. Ha esortato i club a dare più spazio ai giovani azzurri, criticando il fatto che molte formazioni Primavera siano composte quasi esclusivamente da giocatori stranieri.
Gravina ha evidenziato l’importanza di avere pazienza e investire sui giovani, ritenendo che la ricerca del risultato immediato spesso ostacoli lo sviluppo del talento nazionale.
Luciano Spalletti, al suo fianco, ha ammesso le proprie responsabilità per il fallimento ma ha espresso la volontà di ripartire da zero. Il tecnico toscano ha dichiarato di voler continuare a lavorare per risollevare la Nazionale e darle un’impronta distintiva. Spalletti crede nella necessità di ringiovanire ulteriormente la rosa e crede fermamente nella possibilità di rigenerare il gruppo attraverso un gioco e delle azioni ben definite.
Spalletti ha chiarito che, nonostante le difficoltà recenti, intende procedere con il progetto di ringiovanimento e di formazione di una squadra coesa e forte. Ha sottolineato l’importanza di dare spazio a nuovi giocatori come Calafiori e di avere fiducia nel potenziale dei giovani atleti.
Questo percorso, secondo Spalletti, trasformerà il fallimento attuale in una risorsa per costruire una squadra migliore per il futuro.
Nonostante la delusione e le critiche, sia Gravina che Spalletti sono determinati a proseguire il loro lavoro con la Nazionale, convinti che il progetto a lungo termine porterà ai risultati desiderati.
La loro determinazione e il loro impegno sono incoraggianti per tutto il movimento calcistico italiano, che vede nel futuro una possibilità di riscatto e di successo.
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