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    Evangelisti (Fdi): assicurare trasporto dignitoso a utenti Porrettana

    “Assicurare un trasporto dignitoso ai lavoratori della linea ferroviaria ‘Porrettana’ piuttosto che concentrarsi sul progetto del passante di Pianoro.”
    A porre la sollecitazione all’esecutivo regionale è la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la quale informa di un nuovo disagio registrato nella mattinata odierna quando, “a causa di un guasto il treno delle 6.08 da Porretta a Bologna ha viaggiato con 33 minuti di ritardo con comprensibile disappunto da parte dell’utenza”.
    Il guasto ha poi finito per interessare altri convogli con la cancellazione di due corse che si vanno a sommare ad analoga cancellazione di convoglio registrata nella mattinata di Sabato 3 febbraio confermando -conclude Evangelisti- “come siano frequenti i ritardi su questa linea.”
    Ricordando come il progetto del passante di Pianoro costituisca un punto importante del Piano urbano della mobilità, “dal momento che -prosegue la capogruppo- dovrebbe assicurare un treno ogni 10 minuti alla cintura bolognese”, Evangelisti esorta l’esecutivo a risolvere i problemi dei ritardi e soppressioni di convogli sulla linea che serve la valle del Reno, “assicurare un trasporto dignitoso ai pendolari della Porrettana e parimenti confermare se “permanga valido il progetto del passante di Pianoro che contribuirebbe verosimilmente ad aumentare i ritardi dei treni sulla linea Bologna-Porretta”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete Civica): proroga stato di emergenza per territori alluvionati

    “Chiedere al Governo la proroga dello stato di emergenza al fine di assicurare agli organi deputati al soccorso e sicurezza, alle comunità, alle famiglie e alle imprese interessate dagli eventi alluvionali, una più celere ripresa e un ritorno alle normali condizioni di vita nei territori coinvolti dall’alluvione dello scorso maggio”.
    Così Marco Mastacchi (Rete Civica) con un’interrogazione in cui sottolinea “le oltre 8mila frane mappate nei territori collinari dei territori interessati dai fenomeni atmosferici estremi della scorsa primavera”.
    In vista del termine del periodo di emergenza nazionale del prossimo maggio, Mastacchi sottolinea quindi come sia “indispensabile sostenere la ripresa socio-economica, produttiva e di messa in sicurezza delle comunità interessate dall’alluvione” e considerando anche il protrarsi degli interventi di ricostruzione, chiede la proroga dello stato di emergenza.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): disponibilità ritardata di vaccini anti-Covid per soggetti fragili

    Spiegare i motivi dei ritardi nel rendere disponibili le dosi dei vaccini anti Covid per le categorie di soggetti fragili individuati dalla campagna vaccinale. A chiederlo è Silvia Zamboni (Europa Verde) con un’interrogazione presentata in commissione Sanità presieduta da Ottavia Soncini.
    “A fine novembre 2023 -ha spiegato la consigliera- con oltre 185mila vaccini contro il Covid somministrati, dei quali più di 68mila agli ultraottantenni, la regione Emilia-Romagna risultava tra le prime in Italia per la campagna vaccinale. Tuttavia, il numero delle somministrazioni è al di sotto delle aspettative: la copertura tra gli over 80 è del 18,5% e quella complessiva della popolazione con più di 60 anni del 13,2%. Le vaccinazioni anti Covid effettuate rappresentavano solo una frazione di quelle antinfluenzali, spesso somministrate contemporaneamente, che a fine novembre erano 722mila. La stessa Regione sosteneva di accelerare per via di un aumento dei contagi e degli accessi al pronto soccorso. Da numerose segnalazioni risulta che tra le cause dei ritardi della campagna vaccinale anti Covid vi sarebbero difficoltà nel prenotare e nell’ottenere appuntamenti per la vaccinazione dai medici di medicina generale”.
    Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “Il Covid è presente a livello endemico come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per cui il tema della vaccinazione non è sparito. Da fine settembre e fino alla terza settimana di novembre i vaccini per la nuova variante erano stati consegnati in maniera contingentata vista la scarsa disponibilità a livello nazionale. La nostra Regione ha chiesto il massimo di dosi previste dal ministero e a metà novembre erano tutte disponibili. Abbiamo fatto accordi con medici di base e farmacie in modo che fosse più possibile capillare la vaccinazione, promosso campagne di vaccinazione ai cittadini fragili e attivato open day ma la propensione alla vaccinazione è diminuito. Continueremo comunque a insistere affinché i soggetti fragili continuino a vaccinarsi. Siamo intorno alle 350mila vaccinazioni per il Covid e per l’influenza siamo a ridosso delle 900mila vaccinazioni”.
    Zamboni ha replicato: “I dati restano bassi pur in presenza di una situazione ormai endemica che associata ai virus stagionali aumenta i rischi per i soggetti fragili. Prendo atto che la consegna dei vaccini dipende dalla disponibilità a livello nazionale e che c’è minore propensione alla vaccinazione. Sono soddisfatta per le informazioni ma bisogna continuare il monitoraggio della campagna vaccinale”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Tagliaferri (Fdi): chiarezza su gestione alloggi Acer sfitti

    Fare chiarezza sulla gestione degli alloggi sfitti Acer in provincia di Piacenza.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “alla fine del 2022, nel comune di Piacenza, dei 300 alloggi ERP sfitti, risultano non ancora assegnati: 73 alloggi per motivazioni afferenti a problematiche burocratiche o lentezze della macchina amministrativa, 36 sono in attesa di finanziamento e 159 saranno disponibili dopo i lavori di manutenzione. Il mancato utilizzo degli alloggi gestiti da ERP, può avere varie cause, da manutenzioni in corso a occupazioni abusive, passando dall’assenza di graduatorie valide che i Comuni devono emanare per assegnare gli alloggi disponibili”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quanti dei 3033 alloggi presenti nella provincia di Piacenza necessitano di lavori di ristrutturazione od opere di ammodernamento.  Quanti di questi immobili sono già soggetti a lavori di manutenzione. Quanti saranno pronti entro l’anno e per quanti invece non sono previsti attualmente i lavori e se ci sono alloggi non assegnati per mancanza di graduatorie nei Comuni della provincia di Piacenza”.
    Tagliaferri chiede anche di sapere quali siano i motivi burocratici e di interpretazione delle norme che rallentano le procedure di assegnazione degli alloggi e se la Regione “non ritenga opportuno farsi promotrice di un confronto con ERP, Enti Locali e organizzazioni rappresentative delle categorie economiche e delle parti sociali per trovare soluzioni condivise a eventuali problemi burocratici e per condividere”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Castaldini (Fi): chiarezza sul attacco hacker a Ausl Modena

    La giunta faccia chiarezza sui dati sottratti da un gruppo di hacker alle Ausl della provincia di Modena, nel novembre 2023, e dica “se sia verosimile che gli oltre 1.200.000 file rivendicati siano realmente stati sottratti dalle aziende sanitarie regionali”.
    In un’interrogazione, la capogruppo di Forza Italia, Valentina Castaldini, ha posto una serie di quesiti alla Regione sull’attacco informatico subito dalle strutture sanitarie lo scorso autunno chiedendo “se i dati pubblicati dal gruppo Hunters International siano stati sottratti dalle aziende sanitarie regionali della Provincia di Modena”. Inoltre, la consigliera azzurra vuole sapere “se sia stata svolta una attività per comprendere chi può aver condiviso con la stampa i dati di accesso forniti dai cybercriminali e perché le aziende sanitarie ancora non abbiano comunicato ai cittadini, ai sensi dell’art. 34 del GDPR, la possibile fuga di dati”. Un tema questo su cui “non si è mai fatta chiarezza”.
    A risponderle, in commissione Politiche per la salute, presieduta da Ottavia Soncini, è stato l’assessore alla Salute, Raffaele Donini.

    “Le indagini sono in corso – ha esordito Donini –  e le nostre Asl sono in contatto con la polizia postale e l’Agenzia nazionale di cybersecurity. L’attacco di fine novembre non ha comportato distruzione o compromissione di dati, come avvenuto in precedenza in altre parti d’Italia. Ci sono tre  rischi in un attacco hacker: distruzione dei dati, perdita o copiatura. Noi abbiamo subito la copiatura. Il dato dello 0,5% che è stato duplicato è stato confermato. L’Asl e gli investigatori hanno condiviso la comunicazione della Regione e dell’Asl per un’indagine che non riguarda  solo gli hacker, ma anche i fruitori di questi dati, perché anche questo è reato. Stiamo informando i cittadini coinvolti, sui dati pubblicati, sulle attività di contrasto e c’è un’informazione pubblica sul sito dal 18 gennaio”.
    Castaldini ha replicato: “Attendo la fine dell’inchiesta, nella speranza che si possa poi intervenire con un piano di azione. Credo sia solo l’inizio”.

    Castaldini ha ricordato che subito l’assessore aveva risposto a un’interrogazione dicendo che “la preoccupazione era infondata, perché semplicemente nessun dato era stato rubato. Dalla serata dell’11 dicembre il gruppo hacker Hunters International ha pubblicato un countdown all’interno del proprio sito presente nel darkweb, alla cui scadenza avrebbe reso accessibili una parte di dati a scopo dimostrativo”. Il sito internet cybersecurity 360 “ha pubblicato un articolo nel quale veniva raccontato che era stato chiesto un riscatto alle aziende sanitarie regionali, e venivano allegati due screenshot del portale”. Secondo la consigliera, “appare chiaro che qualcuno, in possesso dei file depositati dai cybercriminali all’interno dei sistemi delle aziende sanitarie attaccate o delle aziende che forniscono servizi IT, abbia rivelato le credenziali a terzi; appare altresì chiaro che le aziende coinvolte e la Regione sapessero, almeno dal 6 dicembre, che almeno una parte di dati delle aziende fossero stati esfiltrati”. Infine, ha concluso Castaldini, il 13 dicembre alle 12, il gruppo Hunters International ha pubblicato a scopo dimostrativo i primi 21 file rubati, all’interno dei quali potrebbero essere presenti dati sensibili. Il 14 dicembre vengono pubblicati tutti i file”. Dati contenenti nomi, cognomi, diagnosi, patologie, terapie, ha evidenziato la consigliera. La Regione ha detto che solo 0,5% dei dati dei cittadini sono stati pubblicati “ma non è una grande soddisfazione. La giunta ha fatto una campagna informativa dicendo che chi avesse scaricato i file sarebbe stato denunciato. Ma al dark web è facile accedere e non è reato, chiunque poteva vedere quei dati”.

    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Costi (Pd): massimo impegno contro attacchi haker

    La Regione spieghi quali sono le nuove misure adottate per supportare le aziende ad oggi colpite dall’attacco hacker che ha interessato la sanità modenese lo scorso novembre e se sono state attivate interlocuzioni con le altre Regioni e con il Ministero della Salute al fine della messa in sicurezza dei sistemi informatici del Servizio Sanitario Nazionale, visto il ruolo della ’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e le competenze prioritariamente nazionali sulla materia.
    A chiederlo è, in una interrogazione, Palma Costi (Pd) che ricorda come “la risoluzione di questa criticità non può essere lasciata solo alle strutture sanitarie o alle Regioni, è urgente e necessario un intervento coordinato dello Stato con le Regioni e le strutture sanitarie, proprio a seguito di attacchi sempre più frequenti ad aziende sanitarie di più regioni. Quanto avvenuto a Modena presenta due aspetti delicati: dati privati diventati pubblici e i problemi che gli attacchi hacker creano per il funzionamento delle aziende sanitarie visto che ormai tutto, comprese le sale operatorio, funzionano grazie a sistemi digitali. Bisogna operare per prevenire questi attacchi informatici”.
    “Dico ciò che sono autorizzato a dire visto che ci sono delle indagini in corso: l’attacco hacker del novembre scorso non ha comportato la distruzione o la compromissione di dati come invece è avvenuto in altre parti d’Italia in situazioni simili”, spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini che nel ripercorrere quanto avvenuto ha ricordato come “l’indagine in corso non si concentra solo su chi ha fatto l’hakeraggio, ma anche su chi ha usufruito di questi dati. L’Ausl è in relazione con i cittadini per spiegare loro cosa è avvenuto e cosa si sta facendo. La Regione in questi anni ha promosso attività mirate per migliorare la gestione delle banche dati con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza delle interconnessioni di rete: vogliamo proseguire sul terreno del potenziamento della sicurezza informatica prevedendo anche figure professionali specifiche”.
    Parole alla luce delle quali Costi si dice soddisfatta perché “prendo atto con favore che la Regione si sta adoperando anche in sede nazionale per l’importanza potenziare la difesa informatica. E’ bene che nei tavoli nazionali sulla sicurezza informatica in cui la Regione è presente si chieda di rafforzare l’attività antihaker”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    La commissione Bilancio fa il punto sul riordino istituzionale

    La commissione Territorio e Ambiente discute di temi sulla mobilità regionale: una risoluzione di Rete civica sulle strade di Forlì, una risoluzione del Movimento 5 Stelle sulla lotta all’inquinamento e un’interrogazione di Fdi su Bologna città a 39 chilometri all’ora. L’appuntamento è alle ore 9,30 del 7 febbraio.
    Alle ore 14 la commissione Bilancio fa il punto sul riordino istituzionale. Sarà discussa anche una risoluzione di Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Lista Bonaccini e Europa Verde sul voto europeo.
    I lavori potranno essere seguito via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Governo locale e legalità

    6 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Marchetti (Lega): “Sospendere gli aumenti previsti per le Cra”

    Sospendere “l’aumento della quota di compartecipazione dell’utente/Comune al costo dei servizi CRA e CSRR”.
    Una risoluzione del consigliere Daniele Marchetti (Lega) impegna la giunta a rivedere la delibera del dicembre 2023 “in attesa di una solerte revisione dello stesso che preveda l’aggiornamento delle tariffe per tali servizi di lungo-assistenza a totale carico delle risorse del FRNA (Fondo regionale per la non autosufficienza, ndr) avviando contestualmente una puntuale ricognizione dei residui inutilizzati dai Distretti Socio Sanitari nelle annualità precedenti, al fine di garantire una copertura economica che integri le risorse ulteriori già messe a disposizione con l’ultima variazione approvata, nelle more di una ridefinizione dei parametri di ripartizione delle quote di copertura dei costi dei servizi”. La Cra è la Casa residenza anziani, il Csrr è il Centro socio-riabilitativo per persone con disabilità.

    Il documento è firmato anche dall’intero gruppo leghista – Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Andrea Liverani, Maura Catellani, Valentina Stragliati, Stefano Bargi, Matteo Montevecchi e Fabio Bergamini. La risoluzione chiede alla giunta di “dare concretamente attuazione agli impegni in materia di invecchiamento attivo, di valorizzazione della persona anziana, di sostegno alla domiciliarità, di economia solidale, di prevenzione di fenomeni di emarginazione sociale dovuti alla povertà energetica e a perseguire l’obiettivo di favorire il mantenimento della persona anziana nella propria abitazione ritardandone virtuosamente il più a lungo possibile l’ingresso in strutture residenziali sociosanitarie, e quindi contestualmente alleggerendo il carico delle graduatorie per l’accesso alle strutture medesime”.
    Marchetti mette in evidenza come “l’ultima rendicontazione sull’utilizzo delle risorse del FRNA per l’anno 2022 evidenzia che non sono stati utilizzati circa 35 milioni di euro” e il mancato utilizzo delle risorse “non risulta essere stata risolta nemmeno a seguito dell’integrazione di 18 milioni di euro stabilita per lo stesso fondo” nella variazione di Bilancio regionale. Rispondendo a un’interrogazione, la giunta aveva detto: “Tale adeguamento dovrà essere poi perfezionato nell’ambito della ridefinizione complessiva e strutturale del sistema di accreditamento e di relativa remunerazione, dopo aver valutato l’andamento complessivo dei costi di gestione, legati ai diversi fattori produttivi”.
    Il consigliere aveva ricordato che l’aumento medio annuo è di 1.496 euro, in una regione che vede crescere il numero degli anziani: “un aggravio da porsi, nelle intenzioni della Giunta, interamente a carico degli utenti e dei Comuni secondo quanto stabilito dai regolamenti comunali riguardo alla compartecipazione ai costi di questa precipua tipologia di servizio”. Marchetti sottolinea anche come il provvedimento abbia sollevato le critiche di sindacati, famiglie, Comuni che non sono stati consultati.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Costi (Pd): crisi Maserati, la Regione chieda chiarimenti al gruppo Stellantis

    La Regione faccia sapere “se e quando a livello istituzionale si intende incontrare la proprietà del gruppo Stellantis per avere adeguati chiarimenti relativi al futuro degli stabilimenti di produzione e ricerca presenti a Modena e ragionare insieme sulle prospettive di Maserati”.
    È una delle richieste avanzate dalla consigliera Palma Costi (Partito democratico) in un’interrogazione firmata anche dai colleghi di gruppo Francesca Maletti e Luca Sabattini.
    Costi si rivolge all’esecutivo regionale per sapere anche “quale interlocuzione si è instaurata con il governo al fine di collocare la vicenda Maserati nel più ampio confronto con il Gruppo Stellantis, rispetto le prospettive dell’auto in Italia e in Emilia-Romagna, e quale ruolo attivo intende svolgere la Regione per facilitare il dialogo fra i vertici dello stabilimento modenese della Maserati e le parti interessate, al fine di prevenire possibili futuri periodi di sospensione della produzione e ottenere garanzie per il mantenimento dell’attività produttiva del noto marchio nello stabilimento di Modena, oltre allo sviluppo della produzione futura di modelli a propulsione elettrica”.
    Costi ricorda come il 2 febbraio il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, con la presenza in collegamento dell’assessore regionale all’economia Vincenzo Colla, ha ricevuto una delegazione di lavoratori che si sono detti precoccupati “circa le prospettive dello stabilimento modenese e del Centro di ricerca”. Nello stabilimento, nato nel 1939, il rallentamento della richiesta di vetture (in particolare la MC 20) da parte del mercato ha portato alla “richiesta di cassa integrazione per circa 220 lavoratori” in febbraio e marzo. Inoltre, afferma la consigliera dem “è importante conoscere la tempistica di realizzazione del piano industriale previsto per i nuovi modelli e per l’implementazione della piattaforma elettrica Folgore sulla MC20 come annunciato dall’amministratore delegato Davide Grasso, così come la conferma degli investimenti previsti per il nuovo impianto di verniciatura dedicato alla personalizzazione dei veicoli”. Così come è importante conoscere il futuro del Centro di ricerca, che impiega quasi 850 ingegneri.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Mori (Pd): no alla revisione della direttiva Ue sulla lotta alla violenza contro le donne

    “Fare leva su presidenza del Consiglio dei ministri, governo, Conferenza stato-regioni, parlamentari europei e rappresentanze nelle istituzioni comunitarie per dire no alle proposte di mediazione al ribasso sulla direttiva per la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica avanzate dalla presidenza belga del consiglio europeo.”
    A proporre l’indirizzo politico alla giunta regionale è Roberta Mori (Pd) la quale, in una risoluzione, ricorda la convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e il contrasto alla violenza maschile sulle donne e la violenza domestica sottoscritta a Istanbul nel 2011, che definisce la violenza di genere come violazione dei diritti umani e investe gli stati sottoscrittori della responsabilità legislativa e giuridica di prevenirla.
    Mori rimarca poi come “tale importante traguardo ha dovuto attendere oltre sei anni a causa di 6 paesi membri (Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia) che non hanno convalidato la propria firma, un sostanziale ostruzionismo che è stato superato prima con il via libera della Corte europea di Giustizia, che nel 2021 ha stabilito la possibilità di ratifica anche senza l’accordo di tutti gli stati, e poi con la decisione da parte del Consiglio d’Europa a giugno 2023 di finalizzare definitivamente l’adesione per tutta l’Unione europea.”
    “Con un’ulteriore direttiva del 2022 -continua la consigliera dem- la Commissione europea ha poi ridefinito l’ambito di applicazione facendo rientrare esplicitamente anche i reati di stupro, mutilazioni genitali, sterilizzazioni indotte e forzate, revenge porn, violenze online e molestie sessuali negli ambienti di lavoro, stabilendo che gli stati membri sono tenuti a provvedere affinché siano configurate come reati e punite tali violenze e in particolare lo stupro”.
    A fronte di un impianto legislativo comunitario così avanzato, Mori sottolinea come alcuni Stati (Ungheria e Polonia in particolare) “stanno esercitando una forte pressione per far cassare dalla direttiva punti e articoli dirimenti in base all’approccio avanzato e organico per i diritti della Convenzione di Istanbul”.
    Una mediazione al ribasso, per la firmataria dell’atto di indirizzo politico, portata avanti dalla presidenza di turno belga che si traduce quindi nell’eliminazione delle norme in materia di stupro, mutilazione genitale, sterilizzazione forzata e molestie nel mondo del lavoro. Ricordando come l’Emilia-Romagna “abbia fatto la propria parte per attuare la Convenzione di Istanbul varando nel 2014 la legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere”, Roberta Mori chiede uno specifico impegno nei confronti del governo nazionale “affinché faccia la propria parte difendendo e rilanciando norme efficaci a tutela delle donne, nell’ottica di promuovere presso tutti i paesi UE un pieno sostegno agli articoli sostenuti dalla maggioranza del Parlamento europeo”.
    (Luca Boccaletti)

    Parità, diritti e partecipazione

    5 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    2 agosto. La presidente Petitti: “Un atto vile quello sfregio. Rafforziamo l’impegno con le scuole per tramandare la memoria”

    La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti condanna lo sfregio compiuto da ignoti ai danni delle fotografie che alla stazione di Bologna ricordano le vittime della Strage del 2 agosto 1980.
    “Un atto vile, frutto di una ignoranza che punta a cancellare la verità della storia. Esprimo la più ferma condanna per lo sfregio avvenuto a Bologna ai danni delle foto delle vittime della strage del 2 agosto 1980. Si conferma sempre di più la necessità di tenere viva la memoria di quanto avvenuto ormai 44 anni fa, uno sforzo che l’Assemblea legislativa, in collaborazione con l’Associazione dei familiari delle vittime, sta portando avanti da anni e che proseguiremo con forza e passione”.

    Assemblea

    5 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): chiarezza sulla gestione dei Cau, serve più personale

    Sapere quali siano i numeri sull’affluenza al Cau e al Pronto soccorso di Parma (“e se tengono o meno conto anche del numero di utenti assegnati all’ambulatorio del Pronto soccorso anziché al Cau), “il cronoprogramma di attivazione della centrale 116117 e della Cot”, e in che modo sarà assegnato il numero del personale infermieristico “per una corretta gestione di tutti i Cau e di Pronto soccorso presenti sul territorio”.
    Sono le richiesta contenute in un’interrogazione di Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica e firmata anche dal consigliere Simone Pelloni.
    I Cau, afferma Mastacchi, andavano situati vicino al Pronto soccorso, e non al loro interno, e dare informazioni chiare sulle prestazioni. “A Parma – continua il capogruppo – anche la collocazione all’interno del Pronto soccorso non favorisce il nascente Cau, perché non si tratta di una struttura indipendente con un proprio ingresso”. Nella fase del triage, i cittadini sostano dove possono “considerato che i lavori di adeguamento dei locali del Pronto soccorso sono in enorme ritardo rispetto al piano previsto”. Inoltre, agli “infermieri del triage viene suggerito di assegnare gli utenti che si presentano con caratteristiche Cau anche all’ambulatorio camminanti”. In ogni modo, sottolinea il consigliere ciò che accomuna i Cau è “la necessità di incrementare il personale formato sia infermieristico sia medico anche per evitare il successivo inoltro dell’utenza ai Pronto soccorso duplicando così gli accessi”. Per le dimissioni dal Cau, poi, a intervenire è il personale del Pronto soccorso aumentando il carico di lavoro degli infermieri del triage “già provati da un elevato numero, circa il 65-70% di accessi in Pronto soccorso impropri da destinare in gestione al Cau”. Secondo Mastacchi, i Cau “dovevano essere rapportati al numero di abitanti, quindi, ad esempio, per Parma città dovrebbero essere almeno 3, di cui 2 aperti H24”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO