La Regione sostenga un programma per svolgere attività didattiche con le scuole nei rifugi/santuari degli animali.
La richiesta è della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ha presentato un’interpellanza alla giunta ricordano che una sentenza del Tar del Lazio, nel 2022, ha riconosciuto il valore culturale ed educativo dei rifugi per animali salvati “ed ha citato, per la prima volta, in una sentenza della giustizia amministrativa, l’integrazione dell’articolo 9 della Costituzione” che garantisce la tutela degli animali. La capogruppo del Misto chiede alla giunta “se non ritenga opportuno, stante il riconoscimento, derivante sia dalla modifica costituzionale di cui all’articolo 9, sia da parte della giurisprudenza del TAR, che ha parlato di “elevata funzione educativa e culturale” svolta dai rifugi/santuari degli animali, prevedere anche per queste strutture la possibilità di svolgere diffusamente attività didattiche con le scuole del territorio regionale, anche mediante convenzioni, e se, allo scopo di incentivare tali attività didattiche, non ritenga opportuno promuoverle e sostenerle con un programma annuale di iniziative proprie della Regione Emilia-Romagna, eventualmente, se necessario, anche inquadrandole dal punto di vista normativo”.
i rifugi per animali o cosiddetti santuari degli animali spesso si autosostengono e si autofinanziano e spesso fronteggiano molte spese ed oneri. “La possibilità per queste strutture di svolgere attività didattiche – afferma la consigliera – oltre a poter costituire una fonte di finanziamento aggiuntivo sarebbe pienamente coerente con il loro valore educativo e culturale”. La Regione, continua la capogruppo, “consente già ai Centri di Recupero Animali Selvatici (C.R.A.S.) cioè alle strutture destinate al recupero, rieducazione, studio e successivo reinserimento in natura di specie appartenenti esclusivamente alla fauna selvatica autoctona, lo svolgimento di attività didattiche” ed esistono iniziative come le Fattorie aperte. “Ma non per tutti i cittadini emiliano-romagnoli – conclude Gibertoni – le fattorie che includono anche allevamenti da carne possono essere considerate “didattiche”. Il quadro andrebbe quindi aggiornato con nuove possibilità e nuove prospettive”.
(Gianfranco Salvatori)
2 Febbraio 2024