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    Estrazioni del Lotto numeri vincenti 10eLotto del 20 giugno 2024

    Ecco le estrazioni del Lotto di oggi 20 giugno:PUBBLICITA

    BARI 30 26 21 67 63
    CAGLIARI 56 80 36 11 31
    FIRENZE 63 48 26 84 42
    GENOVA 80 69 73 77 45
    MILANO 25 82 39 27 20
    NAPOLI 22 24 87 04 06
    PALERMO 36 35 53 81 39
    ROMA 11 51 60 38 04
    TORINO 74 21 37 05 46
    VENEZIA 64 71 35 79 68
    NAZIONALE 14 87 40 30 47

    10eLOTTO – NUMERI VINCENTI DI OGGI

    11 21 22 24 25 26 30 35 36 48 51 56 63 64 69 71 73 74 80 82

    NUMERO ORO:30

    DOPPIO ORO:30 26
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Camaldoli incendio domato, ma polemiche sui ritardi nei soccorsi

    Napoli. L’incendio che è divampato ieri pomeriggio sulla collina dei Camaldoli a Napoli, lambendo le case e bruciando boschi e castagneti, è stato finalmente domato dopo oltre 24 ore.PUBBLICITA

    Tuttavia, le fiamme, molto probabilmente di natura dolosa, hanno acceso anche una polemica sui ritardi nei soccorsi aerei.

    Solo stamattina, infatti, con l’arrivo di tre Canadair, è stato possibile contrastare il rogo in maniera efficace.

    Il sindaco Manfredi ha infatti spiegato che “nel pomeriggio di ieri non erano disponibili” questi mezzi aerei, pur ammettendo che “abbiamo seguito le procedure”.

    Il primo cittadino ha poi aggiunto che “c’è stata anche la mancanza di mezzi aerei che non sono potuti intervenire quando c’è stato il buio”.
    “Questo ha reso le operazioni molto difficili”, ha concluso Manfredi.
    Le sue parole hanno provocato la reazione del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Borrelli, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare per sapere “perché i mezzi aerei sono arrivati con molte ore di ritardo”.

    Anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha tenuto a precisare che “è stato attivato immediatamente il centro soccorsi” e che “non è vero che le suore siano state evacuate”.
    L’incendio ha comunque provocato notevoli danni all’ambiente, oltre che disagi ai residenti della zona, che sono stati costretti a fare i conti con fumo acre e cenere.
    L’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di potenziare i mezzi aerei antincendio a disposizione delle Forze dell’ordine, soprattutto in un periodo di particolare siccità come quello attuale.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    ‘II mio nuovo vestito’, l’album di Giovanni Sorvillo disponibile su tutte le piattaforme

    Esce domani 21 giugno su tutte le piattaforme di streaming il nuovo album del musicista e cantautore Giovanni Sorvillo. Il titolo dell’album è “Il mio vestito nuovo” ed è composto da dieci brani originali, tutti scritti dallo stesso Sorvillo. La produzione artistica è stata curata da Jennà Romano, mentre quella esecutiva da Jean Marie Bilancioni.PUBBLICITA

    La Tracklist dell’Album
    Punti Chiave ArticoloL’album «Il mio vestito nuovo» include le seguenti tracce: «L’acqua», «Larry», «Uocchie Celesti», «‘A Razza», «Sono pronto per cambiare», «Catarì», «Arrubbate cchiu’poco», «Basta che staje buono», «Malavita» e «L’amore non va via». Ogni brano riflette esperienze personali o persone che hanno avuto un impatto significativo nella vita del cantautore, come la madre e maestri musicali quali James Senese, Larry Nocella, Antonio Balsamo e Franco Del Prete, a cui l’intero lavoro è dedicato.
    Influences and Musical Style Il nuovo lavoro di Giovanni Sorvillo rappresenta una fusione di diversi generi musicali, dal cantautorato al blues, con forti influenze etnico-mediterranee. Come afferma lo stesso Sorvillo: “Il disco è nato nella prima pandemia, periodo in cui ho riversato su questi brani tutta la mia disperazione. È formato da ricordi positivi delle mie esperienze di vita: tutto ciò che ho scritto è ispirato al vero. Il titolo è “Il mio vestito nuovo”, ma è ovviamente una metafora dato che il vestito in verità me lo sono tolto: rappresenta un rischiare, un buttarsi in tutto ciò che succederà staccandosi dai soliti schemi”.
    Produzione e Collaborazioni Le registrazioni dell’album sono state effettuate presso Laboratori di Provincia. Vittorio Remino ha curato il mastering presso il Loung Soul Lab Studio, mentre Salvatore di Vilio si è occupato delle fotografie e del concept editoriale. Le note di copertina sono state redatte da Donatella Di Bella.
    Il Percorso di Giovanni Sorvillo Giovanni Sorvillo, musicista di Orta di Atella, vanta collaborazioni con numerosi artisti di rilievo tra cui Franco Del Prete, Larry Nocella, James Senese, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Raiz, Gianni Guarracino, Vittorio Remino, Ciccio Merolla, Patrizio Trampetti, Pietra Montecorvino, Peppe Lanzetta, Isa Danieli e Claudia Gerini. Sorvillo ha contribuito come compositore a molti brani del disco «L’Ultimo Apache» di Franco Del Prete e i Sud Express nel 2009. Nel 2016, ha inciso il suo primo disco, «Cadebè», con il gruppo «Tiempo Antico», con cui è arrivato in finale di Musicultura l’anno precedente. Nel 2019, ha pubblicato il secondo album con il gruppo, intitolato «Mea Culpa». L’album “Il mio vestito nuovo” dimostra un ulteriore passo avanti nella carriera di Giovanni Sorvillo, sottolineando il suo eclettismo e la profondità delle sue esperienze personali e artistiche. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo chiusi 4 negozi e 4 persone denunciate

    Sant’Antimo. Ieri, gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Campania, dalla Polizia Locale di Sant’Antimo e dall’ASL Napoli 2, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio a Sant’Antimo.PUBBLICITA

    L’operazione ha portato a:

    Identificazione di 153 persone, di cui 39 con precedenti di polizia;Controllo di 82 veicoli, con 4 sottoposti a sequestro o fermo amministrativo;Contestazione di 12 violazioni del Codice della Strada, per guida senza casco protettivo, guida senza patente, mancata copertura assicurativa, mancata revisione periodica e guida a velocità non commisurata;

    Controllo e sequestro di 4 esercizi commerciali, i cui titolari sono stati denunciati per furto aggravato di acqua, violazioni in materia di igiene e tutela degli alimenti e smaltimento illecito di rifiuti. Tre di questi esercizi sono stati sanzionati anche per mancata comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza della cessione del fabbricato.

    Sequestro di 750 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione. La frutta e la verdura sono state donate allo zoo di Napoli.
    L’operazione è stata condotta nell’ambito dell’impegno delle forze dell’ordine per contrastare l’illegalità e tutelare la sicurezza dei cittadini.
    In particolare, il sequestro degli alimenti è un segnale forte contro chi mette a rischio la salute pubblica.

    L’operazione è stata accolta con favore dalla cittadinanza, che ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro impegno.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Carcere di Salerno detenuto allaga cella, aggredisce agenti e scatena la protesta

    Salerno. Momenti di alta tensione ieri sera nel carcere di Fuorni di Salerno, dove un detenuto ha allagato la propria cella, scatenando la rabbia di altri detenuti e aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria.PUBBLICITA

    Come riporta Tiziana Guacci, segretario campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, un detenuto della sezione ex art. 32 ha allagato la propria cella, provocando l’inondazione dell’intero reparto.

    Questo gesto ha scatenato la furia di un altro detenuto che ha tentato di aggredirlo.

    La situazione è degenerata rapidamente: il detenuto che aveva allagato la cella ha iniziato a battere le sbarre della porta blindata, incitando la protesta di altri detenuti che, a loro volta, hanno iniziato a sbattere le proprie porte e urlare, chiedendo l’allontanamento del responsabile.

    Per evitare ulteriori disordini e garantire la sicurezza del reparto, il detenuto è stato trasferito nella camera di stazionamento. Ma durante lo spostamento, ha aggredito gli agenti di Polizia Penitenziaria, mordendo un agente alla gamba destra e un altro al polso sinistro.
    Altri agenti sono rimasti coinvolti nel tentativo di contenere l’uomo.”Siamo stanchi delle continue aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria”, denuncia il sindacato.
    “Ogni giorno negli istituti penitenziari della regione si verificano eventi critici. Chiediamo ancora una volta, con forza, seri e opportuni provvedimenti per ripristinare la legalità, l’ordine e la sicurezza nelle carceri campane e garantire la serenità lavorativa al personale, che opera con grande sacrificio in condizioni di organico insufficiente e in strutture sovraffollate”.

    Solidarietà e vicinanza al personale di Polizia Penitenziaria di Fuorni sono state espresse anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe. “La situazione nelle carceri campane è allarmante”, ha affermato Capece.
    “Anche nelle scorse settimane altri agenti hanno subito aggressioni da parte dei detenuti. Il personale è sempre meno, anche a causa di questi eventi ormai all’ordine del giorno.
    Non è più rinviabile dotare la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.
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    Costiera Amalfitana: bus turistici in agitazione per divieto di transito ad Agerola

    Grave disagio per gli operatori turistici della Costiera Amalfitana, in particolare per il settore dei bus turistici.PUBBLICITA

    Questa mattina, con una decisione a sorpresa, la Provincia di Salerno (su sollecitazione del Comune di Amalfi) ha vietato il transito sulla strada provinciale per Agerola a tutti i bus turistici, indipendentemente dalla loro dimensione.

    Questo significa che, da oggi in poi, gli operatori che guidano mezzi da 10, 16 o 19 posti non potranno più raggiungere Positano attraverso l’unica strada alternativa possibile alla SS 163 “Amalfitana”, che è attualmente chiusa per caduta massi.

    Le conseguenze di questa decisione sono pesanti:

    Centinaia di prenotazioni sono state cancellate e molti operatori sono stati costretti ad annullare i tour già venduti.I turisti che avevano prenotato il loro “viaggio da sogno” in Costiera Amalfitana rischiano di non poter più raggiungere la loro destinazione.Oltre ai turisti, anche i residenti e gli operatori locali subiranno i disagi causati da questa decisione.
    Le associazioni di categoria protestano:
    Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Napoli e Campania: “Si parla tanto di turismo, ma poi alla prima occasione non si esita a sacrificarlo. Questa decisione è sbagliata e causerà molti danni. Chiediamo il ripristino immediato del doppio senso di circolazione sulla SS 163 ‘Amalfitana’ per i bus superiori ai 6,30 metri e almeno fino a 8 metri.”

    Gennaro Lametta, coordinatore Assoturismo/Confesercenti Campania: “Le autorità dovrebbero liberare la SS 163 dalle auto parcheggiate ovunque invece di paralizzare il turismo.”
    Federnoleggio ha annunciato lo stato di agitazione per tutte le categorie di Assoturismo/Confesercenti.
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    Benevento sequestro beni per bancarotta fraudolenta

    Benevento A seguito di un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Benevento hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari.PUBBLICITA

    Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa che ha permesso di ipotizzare i reati di bancarotta fraudolenta documentale, patrimoniale e fiscale, nonché di autoriciclaggio, in danno di una società fallita.

    Le indagini, condotte mediante l’acquisizione ed analisi di documentazione, indagini bancarie e l’assunzione di sommarie informazioni testimoniali, hanno consentito di ricostruire la condotta degli indagati, volta a procurare un ingiusto profitto ai danni dei creditori.

    In particolare, è emerso che i beni strumentali di proprietà della società fallita sono stati distratti e trasferiti a favore di due nuove società aventi la medesima compagine societaria e sedi legali ed operative coincidenti con quella della fallita.

    Inoltre, il Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero, ha ritenuto sussistente la rilevanza penale, sotto il profilo della bancarotta fiscale, della creazione di un passivo fallimentare di oltre 500 mila euro, attraverso la sistematica omissione del pagamento delle imposte e dei contributi all’Erario.
    Il sequestro ha riguardato i beni mobili e immobili delle società coinvolte, per un valore complessivo di circa un milione di euro.
    L’operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle frodi societarie e a tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese oneste.

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    Caserta braccianti sfruttati: 16 ore al giorno per 32 euro, minacce e violenze

    Caserta. Sfruttamento, soprusi e minacce di morte per braccianti costretti a lavorare fino a 16 ore al giorno per una paga di 1,80-2 euro l’ora.PUBBLICITA

    È quanto emerge da un’indagine della Procura di Napoli Nord, condotta dai Carabinieri della Tutela del Lavoro e dai comandi provinciali di Napoli e Caserta, che ha portato all’emissione di sette misure cautelari.

    Sfruttamento e condizioni disumane

    Le indagini, svolte tra gennaio e giugno 2023, hanno svelato un quadro agghiacciante: oltre 60 braccianti extracomunitari, in maggioranza senza permesso di soggiorno, venivano reclutati e impiegati in condizioni di sfruttamento estremo.

    Lavoravano 11-16 ore al giorno in campi privi di servizi igienici e senza adeguati dispositivi di sicurezza, sottoposti a soprusi e minacce, anche di morte. La paga era irrisoria: 1,80-2 euro l’ora, ben lontana dai minimi previsti dai contratti di categoria.
    Arresti e sequestri
    Per sette persone sono scattate le misure cautelari: tre in carcere, altre agli arresti domiciliari e una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente, è stato sequestrato un immobile agricolo per un valore di circa 200mila euro.

    Modus operandi
    L’indagine ha anche ricostruito il modus operandi degli indagati. Uno di loro, in collaborazione con gli altri, reclutava i braccianti da una seconda azienda agricola tramite un fittizio contratto di appalto per la raccolta di prodotti. Le vittime venivano trasportate sui luoghi di lavoro in condizioni precarie, su veicoli sovraccarichi e privi di sedili adeguati.
    Sfruttamento e caporalato: una piaga da estirpare
    L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento e il caporalato, piaga che colpisce duramente i lavoratori più fragili. L’obiettivo è quello di estirpare queste pratiche criminali e garantire il rispetto dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori.
    Le parole della Procura di Aversa
    “I braccianti venivano sottoposti a reiterate violazioni della normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, alla salute, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, a sopportare condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza e situazioni alloggiative degradanti, venendo minacciati, in alcuni casi anche di morte, fatti oggetto di soprusi ai quali non sarebbero riusciti a sottrarsi in ragione del loro stato di bisogno”, si legge in una nota della Procura di Aversa.
    Il commento del sindacato
    L’operazione è stata accolta con plauso da parte delle associazioni che tutelano i diritti dei lavoratori. “Un’operazione importante contro lo sfruttamento e il caporalato, che purtroppo ancora oggi sono piaghe diffuse nel nostro Paese”, ha commentato il segretario della Cgil di Napoli, Nicola Cristallo. “Un ringraziamento alle forze dell’ordine per il loro impegno costante nella lotta a queste realtà criminali”.
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    Torre Annunziata, “Gay nei forni crematori”, si ritira il candidato sindaco del centro destra

    Torre Annunziata. “Gay nei forni crematori”: questa scioccante frase ha causato il licenziamento di Carmine Alfano dal suo incarico di professore universitario e lo ha spinto a ritirarsi dal ballottaggio per la carica di sindaco.PUBBLICITA

    Alfano, candidato del centrodestra a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, si è ritirato dalla competizione elettorale dopo che alcune registrazioni, diffuse dall’Espresso, lo hanno mostrato mentre utilizzava termini dispregiativi durante conversazioni con i tirocinanti di Urologia dell’Università di Salerno.

    Tali registrazioni hanno portato alla revoca del suo incarico da parte dell’Ateneo salernitano.

    Nel pomeriggio, Alfano ha tenuto una conferenza stampa per annunciare il suo ritiro dal ballottaggio, lasciando di fatto il candidato di centrosinistra, Corrado Cuccurullo, come unico contendente e probabile nuovo sindaco di Torre Annunziata.

    In una nota, il rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia, ha espresso il suo pensiero sulla vicenda: “Desidero esprimere il mio pensiero alla nostra comunità universitaria e a tutti coloro che stanno seguendo la vicenda delle esternazioni del professor Carmine Alfano.
    Le mie parole non sono legate agli atti formali e alle azioni istituzionali già intraprese dall’Ateneo: queste sono informazioni note a cui altre seguiranno, in accordo allo sviluppo degli iter procedurali.
    Con questo breve messaggio voglio affermare che l’Università di Salerno è estranea a un mondo di vessazioni, di offese, di discriminazioni.

    Noi lavoriamo per i giovani, per fare in modo che siano in grado non solo di collocarsi professionalmente, ma anche di contribuire a una società migliore, più equa, più solidale, una società che include e non esclude, che gratifica e non offende, che misura l’espressione della civiltà nel rispetto di ciascuno, indipendentemente dal genere, dalle ideologie, dal proprio credo”.
    Il rettore ha concluso: “Come rettore, questo è il mio unico modo di vedere il nostro ruolo, la nostra missione, i nostri sacrifici. Il resto è un mondo buio che non ci rappresenta”.
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    Concerto del Trio Dancla nell’Aula Consiliare di Vietri sul Mare

    Il format “Vietri Cultura”, da anni attivo sul territorio per regalare al pubblico appuntamenti culturali di grande spessore, ha organizzato per venerdì 21 giugno alle ore 19, nell’aula consiliare del comune di Vietri sul Mare, il concerto del Trio Dancla. L’evento, guidato dal sindaco Giovanni De Simone, si terrà in occasione della Festa della Musica e vedrà il trio eseguire brani di Corelli e Vivaldi.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloIl legame tra Vietri e la musica
    Il Maestro Luigi Avallone, direttore artistico dell’evento, con il sostegno dell’assessore alla Cultura e alla Ceramica Daniele Benincasa, ha voluto sottolineare lo stretto legame tra Vietri sul Mare e la musica. Questa cittadina della Costiera Amalfitana ha sempre dato i natali a grandi talenti nel campo musicale che hanno ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali.
    La Festa della Musica
    La Festa della Musica – conosciuta anche come World Music Day – è un evento che si celebra da più di un quarto di secolo in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia. L’idea originaria nacque nel 1976 dal produttore americano Joël Cohen, che immaginò una celebrazione musicale il 21 giugno e il 21 dicembre, rispettivamente il giorno del solstizio d’estate e d’inverno, invitando tutti i musicisti a scendere in strada e suonare spontaneamente. Il Trio Dancla Il Trio Dancla è un gruppo stabile di archi con l’insolita formazione di due violini e violoncello. I membri del trio sono musicisti di grande talento: Marcello Branno, Mauro Tamburo e Ludovica Ventre.
    Marcello Branno Marcello Branno, violinista, si è diplomato con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del Maestro Marco Serino. Ha frequentato l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Collabora con numerose orchestre, tra cui la lirico-sinfonica del Teatro di Cagliari e la Nuova Orchestra Scarlatti. Mauro Tamburo Mauro Tamburo ha iniziato i suoi studi con Daniele Gibboni e si è laureato con il massimo dei voti. Si è perfezionato con Maestri di fama internazionale e prosegue i suoi studi in Violino Barocco presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. È vincitore di numerosi premi e riconoscimenti. Ludovica Ventre Ludovica Ventre, violoncellista, si è laureata con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio Martucci di Salerno. Ha studiato a Londra e collabora con varie orchestre e conservatori di prestigio. È vincitrice di numerosi concorsi e si è esibita in importanti festival di musica da camera. Informazioni sull’evento L’ingresso al concerto del Trio Dancla è libero, offrendo l’opportunità di godere di un’esperienza musicale di alto livello nel contesto suggestivo di Vietri sul Mare. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Stefano Tacconi è stato dimesso dall’ospedale di Torino

    Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, è stato dimesso oggi dall’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, dove era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia vascolare universitaria. L’intervento chirurgico, eseguito una settimana fa, ha ottenuto risultati positivi per la perfusione e la circolazione dell’arto destro dell’ex calciatore.PUBBLICITA

    Secondo quanto reso noto dall’ospedale, Tacconi si trova in buone condizioni e è in grado di deambulare autonomamente grazie all’ausilio di un supporto. Questo successo rappresenta un passo significativo nel percorso di recupero di Tacconi, il quale ha ricevuto cure specializzate per ripristinare la funzionalità dell’arto colpito.

    L’intervento è stato definito cruciale per migliorare la qualità della vita dell’ex atleta, dimostrando l’efficacia delle moderne tecniche chirurgiche nel trattamento delle patologie vascolari. Tacconi ha ringraziato il personale medico e infermieristico per l’assistenza ricevuta durante il suo soggiorno in ospedale.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Armato per scontri con tifosi albanesi, Daspo per 25enne trevigiano

    Il questore di Treviso, Manuela De Bernardin, ha emesso un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) della durata di due anni nei confronti di un 25enne trevigiano, noto quale ultras della tifoseria locale. La decisione è stata presa in seguito agli eventi avvenuti il 15 giugno scorso.PUBBLICITA

    Il giovane è stato coinvolto in un grave episodio prima della partita di Euro 2024 tra Italia e Albania. Quella sera, poche ore prima dell’inizio dell’incontro, il 25enne e altri 66 connazionali sono stati fermati e identificati dalla polizia di Dortmund, in Germania. Erano travisati e armati di aste, cacciaviti e coltelli, e si preparavano a scontrarsi con i tifosi albanesi.

    Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Stato italiana, che era presente sul posto con personale specializzato, il gruppo è stato bloccato prima che potesse verificarsi qualsiasi scontro. Il giovane trevigiano coinvolto ha ora il divieto di partecipare a qualsiasi manifestazione sportiva per i prossimi due anni.

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