Meno burocrazia per l’accreditamento in sanità.
Lo ha chiesto, in un’interrogazione, Fabio Rainieri (Lega): “Bisogna considerare “le necessità dei soggetti interessati a ricevere l’accreditamento mediante la partecipazione alle procedure pubbliche” perché ci sono criteri e procedure complesse per consentire di “poter valutare gli investimenti da affrontare ed eventualmente attuarli nei tempi necessari”, spiega il consigliere del Carroccio che ha ricordato come le Regioni individuano i privati da accreditare “mediante procedure trasparenti, eque e non discriminatorie”. Rainieri ha ricordato di aver cercato di bloccare l’aumento delle rette delle Rsa, ma questo dell’accreditamento è “un aspetto ancora più importante. Ci sono grandi malumori. Dai dati delle varie province c’è notevole richiesta di posti che trova poca attenzione da parte delle strutture, perché le risorse destinate dalla Regione per ogni persona sono 5.500 euro, ma in Toscana, governata dal Pd, ci sono 2mila euro in più. E così, molti vanno a investire in Toscana”.
L’operazione, sottolinea Rainieri, è “di rilevante complessità e prevede dapprima l’individuazione dei criteri con la nuova disciplina e quindi l’espletamento di procedure altrettanto complesse per la selezione dei soggetti da accreditare”. I privati “avranno necessità di valutare gli impegni da affrontare con relativi prevedibili impegni economici per decidere se parteciparvi. Infine, il consigliere evidenzia “che gli stessi criteri dovranno essere adeguati a consentire un interesse concreto e diffuso del maggior numero possibile di soggetti interessati a ricevere l’accreditamento in modo da evitare una riduzione degli stessi servizi”.
La risposta è stata dell’assessore al Welfare Igor Taruffi ha risposto di aver “avviato un Gruppo di lavoro regionale per l’aggiornamento del sistema di accreditamento. Da un anno si stanno incontrando tutti i soggetti che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali, a partire dagli Enti locali. Vogliamo rivedere i criteri fermi al 2009. Ricordo le risorse regionali del fondo per la non autosufficienza – 543 milioni senza pari in Italia – mentre il governo invece taglia queste risorse. In regione sono 16mila i soggetti accreditati Per i nuovi criteri per la selezione dei soggetti accreditati, pubblici e privati, c’è tempo fino al fino al 31 dicembre 2024. Tra marzo e aprile pensiamo di dare un quadro chiaro di regole, prima delle elezioni amministrative che riguarderanno migliaia di comuni”.
Rainieri ha definito “una non risposta quella dell’assessore. Capisco che sia in difficoltà. Se la prende con il governo. Ricordo che, per il 2022, del fondo per la non autosufficienza la Regione non ha utilizzato 35 milioni di euro. Non ho avuto risposte su differenza di trattamento tra Toscana ed Emilia-Romagna”.
(Gianfranco Salvatori)
28 Febbraio 2024