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    Napoli, scippa i soldi dalle mani di un utente mentre paga il biglietto della metro: arrestato migrante

    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato sono intervenuti in zona Porta Capuana a seguito di una segnalazione di rapina.
    Un uomo ha riferito ai poliziotti che, mentre stava pagando un biglietto della metro, un soggetto gli aveva sottratto del denaro ferendolo ad una mano e colpendolo al volto.
    Gli agenti hanno rintracciato e bloccato il rapinatore poco distante in via Cesare Rosaroll. Si tratta di un 40enne della Mauritania, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, anche per reati specifici. L’uomo è stato arrestati per rapina. LEGGI TUTTO

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    Napoli, lettere minatorie dal carcere di Spoleto ai proprietari di una casa occupata abusivamente a Sant’Erasmo

    Una famiglia residente a Sant’Erasmo, Napoli, ha segnalato al deputato Francesco Emilio Borrelli un caso di occupazione abusiva protrattasi nel tempo.La donna coinvolta ha raccontato di essere stata minacciata e persino aggredita da occupanti abusivi dell’appartamento, giungendo al punto di ricevere lettere minatorie dal marito detenuto a Spoleto.
    Quest’ultimo esprime la volontà di riavere la tranquillità per la sua famiglia e chiede che vengano presi provvedimenti. La situazione denunciata ha suscitato preoccupazione e indignazione da parte del deputato Borrelli, il quale ha sottolineato l’importanza di accertare rapidamente i fatti per restituire la casa ai legittimi proprietari.
    Questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di soprusi subiti dalla famiglia, costretta a vivere nel terrore per anni.
    “Voi dovete far stare tranquilla la mia famiglia” scrive l’uomo dal carcere dove sta scontando una pena per estorsione “a me queste cose non mi piacciono. Chiama tuo fratello e tua sorella, dovete togliere l’avvocato. Mo non voglio sapere niente più, io sto stanco di voi per le vostre st***te, voglio stare tranquillo”.
    “Non ce la facciamo più, viviamo nel terrore, sono anni che subiamo, queste persone devono andare via” è lo sfogo della donna che si è rivolta al deputato Borrelli. “Io ho denunciato tutto quello che ho subito – prosegue la donna – perché noi non ci affidiamo ai boss della zona ma ci affidiamo alla legge. Sono anni che buttiamo soldi in avvocati e paghiamo le tasse su una casa che non possiamo utilizzare. Siamo esasperati e non ci arrenderemo fino a quando la casa non ci verrà restituita”.
    “I fatti vanno accertati rapidamente così da restituire la casa ai legittimi proprietari” tuona Borrelli. “Questa famiglia da troppo tempo subisce i soprusi, le prepotenze e le violenze degli occupanti abusivi e dei parenti galeotti. Adesso le minacce arrivano direttamente dal carcere.
    I soggetti che credono di poter vivere impunemente sulle spalle della società, occupando abusivamente le case, vivendo di sussidi, commettendo reati, vanno stroncati duramente. La proprietà privata, così come quella pubblica, non sono a disposizione di chi se le prende con la violenza, quest’idea parassitaria va combattuta con ogni mezzo”. Ha così concluso Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. LEGGI TUTTO

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     San Felice a Cancello, aveva 151 dosi di cocaina: arrestato 34enne

    Un uomo di 34 anni di San Felice a Cancello è stato arrestato dai carabinieri mentre si trovava in possesso di 151 dosi di cocaina.
    Durante un controllo stradale, l’uomo ha cercato di fuggire quando ha intuito che stava per scattare la perquisizione personale. Ma nonostante la fuga è stato inseguito e prontamente bloccato.
    Il sospettato è stato trovato con circa 35 grammi di cocaina divisi in 151 dosi e gli sono stati sequestrati due telefoni cellulari. L’uomo è stato poi incriminato e portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere. LEGGI TUTTO

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    Sorrento, rubano bici: arrestati due marocchini

    Nella mattinata di ieri, gli agenti del Commissariato di Sorrento hanno tratto in arresto due uomini, un 38enne e un 31enne di origine marocchine, per furto aggravato di bicicletta.
    Gli agenti sono intervenuti in via degli Aranci a seguito di una segnalazione di furto di una bicicletta parcheggiata davanti ad un esercizio commerciale.
    I poliziotti hanno intercettato due individui che spingevano la bicicletta segnalata e li hanno bloccati. In loro possesso sono stati trovati una pinza e una tronchese, utilizzati per forzare il lucchetto della catena che proteggeva la bici.
    I due uomini, entrambi con precedenti di polizia e irregolari sul territorio nazionale, sono stati tratti in arresto per furto aggravato.
    L’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato di Sorrento ha permesso di arrestare i due ladri e di recuperare la bicicletta rubata. LEGGI TUTTO

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    Cimitile, vede i carabinieri e scappa: arrestato pusher 20enne

    I Carabinieri della stazione di Castello di Cisterna hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Ugo Viscovo, un ventenne di Cimitile già noto alle forze dell’ordine.
    Viscovo è stato rintracciato in via Leopardi e, una volta avvistata la pattuglia, ha cercato di fuggire. Dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e immobilizzato dai Carabinieri.
    Durante la perquisizione, sono stati trovati addosso a Viscovo 2,9 grammi di crack, 4,93 grammi di cocaina e 105 euro in contanti, considerati provento illecito.
    Attualmente, Viscovo si trova in carcere in attesa del giudizio. LEGGI TUTTO

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    Controlli nella “movida” al Vomero: sequestri e multe per 6 commercianti

    Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle zone della movida, diverse forze dell’ordine hanno effettuato controlli nel quartiere Vomero, concentrandosi principalmente a San Martino, nelle piazze Vanvitelli e Medaglie D’Oro, e nelle vie Giordano, Scarlatti e Falcone.
    Gli agenti coinvolti provengono dai Commissariati Vomero, Pianura, Chiaiano, Nuovo Palazzo di Giustizia, Poggioreale, della Divisione Amministrativa e Sociale e Anticrimine insieme ai finanzieri della Guardia di Finanza.
    Durante l’operazione sono state identificate 247 persone, di cui 33 con precedenti penali, controllati 120 veicoli e sanzionate 2 violazioni del Codice della Strada. Inoltre, sono stati controllati 6 esercizi commerciali.
    In collaborazione con il personale sanitario dell’ASL Na1, sono stati controllati 6 esercizi commerciali che hanno ricevuto 45 prescrizioni per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
    Sono stati sequestrati 117 vasetti di sugo per un totale di 35 kg e elevate sanzioni per 4000 euro per violazioni delle normative HACCP relative alle norme di sicurezza alimentare e igiene. LEGGI TUTTO

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    Choc a Modena: tifoso accoltella calciatore dopo la partita

    Al termine di una partita di calcio dilettantistico a Castelnuovo Rangone, nel Modenese, un tifoso ha colpito con alcune coltellate un giovane calciatore, ferendolo gravemente.
    Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio. La lite, per cause ancora da accertare, sarebbe scoppiata tra il tifoso, un 20enne, e il calciatore, un ragazzo di poco più giovane.
    Nel corso della lite, il tifoso ha estratto un coltello e ha colpito il calciatore diverse volte. Il giovane è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.
    I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno rintracciato e arrestato in breve tempo l’aggressore. Il 20enne, che si era ferito lievemente maneggiando la lama, è stato trovato in possesso di 3,5 grammi di hashish.
    L’aggressore dopo il fermo è stato rimesso in libertà
    Il 20enne, incensurato, è stato rimesso in libertà. La sua posizione sarà valutata dall’autorità giudiziaria, che potrebbe applicare misure di prevenzione. LEGGI TUTTO

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    Suicidio sui binari tra Battipaglia e Bellizzi

    Ieri pomeriggio un  uomo si è gettato sotto un treno in corsa nella stazione di Bellizzi-Montecorvino Rovella, lasciando il macchinista inorridito. La scena è stata così devastante che ha reso difficile il recupero del corpo dilaniato dalle autorità intervenute sul posto.
    Il macchinista, ignaro della presenza di persone nelle zone interdette, ha compreso l’accaduto solo sentendo l’impatto con il corpo della vittima. La circolazione ferroviaria è stata interrotta per tre ore e le indagini per chiarire l’accaduto sono durate per tutta la notte.
    L’uomo, di circa quarant’anni, è stato trovato senza vita tra Battipaglia e Bellizzi, in una zona priva di banchine, suggerendo che si sia trattato di un gesto volontario. La difficile identificazione dell’uomo ha reso necessaria la comparazione dei pochi dettagli disponibili con eventuali segnalazioni di persone scomparse.
    Nel frattempo, i passeggeri a bordo del convoglio sono rimasti bloccati per tre ore, causando disagi notevoli lungo l’intera linea ferroviaria. Servizi sostitutivi su gomma sono stati attivati da Trenitalia per garantire i collegamenti regionali tra Salerno e Battipaglia, cercando di limitare i disagi causati dalla tragica vicenda. LEGGI TUTTO

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    Lavori di demolizione al Ponte Morandi: la camorra non c’era

    Nell’estate del 2019, tutti gli organi di stampa diffusero una notizia preoccupante riguardante l’arresto di due imprenditori coinvolti nei lavori di demolizione del Ponte Morandi, accusati del reato di intestazione fittizia, aggravato dal presunto coinvolgimento mafioso.
    Ferdinando Varlese, imprenditore con precedenti penali, era considerato il vero gestore della società Tecnodem, che aveva ottenuto in subappalto i delicati lavori di demolizione. Si ipotizzava che la società, dalle presunte connessioni mafiose, fosse formalmente intestata alla consuocera Marigliano Consiglia.
    L’accusa formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, basata su intercettazioni telefoniche e rafforzata dalle ammissioni di Varlese durante l’interrogatorio, fu devastante. La società non solo fu esclusa dai lavori, ma subì anche il sequestro totale di beni immobili e conti correnti contenenti ingenti somme di denaro.
    La condanna fu confermata sia in primo grado che in appello, ma fu poi temporaneamente annullata in seguito al ricorso presentato dall’avvocato Dario Vannetiello alla Corte di Cassazione. La seconda sezione della Suprema Corte decise di annullare la sentenza di condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione, ordinando un nuovo processo davanti alla Corte d’Appello.
    La svolta nell’accusa si è verificata nel nuovo processo presso la Corte d’Appello territoriale, terza sezione penale. Quest’ultima, condividendo le argomentazioni legali avanzate dall’avvocato Vannetiello, ha assolto gli imprenditori revocando anche il precedente sequestro dei beni. Di conseguenza, ha ordinato la restituzione dei beni immobili e del denaro sui conti correnti ai legittimi proprietari. LEGGI TUTTO

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    Latitante del clan Orlando scovato sotto casa a Marano nonostante la parrucca per camuffarsi

    I Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato ieri sera a Marano di Napoli un latitante di 37enne, Fabio D’Agostino, affiliato al clan Orlando-Polverino.
    D’Agostino era ricercato dal gennaio dello scorso anno. I Carabinieri lo hanno catturato in strada mentre era alla guida di un’auto intestata a un prestanome.
    I militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno tenuto alta l’attenzione sin dal giorno della sua “scomparsa” dai radar della giustizia. Hanno analizzato gli schemi relazionali del 37enne, effettuando un attento monitoraggio dei social e del suo patrimonio.
    Le tracce conducevano ancora a Marano, dove vivono la moglie e il figlio del latitante.I Carabinieri si sono posizionati in osservazione attorno all’abitazione familiare e hanno visto D’Agostino accostare con un’auto intestata a un prestanome. Il 37enne aveva una folta e singolare capigliatura che ha insospettito i militari.
    Quando la moglie e il figlio di D’Agostino sono entrati in casa, i Carabinieri hanno fatto irruzione e arrestato il latitante. D’Agostino è rimasto imperturbabile e ha chiesto spiegazioni. I militari lo hanno riconosciuto e gli hanno sfilato la parrucca.
    D’Agostino deve scontare 5 anni di carcere per estorsione
    Il latitante è ora in carcere a Secondigliano. Dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione per estorsione continuata ed aggravata dalle finalità e modalità mafiose.
    L’arresto di D’Agostino rappresenta un importante successo dei Carabinieri nella lotta contro la camorra. L’operazione dimostra la tenacia e l’impegno dei militari nel catturare i latitanti e nel garantire la sicurezza del territorio. LEGGI TUTTO

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    Napoli, 11 strade a rischio crollo nella Municipalità 5

    Ci sono ben 11 strade a rischi crollo nella zona della Municipalità 5 di Napoli. La presidente Milena Cozzolino, dopo la voragine davanti al civico 63 in via Morghen al Vomero che ha inghiottito 2 auto, un grosso albero e un palo della pubblica illuminazione ha chiesto con urgenza alla Società Abc di intervenire per verificare i propri impianti idrici e fognari di una serie di strade.
    E dall’elenco diffuso ci si rende conto di quanti pericolo corrono ignari cittadini e automobilisti ogni giorno per le strade di Napoli.
    Ecco l’elenco delle strade segnalate ad ABC

    via Gino Doria pressi civ. 106: vari avvallamenti su marciapiede;
    via Ottavio Caiazzo, di fronte al  civico 16, in prossimità dell’ingresso del Pronto soccorso del Santobono: dissesto su marciapiede;
    via Michele Cammarano: avvallamento su marciapiede dal civico 8 al civico 10;
    via Giulio Palermo civ. 122: infiltrazioni negli edifici adiacenti;
    via Luigia Sanfelice civ. 93: infiltrazioni provenienti dai gradini del Petraio;
    via Giuseppe Bonito civ. 27: avvallamento su sede stradale e marciapiede;
    vico Cacciottoli. intersezione con via Settimio Severo Caruso: avvallamento e dissesto su sede stradale intorno a chiusino;
    via Montedonzelli civ. 9 e civ. 49: chiusini dissestati;
    via Timavo civ. 49: dissesto su sede stradale;
    via San Gennaro ad Antignano civ. 5: avvallamento su sede stradale;
    via Luca Giordano, all’altezza del civico n. 63: verifiche su sistema raccolta acqua piovana esistente.

    E’ stata inoltre richiesta, sempre con urgenza, una verifica del muro che divide via Francesco Solimena e via Giuseppe Bonito, come già richiesto dal Servizio Protezione Civile con nota PG/2024/172559 del 22/02/2024 LEGGI TUTTO

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    Operaio Stellantis morto , aperta camera ardente ad Acerra, lunedì i funerali

    Tragedia alla FCA: morto operaio a Pratola Serra, camera ardente ad Acerra. La comunità di Acerra si stringe attorno alla famiglia di Domenico Fatigati per rendere omaggio al suo sacrificio presso la chiesetta di San Pietro, con i funerali previsti per lunedì presso la chiesa di Sant’Alfonso.
    L’evento ha generato profonda indignazione e richieste di maggiori protezioni per i lavoratori.
    “Quello che è successo a Domenico non dovrebbe mai accadere. I luoghi di lavoro devono essere posti sicuri dover una persona può costruire il proprio futuro e non trovare la morte. Mi batterò in Parlamento affinché i lavoratori possano avere maggiori tutele e standard di sicurezza ancora più alti.
    Bisogna redigere nuove norme a difesa dei diritti di chi lavora e, al contempo, intensificare i controlli con più ispezioni all’interno di fabbriche e aziende. E’ incredibile che nel 2024 ci siano ancora persone che perdono la vita inghiottite dalle strumentazioni e dai macchinari che utilizzano per lavorare”. Questo quanto affermato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
    “La nostra comunità rimane scossa per la scomparsa di Domenico Fatigati , nostro concittadino tragicamente deceduto sul lavoro. Morte ingiusta ed evitabile. Il dolore è collettivo, un’intera comunità rimasta sbigottita.
    Come gruppo di Europa Verde Acerra siamo vicinissimi alla famiglia partecipando al loro dolore ma ci chiediamo perché non si sia potuta evitare questa ennesima ed assurda morte.
    Ci appelliamo al mondo delle imprese e alle istituzioni preposte affinché ci siano maggiori controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro a tutela della salvaguardia di tutti i lavoratori”. Così Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde, e Giovanna Settembrese, portavoce di Europa Verde ad Acerra. LEGGI TUTTO