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    L’INIZIATIVA ABIO Napoli e i Supereroi Acrobatici insieme per regalare un sorriso ai bambini ricoverati al Policlinico Federico II

    Sabato 11 maggio, il Policlinico Federico II è stato trasformato in un regno incantato grazie all’iniziativa di ABIO Napoli e dei Supereroi Acrobatici. Batman, Spiderman, Ironman e Superman hanno sfilato dal tetto dell’edificio che ospita i reparti di pediatria, portando gioia e sorrisi ai bambini e agli adolescenti ricoverati.
    Dopo il successo della prima missione al Santobono lo scorso 30 marzo, ABIO Napoli e i Supereroi Acrobatici hanno unito nuovamente le forze per regalare un momento indimenticabile ai piccoli pazienti del Policlinico Federico II in occasione della festa della mamma.
    L’atmosfera dei reparti pediatrici è stata pervasa da un’ondata di entusiasmo e di emozione mentre i Supereroi preferiti dai bambini si calavano dall’edificio 11, sorprendendo e incantando i piccoli pazienti. I giochi, i sorrisi e le foto ricordo hanno riempito le stanze di allegria, offrendo un prezioso momento di spensieratezza e di evasione dalla malattia.
    Una madre commossa ha condiviso la sua emozione: “Dopo tanto tempo finalmente mia figlia ha trovato la forza di alzarsi dal letto per andare a vedere i supereroi alla finestra.” Le sue parole testimoniano il potere e il valore di iniziative come queste, che per qualche ora trasportano i bambini e gli adolescenti in un mondo di fantasia e avventura.
    La collaborazione tra ABIO Napoli e SEA Supereroi Acrobatici è un esempio tangibile di come diverse realtà possano unirsi per portare sollievo e magia ai bambini e agli adolescenti in ospedale. L’impegno costante di entrambe le associazioni nel rendere più umano e accogliente il percorso di cura dei piccoli pazienti ha regalato un momento di gioia e speranza, lasciando un’impronta indelebile nei cuori dei bambini e delle loro famiglie.
    Un sentito ringraziamento va all’Associazione SEA “Super Eroi Acrobatici ETS”, ai suoi volontari e alla fondatrice Anna Marras per il dono prezioso che hanno fatto ai bambini ricoverati al Policlinico Federico II. Un riconoscimento speciale è rivolto alla Direzione Sanitaria dell’AOU Federico II, alla Dott.ssa Rita Nocerino e a tutti i 290 volontari di ABIO Napoli che lavorano instancabilmente ogni giorno per rendere l’ambiente ospedaliero più accogliente per i bambini e gli adolescenti ricoverati e le loro famiglie.

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    LA FRASE Il Torino vince a Verona, ma Juric ammette: “Successo rubato. Qui c’è una spaccatura…”

    Nella sua consueta franchezza, Ivan Juric, allenatore del Torino, non ha nascosto la sua insoddisfazione nonostante la vittoria per 2-1 contro il Verona. “Diciamo che è la prima volta che rubiamo una partita da quando sono al Torino,” ha dichiarato Juric ai microfoni di Dazn. “La squadra non mi è piaciuta e non ha fatto bene. Ci sono bastati solo quei dieci minuti di grande slancio. Voglio fare i complimenti ai ragazzi che sono entrati dalla panchina.”
    Nonostante il risultato positivo, Juric ha espresso chiaramente le sue critiche sulla prestazione della squadra. “Questa prestazione è stata negativa, nonostante la grinta e il cuore nel finale,” ha commentato. “Ho avuto per tutta la partita la sensazione di poca aggressività.”
    Il tecnico del Torino ha anche affrontato le controversie che hanno circondato la squadra negli ultimi giorni, in particolare riferendosi agli eventi di Superga. “Quello che è successo nell’ultima settimana, da Bologna ai fatti di Superga, è stato pesante da vivere e da gestire,” ha detto Juric. “Secondo me, se una società non è unita, non si va molto lontano. A Torino, in questo momento, c’è tanta spaccatura che non permette di godersi i momenti belli. Vorrei che tutti si amassero e andassero d’accordo.”
    Infine, Juric ha fatto il punto sul suo futuro professionale con il Torino. “Qui al Torino sono stati tre anni ottimi e passati sempre nella parte sinistra della classifica,” ha ricordato. “Ricordiamo che prima del mio arrivo il Torino lottava sempre per la salvezza. Vorrei che si finisse bene e con il giusto spirito.”

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    IL COMMENTO Il Giro d’Italia a Napoli, Manfredi: “Oggi è stata la tappa della bellezza”

    Il Giro d’Italia ha fatto tappa oggi nella città di Napoli, portando con sé non solo la competizione ciclistica di alto livello, ma anche un’atmosfera di entusiasmo e partecipazione popolare. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha accolto l’evento con orgoglio, definendolo “un riconoscimento della bellezza della nostra città e dei suoi dintorni.”
    “Le tappe a Napoli,” ha affermato Manfredi, “hanno registrato gli ascolti migliori in assoluto di tutto il Giro d’Italia. Questa è stata definita la tappa della bellezza e della partecipazione popolare, con decine di migliaia di persone lungo il percorso, contagiando tutti con il loro entusiasmo.”
    Riguardo alla possibilità di ospitare un campionato mondiale di ciclismo a Napoli, il sindaco ha dichiarato di essere in trattative con la Federazione Ciclistica Italiana. “Sicuramente Napoli è una delle candidate,” ha affermato Manfredi, “ma queste decisioni vengono prese a livello internazionale. Tuttavia, il successo delle tappe qui testimoniano la bellezza e l’attrattività della città. Diverse delegazioni straniere sono rimaste impressionate dalla nostra città.”
    Rispondendo alle richieste dei cittadini per una Napoli più ciclabile, il sindaco ha assicurato che ci sono piani concreti in atto. “Abbiamo un ampio piano per la realizzazione di piste ciclabili in tutta la città, anche grazie ai fondi del PNRR”, ha detto Manfredi. “Dobbiamo ridurre il numero di auto in città potenziando i mezzi pubblici e il trasporto su ferro. La nostra visione è di avere una città più ciclabile, e ci stiamo impegnando per realizzarla.”

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    Carcere minorile di Airola, tenta di consegnare la droga al figlio in carcere: denunciata

    Una madre è stata scoperta mentre tentava di consegnare droga al figlio detenuto presso il carcere minorile di Airola, nella provincia di Benevento, dagli agenti di polizia penitenziaria e successivamente denunciata.
    A dare l’annuncio è Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per il settore minorile della regione Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
    Secondo Donato Capece, segretario generale del Sappe, “il problema dell’ingresso di droga in carcere è diventato sempre più comune, a causa del crescente numero di tossicodipendenti detenuti nelle strutture italiane. Dai dati che abbiamo, sappiamo che quasi il 30% delle persone detenute in Italia, italiane e straniere, cioè uno su tre, ha problemi di droga.
    È importante ricordare che le persone tossicodipendenti o alcol-dipendenti presenti nelle carceri sono lì per aver commesso vari reati e non solo a causa della loro condizione di tossicodipendenza”.
    “La loro presenza – continua Capece – crea da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente già problematico di per sé, sia per la complessità che la cura di questa malattia comporta. È evidente che chi soffre di queste patologie dovrebbe ricevere cure appropriate al di fuori del carcere, e ci sono dispositivi legali che lo permettono da tempo”.
    “Questa potrebbe essere la soluzione per allontanare i tossicodipendenti dalle carceri e ridurre sempre di più l’ingresso di sostanze stupefacenti, insieme a tutte le attività di prevenzione, come l’impiego delle unità cinofile che sono fondamentali nel contrastare i tentativi illeciti e fraudolenti di introdurre e commerciare droghe in carcere”, conclude Capece.

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    Capo squadra della Napoli Servizi in coma per un incidente sul lavoro: ma nessuno sa cosa è successo

    Capo squadra di Napoli Servizi in coma dopo incidente sul lavoro: famiglia denuncia mancanza di supporto da parte dell’azienda.
    Un capo squadra di 58 anni di Napoli Servizi versa in coma in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto il 11 maggio 2024. La famiglia dell’uomo denuncia la totale mancanza di comunicazione e supporto da parte dell’azienda nelle ore successive all’incidente.
    Nessun contatto da parte di Napoli Servizi: i familiari del capo squadra affermano di non aver ricevuto nessuna comunicazione da parte dell’azienda dopo l’incidente. Nonostante i loro tentativi di contattare Napoli Servizi, non hanno ottenuto alcuna informazione su quanto accaduto né sulle condizioni del loro congiunto.
    il capo squadra è stato ricoverato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli dove ha subito un intervento chirurgico alla testa. Le sue condizioni sono stabili, ma è in coma. La famiglia attende con ansia il risveglio del loro caro.
    Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, si è schierato a fianco della famiglia del capo squadra, definendo il comportamento di Napoli Servizi “intollerabile” e chiedendo spiegazioni immediate. Borrelli ha inoltre richiesto di fare luce sull’accaduto e di garantire il giusto supporto alla famiglia in questo momento di grande difficoltà.
    La vicenda pone in luce la drammatica realtà degli incidenti sul lavoro e la mancanza di tutele per i lavoratori e le loro famiglie. La famiglia del capo squadra si trova ad affrontare questa tragedia da sola, senza alcun supporto da parte dell’azienda per cui il loro congiunto È fondamentale che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e che la famiglia del capo squadra ottenga il giusto supporto in questo momento delicato. L’augurio è che il capo squadra possa risvegliarsi dal coma e che la sua famiglia possa ottenere giustizia e le dovute tutele.

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    Saviano al salone del Libro: “Gomorra? Tornassi indietro farei altro”

    A 18 anni dall’uscita di “Gomorra”, il bestseller che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Roberto Saviano torna a riflettere sul suo romanzo d’esordio.In occasione del Salone del Libro di Torino 2024, lo scrittore ha presentato l’audiolibro di “Gomorra”, da lui stesso narrato in esclusiva per Audible. Un’esperienza intensa che ha riaperto vecchie ferite e suscitato nuove riflessioni.
    “Se tornassi indietro, farei tutt’altra cosa”, ha confessato Saviano. “Dovevo essere più prudente, dare meno spazio all’aspetto d’inchiesta e concentrarmi di più su quello letterario e culturale”.
    Nonostante i dubbi e i rimpianti, Saviano riconosce l’importanza di “Gomorra”: “È lì adesso, e non posso cambiarlo. Potevo farlo leggere a un attore, ma ho scelto di rivivere il dolore e tornare nel luogo che mi ha segnato così profondamente. Io e Gomorra siamo indissolubilmente legati”.
    Un ritorno doloroso e catartico
    Ritornare a “Gomorra” ha significato per Saviano rivivere un’ampia gamma di emozioni: “Nausea, odio, nostalgia, dolore, ma anche riconciliazione. Leggere il romanzo mi ha permesso di ritrovarlo, di non subirlo come ho fatto in tutti questi anni. Non lo tengo nemmeno in casa, mi ha distrutto la vita”.
    “Era impensabile che un libro potesse generare una reazione così feroce”, ha spiegato Saviano. “Ma era anche dovuto al fatto che il mondo di cui parlavo non era mai stato portato alla luce in quel modo”.
    Il successo internazionale di “Gomorra” è dovuto, secondo Saviano, alla sua natura ibrida: “Non è un saggio accademico, né un romanzo di fiction, né un giallo o un reportage, ma è tutte queste cose insieme. Questo ha permesso a lettori con interessi diversi di apprezzarlo. Nell’audiolibro, questo equilibrio risulta ancora più evidente, grazie all’alternanza tra la mia voce e i dati”.
    Nonostante la brutalità del mondo di “Gomorra”, Saviano non perde la speranza: “Accendere una luce di comprensione non significa nascondere l’orrore, ma mostrarlo per quello che è. Quando la comprensione si apre, attrae. E questo è successo a Napoli, che da città di guerra è diventata città del turismo”.
    Tra i suoi prossimi progetti, Saviano annuncia un nuovo podcast con tema internazionale e la trasposizione teatrale del libro “Noi due ci apparteniamo” con lo spettacolo “Appartenere”.
    In vista delle prossime elezioni europee, Saviano lancia un appello al voto: “Dobbiamo votare. Stiamo rischiando che le destre diventino le uniche interpreti della sofferenza sociale”.

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    Arzano, ladri ancora in azione: ennesimo tentativo di furto con spaccata nella notte

    Arzano. Nel mirino dei ladri notturni è finito il circolo ricreativo in via Alfredo Pecchia (nella foto) dove venne gambizzato Antonio Alterio finito in carcere nel 2023 per la tentata estorsione al bar Bellagio e ritenuto affiliato, unitamente ai fratelli Gennaro e Raffaele (detenuti), al clan della 167 di Arzano.
    Strani furti che si stanno perpetrando a ritmo incessante ai danni dei commercianti del territorio. Ieri notte, infatti, ad essere preso di mira è stato un circoletto ricreativo a cui i ladri hanno prodotto solo danni sfondando la serranda essendo lo stesso privo di qualunque oggetto, cassa o cose da trafugare e portare via.
    Cosa avvenuta anche contro altri commercianti dove i danni si sono limitati alle serrande o alle porte d’ingresso. L’ultimo in ordine di tempo ad essere “visitato dai mariuoli” è stato il negozio di telefonia Electronic Point, dove i malviventi, avevano trafugato solo qualche cellulare provocando al proprietario dell’attività commerciale un ingente danno sia alla porta d’ingresso che alla saracinesca
    . Un escalation che sembra inarrestabile con la politica di ogni ordine e grado che non riesce a dare risposte concrete evidentemente troppo impegnata in campagna elettorale per le elezioni europee.
    I furti che si stanno susseguendo ad un ritmo incessante danno adito a più di un dubbio sia sulla dinamica sia per le modalità che in alcuni casi hanno prodotto solo danni e nient’altro. E intanto l’ombra lunga della camorra aleggia come un fantasma e in molti si pongono alcune domande.
     Finita la stagione delle bombe il clan è passato ai furti?
    E’ forse finita la stagione delle bombe con la camorra di Arzano che predilige i furti come messaggio minatorio per poi proporre la tranquillità? Oppure siamo di fronte ad una batteria di ladri ben organizzata che punta al sostentamento della casse del clan?
    Fatto sta che tali strategie – se confutate – potrebbero inquadrarsi nella cosiddetta “strategia della sommersione”, preferendo agire sottotraccia, in modo quasi invisibile, attuando una “tradizionale” azione di spiegamento sul territorio di ladruncoli assoldati dalla camorra per non suscitare allarme sociale e sfuggire alla morsa delle investigazioni.
    P.B.

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    Napoli, sorpreso a spacciare al rione Vasto: preso 23enne

    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, durante un servizio di controllo del territorio in via Martiri d’Otranto all’incrocio con via degli Incarnati, hanno notato un individuo che, con atteggiamento sospetto, stava per consegnare qualcosa a un uomo su uno scooter.
    Alla vista della polizia, quest’ultimo si è allontanato velocemente, mentre il sospetto ha tentato di gettare un involucro sotto un’auto parcheggiata.
    I poliziotti, intervenuti prontamente per fermare l’attività criminale, hanno raggiunto e bloccato il sospettato. Dopo aver recuperato l’involucro contenente circa 20 grammi di marijuana, che l’uomo aveva cercato di gettare, hanno trovato addosso al soggetto un altro astuccio contenente marijuana e 70 euro, presumibilmente provento dell’attività illecita.
    Il sospettato, un 23enne napoletano con precedenti penali, è stato arrestato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

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    Fedez al pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino? Testimoni lo accusano, ma lui nega

    Fedez sarebbe stato tra le 8-9 persone che la notte tra il 21 e il 22 aprile hanno aggredito il personal trainer Cristiano Iovino in via Marco Ulpio Traiano a Milano. Lo sostengono due vigilantes del complesso residenziale dove vive Iovino, che hanno assistito al pestaggio e hanno chiamato il 112.
    Secondo i loro racconti, tra gli aggressori avrebbero riconosciuto il cantante, noto trapper, e alcuni ultras del Milan. Questa versione dei fatti è stata confermata da fonti investigative all’Agi, che spiegano come la procura di Milano abbia aperto un fascicolo per rissa e lesioni a carico di Iovino, anche se il personal trainer non ha ancora sporto denuncia.
    Alla base del pestaggio, avvenuto alle 3.30 di notte, ci sarebbe una lite scoppiata alcune ore prima all’interno della discoteca The Club di Milano, dalla quale sia Fedez che Iovino, con le rispettive compagne, erano stati invitati a uscire.
    Fedez nega ogni addebito. Attraverso il suo avvocato, il cantante ha fatto sapere di non essere stato presente al pestaggio e di aver lasciato la discoteca The Club prima che scoppiasse la lite.
    Le indagini proseguono. La procura di Milano sta acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e ascoltando i testimoni per fare luce sulla vicenda. Si attendono anche le decisioni di Iovino, che potrebbe decidere di sporgere denuncia contro i suoi aggressori.

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    Caprodrise, denuncia una rapina mai avvenuta: denunciato 30enne

    Un 30enne di Capodrise, provincia di Caserta, è stato denunciato dai Carabinieri per simulazione di reato dopo aver inventato una rapina. L’uomo, il 1° maggio scorso, si era presentato alla Stazione dei Carabinieri di Marcianise raccontando di essere stato vittima di un’aggressione.
    Con dovizia di particolari, aveva infatti descritto di essere stato avvicinato da due uomini a bordo di uno scooter mentre si recava a piedi verso un bar per fare colazione.
    I due malviventi, con il volto coperto dai caschi e la minaccia di una pistola, gli avevano intimato di consegnare il portafogli contenente documenti, bancomat e 350 euro in contanti.
    Tuttavia, la ricostruzione del 30enne è apparsa subito poco credibile ai Carabinieri, che hanno iniziato a indagare. Visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, gli investigatori hanno scoperto che la rapina non era mai avvenuta.
    L’uomo, messo alle strette, ha confessato di aver inventato tutto per motivi non ancora chiariti. I Carabinieri lo hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per simulazione di reato.

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    Sorpreso a spacciare in Penisola Sorrentina: 45enne di Angri arrestato a Meta

    Nel pomeriggio di ieri, durante un servizio predisposto dal Commissariato di Sorrento, gli agenti, transitando in via Santa Maria del Lauro, nel comune di Meta di Sorrento, hanno notato un individuo a bordo di un’auto che, al loro avvicinarsi, ha cercato di evitare il controllo.
    I poliziotti sono intervenuti prontamente, raggiungendo e bloccando l’uomo che ha manifestato fin da subito una certa irritazione al controllo di polizia.
    All’interno dell’auto, gli agenti hanno scoperto 29 involucri di cocaina, ben nascosti, per un peso complessivo di circa 21 grammi, insieme a 120 euro, chiaramente provento di attività illecita.
    Di conseguenza, l’indagato, identificato come un 45enne di Angri con precedenti penali, è stato arrestato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

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    Serie C, soreggiato il primo turno dei play off nazionali

    E’ stato sorteggiato il primo turno della fase nazionale dei playoff di Serie C di calcio che porterà la quarta squadra in serie B.
    ci sono ben tre squadre della Campania e tutte capoluogo di provincia. si spera che una delle tre raggiunga le altre due squadre della Campania ovvero la Salernitana retrocessa dalla serie a e la Juve Stabia vincitrice le girone c della serie C. Il sorteggio è stato trasmesso in diretta su Sky sport.
    Questi gli accoppiamenti:
    Perugia-Carrarese
    Taranto-Vicenza,
    Triestina-Benevento
    Juventus Next Gen-Casertana 
    Atalanta Under 23-Catania
    Secondo turno: Torres-da definire, Padova-da definire, Avellino-da definire, Miglior squadra qualificata-da definire
    Final four
    Semifinali, martedì 28 maggio e domenica 2 giugno (andata/ritorno)Finale, mercoledì 5 giugno e domenica 9 giugno (andata/ritorno)La vincitrice, il 9 giugno, raggiungerà Mantova, Cesena e Juve Stabia in Serie B.
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