Prevedere “ristori o sostegni economici anche per la mancata fruizione del Po da parte di motonavi e operatori fluviali che hanno subito perdite a causa dell’emergenza siccità nel 2022”.
È la richiesta della consigliera Roberta Mori (Partito democratico) in un’interrogazione alla giunta, firmata anche dal consigliere Andrea Costa.
Mori ricorda l’impegno della Regione, coinvolgendo i territori, le imprese e i soggetti del Patto per il lavoro e il clima, “nel far fronte in modo equo alle perdite economiche determinate da emergenze ambientali e climatiche e nel fronteggiare emergenze come la siccità o l’alluvione del maggio 2023 in Romagna, intervenendo con ristori per la ripartenza delle diverse attività economiche e turistiche danneggiate”. La consigliera dem continua dicendo che “la Regione si è sinora distinta per non aver lasciato sola alcuna categoria colpita da calamità grazie allo stanziamento di risorse proprie, come è avvenuto per i privati alluvionati non rimborsati dallo Stato o per gli operatori della pesca colpiti dal granchio blu. Da ultimo, lo scorso dicembre sono stati assegnati a esito di un bando regionale oltre 4 milioni di euro di ristori a imprese che gestiscono impianti di risalita nonché ad alberghi, rifugi, ristoranti e bar dei comprensori sciistici dell’Appennino per compensare le perdite di incassi dovute alla mancanza di precipitazioni nevose del 2022″.
Le scarse piogge del 2022 hanno fatto sì che “i valori idrici siano risultati inferiori alla norma anche dell’80%” e la mancanza di acqua ha portato ai minimi storici molti fiumi. Il Po, nel tratto emiliano, ha visto portate medie mensili “prossime ai minimi storici fin dal mese di marzo 2022”. Una situazione che ha inciso sugli operatori fluviali fra cui “spicca la motonave Stradivari che fa base al porto turistico di Boretto e che da decenni naviga nel tratto di Po della Bassa Reggiana offrendo ai gruppi e ai visitatori itinerari naturalistici e storici nonché ristorazione tipica ed eventi arricchiti dalla magia della navigazione fluviale”. La società che gestisce la motonave, dopo essersi risollevata dal periodo del Covid, “rispetto ai consueti introiti derivanti da 6/7 mesi di navigazione, ha dovuto annullare eventi e subire molte cancellazioni, con perdite tra primavera ed estate, che ammontano a circa 250mila euro non compensati dai ristori dello Stato, che non comprendevano le attività turistiche”.
(Gianfranco Salvatori)