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    Riapertura parziale della Statale Amalfitana

    Con grande soddisfazione il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha accolto la notizia della riapertura parziale al traffico della Statale 163 Amalfitana nel territorio di Piano di Sorrento.PUBBLICITA

    “Un risultato frutto del lavoro sinergico di autorità e istituzioni”, ha commentato Ferrante, sottolineando l’impegno profuso da Anas e dagli enti locali per il ripristino della circolazione, seppur con senso unico alternato.

    “Un primo passo importante – ha proseguito – ma non l’ultimo. Il nostro obiettivo è la messa in sicurezza totale dell’arteria, per scongiurare il ripetersi di situazioni emergenziali analoghe”.

    Il Sottosegretario ha espresso il suo apprezzamento per la costante collaborazione con Anas e gli enti territoriali, evidenziando come tale sinergia abbia permesso di raggiungere un traguardo fondamentale per il territorio.

    “L’ordinanza di riapertura di Anas rappresenta una boccata d’ossigeno per operatori e comunità locali, dando loro la possibilità di affrontare con maggiore serenità l’imminente stagione estiva”, ha affermato Ferrante.
    Consapevole dell’importanza della Costiera Sorrentina, “fiore all’occhiello della Campania e di tutto il Paese”, Ferrante ha assicurato che l’attenzione e l’impegno del Mit resteranno alti per garantire la completa messa in sicurezza della Statale Amalfitana.

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    Addio a Celeste Arantes, la madre di Pelé. Aveva 101 anni

    Celeste Arantes, madre dell’icona del calcio mondiale Pelé, è scomparsa all’età di 101 anni. La notizia è stata confermata dal figlio Edinho, ex portiere e attuale allenatore, attraverso un commovente post su Instagram. Celeste Arantes, originaria di Tres Coracoes, nel Minas Gerais, aveva tre figli: Pelé, il fratello Jair (conosciuto come Zoca) e la sorella minore Maria Lucia, che si era dedicata alle cure della madre negli ultimi anni.PUBBLICITA

    Secondo quanto riportato da g1 della Globo, Celeste era ricoverata in ospedale da otto giorni. La sua morte segna la fine di un’epoca per la famiglia di Pelé, che pochi mesi prima, il 20 novembre 2022, aveva celebrato con grande affetto il centesimo compleanno della madre, proprio nel giorno di apertura della Coppa del Mondo in Qatar.

    Pelé, che all’epoca aveva 82 anni, aveva reso un sentito omaggio alla donna che lo ha cresciuto e sostenuto nel corso della sua straordinaria carriera. La scomparsa di Celeste Arantes rappresenta un momento di grande dolore per la famiglia, gli amici e tutti coloro che hanno conosciuto la sua storia e il suo legame indissolubile con uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Caserta, vaga coi figli piccoli al centro dell’autostrada: salvati dalla polizia

    Momenti di grande apprensione sulla A30 Caserta-Salerno, dove una donna in stato confusionale è stata trovata a vagare al centro della carreggiata insieme ai suoi due figli piccoli. L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha evitato una possibile tragedia. La vicenda è avvenuta in mattinata, quando la Polizia Stradale di Caserta Nord ha ricevuto numerose segnalazioni riguardo la presenza di persone in autostrada.PUBBLICITA

    Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato una donna in evidente difficoltà, accompagnata dai suoi bambini, che camminava pericolosamente al centro della carreggiata, mettendo a rischio la propria vita e quella degli automobilisti. Gli agenti hanno immediatamente rallentato il traffico per intervenire in sicurezza e mettere in salvo la donna e i bambini. Tuttavia, la donna si è mostrata poco collaborativa e visibilmente confusa. Una volta messi al sicuro, la polizia ha atteso l’arrivo dei soccorsi medici.

    Il personale del 118 ha trasportato la donna in ospedale, dove è stata sottoposta a controlli medici che hanno confermato uno stato confusionale causato da un malore. Nel frattempo, i due bambini sono stati accolti presso gli uffici della Polizia Stradale di Caserta Nord, dove sono stati accuditi fino all’arrivo del padre, prontamente avvisato della situazione.

    La donna, sotto osservazione in ospedale, si sta riprendendo e presto potrà tornare a casa dalla sua famiglia. Grazie al pronto intervento della Polizia di Stato, è stata evitata una potenziale tragedia, dimostrando ancora una volta l’importanza della prontezza e della professionalità delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza.

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    Due femminicidi nella notte ad Arezzo e a Cagliari

    In poche ore, due tragici episodi di femminicidio hanno scosso profondamente le comunità di Arezzo e Cagliari, portando alla ribalta storie di disperazione e conflitti familiari che si sono conclusi in modo drammatico. Ad Arezzo, Alessandro Sacchi, 80 anni, ha ucciso la moglie Serenella Mugnai, 72 anni, affetta da Alzheimer, con un colpo di pistola.PUBBLICITA

    Sacchi, logorato dalla malattia della moglie e dal peso delle cure che gravavano esclusivamente su di lui, ha compiuto il gesto disperato nella notte. Alle 00:30, impugnando una pistola calibro 7.65, regolarmente detenuta, ha sparato alla moglie. Subito dopo, ha chiamato i vicini per informare dell’accaduto e ha atteso l’arrivo della polizia in silenzio.

    Quasi contemporaneamente, a Cagliari, Luciano Hellies, 77 anni, ha assassinato a coltellate la moglie Ignazia Tumatis, 59 anni, al culmine di una lite. Tumatis era appena rientrata a casa dopo aver assistito alla partita di calcio Italia-Spagna, quando è iniziata la discussione con il marito. Vivendo da separati in casa da circa due anni, con stanze da letto separate ma condividendo i pasti, le tensioni tra i due erano frequenti.

    La lite è degenerata in violenza quando Hellies ha impugnato un grosso coltello da cucina, colpendo la moglie con almeno nove fendenti. Dopo il delitto, Hellies ha chiamato una delle quattro figlie per confessare l’accaduto: “Ho ucciso la mamma”, ha detto al telefono. In entrambi i casi, le autorità sono intervenute prontamente.

    Ad Arezzo, la polizia ha trovato Sacchi in stato di shock, mentre a Cagliari gli agenti hanno bloccato Hellies, ancora vestito con gli abiti insanguinati. I tentativi dei medici di rianimare Ignazia Tumatis sono stati vani, e sulla scena sono giunti gli investigatori della squadra mobile, il medico legale e la pm Diana Lecca. Mentre veniva condotto in questura, Hellies ha pronunciato poche parole: “Mi ha riso in faccia e non ci ho visto più”.
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    Reggia di Caserta, visite guidate speciali agli appartamenti reali

    Alla Reggia di Caserta, i visitatori possono immergersi nel sogno di re Carlo di Borbone, realizzato grazie al genio architettonico di Luigi Vanvitelli. Ogni giorno, alle 9:30 e alle 12:00, sono previste visite educative di gruppo agli Appartamenti Reali, offrendo un’esperienza unica per rivivere l’atmosfera regale di uno dei palazzi più prestigiosi d’Europa.PUBBLICITA

    Le visite, della durata di circa un’ora e mezza, sono condotte dagli operatori dei servizi educativi di Opera Laboratori e sono disponibili al costo di 10 euro a persona, oltre al biglietto d’ingresso. Ogni gruppo può includere un massimo di 20 partecipanti, garantendo un’esperienza personalizzata e approfondita. Per i visitatori internazionali, visite in lingua inglese sono disponibili ogni sabato alle 11:30. Le visite speciali si attivano con un minimo di 4 partecipanti.

    Per prenotazioni, è possibile contattare Caserta@operalaboratori.com o verificare la disponibilità direttamente in loco. Gli orari di visita della Reggia vanno dalle 8:30 alle 19:30, con ultimo ingresso alle 18:15. La visita agli Appartamenti Reali non include l’accesso al Parco Reale e al Giardino Inglese, che possono essere esplorati autonomamente o con l’aiuto di un’audioguida. Questo consente ai visitatori di apprezzare l’intero complesso in completa libertà.

    Fino al 13 ottobre, con lo stesso biglietto del Palazzo Reale, è possibile accedere alla mostra “Visioni” nei nuovi spazi della Gran Galleria. Le opere “Attraversamenti” di Luciano D’Inverno e “Genius et Loci – La drammaturgia dello sguardo” di Luciano Romano offrono un approfondimento sul genio creativo di Luigi Vanvitelli. La mostra è visitabile dalle 8:30 alle 19:30, con ultimo ingresso alle 18:30, e rimane chiusa nei giorni di gratuità. L’accesso è riservato ai possessori dei biglietti Parco+Appartamenti, Appartamenti, e agli abbonati ReggiaCard 2024.

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    Melito riapre la Villa Comunale “Rosario Mauriello” dopo anni di chiusura

    Melito. Grandi novità per i cittadini di Melito: dopo anni di chiusura e di degrado, la Villa Comunale “Rosario Mauriello” riapre i suoi cancelli lunedì 24 giugno.PUBBLICITA

    Il polmone verde di via Lavinaio è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione che ha interessato il verde e ha visto la realizzazione di uno spazio dedicato alla guardiania.

    La Villa riaprirà inizialmente con gli orari stabiliti dagli uffici comunali. Nelle prossime settimane, come annunciato dall’Amministrazione comunale, gli orari verranno ampliati per consentire ai cittadini di godere di questo spazio verde per un tempo maggiore.

    Un luogo di incontro e di svago per la comunità

    La riapertura della Villa Comunale rappresenta un evento di grande importanza per la comunità di Melito. Si tratta di un luogo storico e simbolico, un punto di riferimento per il tempo libero e la socializzazione dei cittadini.
    La sua riqualificazione e riapertura consentiranno di restituire alla città un importante spazio verde e di aggregazione.

    Soddisfazione della Commissione prefettizia

    La Commissione prefettizia straordinaria del Comune di Melito, composta dalla dott.ssa Daniela Rossi e dal dott. Fiorentino Boniello e presieduta dal Dott. Francesco Antonio Cappetta, ha espresso grande soddisfazione per la riapertura della Villa Comunale. Un’operazione fortemente voluta dalla Commissione che rappresenta un segno di rinascita e di valorizzazione del territorio.
    Un bene comune da custodire e valorizzare
    La riapertura della Villa Comunale “Rosario Mauriello” è un traguardo importante, ma rappresenta solo il primo passo. Ora è necessario che la comunità si impegni a custodire e valorizzare questo bene comune, affinché rimanga un luogo di incontro, di svago e di socializzazione per le generazioni future.
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    Il ministro stanzia 166 milioni per sistemare 21 carceri italiane: ci sono anche Poggioreale e Santa Maria

    “Il comitato paritetico composto da Mit e Ministero della Giustizia ha approvato l’impegno economico di 166 milioni di euro per 21 interventi di edilizia penitenziaria”, ha annunciato il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove.PUBBLICITA

    “Il Governo Meloni sblocca interventi fermi da anni, come la costruzione del nuovo carcere di Forlì, San Vito al Tagliamento e l’ampliamento di Brescia Verziano,” ha precisato. “Si tratta di interventi essenziali per aumentare la capacità ricettiva del sistema penitenziario italiano.

    Il sovraffollamento carcerario si affronta con l’edilizia penitenziaria e non con i soliti provvedimenti svuota carceri che erodono la certezza della pena, aumentano l’insicurezza sociale e non affrontano strutturalmente il tema del sovraffollamento. Investire in sicurezza era un impegno assunto con gli italiani che oggi onoriamo.”

    L’elenco delle opere finanziate è lungo:

    Milano San Vittore – padiglioni II e IV: 6 milioniMilano Bollate: 8.056.750 euroBrescia-Verziano: 38.800.000 euroForlì: 27.804.617 euroIPM Triveneto ex casa circondariale di Rovigo: 35.000 euroSan Vito al Tagliamento: 41.020.084 euroIPM Quartucciu: 1.573.363 euroCarcere di Bari – ristrutturazione: 4.000.000 euroIPM Lecce: 1.500.000 euroPotenza – 2° stralcio (padiglioni: penale e osservazione): 260.000 euroPoggioreale: 13.949.052 euroCarcere di Enna: 1.500.000 euroReggio Calabria Arghillà: 11.249.169 euroPisa – Adeguamento: 450.000 euroPrato – Adeguamento: 951.152 euroPrato – Adeguamento: 500.000 euroFirenze Sollicciano – Realizzazione nuovo edificio: 497.757 euroPorto Azzurro – Adeguamento: 955.060 euroGorgona – Realizzazione impianti: 1.200.000 euroVolterra – Realizzazione sala polivalente: 1.328.518 euroSpoleto (PG) – Casa di Reclusione: 959.477 euro
    A questi stanziamenti si aggiungono ulteriori 84 milioni di euro per la costruzione di 8 padiglioni detentivi (Civitavecchia, Rovigo, Perugia, Vigevano, Reggio Calabria, Ferrara, Santa Maria Capua Vetere, Viterbo) provenienti dal PNRR.

    A seguito di questi interventi, si stima una disponibilità di 7.000 nuovi posti detentivi.

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    Protesta tassisti Napoli: “Spese alte e tariffe ferme da 20 anni, così non possiamo campare”

    Napoli. “Sono in tanti e lavorano poco”, lamentano i tassisti napoletani, che denunciano condizioni di lavoro difficili e redditi bassi, nonostante il boom di turisti in città.PUBBLICITA

    In media, percorrono solo cinque-sei corse al giorno in un turno di otto ore, dovendo fare ampi giri per trovare clienti. A questo si aggiunge la concorrenza delle piattaforme per il trasporto privato e i costi di gestione alle stelle.

    Numeri alla mano: secondo i dati sulle dichiarazioni dei redditi, i tassisti napoletani guadagnano in media poco meno di 10.200 euro all’anno. “Il sazio non crede al digiuno”, sbotta Marco, tassista da 25 anni.

    “Spese ingenti per carburante, assicurazione (che per noi costa il 40% in più che ai privati), collaudi, test psicologici… e le tariffe ferme a 20 anni fa!”.

    Tra le richieste principali: l’aumento delle tariffe e un freno all’abusivismo. “Con i turisti si guadagna di più, ma il guadagno è comunque basso e l’usura dell’auto è alta”, spiega Gennaro, tassista 45enne.
    “E poi c’è il problema delle piattaforme di trasporto privato: incassano di più di noi, anche se le loro tariffe sembrano più basse. E i turisti non lo sanno!”.

    Un esempio: una corsa da Capodichino a Caserta con una piattaforma costa 112 euro, mentre un taxi ne chiede meno di 100. “Ma loro possono prelevare i clienti all’uscita dell’aeroporto, cosa che a noi non è permessa”, denuncia Gennaro.

    “Serve un intervento da parte delle istituzioni per tutelare i tassisti e garantire un servizio equo ai cittadini e ai turisti”.
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    Processo Eurochocolate Avellino: rinvio al 4 ottobre

    Il Tribunale del Riesame di Napoli ha rinviato al prossimo 4 ottobre la discussione sul processo Eurohocolate.PUBBLICITA

    Dopo il  ricorso presentato dalla Procura di Avellino avverso l’ordinanza del Gip che aveva escluso l’ipotesi di turbata libertà degli incanti a carico dell’ex sindaco Gianluca Festa in relazione all’organizzazione della rassegna del cioccolato svoltasi ad Avellino lo scorso febbraio.

    Nella stessa udienza, i giudici del Riesame valuteranno anche la richiesta della Procura di Avellino di contestare all’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia il reato di rivelazione del segreto d’ufficio in merito ai concorsi per vigile urbano banditi dal Comune di Avellino.

    Rimane invece ancora da fissare la data dell’udienza davanti alla Sesta sezione penale della Corte di Cassazione, dove verrà discusso il ricorso presentato dalla difesa dell’ex sindaco contro l’ordinanza di custodia cautelare che lo ha posto agli arresti domiciliari dal 18 aprile scorso.

    Le accuse a Festa
    L’ex sindaco Gianluca Festa è accusato di peculato, corruzione e turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita” relativa all’organizzazione di Eurochocolate 2024. Secondo l’accusa, Festa avrebbe favorito alcune aziende in cambio di tangenti e avrebbe commesso irregolarità nell’affidamento degli appalti per la manifestazione.

    La posizione di Festa

    L’ex sindaco Festa ha sempre respinto le accuse a suo carico, definendole “infondate e prive di riscontro”. La sua difesa ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame e alla Corte di Cassazione contro l’ordinanza di custodia cautelare, chiedendo la revoca della misura restrittiva.
    Il rinvio del processo
    Il rinvio del processo al 4 ottobre rappresenta un nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex sindaco Festa e l’organizzazione di Eurochocolate 2024. La prossima udienza sarà cruciale per definire le sorti dell’inchiesta e per stabilire se sussistano o meno le accuse a carico degli imputati.
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    Tragedia a Valle di Maddaloni: persona investita e uccisa da un treno

    Una persona è stata tragicamente investita e uccisa da un treno a Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, causando uno stop improvviso alla circolazione ferroviaria nella zona.PUBBLICITA

    Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria per effettuare i rilievi del caso.

    Punti Chiave ArticoloAl momento, una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di un gesto estremo. Le indagini sono ancora in corso per chiarire le dinamiche esatte della tragedia.
    Disagi alla circolazione ferroviaria Ferrovie dello Stato ha già avviato le procedure necessarie per aggiornare le corse dei treni e limitare i disagi alla circolazione ferroviaria.
    Tuttavia, la circolazione è temporaneamente sospesa tra Maddaloni e Caserta sulla linea ferroviaria Caserta-Foggia. Gli utenti sono invitati a informarsi sugli aggiornamenti in tempo reale per meglio gestire i propri spostamenti. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, “I Contini non ci hanno mai fatto bene…”, così nacque il gruppo della Cittadella

    “Questi Contini a noi, non ci hanno mai fatto del bene ofrat, ci hanno sempre sbattuto le porte ni faccia, abbiamo solo fatti i reati per loro, cisiamobruciati …”.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloE’ il 9 novembre del 20121 quanto Pietro Lucarelli parla con il fratello Gioele non sapendo di essere intercettato. Sono loro due ad aver deciso la scissione dalla “casa madre” dei Contini e dal gruppo della Stadera federato appunto alla famiglia dell’Alleanza di Secondigliano.
    I due fratelli creano il gruppo della Cittadella per controllare in maniera particolare il traffico di droga a Casoria e comuni vicini. Non hanno grandi ambizioni ma erano pronti ad andare allo scontro armato come dimostra il sequestro di un arsenale composto da 4 pistole, 2 fucili a canne mozzate, numerosi proiettili e una bomba rudimentale.
    Il gruppo aveva come base operativa il cosiddetto “piazzale” che utilizzava  come luogo d’incontro per le riunioni tra i sodali e dove si pianificavano le attività illecite.
    Si tratta di un piazzale che si trova a Casoria in via Gigante angolo via Lufrano dove gli agenti della squadra mobile con il consenso della Dda di Napoli hanno piazzato per mesi delle telecamere. Un lasso di tempo che ha consentito, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali agli investigatori di memorizzare perfettamente timbri vocali, accenti e intercalari dei singoli soggetti monitorati.

    E l’inchiesta sul gruppo scissionista della Cittadella nasce dal ferimento alle gambe a colpi di pistola di Gioele Lucarelli avvenuto li 20 setembre 2021. L’uomo all’epoca frequentava la zona cosiddetta di abbasc o priatorio al Borgo Sant’Antonio Abate
    Dalle indagini era merso che il ferimento di Lucarelli fosse avvenuto in risposta ad un precedente agguato, del 2 settembre. Il ferito, sempre alle gambe fu Gennaro De Stefano, alias fel e’ carn”, facente parte del gruppo della Stadera. A quel punto si ebbe la certezza che il gruppo della Stadera si era scisso in due fazioni, una prevalentemente egemone nella zona cosiddetta del Priatorio che faceva riferimento a Luigi Folchetti; l’altra fazione, in un primo momento capeggiata da Carlo Finizio, sino al suo arresto avvenuto in data 23 novembre.2021 e, successivamente, da Gioele Lucarelli, operante nel territorio di Casoria e della Cittadella. Quest’ultimo insieme con Carlo Finizio (fino al suo arresto),Pietro Lucarelli, Mario Rosari De Martino, arrestato nel corso delle indagini, insieme ad altri complici, avrebbero dato vita ad un autonomo gruppo criminale, mirando ala zona di Casoria della cosiddetta Cittadella, dove gestivano lo spaccio di sostanze stupefacenti al dettaglio ed all’ingrosso. In particolare, dalle indagini sarebbe emersa l’esistenza di un gruppo criminale particolarmente agguerrito, intraneo alla organizzazione criminale denominata Clan Contini che ha acquisito una autonomia ed indipendenza dal cosiddetto “gruppo della Stadera” capeggiato da Luigi Folchetti e dal quale ha ricevuto ufficiale riconoscimento per al gestione delle attività illecite nel territorio della Cittadella, compreso tra il Comune di Napoli e quelio di Casoria. Il gruppo criminale che avrebbe quale leader Gioele Lucarelli, presenterebbe el caratterisitiche proprie di un’associazione a delinquere di stampo camorristico: I reati contestati sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, lesioni personali aggravate, estorsione, singoli episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti. E a tale proposito il gip Carla Sarno nell’ordinanza cautelare descrive così i ruoli dei personaggi oggetto dell’inchiesta. IL GRUPPO DELLA CITTADELLA LUCARELLI Gioele, promotore e fondatore del neo costituito Gruppo della Cittadella con ruolo di reggente, per aver concordato e condiviso con i vertici del clan CONTINI, e quale diretto referente dei capi, le linee strategiche del sodalizio con riferimento alle più importanti attività e vicende criminali a esso riconducibili; gestendo i gruppi territoriali di riferimento; organizzando e dirigendo il traffico di sostanze stupefacenti e la rete di spacciatori operanti nelle piazze di spaccio di pertinenza dell’organizzazione; occupandosi di gestire la “cassa comune” del clan (e tenere la relativa contabilità); interessandosi di pagare gli stipendi degli affiliati e el connesse spese di giustizia e di tenere a disposizione le somme destinate dall’organizzazione all’acquisto di sostanze stupefacenti, nonché programmare, organizzare e realizzare gli investimenti dele ilecite provviste finanziarie del sodalizio in particolare nell’acquisto di armi per consolidare il potere di controllo dell’organizzazioneLUCARELLI Pietro, intraneo al Gruppo dela Stadera fino al momento della sciss ione di cui è promotore  efondatore del neo costituito Gruppo della Cittadella con ruolo di organizzatore; FINIZIO Carlo, intraneo al Gruppo dela Stadera fino al momento della scissione di cui è promotore e fondatore del neo costituito Gruppo dela Cittadella;DE MARTINO Mario Rosario, detto ‘o Chiatt, promotore e fondatore del neo costituito Gruppo dela Cittadella, con ruolo di reggente;LUCARELLI Antonio, con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo dela Cittadella, nato dalla scissione dall’originario unitario Gruppo della Stadera;OTTAIANO Gennaro, detto zio, con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo della Cittadella,FINIZIO Pasquale, con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo della Cittadella;DE MARTINO Francesco, con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo dela Cittadella, in particolare gestendo i rapporti criminali anche durante lo stato di detenzione, instaurando nuove relazioni per l’ampliamento del potere criminale della organizzazione sul territorioSANTORO Salvatore, detTo pastello, con li ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo dela Cittadella;SPINIELLO Marcella, con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo dela Cittadella;ALBANO Vittorio, con il ruolo di partecipe, intraneo al Gruppo dela Stadera fino al momento del suo ingresso nel neo costituito Gruppo della Cittadella;GRANATA Giovanni con il ruolo di partecipe del neo costituito Gruppo della Cittadella;–LUCARELLI Pietro, intraneo al Gruppo della Stadera fino al momento della scissione di cui è promotore  e fondatore del neo costituito Gruppo dela Cittadella con ruolo di organizzatore; MANFREDI Giulio con il ruolo di concorrente esterno a far data dall’arresto di De Martino Mario Rosario fornendo ospitalità allo stesso, facendo da tramite tra quest’ultimo ristretto ai domiciliari preso l’abitazione del primo in Avelino e il Gruppo dela Cittadella, consentendo a quest’ultimo di consolidare il potere di controllo sul territorio, anche mediante l’ampliamento delle zone in cui perpetrare le attività illecite come lo spaccio di droga sulla piazza di Avellino. IL GRUPPO DELLA STADERA ROMANO GIUSEPPE, detto basetta sudata, con li ruolo di organizzatore intraneo al Gruppo della Stadera, per aver concordato e condiviso con i vertici del clan CONTINI, e quale diretto referente dei capi, el linee strategiche del sodalizio con riferimento alle più importanti attività e vicende criminali a esso riconducibili; gestendo i gruppi territoriali di riferimento; organizzando e dirigendo il traffico di sostanze stupefacenti e al rete di spacciatori operanti nelle piazze di spaccio di pertinenza dell’organizzazione; occupandosi di gestire al “cassa comune” del clan (e tenere al relativa contabilità); gestendo, ni particolare, el ralazioni con il gruppo dela Cittadella, siglando la tregua, in vista del mantenimeno dela pace sociale sul territorio, presidiando ol stesso con armi, anche partecipando ad azioni di epurazione interna al fine di consolidare il potere di controllo sul territorio; unitamente a:GARGIULO GIUSEPPE, detto O Serpente, con il ruolo di organizzatore intraneo al Gruppo della Stadera;CIMMINIELLO LEONARDO, detto O Biondo oppure  O figlio do’ americano, con il ruolo di organizzatore intraneo al Gruppo della Stadera anche partecipando ad azioni di epurazione interna al fine di consolidare li potere di controllo sul territorio;DE STEFANO GENNARO, detto Fel e Carn con li ruolo di partecipe intraneo al Gruppo della Stadera; (nella foto da sinistra in alto Gioele Lucarelli, Pietro Lucarelli, Antonio Lucarelli, De Martino Mario Rosario e Pasquale Finizio; in basso sempre da sinistra Carlo Finizio, Marcella Spiniello, De Martino Francesco, Granata Giovanni e Ottaiano Gennaro) Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO