A Caivano, la fiducia della comunità è stata tradita, come nel caso della piscina vicino al Parco Verde, finanziata con fondi pubblici per servire i giovani locali, ma successivamente consegnata a gestione privata.
Don Maurizio Patriciello ha espresso il suo disappunto durante un incontro organizzato presso la parrocchia di San Paolo Apostolo, con la presenza del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri.
“La gente a Caivano è stata tradita, come quando fu realizzata la piscina vicino al Parco Verde con fondi pubblici per servire i giovani di Caivano, ma poi fu data in gestione a un privato. E tanta gente di Parco Verde non aveva i soldi per portarvi i propri figli”.
Poi ha risposto alle critiche di Gratteri, il quale, rivolgendosi alla folla riunita in chiesa, aveva sottolineato la mancanza di partecipazione della comunità durante la realizzazione del centro sportivo e della piscina, evidenziandone il successivo abbandono.
Per don Patriciello ci sono stati cambiamenti positivi
Don Patriciello ha riferito che la piscina è stata oggetto di atti vandalici, denunciati da lui e dal Capitano dei carabinieri Antonio Cavallo, ma nessuna attenzione è stata dedicata al problema fino a quando non è emerso il caso delle due ragazzine abusate. Solo allora, con l’intervento della Meloni, sono cambiati i destini della struttura.
Il sacerdote ha sottolineato il cambiamento positivo avvenuto, nonostante le voci che accusano i ministri di fare solo passerelle.
“E’ un fatto che la Chiesa questa sera fosse gremita, non è facile raggiungere un risultato del genere in aree ad alta densità criminale. Faccio i complimenti a don Maurizio Patriciello, che è il vero eroe. Stategli vicino, non lo abbandonate, perchè lui e i Commissari prefettizi stanno facendo cose belle e importanti”.
Gratteri esorta i cittadini: “State vicino a don Patriciello”
Ha detto il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri prima di lasciare la Chiesa di San Paolo Apostolo, dove ha soprattutto ascoltato i cittadini – che hanno appunto riempito la chiesa – esortandoli ad essere parte attiva della vita pubblica. “Spesso – ha aggiunto Gratteri – si organizzano importanti iniziative antimafia e non viene neanche la metà della gente arrivata stasera. A Caivano la gente vuole sapere e capire, sta poi a noi uomini delle istituzioni essere credibili”.
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