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    Montevecchi (Lega): istituire il Garante dei diritti degli anziani

    Introdurre in Emilia-Romagna “il Garante regionale dei diritti degli anziani, una figura che abbia primariamente la funzione di verifica che gli anziani abbiano facile accesso ai servizi sociali e sanitari, che gli stessi siano messi nella condizione di interagire agevolmente con le istituzioni pubbliche e possano partecipare attivamente alla vita comunitaria, una azione finalizzata a favorire il pieno godimento dei singoli diritti previsti dalle norme costituzionali e da quelle ordinarie, attraverso iniziative a ciò mirate”.
    Lo ha chiesto il consigliere Matteo Montevecchi (Lega) in un’interrogazione alla giunta firmata anche dalla consigliera Valentina Stragliati. Il consigliere ricorda che “nel 2023 i comuni di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza) e Bellaria-Igea Marina (Rimini) abbiano istituito in proprio la figura del Garante comunale dei diritti delle persone anziane. In altre regioni, come ad esempio la Toscana, è da tempo in discussione l’istituzione del Garante regionale dei diritti degli anziani”.
    I tanti anziani presenti in regione, afferma Montevecchi, dovrebbero avere un Garante che collabori con altre istituzioni promuovendo “il diritto alla vita, alla famiglia, all’assistenza sociosanitaria, tenendo conto del loro interesse e favorendo lapartecipazione, l’inclusione sociale e adeguati standard di vita”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): chiarezza su sparizione animali dal canile di Finale Emilia

    Serve chiarezza sulla gestione del canile di Finale Emilia (Modena), “con particolare riguardo alla sparizione di cani e gatti ospitati in quella struttura”.
    Lo chiede alla Regione, la capogruppo Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) in un’interrogazione firmata anche dal consigliere Luca Cuoghi. La consigliera vuole sapere se la giunta “ritenga doveroso, indipendentemente dall’aspetto giudiziario, ricostruire la vicenda attraverso gli uffici regionali competenti e il confronto con l’Amministrazione comunale di Finale Emilia, accertando e denunciando contestualmente eventuali responsabilità”.
    Sulla stampa, afferma Evangelisti, è apparsa la notizia di un sit-in di protesta davanti al Tribunale di Modena, organizzato dai volontari di “Animal Liberation” per chiedere spiegazioni sulla gestione del canile di Finale Emilia e su “158 cani e gatti spariti”. L’anagrafe regionale indicava che nel canile, fino a maggio 2021, c’erano 196 tra cani e gatti “a fronte dei 38 dichiarati nella delibera di Giunta” dell’aprile 2020. Gli animalisti avevano avvertito la Regione che aveva segnalato il caso all’Asl. Dopo la segnalazione, il registro è stato aggiornato inserendo adozioni e decessi. “Ritenendo inverosimili le adozioni e i decessi sopra menzionati (a titolo d’esempio, 62 gatti adottati da un soggetto in due giornate e 21 cani adottati da altro soggetto in un solo giorno) – scrive la consigliera Fdi – l’associazione “Animal Liberation” ha sporto denuncia contro ASL, Comune di Finale Emilia e gestore del canile/gattile per reati di omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico”.
    La procura ha chiesto l’archiviazione, ma gli animalisti hanno presentato opposizione. Inoltre, l’attuale gestore della struttura “fu in passato condannato per ‘aver detenuto animali in condizioni produttive di grave sofferenza’ nello stesso canile/gattile, ma il Comune non trasferì gli animali e rinnovò la concessione col gestore limitandosi a stipulare convenzione con altra struttura per gli animali di nuova entrata”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Alluvione, Mastacchi (Rete civica): aiutare chi non può anticipare le spese per riparare la casa

    La Regione spieghi come aiutare le persone colpite dall’alluvione che non sono in grado di anticipare le spese, a fronte di un successivo rimborso, per ripristinare le proprie abitazioni principali.
    Lo chiede alla giunta, il capogruppo Marco Mastacchi (Rete civica) in un’interrogazione firmata anche dal consigliere dello stesso gruppo Simone Pelloni. Il capogruppo, inoltre, vuole sapere se la giunta “non ritenga opportuno utilizzare la restante parte delle donazioni a favore delle popolazioni alluvionate, per la copertura delle spese di quei cittadini” che non riescono ad anticipare le spese per i lavori. Il sostegno previsto, ricorda Mastacchi, “consiste in un primo contributo a titolo di acconto di 3.000 euro, per arrivare fino a 5.000 euro come saldo successivo” come indica l’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile, la quale ha prorogato a marzo 2024 il termine ultimo per la presentazione della domanda di saldo del contributo per l’immediato sostegno. Il consigliere rileva, però, che “molti cittadini segnalano che vista l’entità dei danni subiti non sono in grado né di anticipare e né di indebitarsi con le banche, per sostenere le spese per rendere agibili e nuovamente utilizzabili i propri immobili, chiedendo solo in un secondo momento il rimborso delle spese”.
    La metà delle somme donate dai cittadini emiliano-romagnoli è stata destinata “a misure a diretto sostegno delle popolazioni colpite con contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): mettere in sicurezza il Senio a Riolo Terme

    Mettere in sicurezza il fiume Senio a Riolo Terme, in provincia di Ravenna.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “le forti precipitazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna a partire dal 16 maggio 2023, dopo quelle che avevano già flagellato il territorio tra il 2 e il 3 maggio, hanno causato l’esondazione di 21 fiumi e corsi d’acqua, tra i quali il torrente Senio: mi è pervenuta una segnalazione relativa a problemi idraulici e di manutenzione del torrente Senio in località Riolo Terme, all’altezza dell’intersezione tra via Firenze e via Rio Ferrato, lungo la strada provinciale 306 direzione Riolo Terme-Casola Valsenio, a ridosso del cosiddetto “ponte della chiusa”, da circa due anni sede di un cantiere edile finalizzato alla ristrutturazione dello stesso”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’esecutivo regionale “se intenda procedere, anche congiuntamente all’Ufficio territoriale sicurezza territoriale e protezione civile di Ravenna, per dare tempestivo riscontro alla segnalazione pervenuta a tutti gli enti competenti e quali siano gli interventi previsti, in futuro e nell’immediato, per il tratto di fiume e la zona in argomento, unitamente agli importi e le tempistiche relativi”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Sanità: prosegue collaborazione tra Emilia-Romagna e San Marino

    Via libera, con voto all’unanimità, della commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli, al rinnovo del protocollo operativo di collaborazione in ambito sanitario tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino.
    Un’intesa strategica, con la proroga dell’applicazione dei contenuti del protocollo fino al gennaio 2025, rivolta a migliorare la qualità delle strutture sanitarie nei due territori.
    “La Repubblica di San Marino – come riferito dai tecnici della giunta regionale – non risulta autosufficiente rispetto a tutte le prestazioni sanitarie e molte di queste vengono eseguite, con compensazione economica, dall’Ausl della Romagna”.
    (Cristian Casali)

    Sanità e welfare

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Maggioranza: voto a chi vive in comune non di residenza

    Governo e Parlamento approvino le norme per assicurare il diritto di voto da parte degli elettori che, per motivi di studio, lavoro e cura, si trovano in un comune diverso da quello di iscrizione nelle liste elettorali, in occasione delle elezioni politiche e delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
    A chiederlo è una risoluzione a prima firma di Nadia Rossi (Pd) e sottoscritta da esponenti di Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini.
    “In caso di mancata approvazione entro il mese di febbraio 2024 della legge che delega il Ggoverno sul tema, per gli elettori che per motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazioni di assistenza come caregiver familiari si trovano in un comune diverso da quello in cui sono iscritti nelle liste elettorali, risulterà difficile e a volte impossibile esercitare il proprio diritto di voto per gli appuntamenti”, spiegano i firmatari della risoluzione che ricordano come “il diritto di voto è previsto dall’articolo 48 della Costituzione, che definisce il voto come un “dovere civico”, che deve pertanto essere garantito senza distinzioni ed è necessario, pertanto, che l’esercizio di tale diritto sia reso concretamente accessibile a tutti, in qualsiasi condizione, soprattutto a fronte degli elevati tassi di astensionismo nella popolazione”.
    Da qui la richiesta di un intervento su governo e Parlamento con una risoluzione sottoscritta da Nadia Rossi, Stefano Caliandro, Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Matteo Daffadà, Marilena Pillati, Antonio Mumolo, Luca Sabattini, Francesca Marchetti, Federico Alessandro Amico, Mirella Dalfiume, Marco Fabbri, Stefania Bondavalli, Silvia Zamboni e Giulia Pigoni.
    (Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    In commissione Territorio il punto sul piano rifiuti

    Cala il conferimento dei rifiuti nelle poche discariche ancora in funzione, la raccolta differenziata arriva al 74%, cala la produzione dei rifiuti urbani e di quelli speciali. La Regione non riaprirà discariche in Emilia-Romagna e si conferma la chiusura di quella di Imola entro il 2024.
    È la fotografia scattata da Irene Priolo, assessora all’Ambiente, nell’informativa sui dati relativi al monitoraggio annuale del Piano regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate 2022-2027. La presentazione è avvenuta davanti ai consiglieri della commissione Territorio, Ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.
    “C’è sempre qualcosa che non ci aiuta a mantenere un trend omogeno, come nel caso dei rifiuti alluvionali, comunque già tutti smaltiti. A luglio, valuteremo i dati sulla raccolta differenziata. Finita l’alluvione, i comuni della Romagna hanno proseguito con un nuovo modello di gestione. Siamo al 74% della differenziata, ma speriamo di arrivare al 75% quando avremo il dato definitivo riferito al 2023 per raggiungere l’obiettivo dell’80% nel 2027”, spiega Priolo per la quale “verranno autorizzati impianti di trattamento, ma non di smaltimento”. La vicepresidente ha mostrato i dati relativi al 2022 con la proiezione sul 2023 ricordando come nel 2025 sia previsto un monitoraggio intermedio del Piano.
    Produzione rifiuti urbani. Il Piano prevede la riduzione del 5% per unità di Pil al 2027 con 3,1 milioni di tonnellate. Nel 2022, sono state prodotte 2,8 milioni di tonnellate, cioè l’1,3% in meno rispetto al 2021. Nel periodo gennaio-giugno 2023 vanno conteggiate anche 81mila e 900 tonnellate di rifiuti provenienti dai territori alluvionati.
    Raccolta differenziata. L’obiettivo del Piano è dell’80% al 2025 (quantità da mantenere anche nel ’26 e ’27). Nel 2022 è stata raggiunta la quota del 74%. In pianura, 70 Comuni (su 1801) hanno già raggiunto l’84%. In montagna, 33 Comuni su 1271 hanno toccato il 67%.
    Riutilizzo e riciclaggio. Previsto il 66% nel 2027. Nel 2022 è stato toccato il 57%. Attesi i primi bandi per le imprese in primavera per 10 milioni di euro.
    Rifiuti non riciclati. L’obiettivo è di 120 kg per abitante nel 2027; nel 2022 si sono registrati 179 kg pro capite.
    Smaltimento in discarica di rifiuti urbani. L’obiettivo prevede il divieto di conferimento dei rifiuti indifferenziati. Nel 2022, si è arrivati allo 0,52% (l’Ue ha previsto il tetto del 10%).
    Produzione rifiuti speciali. Il Piano prevede la riduzione del 5% dei rifiuti non pericolosi e del 10% per quelli pericolosi per unità di Pil (9,1 milioni di tonnellate al 2027). Nel 2022 in regione sono state prodotte 8,3 tonnellate.
    Smaltimento in discarica di rifiuti speciali. Una stima indica, al 2027, un conferimento di 639mila tonnellate. Nel 2021, sono state portate in discarica 416mila tonnellate di rifiuti speciali, cioè il 4% del totale dei rifiuti speciali.
    Rifiuti alimentari. Al 2027 prevista la riduzione del 38%. Dai dati emerge che il 12% della frazione umida è costituita da alimenti ancora idonei al consumo, una quota comunque in calo del 13% rispetto al 2021.
    Tariffa puntuale. Nel 2022, applicata da 102 Comuni. Nel 2023 risulta attivata per il 40% della popolazione regionale. I Comuni che la applicano hanno visto una riduzione della produzione, un aumento della differenziata e una diminuzione della quantità di rifiuto indifferenziato pro capite, sceso dalla media regionale di 163 kg a 94 kg.
    Finanziamenti dell’economia circolare. Per la prima volta, ha detto l’assessora Priolo, sono stati inseriti i fondi nel Por Fesr, con una dotazione di 43 milioni ed entro primavera saranno emanati i primi bandi da 10 milioni.
    La relazione della vicepresidente Priolo ha suscitato il dibattito fra le forze politiche.
    Daniele Marchetti (Lega) ha sottolineato come “dai dati emerge la riduzione dei conferimenti in discarica. Ma a Imola una discarica è stata riattivata e ci è stato detto che serviva per smaltire i rifiuti dell’alluvione. Quando sarà concluso il conferimento dei rifiuti alluvionali? L’impianto di Imola si chiuderà o si arriverà al limite massimo di fine 2024? Riguardo alla tariffa puntuale, e ai dati sull’aumento della differenziata, c’è un dato sulla qualità del materiale raccolto? Per i rifiuti speciali, poi, non si parla più di autosufficienza territoriale”.
    Massimiliano Pompignoli (Lega) ha chiesto, per il territorio forlivese, “quanto brucia l’inceneritore. La capacità massima è di 120mila tonnellate. Noi abbiamo già raggiunto l’80% del Piano e della tariffa puntuale. Ci aspettiamo lo spegnimento graduale dell’inceneritore che oggi brucia il 90% dei rifiuti di altri comuni: infatti, sono solo il 10% quelli provenienti dal territorio forlivese. Molti rifiuti provengono da Roma, dopo il rogo all’impianto capitolino. Vorremmo un decremento del conferimento (noi avevamo proposto di ridurre a 90mila tonnellate, poi a 60mila e infine lo spegnimento). Quale orientamento ha al giunta? Si ridurrà il conferimento visto che non arriveremo al 2025 con questa giunta?”.
    Silvia Zamboni (Europa Verde) chiede spiegazioni relative alla tariffa puntuale perché “bisogna pagare in base a quanto si conferisce e capire se ha prodotto comportamenti scorretti visto che a Bologna dove funziona la Carta smeraldo vedo persone che mettono i rifiuti nei cassonetti dell’indifferenziata o per strada perché temono di dover pagare. Ho presentato un progetto di legge per favorire la vendita di prodotti alla spina, questo per ridurre i rifiuti alla fonte”.
    Luca Sabattini (Pd) sottolinea come “la relazione della vicepresidente Priolo ci dimostra come le azioni messe in campo dalla Regione hanno prodotto effetti corretti che vanno nella direzione giusta. Vuol dire che avevamo visto giusto, siamo stati in grado di concepire il sistema dello smaltimento nel suo complesso e questo ci ha permesso di agire in modo fruttuoso”.
    Nella sua replica la vicepresidente Priolo ha risposto alle domande dei consiglieri sottolineando come la Regione non riaprirà discariche in Emilia-Romagna, confermando la chiusura di quella di Imola nel 2024, ed evidenziando come entro la fine di novembre 2023 sono stati smaltiti tutti i rifiuti dell’alluvione dello scorso maggio senza inviarne fuori dall’Emilia-Romagna.
    (Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Giorno Memoria, Petitti con gli studenti: “Contro la guerra, difendiamo la memoria”

    “Difendere la memoria è porre le basi per contrastare guerra e violenze. Per questo è fondamentale il ruolo della scuola, è decisivo conoscere il proprio passato”. In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2024 del 27 gennaio, la Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha inaugurato “Return to life”, mostra dedicata ai sopravvissuti dei lager, realizzata dagli studenti di Imola, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola per la crescita dei giovani.
    Realizzata all’interno del progetto Concittadini dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto comprensivo 6 di Imola in collaborazione con lo Yad Vashem di Gerusalemme, “Return to life” racconta come i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti furono accolti al loro ritorno nei loro Paesi d’origine. “La scelta di mettere questa mostra a disposizione dell’intera comunità, ci è parsa naturale e doverosa, soprattutto in una fase storica in cui la guerra troppo spesso appare come soluzione ai conflitti fra i popoli, senza troppo considerare ciò che la guerra porta con sé, in termini di violazioni di diritti umani, accentuate persecuzioni e tutti gli strascichi che genera sulla vita civile”, ha spiegato la presidente Petitti inaugurando la mostra insieme a Fabrizio Castellari, vicesindaco di Imola per il quale “il lavoro di questi ragazzi è straordinario, in quanto hanno saputo cogliere il senso del concetto di memoria e del dovere di tenerla viva, trasmettendola di generazione in generazione”.
    L’impegno dell’Assemblea legislativa in occasione del Giorno della Memoria 2024 è proseguito con la presentazione di “Giusti fra le Nazioni”, fumetto realizzato dai ragazzi delle classi 3ª G e 3ª E della Scuola secondaria di I grado “E. Fermi” di Rimini che ripercorre le vite dei “Giusti” Giorgio Perlasca e Aristides de Sousa Mendes.
    Giorgio Perlasca era un commerciante italiano che si trovava per lavoro in Ungheria: parlava fluentemente spagnolo, si finse console di Spagna e riuscì a salvare dalla Shoah oltre 5.000 ebrei ungheresi. Aristides de Sousa Mendes era un diplomatico portoghese che, contravvenendo agli ordini del governo del suo Paese, quando i nazisti invasero la Francia concesse migliaia di visti a perseguitati politici di ogni fede, ideologia e ceto sociale salvandoli dalle deportazioni nei campi di concentramento tedeschi o della Repubblica di Vichy.
    “E’ davvero preziosa l’opera dei ragazzi e delle ragazze delle scuole di Rimini che hanno scelto di affrontare questa importante tematica attraverso il linguaggio del fumetto”, ha concluso Emma Petitti. “E’ pensando alle nuove generazioni che ogni volta promuoviamo iniziative all’insegna della memoria e del passaggio di testimone di questi fondamentali valori”.
    “Return to life” sarà aperta al pubblico fino a mercoledì 28 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, in viale Aldo Moro 50 a Bologna. Per info si può scrivere a ALCittadinanza@regione.emilia-romagna.it.
    Fotogallery
    (Luca Molinari)

    Scuola giovani e cultura

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): fare un primo bilancio sull’utilizzo del supercomputer Leonardo

    “Tracciare un primo bilancio sull’utilizzo del supercomputer Leonardo”. A porre il quesito è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), la quale ricorda come la macchina installata nel Tecnopolo ex manifattura tabacchi di Bologna, finanziata dalla Commissione europea e dal ministero dell’Università e della Ricerca, “avrebbe raggiunto il livello di saturazione, e inizierebbe a formarsi una ‘coda’ di progetti (non è chiaro se a servizio pubblico o privato) che attendono di essere sviluppati”.
    Ricordando come l’accordo europeo da cui nasce il supercomputer ospitato a Bologna si basi su una serie di macchine di classe exascale (oggi già superate dai computer di classe post-exascale), Gibertoni sottolinea come fosse stato parimenti pattuito che l’ente nazionale che ne avesse curato la gestione (per ‘Leonardo’ si tratta del consorzio interuniversitario Cineca) “avrebbe beneficiato della metà della capacità di calcolo della macchina a supporto del proprio sistema nazionale e dell’innovazione tecnologica fra cui anche quella di previsione delle alluvioni”.
    Alla luce della situazione descritta, la capogruppo chiede quindi il dettaglio dei tempi di calcolo effettuati, “distinguendo tra utilizzatori pubblici e privati, e se il territorio rappresentato da piccole e medie imprese abbia effettivamente potuto usufruire dei servizi del supercomputer o se i progetti siano stati soprattutto a servizio di grandi imprese e multinazionali”.
    In aggiunta al quesito principale, Giulia Gibertoni interroga la giunta anche per capire “nella sua funzione dichiarata di previsione di eventi naturali estremi e alluvioni, quale sia stato il contributo del supercalcolatore in termini di dati di previsione delle due alluvioni di maggio 2023”.
    (Luca Boccaletti)

    Imprese lavoro e turismo

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    La commissione fa il bilancio delle attività a sostegno degli ucraini

    Bilancio delle attività a favore del popolo ucraino, progetti culturali per il prossimo triennio, bilancio dei progetti a favore della musica e bilancio delle attività a sostegno delle manifestazioni storiche.
    Questi i temi all’ordine del giorno della commissione Cultura che si riunirà il 25 gennaio alle ore 10.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Scuola giovani e cultura

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): chiarezza su incendio a inceneritore di Coriano

    Fare chiarezza sull’incendio dell’inceneritore a Coriano (Rimini). Lo chiede la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione alla giunta in cui vuole sapere “quali siano le cause di quanto accaduto e l’esatto svolgimento dei fatti e se siano state rispettate scrupolosamente le norme di sicurezza dell’impianto, in particolare quelle volte a tutelare la sicurezza sul lavoro e la salute degli addetti, nonché le prescrizioni sulle caratteristiche dei rifiuti in ingresso da conferire all’inceneritore della provincia di Rimini, sito in comune di Coriano, così come le corrette procedure nel caso di svolgimento di lavori di manutenzione dell’impianto”.
    La capogruppo sottolinea come la procura abbia ipotizzato il reato di lesioni colpose “mentre l’incendio, sviluppatosi immediatamente dopo l’esplosione, sarebbe stato rapidamente controllato dai Vigili del fuoco e sarebbe risultato già spento all’arrivo dei tecnici Arpae che non avrebbero rilevato, dai controlli effettuati sulle emissioni dell’impianto, che è provvisto di un sistema di monitoraggio in continuo, anomalie nelle emissioni, risultate entro i parametri prescritti”. Dalle prime indagini, ha ricordato Giulia Gibertoni, “si sarebbe ipotizzato inizialmente un conferimento errato di rifiuti (che non avrebbero dovuto essere destinati all’incenerimento) oppure un errore legato ai lavori di manutenzione che si starebbero svolgendo all’interno dell’inceneritore e che sarebbero stati affidati da Herambiente a una ditta esterna”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    23 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

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    Fdi: chiarezza su indennizzi ad agricoltori che sospendono la produzione

    La giunta spieghi quali obiettivi intende perseguire con la delibera, adottata in dicembre, che  prevede di pagare quegli agricoltori che decidono di smettere la produzione lasciando i loro terreni incolti. È il quesito posto da Fratelli d’Italia con un’interrogazione firmata da Luca Cuoghi (primo firmatario) e Giancarlo Tagliaferri.
    “La delibera prevede che le superfici a seminativo ritirate – precisano i consiglieri – possano ritornare, al termine del periodo di impegno, allo stato originario dei luoghi qualora non diversamente previsto da normative nazionali o regionali e con particolare riferimento alle misure di conservazione delle aree della rete Natura 2000. L’intervento ‘Ritiro seminativi dalla produzione’ prevede un pagamento annuale per ettaro di Superficie agricola utilizzata (Sau) a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente al mantenimento e alla gestione sostenibile delle superfici agricole aziendali a seminativo ritirate dalla produzione per l’intero periodo ventennale di impegno, mediante la compensazione dei minori ricavi e maggiori costi derivanti dall’applicazione degli impegni. Il valore di sostegno finanziario erogato per 20 anni, per superficie oggetto di impegno varia da 500 a 1.500 euro per ettaro all’anno in base alla tipologia di terreno gestito. La quantificazione delle risorse complessive disponibili per il presente bando, per la prima annualità di impegno (2024), ammontano a 211.200 euro”.
    “L’esecutivo – sottolineano Cuoghi e Tagliaferri – deve chiarire se esistono studi scientifici che possano giustificare una simile decisione”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    23 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO