Antonio Ciavarello, genero del defunto boss mafioso Totò Riina, è stato arrestato a Malta il giorno dopo il suo 50esimo compleanno. L’uomo, ricercato in Italia per scontare una condanna per frode, viveva a Mosta, una delle maggiori città dell’isola, dove lavorava come autista in una società di costruzioni.
Ciavarello era stato condannato a due anni di carcere e al pagamento di una multa di 100 mila euro per una frode, e ad altri otto mesi di reclusione per un’altra condanna. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura europeo il 24 gennaio 2022 dalla magistratura di Brindisi.
In tribunale a Malta, l’uomo ha partecipato all’udienza lamentando dolori alle gambe ed è stato assistito da un interprete. Non si è opposto all’estradizione e resta quindi in custodia alle autorità maltesi in attesa del rientro in Italia.
Le attività di Ciavarello
Oltre al lavoro di autista, Ciavarello aveva diverse attività, alcune delle quali piuttosto singolari. Aveva infatti costituito una società con sede virtuale a Londra che si occupava di:
Vendita di vini con il marchio Riina
Lotteria online
Assistenza a coppie interessate a “divorzi lampo” in soli 40 giorni (pacchetto “all inclusive” di 7.500 euro)
In Puglia aveva anche costituito una ditta di ricambi per auto.
Le cialde “Zù Totò” e la “provocazione intollerabile”
Tra le iniziative più eclatanti di Ciavarello c’è stata la vendita online di cialde per il caffè “Zù Totò” (zio Totò), sostenuta da un sondaggio su Facebook. La pagina online fu poi bloccata e il sindaco di San Pancrazio Salentino definì l’iniziativa una “provocazione intollerabile”.
L’ombra di Totò Riina
Ciavarello ha sempre sostenuto che l’ombra del suocero abbia avuto un impatto negativo sulla sua vita. Nel dicembre 2017, poco dopo la morte di Riina in carcere, era stato arrestato in Puglia e posto ai domiciliari per scontare un residuo di pena di sei mesi per una condanna per truffa.
Ora, con l’arresto a Malta, Ciavarello dovrà scontare le condanne a cui si era sottratto.
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