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    Rione don Guanella, ai domiliciari ma continuava a spacciare: arrestato

    La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 33 anni nel Rione Don Guanella per detenzione illecita di droga.
    L’uomo era già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati legati agli stupefacenti. Durante un controllo presso la sua abitazione, la polizia ha trovato 11 pezzi di hashish, un bilancino di precisione e materiale per confezionare la droga, per un peso complessivo di circa 24,4 grammi.
    L’arrestato, un napoletano di 33 anni, è stato sorpreso con la droga e per questo motivo gli arresti domiciliari, su disposizione della Procura di Napoli, sono stati trasformati in detenzione in carcere.
    Il 33enne ora si trova detenuto nel carcere di Poggioreale. LEGGI TUTTO

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    Camorra, clan Batti: eseguiti 6 ordini carcerazione

    La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio Esecuzioni penali della Procura generale di Napoli nei confronti di 6 persone legate al clan camorristico Batti. Il clan opera nel territorio di San Giuseppe Vesuviano.
    Le persone coinvolte sono Salvatore Ambrosio, 29 anni, condannato a 6 anni, 8 mesi e 20 giorni di reclusione; Alan Cristian Batti, 37 anni, condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione; Alfredo Batti, 40 anni, condannato a 15 anni di reclusione; Angelo Auriemma, 34 anni, condannato a 7 anni e 10 giorni di reclusione; Tommaso Gabriele Boccia, 39 anni, condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione, e Giuseppina Batti, 49 anni, condannata a 6 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione, quest’ultima rintracciata stamattina.
    Tutti sono stati condannati per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, reati inerenti le armi, rapina ed estorsione. Erano già stati condannati in una sentenza della Corte d’Appello di Napoli il 4 ottobre 2022, contro la quale avevano presentato ricorso.
    Le condanne sono state rese esecutive dopo l’udienza della Corte di Cassazione del 20 febbraio scorso, che ha rigettato il ricorso e confermato le pene di reclusione. Le esecuzioni sono state portate a termine dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Commissariato di San Giuseppe Vesuviano e dal Gico-Goa della Guardia di Finanza di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Rapina alla Unicredit di Modena: arrestato il terzo napoletano trasfertista

    La polizia di Modena ha catturato ieri mattina a Napoli un uomo di 52 anni, con precedenti penali, sospettato di essere coinvolto nella rapina perpetrata il 21 luglio 2023 presso la sede Unicredit di viale dei Corassori, a Modena.
    Questo nuovo arresto porta a tre il numero totale di persone fermate in relazione alla rapina. Dopo l’arresto dei primi due sospettati, le attività investigative si sono concentrate sull’auto parcheggiata sul retro della banca, utilizzata dai rapinatori per raggiungere la filiale, e sugli oggetti trovati all’interno della vettura.
    I rilievi della polizia scientifica, che hanno incluso il recupero di “frammenti papillari” all’interno dell’auto e di alcuni biglietti autostradali, sono stati determinanti. Analizzando i varchi autostradali, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il percorso della vettura utilizzata per raggiungere Modena.
    Inoltre, sono stati sequestrati cellulari e schede telefoniche. Il sospettato di 52 anni è attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale a Napoli, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. LEGGI TUTTO

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    BigMama all’Onu contro body shaming e bullismo

    Come nel brano “La Rabbia Non Ti Basta”, credere nei propri sogni può fare la differenza. Durante il Festival di Sanremo, la rapper e attivista LGBTQ+ BigMama ha portato il suo messaggio di uguaglianza, amore universale e di denuncia del bullismo e del body shaming nell’aula dell’Assemblea Generale dell’ONU.Dall’Ariston al palco delle Nazioni Unite, dove ogni anno i leader mondiali si esprimono, Marianna Mannone, originaria di Avellino, ha tenuto un discorso in inglese di fronte a duemila studenti provenienti da tutto il mondo.
    “Ho trascorso gran parte della mia vita credendo di essere completamente sbagliata. Il mio aspetto fisico ha condizionato il modo in cui gli altri mi giudicavano come ‘non abbastanza’, prima ancora di conoscermi veramente”, ha raccontato BigMama.
    “Nell’immaginario comune, una persona sovrappeso è considerata pigra, svogliata, non intelligente, priva di voglia di migliorarsi. Per una persona come me, sognare sembrava inutile”, ha continuato la cantante, condividendo la sua esperienza con i giovani partecipanti al programma di formazione ‘Gcmun talks’ organizzato da United Network, un’organizzazione affiliata al Dipartimento di Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite.
    Emozionata e per la prima volta nella Grande Mela (dove era stata precedentemente vista su un maxischermo di Times Square in collaborazione con Spotify), BigMama ha preso la parola all’ONU dopo essere stata introdotta dall’architetto Mario Cucinella. Ha ripercorso le tappe della sua storia personale, proveniente da un piccolo paese con una mentalità limitata, dove ha dovuto affrontare anni di bullismo sia verbale che fisico.
    “Avevo paura di parlare, così ho cercato di sopportare il dolore in silenzio. La mia prima reazione è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo brano, ‘Charlotte’, che parla di suicidio e autolesionismo, e per tre anni l’ho tenuto per me. BigMama è nata quando ho trovato il coraggio di condividerlo su YouTube”, ha raccontato.
    Marianna compirà 24 anni il 10 marzo e pubblicherà un nuovo album intitolato “Sangue” in occasione della festa della donna. Ha spiegato che questo album sarà caratterizzato da parole meno aggressive, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone e raccontare ogni sfaccettatura della sua vita.
    Ha parlato anche dell’esperienza a Milano, quando si sentiva particolarmente bella ma aveva ancora paura delle persone, e della sua battaglia contro il linfoma di Hodgkin, affrontato con 12 sessioni di chemioterapia proprio mentre stava per firmare il suo primo contratto discografico.
    “È stato il periodo più buio della mia vita”, ha ammesso, “ma la musica mi ha davvero salvata. Sono guarita e quel periodo mi ha finalmente insegnato che merito di essere al primo posto. Che se non mi amo io stessa, nessun altro lo farà per me. Che se non mi salvo io stessa, nessun altro lo farà al mio posto. Come dice ‘La rabbia non ti basta’: credere nei propri sogni salva”. LEGGI TUTTO

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    Donna scomparsa sabato scorso, ad Ischia si continua a cercare Antonella Di Massa

    Sull’isola d’Ischia da sabato pomeriggio 17 febbraio continuano senza sosta le ricerche della signora Antonella Di Massa che ormai da giorni non dà più notizie di sé.
    Le ricerche che vedono impegnato un massiccio spiegamento di Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Soccorso Alpino e uomini delle varie Associazioni di volontariato presenti sull’isola Verde, con al seguito cani molecolari, droni ed elicotteri sin da subito si sono concentrate a Succhivo, Frazione del Comune di Serrara Fontana è stata ripresa per l’ultima volta dalle telecamere di sorveglianza collocate all’esterno della sede della locale Pro Loco.
    Cinquantuno anni, alta un metro e settanta centimetri, occhi e capelli castani, al momento della scomparsa indossava un piumino di colore blu scuro, pantalone di colore nero e scarpe scure.
    A Succhivo la signora Antonella sarebbe stata notata anche da alcuni residenti come ci spiega Ida Trofa.
    “Oltre alle telecamere – ha affermato Ida Trofa -, nella stessa zona di Succhivo ben cinque testimoni hanno detto di aver visto la donna e la cui descrizione corrisponde a quella data dagli inquirenti. Da sabato si è pattugliato questa zona della Frazione di Succhivo, poi con l’arrivo delle Unità cinofile ci si è spinti sin sulla costa e a mare con le motovedette. Ora le ricerche si sono ulteriormente allargate alla zona iniziale”.
    L’augurio, naturalmente, è quello che la signora Antonella possa quanto prima far ritorno a casa. Intanto i familiari fanno appello a tutti coloro che possono fornire informazioni utili, a contattare le Forze dell’Ordine.
    Gennaro Savio LEGGI TUTTO

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    Salerno, perseguita la ex moglie, braccialetto elettronico per 50enne

    Divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per un 50enne della provincia di Salerno che da mesi perseguitava la ex moglie.
    I Carabinieri della stazione di Vallo della Lucania hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico emessa dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della Procura vallese.
    La misura è stata presa nei confronti di un 50enne di Cannalonga, in provincia di Salerno, indagato per atti persecutori, minacce e lesioni nei riguardi dell’ex moglie. LEGGI TUTTO

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    Riunione del Comitato per la sicurezza a Napoli: focalizzazione sui minori armati

    La riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha posto al centro l’importante tematica dei giovani che portano armi con sé.
    All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Legalità del Comune di Napoli, i vertici provinciali delle Forze dell’ordine e il direttore scolastico regionale. In particolare, è stato esaminato con grande attenzione il problema della diffusione illegale di armi tra i minori, un fenomeno che potrebbe interessare anche le scuole dell’area metropolitana.
    Si è sottolineato che tali comportamenti, osservati tra i giovanissimi, sono estremamente preoccupanti e indicano una carenza di valori, richiedendo un approccio complesso che comprenda azioni preventive di carattere sociale e strutturale volte a allontanarli dai modelli proposti dalla criminalità organizzata.
    A tal fine, il direttore scolastico regionale e il comandante provinciale dei Carabinieri hanno illustrato l’attività svolta all’interno delle scuole nell’ambito del progetto “La prima vittima sei tu. No alle armi”, una campagna di sensibilizzazione contro l’utilizzo delle armi tra i giovani, promossa dall’Arma dei Carabinieri.
    Inoltre, si è convenuto di sensibilizzare i dirigenti di tutte le istituzioni scolastiche affinché segnalino eventuali situazioni di possesso di armi da parte degli studenti o comportamenti violenti, al fine di permettere l’intervento mirato delle forze dell’ordine al di fuori delle scuole, intensificando le attività di prevenzione. LEGGI TUTTO

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    Rotary Napoli, cinque chef uniti per la mototerapia dei bambini con autismo

    Una cena per la mototerapia. Si chiama “La Notte dei Desideri” e non è un caso. Cinque grandi chef stellati e medaglie d’oro saranno uniti da un unico intento: la solidarietà.
    Sì, perché durante la cena di beneficenza organizzata dal Rotary Club Campania-Napoli e in programma venerdì 23 febbraio alle 20 presso il Casale dei Baroni a Santa Maria a Vico (viale Tenente Alberto Puoti, 29), in provincia di Caserta, sarà donata una moto all’associazione “La MotoTerapia” impegnata con bambini e ragazzi autistici: il motoveicolo sarà, infatti, fondamentale per consentire ai volontari di continuare la loro attività di sostegno ai minori con autismo e disabilità.
    Si tratta inoltre di un mezzo alimentato con energia elettrica, ecologica e funzionale. “Dalla sinergia e dalla maestria di cinque chef pluripremiati nasceranno piatti in grado di emozionare anima e palato – spiega il presidente Rotary Club Campania-Napoli, Cristiano Capurro (nella foto) – Oltre al momento di convivialità riusciremo ad acquistare una motocicletta elettrica.
    Non solo. Contiamo di finanziare a breve altri oggetti utili per le terapie”. Per l’evento solidale giunto alla settima edizione ai fornelli e in cucina si ritroveranno la medaglia d’oro “culinary & Pastry Art” Simone De Stefano con Mario Affinita  del “Don Geppi” di Sant’Agnello, Domenico Iavarone “Zest” del Grand Hotel La Favorita di Sorrento, Salvatore Iazzetta del “Rear” di Nola, Giuseppe Mascolo pastry chef Winner “Panettone World Championship” della pasticceria “Mascolo” di Visciano.
    “Da sempre il mondo delle due ruote è, per gli appassionati, anche sinonimo di buona cucina – dice Antonio Capone, presidente dell’associazione “La MotoTerapia” – ma quella che racconteremo il 23 febbraio è una storia diversa in cui si incontra da un lato l’armonia dei sensi e dall’altro un futuro migliore da regalare ai bambini della nostra associazione”.
    All’unisono il messaggio degli chef in vista della serata benefica: “Dietro uno chef c’è sempre prima un uomo che, oltre che preparare da mangiare, ha una sensibilità umana che gli permette di contribuire a iniziative che lo portano a donare”. LEGGI TUTTO

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    Arrestato pusher gambiano a San Nicola la Strada

    Questa mattina, a San Nicola la Strada, un pusher è stato arrestato dalla polizia mentre cedeva una dose di hashish a un acquirente.
    Durante un normale servizio di controllo del territorio, i carabinieri hanno notato l’uomo in atto e hanno prontamente bloccato l’attività illecita.
    Il pusher, un 33enne di origini gambiane, è stato trovato in possesso di 14 barrette di hashish, per un peso totale di circa 40 grammi, e è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    Inoltre, l’acquirente è stato identificato e segnalato alle autorità competenti. Dopo le formalità di rito, il pusher è stato posto ai domiciliari in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

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    Operaio schiacciato da un macchinario nello stabilimento Stellantis di Avellino

    Nella zona industriale di Pianodardine, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, un tragico incidente ha portato alla morte di un tecnico manutentore di 52 anni.
    L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è stato schiacciato da un macchinario durante un intervento nel reparto basamento motore. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 intervenuto, il dipendente, originario di Acerra, ha perso la vita questa mattina intorno alle 7:50.
    Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pratola Serra e Avellino, l’ispettorato del lavoro e ASL.
    Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che evidenzia l’importanza della sicurezza e delle misure preventive in ambito industriale. Il dibattito ripartito dopo la strage di Firenze con 5 operai morti, però non  ha ancora portato a provvedimenti seri in materia  di sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

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    Inquinavano il fiume Sarno: sequestrate due aziende a Striano e Sant’Antonio Abate

    I Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno sequestrato due aziende a Sant’Antonio Abate e Striano, ritenute responsabili di gravi reati ambientali.
    Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e  svolte dai Carabinieri del NOE di Napoli con la collaborazione dell’ARPAC, hanno accertato che le due aziende, operanti nel settore della produzione e commercializzazione di conserve alimentari, violavano la normativa ambientale in materia di scarico dei reflui nei corsi d’acqua e gestione dei rifiuti.
    Le violazioni riscontrate nel corso degli accertamenti sono state deposito incontrollato e abbandono di rifiuti speciali, anche pericolosi, su aree non pavimentate.
    Scarico delle acque di dilavamento dei rifiuti in un canale di bonifica tributario del fiume Sarno, senza alcun processo di depurazione.
     Procura e Arpac hanno riscontrato numerose violazioni nelle due aziende
    Modifiche sostanziali agli impianti per ostacolare i controlli sui reflui industriali.Superamento dei parametri limite per gli scarichi nei corsi d’acqua.  Realizzazione di un capannone industriale senza le previste autorizzazioni edilizie.
    Per questi motivi che la Procura di Torre Annunziata retta da Nunzio Fragliasso, ha firmato i provvedimenti di sequestro preventivo delle due aziende.
    Sono 300 i controlli effettuati dalla Procura di Torre Annunziata; 160 controlli con esito di non conformità; 48 sequestri, totali o parziali, di aziende o impianti produttivi;  29 sanzioni amministrative; 74 persone denunciate in stato di libertà e infine 2 persone arrestate.
    L’obiettivo dei controlli è Tutelare l’ambiente e il fiume Sarno. Contrastare l’inquinamento causato da scarichi abusivi e attività illecite. Individuare i responsabili e interrompere le attività che danneggiano il corso d’acqua.
    Un’importante operazione a tutela del territorio e della salute pubblica. L’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura è fondamentale per contrastare i reati ambientali e per la salvaguardia dell’ambiente. LEGGI TUTTO

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    LE ULTIME Ritardi fino a 110 minuti per i treni dell’Av sulla tratta Napoli-Roma

    I treni della linea Alta Velocità sulla tratta Napoli-Roma stanno registrando ritardi fino a 110 minuti a causa di un guasto, come riportato da Trenitalia sul proprio sito. Nonostante il problema, la circolazione è in graduale ripresa grazie all’intervento dei tecnici.
    Per mitigare gli effetti del disagio, i treni Alta Velocità sono stati dirottati su percorsi alternativi da Napoli a Roma via Formia o via Cassino, comportando un maggior tempo di percorrenza fino a 110 minuti.
    Gli utenti dei treni Regionali potrebbero riscontrare variazioni, cancellazioni, limitazioni di percorso o un aumento dei tempi di percorrenza fino a 10 minuti, a causa dell’alta intensità del traffico sulle linee Napoli-Roma via Cassino e via Formia. LEGGI TUTTO