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Pd: chiarire l’attuazione dei progetti di mobilità lenta nel Delta del Po

Definire lo stato di attuazione del piano di investimenti strategici sulle aree ricomprese nel parco del Delta del Po.

A chiederlo, nell’odierna sessione di lavoro della commissione territorio, ambiente e mobilità presieduta da Stefano Caliandro, sono i consiglieri Pd Marco Fabbri (primo firmatario) e Marcella Zappaterra i quali sollecitano i dettagli del piano da 55 milioni del governo nazionale nell’ambito degli investimenti complementari al PNRR per migliorare l’attrattività turistica favorendo lo sviluppo delle aree del parco del Delta del Po attraverso il potenziamento del sistema di mobilità lenta.

“Per l’attuazione di questi progetti, presentati da Regione Emilia-Romagna e Regione Veneto -spiegano ancora i consiglieri-, concorrono anche, oltre ai due enti parco, i nove comuni delle aree di parco emiliano-romagnola. Diversi comuni hanno già concluso le relative progettazioni e alcuni di questi hanno già avviato le gare; altri, al contrario, non hanno ancora avviato le procedure”.

Stante la situazione descritta, gli interroganti chiedono alla giunta regionale “se il cronoprogramma approvato dal governo risulti essere rispettato e coerente con quello finanziato dal PNRR e di conoscere eventuali revoche o riprogrammazioni degli interventi approvati”.

Rispondendo ai quesiti posti, l’assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini ha confermato la complessità dei passaggi procedurali richiesti dal progetto ministeriale e ha anche confermato come il soggetto attuatore generale nei confronti del ministero sia la Regione Emilia-Romagna.

“Nonostante l’alluvione dello scorso maggio e altri eventi emergenziali che hanno reso più difficoltoso per i comuni attuatori rispettare il cronoprogramma molto stringente richiesto dal ministero -ha continuato Corsini- confermo che tutti e 31 i progetti presentati procedono con regolarità e 7 di questi hanno già visto la consegna dei lavori a fronte di piccoli slittamenti che potranno verificarsi alla data del prossimo 31 marzo”.

Marco Fabbri, nonostante “la stratificazione degli enti attuatori richiesti dal progetto, che è fonte di preoccupazione”, si è detto  soddisfatto delle risposte ottenute e del ruolo di supporto fornito dalla Regione.

(Luca Boccaletti)


Ambiente e territorio

6 Dicembre 2023



Fonte: https://cronacabianca.eu/feed/


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