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    Gibertoni (Misto): tutelare pedoni e ciclisti dall’incidentalità dell’angolo cieco

    “Avviare, inizialmente anche su base volontaria, un dialogo con i rappresentanti di categoria, al fine di individuare una linea di azione efficace e sostenibile che possa tutelare i soggetti fragili, in particolare pedoni e ciclisti, in special modo nelle aree urbane del nostro territorio regionale, dagli effetti critici derivanti dalla circolazione di categorie di veicoli interessati dall’incidentalità dell’angolo cieco”. Questa la sollecitazione che Giulia Gibertoni (Misto) consegna alla giunta regionale in tema di circolazione stradale, soprattutto nelle aree urbane.
    Con un atto ispettivo in cui ricorda la normativa europea al fine di “proteggere meglio gli utenti vulnerabili della strada ed evitare decessi e lesioni per ciclisti e pedoni” e le svariate esperienze europee in tema, non ultima la deliberazione del Comune di Milano che ha stabilito il divieto di accesso a veicoli “non dotati di sistemi avanzati capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta, nonché privi di adesivo di segnalazione della presenza dell’angolo cieco, al fine di evitare la collisione”, la consigliera sottolinea come a oggi l’angolo cieco sia “causa, mediamente, di circa duecento decessi ogni anno, un numero elevato soprattutto se rapportato ai morti totali sulle strade, che, nel 2022, sono stati 3.159, quindi pari al sei per cento di questo totale”.
    Stante la situazione descritta, Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale un passaggio simile anche in conferenza Stato-Regioni: l’obiettivo è facilitare gli interventi delle amministrazioni locali in materia “tutelando già da subito pedoni e ciclisti e mirando a diminuire l’incidentalità dell’angolo cieco e le sue devastanti conseguenze, senza dovere aspettare la completa sostituzione del parco circolante come prevedrebbe di fatto il Regolamento UE che si applicherà da luglio 2024 solo ai veicoli pesanti di nuova immatricolazione”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    1 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    “L’Europa in Emilia-Romagna” si svela ai cittadini

    Una piattaforma per parlare di Europa. “L’Europa in Emilia-Romagna” è uno spazio collaborativo e di relazione in cui una rete di enti ed associazioni del territorio possono mettere a sistema informazioni e professionalità e entrare in relazione con cittadini, enti locali ed imprese per fare conoscere l’Unione europea e le sue opportunità. E’ un luogo aperto alle relazioni istituzionali e sociali dove trovare informazioni e approfondimenti sui temi europei: dalle politiche ai programmi, dai progetti alle occasioni di partecipazione.
    Il 6 dicembre alle ore 15 nella Sala Anziani del Comune di Bologna verrà presentata la nuova piattaforma “L’Europa in Emilia-Romagna” realizzata da Assemblea legislativa, Centro Europe Direct Emilia-Romagna, con il supporto di ART-ER.
    Saranno presenti Anna Lisa Boni, assessora ai fondi europei e relazioni internazionali del Comune di Bologna, Leonardo Draghetti, Direttore Generale Assemblea legislativa, Roberto Righetti, Direttore Generale ART-ER, Alessandro Giordani, Capo Unità Reti negli Stati membri-Direttore Generale Commissione Europea, Lia Montalti, consigliera dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa con delega agli affari europei.
    L’evento, coordinato e curato da Elisabetta Lucertini, Responsabile Centro Europe Direct Emilia-Romagna, e Alessandra Borgatti, Responsabile Unità Europa ART-ER, rientra nella programmazione del Festival della Cultura tecnica, promosso dalla Città metropolitana di Bologna con la collaborazione delle Province della Regione Emilia-Romagna, che dedica questa edizione all’Anno europeo delle competenze, valorizzando gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile e, in particolare, l’Obiettivo 10 “Ridurre le disuguaglianze”.

    Assemblea

    1 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    L’Assemblea si riunisce il 5 dicembre

    Comunicazione della Giunta sulla violenza di genere, legge sugli alberi monumentali, legge per la cultura, legge per cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, legge per il “fattore famiglia”. Questi i temi principali dell’ordine del giorno dell’Assemblea prevista per il 5 dicembre prossimo (ore 9,30-17,30, con pausa ore 13-14,30). All’ordine del giorno previsti anche question time, interpellanze e risoluzioni.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    1 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    La commissione Sanità discute del Fondo per la non autosufficienza

    La commissione Politiche per la Salute fa il punto sul Fondo regionale per la non autosufficienza. L’appuntamento è per il 4 dicembre alle ore 9,30 quando la commissione ascolterà la relazione dell’assessore Igor Taruffi. E’ prevista anche la discussione di interrogazioni di Lega, Fdi e Europa Verde.
    Alle ore 14,30 la commissione Politiche economiche si occuperà del pacchetto Bilancio 2024, dei consorzi di bonifica e di una risoluzione di Rete civica.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Sanità e welfare

    1 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Cuoghi (Fdi): aggiornare l’accordo di programma con Anas per potenziare la Statale 12

    Il potenziamento della Strada Statale 12 nel tratto Pavullo nel Frignano e Pozza di Maranello (Modena), deve essere una priorità nel nuovo accordo di programma con Anas. L’obiettivo è quello di risolvere le criticità che persistono ormai da diverso tempo. A chiederlo, con una risoluzione, è Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia).
    “Il tratto stradale -ha spiegato il consigliere- attualmente non è inserito nelle opere del piano pluriennale Anas. Non è stato segnalato dalla Regione Emilia-Romagna come intervento strategico regionale ai fini dell’inserimento nella prossima programmazione. Poiché il governo del territorio è materia di competenza regionale, l’inserimento di nuovi interventi nei prossimi piani pluriennali deve avvenire con il ‘concerto’ della Regione in cui ricade il tratto di strada su cui si intende intervenire, spesso teatro di incidenti gravi”.
    “La crescita del polo industriale di Madonna dei Baldaccini – La Monta nei pressi di Pavullo -ha sottolineato Cuoghi- ha comportato un aumento del traffico pesante e quindi forti rallentamenti. Sono migliaia i cittadini dell’alto Appennino che ogni giorno per lavoro scendono in pianura, così come sono molti i fornitori soprattutto di materie prime che arrivano nel distretto delle ceramiche pavullesi. A ciò si aggiungono gli autobus di linea, i furgoni dei corrieri, i trattori, i mezzi pesanti di ogni genere. Serve, dunque, una soluzione per risolvere i problemi di traffico e di sicurezza”.
    (Lucia Paci)

    Infrastrutture e trasporti

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Assemblea dei ragazzi e delle ragazze: “Spazi di vita adeguati per i giovani ”

    Spazi sostenibili, spazi che comunicano, spazi inclusivi e accessibili, spazi digitali, spazi in cui stare bene, spazi attrattivi e spazi di relazione con gli adulti. Questo, in sintesi, quello che chiede l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze con il manifesto “Gli spazi che vogliamo” presentato nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna a chiusura dell’attività svolta nel 2023.
    I giovani, che si rivolgono anzitutto alla Regione, hanno le idee chiare. “Chiediamo spazi accoglienti in cui sia possibile valorizzare le nostre aspirazioni, i nostri interessi e le nostre capacità. Per crescere insieme, divertirci e sviluppare relazioni solidali, positive, stabili e di qualità con i nostri coetanei. Domandiamo spazi che avvicinino le generazioni, in cui poter stare bene con le nostre famiglie. Qualsiasi sia l’attività svolta, in ambito scolastico, sportivo o familiare, vorremmo poterla praticare in spazi educativi adeguati, coinvolgenti, sicuri, interattivi. Servono poi spazi attenti alle diversità, fruibili da tutte e tutti, senza ostacoli, che siano anche facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici”. Così Pietro Siboni, Eleonora Stefani, Michele Casalboni, Heidi Ghisoni, Simone Fiorentini, Elisa Gardini e Michelle Lamieri, intervenuti in rappresentanza dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze.
    “Negli spazi a nostra disposizione – sottolineano – diventa rilevante anche l’aspetto dell’impatto ambientale e dell’efficienza energetica. Dunque, chiediamo strutture alimentate da energia verde, realizzate con materiali sostenibili e che utilizzino tecnologie innovative per l’efficientamento energetico”.
    “Con questo incontro vogliamo confrontarci sul lavoro portato avanti nel corso dell’anno dall’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze”, spiega la garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Claudia Giudici. La garante interviene poi sui contenuti del manifesto presentato dall’assemblea dei giovani: “Parliamo di idee e proposte concrete per migliorare gli spazi quotidiani frequentati da ragazzi e ragazze, una tematica particolarmente sentita nel mondo giovanile”. “Il progetto dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze è stato promosso affinché il diritto all’ascolto fosse più che mai effettivo. Vogliamo promuovere e valorizzare la partecipazione attiva dei più giovani ascoltando le loro opinioni e proposte su questioni che li riguardano direttamente o indirettamente, portandole poi all’attenzione delle istituzioni”, conclude Claudia Giudici.
    Presenti all’incontro le consigliere regionali Francesca Marchetti (presidente della commissione Cultura), Silvia Piccinini (presidente della commissione Statuto) e Stefania Bondavalli (vicepresidente della commissione Cultura).
    Nel lavoro sul manifesto i ragazzi sono stati sostenuti dalla cooperativa sociale Pares, attiva sul tema della partecipazione. A coordinare i lavori dell’Assemblea Camilla Lupi dell’ufficio del garante.
    L’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze, istituita nel novembre 2021, si compone di una cinquantina di giovani, che provengono da tutta la regione, con età compresa tra i dieci e i diciotto anni. Un progetto del garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
    Il manifesto (versione estesa).
    Fotogallery.
    (Cristian Casali)

    Parità, diritti e partecipazione

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio, per sindacati e imprese le priorità sono sanità, urbanistica e trasporti

    Sanità, welfare, urbanistica, trasporti, accesso al credito. Queste le priorità delle parti sociali sul Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi (di cui oltre 9 in sanità) presentata dalla giunta. E’ questo quanto è emerso nel corso dell’udienza conoscitiva svolta dalla commissione Bilancio presieduta da Massimiliano Pompignoli.
    “Questo Bilancio nasce in un momento di crisi internazionale con due guerre in corso che, specie quella in Medio Oriente, potrebbero avere ripercussioni sulle materie prime, la crescita dell’Ue e quindi anche dell’Italia sarà in calo”, spiega la relatrice di maggioranza Palma Costi (Pd) Nadef (nota integrativa al Documento di programmazione). “E’ una manovra che pensa ai bisogni di cittadini e imprese, abbiamo confermato i principi ispiratori del Patto per il lavoro e per il clima, le tasse ferme, le risorse per la sanità e il welfare e per il mondo produttivo tenendo insieme sviluppo e coesione sociale”, spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd), mentre quello di minoranza Stefano Bargi ricorda come “non avevo mai visto un Bilancio regionale dove si parla più del governo che della Regione, sento solo parlare di accentramento nel governo, ma ricordo che l’Italia non è mai diventato uno Stato federale, anzi ogni volte che ci abbiamo provato ci sono state polemiche”.
    “Uno dei temi a noi più cari è quello del welfare: speriamo che il bilancio del welfare non sia solo riferito alle strutture pubbliche, ma anche a tutto quel mondo privato che lavora sul welfare visto che il quadro che viviamo sono molto difficili, troviamo importante il rifinanziamento dei Consorzi Fidi”, spiega Loretta Losi (Legacoop). Sulla stessa linea Francesco Zagnoni (Confcooperative) che ha anche sottolineato anche l’importanza di agire a sostegno del mondo dei trasporti e della logistica.
    “È molto positivo che la Regione abbia cofinanziato tutti i fondi europei e previsto notevoli risorse per la legge sui talenti e i Consorzi Fidi e le attività di internazionalizzazione”, sottolinea Luca Rossi (Confindustria Emilia-Romagna) che ha chiesto una riflessione sulla legge sul consumo del suolo e sulla sua applicazione futuro evitando interventi avventati e ideologici.
    “Questo Bilancio è uno sforzo molto importante di questa Regione: apprezziamo l’impegno a mantenere le risorse sulla sanità anche se è un servizio pubblico, chiediamo un confronto più stretto sulla legge urbanistica e un sostegno alle imprese per la sfida della digitalizzazione e le nuove transizioni digitali”, fa eco Marcella Contini (Cna).
    Manuel Michelacci (Uil), intervenuto a nome di Cgil, Cisl e Uil, ha duramente criticato il governo nazionale sottolineando come “seppur in crescita le risorse stanziate in finanziaria dal governo sono insufficienti, siamo in preoccupati per la tenuta del sistema socio-sanitario italiano e, a cascata, anche di quello emiliano-romagnolo”.
    Netta la replica dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Non lasceremo da solo nessuno dei soggetti del sistema produttivo regionale, né i lavoratori, né le imprese, ma, senza creare polemiche politiche, non posso non rilevare che avremmo preferito un rapporto diverso tra Stato centrale e regioni sulle risorse per la sanità”.
    (Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Studenti a lezione in Assemblea. “Emergenza clima: agire subito”

    Studenti bolognesi a lezione di transizione ecologica e protagonisti di progettazione partecipata delle comunità energetiche in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

    L’esperienza è stata vissuta dalla classe 5^ C del Liceo Laura Bassi e delle classi 5^ A e 5^ D dell’Istituto di istruzione superiore Manfredi Tanari del capoluogo emiliano grazie alla lezione di transizione ecologica organizzata dal parlamento regionale in collaborazione con l’organizzazione non governativa Amici dei popoli.

    “L’iniziativa – ha evidenziato Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa – capita in una giornata particolare: oggi a Dubai si apre la Conferenza Mondiale Onu sul clima, che intende fare i conti sull’esito degli impegni presi alla Conferenza di Parigi del 2015 per vedere se stiamo rispettando l’obiettivo di contenere l’aumento medio della temperatura mondiale entro un grado e mezzo e comunque non oltre i 2 gradi. Siamo in piena emergenza climatica. Ce lo dicono i sempre più frequenti fenomeni meteo estremi: l’alluvione della Romagna, le alte temperature di ottobre e novembre, tanto che il 2023 sta per vincere l’Oscar negativo dell’anno più caldo. Giornate come quella odierna sono preziose per aumentare la sensibilità sull’urgenza di mettere in campo azioni efficaci per ridurre l’emissione dei gas a effetto serra. Un impegno che ci coinvolge tutti: imprese, istituzioni, cittadini. Bene quindi coinvolgere le scuole con modalità partecipative innovative come questa che anch’io ho voluto testare”.

    Rossana Mengozzi, della direzione generale dell’Assemblea legislativa, ha illustrato le opportunità della legge regionale sulla partecipazione mentre Ilaria Capisani, esperta in comunicazione e social media management presso Poleis Soc. Coop, ha raccontato alcune esperienze concrete di progettazione partecipata per la costituzione delle comunità energetiche in Emilia-Romagna. Lo scorso anno, infatti, la Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge sulle comunità energetiche (la l.r. n. 5/2022) e con il Bando partecipazione 2022 sono stati finanziati alcuni progetti rivolti proprio alla co-progettazione delle comunità.

    La seconda parte della mattinata è stata dedicata ad attività laboratoriali sotto la supervisione di Ilaria Moretti e Margherita Licastro di Amici dei Popoli ong. Gli studenti e le studentesse hanno avuto la possibilità di conoscere e approfondire come si fa partecipazione civica affiancando alla lezione frontale varie attività laboratoriali e interattive. Sono stati coinvolti attraverso attività ludiche, giochi di simulazione e tecniche teatrali con le metodologie attivo-partecipative del silent play, un mix di tecniche drammaturgiche per sensibilizzare i giovani sulle sfide del cambiamento climatico e dell’escape room digitale, un percorso digitale a ostacoli all’interno del quale gli studenti e le studentesse hanno acquisito conoscenze e competenze per fare scelte consapevoli e riuscire, in un tempo dedicato, a evitare il disastro ambientale. Al termine dell’attività laboratoriale, studenti e studentesse hanno rivolto un’appello ai rappresenti politici affinché vengano affrontate in modo incisivo due emergenze ambientali: la produzione e gestione dei rifiuti e il cambiamento climatico.

    Le conclusioni sono state tracciate da Silvia Piccinini, consigliera regionale e presidente della commissione Statuto e Regolamento. “Da questa mattinata di lavori in Assemblea legislativa è emersa con chiarezza la grande sensibilità dei più giovani ai temi dell’ambiente e, più nello specifico, alle cause che influiscono sui cambiamenti climatici. I ragazzi hanno sempre più voglia di partecipare in modo attivo senza più subire passivamente gli effetti delle scelte degli adulti. Ecco perché la politica, oggi, deve ascoltare e fare proprie queste nuove sensibilità, provando a coinvolgerle all’interno di processi partecipativi. Questo proprio per dare ai nostri ragazzi e alle nuove generazioni quegli spazi che reclamano a gran voce. L’Emilia-Romagna ha bisogno di una legge sul clima e il mio impegno, dopo quello profuso per l’approvazione della norma sulle comunità energetiche, andrà nella direzione di contribuire alla messa a punto di questa legge innovativa”.

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    Assemblea

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bargi (Lega): fare luce sull’attacco hacker subito dall’Ausl di Modena

    Chiarire gli aspetti dell’attacco hacker subito dall’Ausl di Modena nella giornata del 29 novembre.
    Il quesito è posto da Stefano Bargi (Lega) che sottolinea come siano “milioni i dati sensibili che sarebbero a rischio e, stando a quanto riportato da alcuni organi di stampa, vi sarebbero tempi lunghi per il ripristino dei sistemi informatici violati dagli hacker, con l’impossibilità (tra i vari problemi riscontrati) per i cittadini di prenotare visite mediche tramite il fascicolo sanitario elettronico”.
    Per Bargi, l’attacco informatico “ripropone la vulnerabilità nei sistemi di sicurezza di Lepida” e ricorda come questa “non è la prima volta che la società in house – a totale ed esclusivo capitale pubblico strumentale agli oltre 440 Enti Soci e a Regione Emilia-Romagna – è indirettamente protagonista di disservizi ai danni degli utenti, ma l’hackeraggio dei sistemi delle aziende sanitarie pone seri problemi e preoccupazioni in ordine alla diffusione dei dati sensibili di pazienti e cittadini”.
    Alla luce di quanto accaduto, il consigliere chiede quindi all’esecutivo regionale “se siano state accertate le responsabilità dell’attacco hacker ai sistemi informatici dell’Ausl di Modena e se sia stata compiuta una verifica dei danni subiti e la loro ricaduta sui cittadini”.
    Ulteriori quesiti, infine, per capire se la giunta “intenda considerare l’opportunità di un risarcimento danni per gli utenti colpiti da questa situazione di grave disagio e quali iniziative intenda intraprendere per evitare in futuro il verificarsi di simili situazioni”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): “Al Rizzoli disabile con una frattura attende 4 giorni per una Tac”

    Serve chiarezza sui tempi di attesa per le prestazioni di Tac, Risonanza magnetica e simili all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
    E’ la richiesta di Marta Evangelisti (Fdi) in una dettagliata interrogazione alla giunta. La consigliera è stata informata che un ragazzo disabile è caduto in una struttura specializzata, riportando una frattura. Trasportato al Rizzoli per effettuare una TAC, “il paziente ha dovuto attendere quattro giorni poiché vi sarebbe stato un solo macchinario funzionante adibito alla effettuazione della TAC”. La consigliera chiede se la Regione avvii un’interlocuzione con l’Istituto e “se effettivamente sia attivo allo stato attuale un solo macchinario per la TAC ed eventualmente quali siano i tempi medi di attesa per pazienti ricoverati ed esterni sia per la TAC che per la Risonanza Magnetica che per prestazioni similari”. La capogruppo FdI vuole inoltre sapere “quali siano i tempi medi di attesa per l’ottenimento di una TAC, RM e prestazioni similari, presso le strutture adibite delle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna (si richiede tabella riepilogativa delle strutture adibite, dei macchinari presenti e funzionanti, dei tempi medi e di eventuali criticità riscontrate) e se “esistano liste apposite per i pazienti che necessitino di urgenza, come i pazienti ortopedici o oncologici. In tal caso si richiede tabella riepilogativa dei tempi medi di attesa per le TAC, RM e prestazioni similari, segnalate come urgenti”. Infine, Evangelisti chiede quali azioni la giunta intenda adottare “per ridurre i tempi di effettuazione di tali indispensabili prestazioni sanitarie”.
    Dopo aver ricordato le attrezzature esistenti al Rizzoli, struttura di alta specializzazione, come si legge sul sito, la consigliera ha affermato che “in ogni caso l’attesa di quattro giorni appare davvero eccessiva anche in considerazione del fatto che si tratta di paziente con disabilità”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Rimini e Romagna Capitale della cultura 2026, sì alle iniziative per sostenere il progetto

    Sì alla promozione della Romagna all’interno dell’offerta di “Rimini Romagna Capitale italiana della cultura 2026”, al fine di valorizzare il patrimonio culturale e diffondere le ricadute positive dell’evento su tutto il territorio romagnolo. La commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, ha dato il via libera all’unanimità a una risoluzione del Partito democratico a firma di Nadia Rossi (prima firmataria), Francesca Marchetti, Marilena Pillati, Massimo Bulbi, Luca Sabattini, Mirella Dalfiume, Marcella Zappaterra, Manuela Rontini, Marco Fabbri. Con l’atto politico si impegna la giunta a sostenere in tutte le sedi opportune la candidatura di Rimini e della Romagna quale Capitale italiana della cultura per il 2026.
    “L’assegnazione del titolo -ha sottolineato Rossi- rappresenterebbe per Rimini, per la sua provincia e per tutta la Romagna un’occasione importante di valorizzazione della rete istituzionale, economica, sociale, culturale e infrastrutturale dei territori coinvolti, peraltro duramente colpiti dall’alluvione di maggio 2023, delineando un piano strategico della Romagna, non solo culturale. Il titolo di Capitale italiana della cultura è un riconoscimento capace di dare grande impulso per la crescita economica e la valorizzazione del territorio e come motore turistico dall’entroterra al mare, attraverso i borghi, i percorsi naturalistici, enogastronomici, cicloturistici, nonché storici e culturali, con i grandi eventi teatrali, musicali, di partecipazione.”.
    “Il titolo del progetto -ha ricordato la consigliera- è ‘Vieni oltre. Qui e ora’. In Romagna vieni oltre significa vieni qui. E in questo caso vuole dire anche vieni con noi, oltre le convenzioni, oltre l’idea di turismo di massa, in una città che ha rigenerato la sua offerta culturale. Rimini è diventata anche uno spazio di rigenerazione urbana, sport e collettività. Dopo mesi duri come quelli trascorsi a maggio si tratta di un’occasione importante di valorizzazione della rete economico-sociale e culturale della Romagna”.
    La risoluzione è stata accolta favorevolmente da tutte le forze politiche.
    Per Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) “quella di sostenere la candidatura di Rimini è la direzione giusta. Bene mettere in campo tutte le azioni che possono far diventare la città romagnola Capitale italiana della cultura 2026”.
    Matteo Montevecchi (Lega) ha sottolineato: “Siamo d’accordo con il contenuto della risoluzione e l’impegno rivolto alla giunta. Per Rimini e per tutto il territorio romagnolo rappresenterebbe motivo di orgoglio e una spinta per l’economia e il turismo locale”.
    Francesca Maletti (Partito democratico) ha aggiunto: “Condividiamo pienamente la proposta e la motivazione. Per Rimini e per gli altri enti locali rappresenta una grande possibilità da un punto di vista turistico e culturale”.
    L’assessore alla cultura Mauro Felicori ha evidenziato che “Rimini ha fatto un ottimo lavoro. Dopo la candidatura, l’alluvione ha fornito ulteriore motivazione a una città sottovalutata dal punto di vista culturale. Oltre alla Rimini romana e a quella di Fellini c’è la Rimini medievale e rinascimentale con esempi mirabili come il tempio malatestiano, capolavoro di Leon Battista Alberti, che all’interno custodisce un’importante opera di Piero della Francesca. Dunque, è una candidatura fortissima e aver stretto un patto con le città alluvionate che vogliono rinascere dopo l’alluvione dà ancora più forza al progetto. Chiederò un incontro al sindaco di Rimini e terrò aggiornata la commissione sui passi che faremo”.
    La presidente Marchetti, sottolineando “l’importanza dell’unanimità per dare forza alla proposta”, ha accolto l’invito della consigliera Rossi a organizzare una commissione itinerante a Rimini, in virtù del valore che la città rappresenta nella dimensione culturale”.
    (Lucia Paci)

    Scuola giovani e cultura

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): “Chiarire norme regionali su cacciatori bioregolatori”

    Chiarire le norme regionali sui cacciatori bioregolatori che vengono applicate in Emilia-Romagna.
    A chiederlo è Marta Evangelisti (Fdi) che con un atto ispettivo avanza possibili differenze tra la normativa nazionale e l’applicazione fatta in Regione.
    L’attenzione della capogruppo si concentra in particolare sui cacciatori bioregolatori, figure “abilitate al prelievo venatorio con specifica formazione in materia di biosicurezza” come sancito dall’ordinanza del 2023 del Ministero della Salute nell’ambito delle misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana e del piano straordinario di catture a livello nazionale e regionale.
    “Per assumere tale ruolo -continua Evangelisti- è quindi necessaria la frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti da Ispra, nonché l’iscrizione nell’apposito elenco nazionale dei bioregolatori da cui possono attingere le autorità competenti locali per le attività di contenimento della specie cinghiale sull’intero territorio nazionale”.
    A fronte di alcune segnalazioni raccolte, alla consigliera risulta la possibilità di procedere all’iscrizione da parte dei cacciatori interessati “anche in assenza di corso dedicato e di come, da parte della Regione, la scelta dell’associazione venatoria che può assumere la funzione di bioregolatrice, sia caduta su Federcaccia”.
    In ragione della situazione descritta, Evangelisti chiede quindi conto all’esecutivo regionale la fondatezza delle denunce raccolte e “quali siano i criteri che hanno determinato la scelta di Federcaccia per le finalità in argomento e se siano state interpellate anche le altre associazioni venatorie”.
    Ulteriori quesiti dell’atto ispettivo riguardano la possibilità d’iscrizione nell’elenco dei bioregolatori anche per cacciatori non associati a Federcaccia e “se esista la possibilità che, negli elenchi dei bioregolatori, risultino soggetti sprovvisti dei necessari requisiti, ovvero che non abbiano frequentato appositi corsi conformi a programmi predisposti da Ispra”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    30 Novembre 2023 LEGGI TUTTO