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    Zappaterra (Pd): no tagli a indennità di malattia per personale marittimo

    Il governo elimini la riduzione dell’indennità di malattia del personale marittimo prevista dalla legge di Bilancio nazionale.
    A chiederlo è il Partito democratico con una risoluzione a firma di Marcella Zappaterra (prima firmataria) e Marco Fabbri, in cui si ricorda come il governo dispone una riduzione dell’indennità di malattia dal 75 al 60 per cento del salario per gli eventi di malattia insorti dal 1° gennaio 2024 della gente di mare e lo stesso articolo interviene anche sulla modalità di calcolo della retribuzione media dei lavoratori interessati dal provvedimento: tale riduzione non è in linea con gli obiettivi di coesione sociale e di supporto ai lavoratori, specialmente in un settore in crisi come quello marittimo”.
    Da qui la risoluzione perché la Regione chieda a “governo e il Parlamento per chiedere l’eliminazione della riduzione dell’indennità di malattia proposta nell’articolo 32 del Disegno di Legge ‘Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024’ per le ricadute negative che comporta per il personale marittimo già in forte difficoltà”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Occhi (Lega): posticipare i saldi invernali, lo chiedono i commercianti

    Emiliano Occhi (Lega)

    La Regione valuti “la richiesta di alcune associazioni di categoria di posticipare i saldi invernali (mantenendo divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima degli stessi) a causa del particolare autunno e inverno mite che stiamo registrando e che ha come effetto, tra gli altri, una diminuzione delle vendite di abbigliamento, calzature ed accessori autunnali ed invernali”.
    E’ il quesito posto alla giunta dal consigliere Emiliano Occhi (Lega) in un’interrogazione. In commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, a rispondere è stato l’assessore al Commercio, Andrea Corsini, che si è detto “d’accordo per arrivare a data comune in tutte le regioni e favorire misure a tutela concorrenza. anche se bisogna costruire una cornice. Per un principio di uniformità, e dopo il tavolo tecnico, di tutte le regioni l’inizio dei saldi invernali resta fissato al 5 gennaio”.
    Il consigliere, nell’interrogazione, ha ricordato che la Regione, nel maggio 2023, “ha previsto il posticipo dei saldi estivi in quanto secondo la normativa vigente dovrebbero essere previsti per il primo sabato di luglio, ma nel caso del 2023 si trattava del 1° luglio e quindi si è dato atto di posticipare l’inizio dei saldi al 6 luglio 2023 per poter venire incontro anche alle esigenze delle categorie economiche del commercio di vicinato”. Inoltre, le condizioni meteorologiche hanno frenato la vendita di abbigliamento invernale, continua Occhi, “con gravi conseguenze su un settore che è già fortemente penalizzato dalla concorrenza generata dalle catene di fast fashion e dall’e-commerce che sta registrando numeri in continuo aumento”.
    Corsini ha detto che “il tavolo tecnico interregionale del 2016 uniformò le date dei saldi fine stagione. L’Emilia-Romagna ha disciplinato rispettando le date indicate. Resta il divieto di effettuare, 30 giorni prima dei saldi, le vendite promozionali di diversi prodotti. Nel caso di saldi ’23 ’24 c’è la richiesta della Fismo (Confesercenti) di un posticipo della data del 5 gennaio. La comm sviluppo economico ha approvato la proposta di confronto con le categorie nazionali per una soluzione condivisa (l’Emilia-Romagna ha proposto il posticipo). Dopo incontro, è emerso che solo Confesercenti ha chiesto il rinvio alla prima settimana di febbraio, mentre le altre associazioni commercianti si sono dette d’accordo per il 5 gennaio. Tutti, però, hanno detto di essere favorevoli a valutare un percorso”.
    Occhi si è detto “soddisfatto. Serve uniformità tra le regioni, ma la proposta va valutata e portata avanti”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bondavalli (Lista Bonaccini): garantire l’operatività della stazione sciistica di Febbio

    Intervenire affinché sia garantita la piena operatività della seggiovia triposto di Febbio, a Villa Minozzo (Reggio Emilia), danneggiata dalla recente ondata di maltempo che ha interessato il crinale emiliano, così da favorirne la riapertura in tempo utile per l’imminente stagione turistica invernale. A chiederlo sono i consiglieri Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini, prima firmataria), Ottavia Soncini, Andrea Costa, Roberta Mori (Partito democratico) e Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) in un’interrogazione presentata in commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
    I consiglieri chiedono inoltre se esiste la possibilità di attivare anche altre linee di intervento, sostenute da fonti statali o europee, in favore della complessiva qualificazione delle diverse strutture del monte Cusna, con l’obiettivo di accompagnare la ripresa delle attività e il rilancio del turismo montano, operazioni chiave in ogni strategia diretta a sostenere la montagna.
    “Il grave maltempo che ha investito l’Appennino settentrionale nei giorni scorsi -ha ricordato Bondavalli- ha causato danni ingenti agli impianti elettrici nella stazione a monte della seggiovia triposto di Febbio, a Villa Minozzo, che consente il collegamento fra la località Rescadore e quota 1.516 metri prossima ai rifugi e alle piste da sci. Anche se al momento non sembra possibile individuare una data precisa per la riapertura dell’impianto di risalita, sono immediatamente partite le operazioni per quantificare i danni e definire i lavori per il un rapido ripristino. Vista la possibilità di utilizzare anche gli strumenti messi a disposizione dalla legge regionale 17, in materia di interventi per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico dell’Emilia-Romagna occorre intervenire per assicurare la riapertura dell’impianto”.
    Ha risposto l’assessore al Turismo Andrea Corsini: “La Regione mette a disposizione una serie di interventi per gli impianti di risalita. La legge 17 prevede incentivi e annualmente sono destinati finanziamenti sia in favore di soggetti pubblici sia privati proprietari o gestori degli impianti. Attraverso programmazioni negoziate con le Province si individuano gli interventi più urgenti e si decide quali finanziari in base alle risorse disponibili. Per il 2023 la programmazione è già definita e l’impianto di Febbio avrà un con contributo regionale di 35mila euro, a fronte di una spesa di 50mila, per la gestione dell’impianto. Oltre a questo non si possono ottenere altri finanziamenti ma siccome si è deciso di anticipare la programmazione per il 2024 è stata avviata la concertazione con le Province e Villa Minozzo ha presentato come unica priorità quella relativa alla stazione di Febbio”.
    La consigliera si è detta soddisfatta “per il grande impegno messo in campo dalla Regione e gli importanti investimenti realizzati e che si realizzeranno”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Approvata proposta Lega di inserimento dell’implantologia protesica peniena nei Lea

    “Sollecitare i soggetti decisori affinché provvedano all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con l’inserimento dell’implantologia protesica peniena e dell’implantologia sfinterica urinaria nelle attività, servizi e prestazioni assicurati dal servizio sanitario nazionale, onde possa essere ripristinato e garantito ai pazienti uomini candidati all’impianto – con particolare riferimento ai pazienti oncologici – il diritto a un accesso equo, paritario e omogeneo alle cure e all’assistenza territoriale”.
    Questo il dispositivo dell’atto di indirizzo a prima firma Gabriele Delmonte (Lega) e sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Fabio Bergamini, Valentina Stragliati, Maura Catellani e Daniele Marchetti a cui si è aggiunto anche Simone Pelloni (Rete Civica).
    Delmonte, nel presentare il documento di indirizzo, ha ricordato come “la disfunzione erettile sia una problematica che interessa il 13% degli uomini e l’incidenza è proporzionale alle fasce di età o per pazienti fumatori o diabetici”. Particolarmente interessati sono poi coloro che subiscono interventi di prostatectomia radicale per il trattamento del carcinoma della prostata: complicanze frequenti per questo tipo di intervento sono l’incontinenza urinaria e, appunto la disfunzione erettile.
    A fronte di una situazione per cui, come sottolineato dal presidente della Società italiana di andrologia Alessandro Palmieri, “solamente il 10% degli italiani che necessitano di una protesi peniena riesce a farsi operare in una struttura pubblica, con liste di attesa che possono superare i 2 anni mentre il restante 90% per tornare a una normale attività sessuale deve affidarsi al privato non convenzionato”, Delmonte sottolinea come “il SSN oggi dispensi i farmaci per ripristinare l’erezione ai pazienti sottoposti a chirurgia pelvica e facendo ciò determina una disparità di trattamento, in quanto lo Stato garantisce un trattamento efficace gratuitamente a coloro che hanno un problema lieve (cioè curabile con i soli farmaci), e non considera coloro che hanno un problema grave (cioè chi non risponde al trattamento farmacologico)”.
    “È quindi molto importante -conclude il leghista- che anche su questo tema si attui il medesimo giusto approccio tenuto per le protesi mammarie femminili, per garantire risposte che tengano in considerazione sia l’aspetto medico che quello psicologico”.
    Francesca Maletti (Pd) ha convenuto su quanto “la disfunzione erettile e l’incontinenza affligga un numero consistente di uomini e l’approccio di questa risoluzione sia assolutamente condivisibile, in quanto si chiede di modificare il livelli essenziali di assistenza che sono di stretta competenza governativa”.
    A favore della risoluzione hanno votato Pd, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa, Italia Viva, Lega e Rete Civica.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Approvata proposta bipartisan per estendere il sostegno psicologico a tutta la popolazione

    Discutere in conferenza delle regioni il potenziamento dell’assistenza psicologica per tutte le fasce della popolazione, rafforzare il sostegno economico garantito dal governo per potenziare l’organico dei professionisti attivi all’interno del servizio sanitario nazionale e dare piena attuazione alle linee di indirizzo rivolte alle Ausl redatte dall’assessorato politiche per la salute in collaborazione con l’ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna.
    Questi i principali punti dell’atto di indirizzo approvato oggi dalla commissione Politiche per la Salute. La risoluzione, a prima firma Nadia Rossi (Pd) è stata sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Marilena Pillati, Francesca Marchetti, Lia Montalti, Roberta Mori, Massimo Bulbi, Antonio Mumolo, Matteo Daffadà, Stefano Caliandro, Luca Sabattini, Manuela Rontini, Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Giuseppe Paruolo, Palma Costi, Marco Fabbri, Francesca Maletti e Ottavia Soncini ai quali si sono uniti Federico Amico e Igor Taruffi (ER Coraggiosa), Giulia Pigoni e Pasquale Gerace (Italia Viva), Silvia Piccinini (M5S), Silvia Zamboni (Europa Verde), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) e Simone Pelloni (Rete Civica). Nel documento si ribadisce la necessità di supporto psicologico per tutte le fasce della popolazione, frutto anche “di una sempre maggiore consapevolezza da parte dei cittadini unitamente ad una maggiore volontà di discutere e affrontare pubblicamente il tema della salute mentale che nell’ultimo decennio si era rivelato spesso un tabù”.
    All’atto dell’illustrazione del documento di indirizzo politico, Nadia Rossi ha presentato un emendamento sostitutivo del testo originario, con lo scopo di aggiornare il documento presentato nel 2022 e contestualizzare meglio lo scenario attuale che testimonia “come il tema salute mentale sia ampiamente riconosciuto e oltremodo attuale, probabilmente presente nella nostra società da tempo e che il Covid ha fatto esplodere nella sua importanza.”
    La consigliera dem ha poi sottolineato come il ‘bonus psicologo’, inizialmente previsto con una proposta bipartisan condivisa da tutti i gruppi parlamentari, “sia stata successivamente stralciata dalla legge di Bilancio 2022, trovando spazio solo il sostegno per gli studenti e le loro famiglie in situazione di difficoltà psicologica a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Ciò ha determinato un drastico restringimento dell’operatività della misura dove solo 40 mila persone hanno avuto una prima risposta ai propri bisogni a fronte di 400 mila richieste presentate, 30 mila di queste provenienti dalla nostra regione”.
    Ulteriori indirizzi consegnati alla giunta, infine, riguardano il potenziamento della figura dello psicologo delle cure primarie “incrementando e sostenendo la presenza di psicologi e psicologhe all’interno dei presidi locali dei distretti Ausl e nelle case di Comunità, tenuto conto delle sperimentazioni già avviate in diverse Ausl” e a sollecitare i parlamentari eletti nella circoscrizione regionale “affinché continuino a sostenere ed approvare proposte legislative ad hoc”.
    Daniele Marchetti (Lega), illustrando la propria proposta subemendativa, ha apprezzato “l’invito a tutti i livelli istituzionali per attivarsi e dare una risposta ad un bisogno reale per il potenziamento dei servizi psicologici di base. La Lega con un progetto di legge propose l’istituzione dello psicologo di base ma si optò per inserire tale prestazione nelle case di Comunità determinando però una copertura deficitaria e non uniforme tra i vari distretti sociosanitari. Con il nostro subemendamento proponiamo un’integrazione tra sanità regionale e progetti dell’Ordine degli psicologi per intervenire e garantire una risposta anche nelle circostanze più carenti”.
    Simone Pelloni (Rete Civica) ha annunciato un ulteriore intervento aggiuntivo sul tema affinchè le linee guida emanate dalla giunta possano divenire legge grazie al coinvolgimento dell’Assemblea legislativa”.
    La risoluzione è stata votata favorevolmente da Pd, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa, Italia Viva, Lega e Rete Civica. Astensione per il gruppo di Fratelli d’Italia.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio Regione: 9 miliardi per la sanità, esenzione ticket famiglie numerose e medico di base per i clochard

    Oltre 9 miliardi di euro per la sanità emiliano-romagnola. Lo prevede il pacchetto Bilancio 2024, la manovra economico finanziaria discussa oggi nel corso della commissione Politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini.
    La sanità si conferma così la principale voce del Bilancio (di cui 8,5 milioni di euro l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose e 100mila euro per l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora che potranno così avere il medico di base e non dovranno più rivolgersi al pronto soccorso), mentre aumenta di mezzo milione di euro anche il Fondo per la non autosufficienza.
    “Nonostante i problemi e i mancati fondi statali nel 2023, con buona pace di chi sperava diversamente, la nostra sanità chiuderà in pareggio e questo avverrà grazie ai risparmi pari a oltre 300 milioni di euro sui costi di gestione ottenuti utilizzando Intercenter”, spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini.
    “Questa Nadef sottolinea soprattutto l’impegno per le zone alluvionate e le imprese, questo in un quadro dove la finanza pubblica è caratterizzata dalla scelte accentratrici del governo e dalla richiesta di rivedere le scelte su oltre 600 milioni del Pnrr senza sapere però cosa il governo vuole cambiare. Si tratta di un quadro di confusione che non aiuta e bene fa la Regione a promuovere un piano investimenti da 24 miliardi di euro di cui una parte importante riguarda la sanità. Faccio presente che i fondi stanziati dal governo per la sanità sono insufficienti”, spiega la relatrice di maggioranza alla Nadef (l’aggiornamento al Documento di programmazione economica, ndr) Palma Costi (Pd), mentre la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) sottolinea come “è una nota di aggiornamento più povera che in passato, un libro dei sogni dove si parla sempre delle stesse cose negli stessi termini come se non ci fossero problemi, a partire proprio dalla sanità. Sulla sanità servirebbero scelte chiare, ma leggiamo solo impegni”.
    “Il dibattito sul pacchetto Bilancio sembra solo di carattere nazionale, si parla molto del governo mentre non si dice cosa la Regione vuole fare sulla sanità e la maggioranza si dimentica di dire che il governo ha previsto un aumento di 3 miliardi per la sanità pubblica: questo basta per smentire la storiella per cui siamo di fronte a un governo ‘brutto sporco e cattivo’ che toglie soldi alla sanità”, spiega Daniele Marchetti (Lega) che ricorda come “dagli obiettivi della Regione è scomparso quello di riforma del Servizio sanitario regionale”
    “Siamo molto preoccupati per la situazione della sanità: i tre miliardi previsti dalla finanziaria nazionale sono insufficienti, la Regione sta facendo la propria parte nonostante il governo abbia imposto alle Regioni l’obbligo di trasferire 45 milioni di euro allo Stato. Servirebbe invece un federalismo finanziario sempre più spinto, ma il governo drena risorse dalle Regioni per il contenimento del debito pubblico. L’Italia è il paese dell’Ue con il più basso rapporto tra spesa sanitaria e Pil”, ricorda il relatore di maggioranza al Bilancio Luca Sabattini (Pd), mentre quello di minoranza Stefano Bargi (Lega) sottolinea come “mancano scelte strutturali, a fronte dei tanti problemi che ci sono servirebbe un cambio di passo che non c’è: si prosegue su un modello consolidato ignorando la realtà in cui viviamo. Proprio sul tema sanità si stanno rinviando da tempo scelte importanti”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Contrasto alla violenza sulle donne, fondi europei e sanità nella nuova puntata di Assemblea On ER

    L’impegno della Regione per il contrasto alla violenza sulle donne, il dibattito sui fondi europei di sviluppo e coesione, alcuni dei question time presentati dai consiglieri in tema di sanità, il bilancio sui primi cinque anni della legge che promuove l’uso della bicicletta: sono i temi della nuova puntata di Assemblea On ER, la trasmissione radiotelevisiva dell’Assemblea legislativa.
    Crescono le donne che chiedono aiuto a centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Nel 2022 sono state 4.990, quasi 60 in più rispetto all’anno precedente. Per oltre il 63% si tratta di donne che hanno subito violenza soprattutto dal partner, dall’ex partner o comunque in ambito familiare.
    Per quanto riguarda il fondo per lo sviluppo e la coesione dell’Unione europea, con una comunicazione del sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi, è intervenuto in Consiglio regionale. Un dialogo in cui giunta e maggioranza hanno chiesto chiarezza al governo e un’accelerata sui questi fondi strutturali europei per il nuovo settennato.
    Rimanendo in tema, da qualche giorno è on line “L’Europa in Emilia-Romagna” Una piattaforma a disposizione di cittadini, enti locali ed imprese per conoscere meglio l’Unione europea e le sue tante opportunità, come i bandi, i progetti finanziati e le scadenze per la mobilità all’estero.

    Assemblea

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Territorio. Il Piano aria arriva in commissione

    Il Piano aria arriva nelle commissioni Territorio e Ambiente e Bilancio. L’appuntamento è per il 13 dicembre alle ore 9,30. A seguire la sola commissione Territorio e Ambiente discuterà del bilancio della Protezione Civile e la Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sul monitoraggio del suolo e la resilienza.
    Alle ore 14,30 la commissione Bilancio si riunirà per discutere il pacchetto Bilancio 2024.
    I lavori saranno trasmessi via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Ambiente e territorio

    12 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): incidente ferroviario tra Forlì e Faenza, fare luce sulle cause

    Con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale è Giulia Gibertoni (Misto) a intervenire sull’incidente ferroviario di ieri tra Forlì e Faenza.
    In particolare, la capogruppo vuole conoscere le cause dell’incidente e come l’esecutivo regionale intenda agire nei confronti di Trenitalia Tper, Trenitalia e RFI “per scongiurare il ripetersi di situazioni come questa”.
    “Secondo le prime ricostruzioni – spiega la capogruppo – il treno che seguiva avrebbe urtato quello che lo precedeva. Il treno regionale Rock Trenitalia Tper era fermo in procinto di compiere una manovra di retromarcia, per allinearsi al semaforo rosso. Proprio in quel momento sarebbe sopraggiunto il Frecciarossa, causando l’urto”.
    “La Procura della Repubblica di Ravenna risulta abbia aperto un’inchiesta per disastro ferroviario e avrebbe disposto il sequestro dei due convogli ferroviari. Fra le ipotesi vagliate ci sarebbe quella di un possibile malfunzionamento del sistema frenante del treno Frecciarossa”, conclude Giulia Gibertoni.
    (Cristian Casali)

    Infrastrutture e trasporti

    11 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): chiarire motivi e portata dei disservizi registrati sulla linea Bologna-Porretta Terme”

    Chiarire quale è stata la portata dei disservizi registrati sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta Terme nella giornata del 7 dicembre scorso.
    A chiederlo è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) la quale vuole anche sapere “se in presenza di questi disservizi la comunicazione verso i passeggeri sia stata all’altezza della situazione oppure abbia presentato gravi lacune contribuendo ad aumentare i disagi anziché attenuarne le ricadute sui passeggeri”.
    Facendo infatti proprie le posizioni del ‘Comitato per la ferrovia porrettana’, Gibertoni ricorda che “pur non volendo attaccare quelle decine di operatori che si sono fatti in quattro per riuscire a portare i pendolari a destinazione e quelli intervenuti per ripristinare la linea”, non si poteva non far notare come i disservizi, sopra descritti, a cui si sono aggiunti la divulgazione di annunci fuorvianti e, soprattutto, la mancanza di informazioni per i ritardi e le cancellazioni, abbiano avuto, nel complesso, effetti molto pesanti sui viaggiatori”.
    Sottolineando infine la scarsa attendibilità delle spiegazioni non ufficiali addotte, Giulia Gibertoni ricorda “la normalità delle temperature rigide sui tratti appenninici nel periodo invernale” e invita a considerare che “i cavi elettrici di alimentazione sarebbero stati recentemente già sostituiti con tipologie che garantirebbero il servizio fino a temperature ben inferiori a quelle della giornata in questione” e soprattutto chiede alla giunta regionale “quali azioni intenda mettere in campo nei confronti dell’impresa affidataria del contratto di servizio per il trasporto pubblico di passeggeri per ferrovia di competenza della Regione Emilia-Romagna e di quella proprietaria della linea ferroviaria, affinché simili situazioni non abbiano nuovamente a verificarsi”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    11 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Tagliaferri (Fdi): individuare i responsabili del “disastro” del casinetto di Carrega

    Individuare e sanzionare i responsabili della “svendita” della parte pubblica del casinetto e aree pertinenti dei boschi di Carrega, in provincia di Parma.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come avesse già in passato chiesto chiarezza sulla gestione di questo patrimonio, ricevendo, però, dalla giunta risposte non sufficienti.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo “quale sia l’Ente responsabile del disastro patrimoniale e ambientale provocato e se i responsabili siano tenuti almeno alla rimozione dagli incarichi derivanti dall’appartenenza politica”.
    Tagliaferri chiede inoltre quali siano i costi economici sostenuti dal 2005 ad oggi dalla Regione nella conduzione del patrimonio immobiliare e ambientale e quali siano i vincoli con la proprietà privata (fam. Carrega) nella svendita dell’immobile di proprietà pubblica”.
    Si richiede inoltre chiarezza su come l’esecutivo regionale “intenda affrontare, a seguito dell’alienazione della proprietà pubblica, la persistenza o meno degli attuali vincoli sul pre-parco, zona vasta del territorio che occupa un’estesa superficie prevalentemente agricola che circonda la zona di rispetto e che è stata finora una vera camicia di forza diventando un’estensione del Parco stesso oltre i limiti fissati. Un fatto che ha causato problemi come le centinaia di ungulati senza controllo, i danni continui all’agricoltura, il pericolo per gli abitanti e per le più pregiate produzioni alimentari”, spiega Tagliaferri.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    11 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    La commissione Sanità discute il pacchetto Bilancio

    Il pacchetto Bilancio 2024 arriva in commissione Politiche per la Salute. L’appuntamento è il 12 dicembre alle ore 9. Verranno anche discusse due risoluzione, una del Pd e l’altra della Lega.
    Alle ore 14,30 la commissione Bilancio discuterà la proroga del piano faunistico regionale e due interrogazione, una di Lista Bonaccini-Pd-ER Coraggiosa, e l’altra della Lega.
    Per seguire i lavori ci si può collegare all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Sanità e welfare

    11 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO