La Regione faccia sapere “se e quando a livello istituzionale si intende incontrare la proprietà del gruppo Stellantis per avere adeguati chiarimenti relativi al futuro degli stabilimenti di produzione e ricerca presenti a Modena e ragionare insieme sulle prospettive di Maserati”.
È una delle richieste avanzate dalla consigliera Palma Costi (Partito democratico) in un’interrogazione firmata anche dai colleghi di gruppo Francesca Maletti e Luca Sabattini.
Costi si rivolge all’esecutivo regionale per sapere anche “quale interlocuzione si è instaurata con il governo al fine di collocare la vicenda Maserati nel più ampio confronto con il Gruppo Stellantis, rispetto le prospettive dell’auto in Italia e in Emilia-Romagna, e quale ruolo attivo intende svolgere la Regione per facilitare il dialogo fra i vertici dello stabilimento modenese della Maserati e le parti interessate, al fine di prevenire possibili futuri periodi di sospensione della produzione e ottenere garanzie per il mantenimento dell’attività produttiva del noto marchio nello stabilimento di Modena, oltre allo sviluppo della produzione futura di modelli a propulsione elettrica”.
Costi ricorda come il 2 febbraio il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, con la presenza in collegamento dell’assessore regionale all’economia Vincenzo Colla, ha ricevuto una delegazione di lavoratori che si sono detti precoccupati “circa le prospettive dello stabilimento modenese e del Centro di ricerca”. Nello stabilimento, nato nel 1939, il rallentamento della richiesta di vetture (in particolare la MC 20) da parte del mercato ha portato alla “richiesta di cassa integrazione per circa 220 lavoratori” in febbraio e marzo. Inoltre, afferma la consigliera dem “è importante conoscere la tempistica di realizzazione del piano industriale previsto per i nuovi modelli e per l’implementazione della piattaforma elettrica Folgore sulla MC20 come annunciato dall’amministratore delegato Davide Grasso, così come la conferma degli investimenti previsti per il nuovo impianto di verniciatura dedicato alla personalizzazione dei veicoli”. Così come è importante conoscere il futuro del Centro di ricerca, che impiega quasi 850 ingegneri.
(Gianfranco Salvatori)