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    Napoli tutti in fila per Geolier già all’alba

    Napoli. Tutti in fila per Geolier. Dalle prime luci del giorno di oggi davanti allo stadio Maradona di Napoli già erano assiepati centinaia di fan in attesa del primo concerto di stasera.PUBBLICITA

    Tre date tutte sold out per il rapper napoletano sempre più fenomeno musicale. Molti giovani provenienti da altre città d’Italia hanno addirittura dormito all’esterno del Maradona.

    Particolare attenzione della protezione civile che raccomanda a tutti di non esporsi per tanto tempo al sole visto che oggi a Napoli l’anticiclone Minosse si manifesterà alla sua massima potenza con temperature percepite che supereranno i 40 gradi.

    Ma tornando al concerto c’è grande attesa da parte dei fan ma anche da parte dello stesso Geolier alla prima assoluta nello suo stadio preferito e davanti al suo pubblico.

    Ci saranno molte sorprese e molti ospiti, in tutte e tre le serate, i cui nomi per il momento sono tenuti top secret.
     Maria Chiara Del Gaudio
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Benevento, sequestrate due discariche abusive

    Nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento ha condotto due operazioni distinte che hanno portato al sequestro di due discariche abusive nel comune di San Salvatore Telesino. Le operazioni si inseriscono nell’ambito dei servizi istituzionali finalizzati al controllo economico del territorio.PUBBLICITA

    Nel corso della prima operazione, i militari della Tenenza di Solopaca hanno rinvenuto, su un terreno di proprietà comunale, otto balle cubiche abbandonate, contenenti abiti, accessori personali (cinture, borse, scarpe e giocattoli di pezza). Il peso totale di questi rifiuti ammonta a circa 2,5 tonnellate. Le circostanze di tempo e luogo hanno configurato la presenza di una discarica non autorizzata di rifiuti.

    La seconda operazione ha riguardato un’area di circa 18.440 metri quadrati, di proprietà di tre residenti di San Salvatore Telesino e di una società del nord Italia. In questa zona, i militari hanno scoperto un deposito incontrollato di rifiuti speciali, tra cui materiali plastici, pneumatici, materiali ferrosi, parti di autoveicoli, materiali elettrici ed elettrodomestici, inerti provenienti da demolizioni edili e amianto. Questi rifiuti costituiscono un grave pericolo per la salute umana e rappresentano un serio pregiudizio per l’ambiente.

    A seguito di queste attività, entrambe le aree sono state sequestrate in violazione dell’articolo 256 comma 1 del Decreto Legislativo 152/2006. I proprietari delle aree sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento. Considerando che le aree sequestrate si trovano in zona agricola, l’Autorità Giudiziaria ha autorizzato l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale – Dipartimento Provinciale di Benevento a effettuare sopralluoghi e una perizia tecnica per valutare l’entità dei danni ambientali e i rischi per la salute pubblica.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoletano scomparso in Messico, ricerche in aree controllate da narcos

    Le ricerche di Leonardo Franco, l’italiano scomparso in Messico lo scorso ottobre, riprendono oggi alle 20 (ora italiana) in un’area ad alta pericolosità controllata dai narcotrafficanti.PUBBLICITA

    Le autorità locali hanno rafforzato la scorta e la squadra di ricerca, ora composta da oltre 30 persone tra uomini e donne dei corpi speciali di Marina, Esercito e forze dell’ordine, con l’ausilio di unità cinofile.

    Punti Chiave ArticoloUn’ispezione in alcuni pozzi e l’analisi del cellulare di un informatore hanno portato a individuare l’area da perlustrare. Secondo l’avvocato Luigi Ferrandino, capo del team investigativo della Manisco World, l’informatore avrebbe fornito indicazioni utili sul luogo dove potrebbe trovarsi Leonardo.
    A bordo dei mezzi speciali ci saranno anche Antonio Franco, padre di Leonardo, e Virginia Adamo, presidente della Manisco World. L’operazione è stata coordinata dall’avvocato Ferrandino in collaborazione con la Procura di Guanajuato.
    La zona delle ricerche colpita da un uragano nei giorni scorsi Nonostante l’insuccesso dei giorni scorsi e l’uragano che sta colpendo la zona, le ricerche non si fermano. “Il personale militare andrà avanti, qualunque siano gli ostacoli”, ha dichiarato Ferrandino. “Siamo consapevoli delle enormi difficoltà, ma non ci fermeremo fino a che non avremo ritrovato Leonardo”. L’impegno delle autorità e della famiglia Franco non vacilla, alimentato dalla speranza di trovare Leonardo sano e salvo. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Rione Terra, ‘Puteoli Sacra sotto le Stelle’: per esplorare le meraviglie del cielo di notte

    Rione Terra, ‘Puteoli Sacra sotto le Stelle’: Un Tuffo nel Firmamento NotturnoPUBBLICITA

    Un’opportunità unica per esplorare il cielo notturno e i suoi misteri si presenta sabato 29 giugno alle ore 20 nel suggestivo quartiere di Pozzuoli.

    Punti Chiave ArticoloUn Viaggio nel Tempo e nello Spazio
    Durante l’evento, l’ingegnere aerospaziale Gianmarco Valletta, insieme ad altri esperti, guiderà i partecipanti in un viaggio che spazia attraverso migliaia di anni di osservazioni astronomiche. Sarà un’occasione per rispondere a domande affascinanti come: “Come facciamo a conoscere la posizione delle stelle di 2000 anni fa?” o “Cosa videro i Re Magi la notte della nascita di Gesù?”.
    Un Progetto Sociale e Culturale Unico “Puteoli Sacra” non è solo un evento astronomico, ma rappresenta anche la prima esperienza in Europa di gestione di un patrimonio archeologico e storico-artistico da parte di ragazzi e donne provenienti dall’area penale. In soli due anni, il progetto ha formato 16 giovani, inserendone 8 al lavoro con contratti di tirocinio e apprendistato, con la possibilità di trasformarli in contratti a tempo indeterminato grazie alla Cooperativa Regina Pacis. Il Sostegno delle Fondazioni e delle Associazioni
    Il progetto è stato reso possibile grazie al coordinamento della Fondazione CED Regina Pacis, diretta da Gennaro Pagano, e al sostegno di diverse entità come Fondazione Con il Sud, Fondazione Giglio, Fondazione Eduardo De Filippo, Associazione Costruttori Edili di Napoli (A.C.E.N.), Provincia Italiana dei Missionari di N. S. De La Salette, Ance Campania, e le Figlie della Presentazione di Maria Santissima al Tempio. Come Partecipare Il sito dell’evento è facilmente raggiungibile con diverse opzioni di trasporto: Cumana, Circumflegrea, Metropolitana Linea 2, e auto (uscita via Campana dalla tangenziale o da via Napoli). Si trova a 10 minuti dal Porto di Pozzuoli e a 5 minuti da Piazza della Repubblica. L’Infopoint è situato in Via Duomo del Rione Terra. L’ingresso costa 10 €, ed è gratuito per i bambini sotto i 12 anni e per i disabili. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata telefonando al numero 081 230 5099, inviando un messaggio via WhatsApp al 351 550 8654, o scrivendo a info@puteolisacra.it. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.puteolisacra.it. Un’Esperienza da Non Perdere “Puteoli Sacra sotto le Stelle” offre un’occasione irripetibile per esplorare il cielo notturno con l’aiuto di esperti, tutto mentre si sostiene un progetto sociale e culturale innovativo. Non perdete l’opportunità di partecipare a questa affascinante avventura. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Dopo il caso Brandizzo supermercati MD Italia in Stato di Agitazione: Proteste e Denunce di Maltrattamenti

    La recente vicenda avvenuta presso il supermercato MD di Brandizzo ha acceso i riflettori sulle condizioni di lavoro nei punti vendita MD in Italia. Un audio contenente insulti e il divieto per le cassiere di utilizzare il bagno ha portato a uno stato di agitazione tra i 9 mila dipendenti dell’azienda. Di fronte a questa situazione, le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno convocato una mobilitazione urgente.PUBBLICITA

    La Protesta dei Lavoratori
    Punti Chiave ArticoloQuesta mattina, davanti al supermercato MD di Brandizzo nel torinese, si è svolto un presidio di protesta organizzato dalla Uil Tucs. La protesta è stata innescata dal comportamento della direttrice del punto vendita che, tramite un messaggio vocale nella chat aziendale, aveva vietato alle cassiere di andare in bagno durante l’orario di lavoro. La dirigente aveva utilizzato espressioni offensive, ordinando ai dipendenti di “pisciarsi addosso” se necessario.
    Reazioni Sindacali Le parole della direttrice hanno sollevato un’ondata di indignazione che ha condotto le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs a dichiarare uno stato di agitazione per tutti i dipendenti di MD Italia. In una nota unitaria, i sindacati hanno definito “inammissibile” il comportamento della direttrice, sottolineando che questo episodio è sintomatico di un problema più ampio riguardante il rispetto e la dignità dei lavoratori.
    Clima di Lavoro Tossico Secondo la nota sindacale, l’episodio di Brandizzo si inserisce in un contesto caratterizzato da condizioni lavorative oppressive. I sindacati denunciano un ambiente di lavoro oppressivo e stressante, aggravato da carichi di lavoro eccessivi, turni irregolari e mancanza di rispetto per le necessità fondamentali dei dipendenti. Tutto ciò compromette gravemente la salute mentale e fisica dei lavoratori, come testimoniato anche dal racconto di una ex dipendente che ha dichiarato di essersi dimessa a causa degli insulti ricevuti.
    Richieste dei Sindacati Le organizzazioni sindacali chiedono interventi urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei dipendenti. Solo attraverso una mobilitazione congiunta e coerente sarà possibile ottenere i cambiamenti necessari e assicurare un ambiente di lavoro sano e rispettoso per tutti i lavoratori dei supermercati MD Italia. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    A Brandizzo Vietato il bagno alle cassiere del supermercato: direttrice sospesa AUDIO

    Un messaggio vocale inviato alle cassiere sull’uso del bagno durante le ore di lavoro ha scatenato la forte reazione delle lavoratrici di un supermercato a Brandizzo, vicino Torino, che si sono rivolte al sindacato. L’azienda ha comunicato la sospensione della direttrice e si è scusata, ma i sindacati affermano: “È solo l’ultimo episodio di una lunga serie”.PUBBLICITA

    Il messaggio vocale della direttrice

    Punti Chiave ArticoloCon il messaggio “Basta, sono stufa, mi avete rotto! Da oggi è vietato andare in bagno fuori dal quarto d’ora di pausa: piuttosto fatevela addosso”, la direttrice del supermercato ha vietato alle cassiere di usare il bagno durante l’orario di lavoro. Questo è emerso dopo la denuncia ai sindacati da parte dei lavoratori, che hanno presentato l’audio incriminato inviato via WhatsApp nel gruppo del punto vendita.
    Le rimostranze dei lavoratori
    Nel messaggio, si sente la voce della direttrice che dice: “Sono stufa di non capire chi è in cassa. Reggete finché avete la pausa. Tranne che vi stiate pi…ando o ca…ando addosso o avete il ciclo, in bagno non si va più. Perdete ore solo per aprire e chiudere la cassa. Mi son stufata di prende dei cazziatoni. Fate appena quattro ore, piuttosto fatevela addosso.” La direttrice prosegue esigendo che le commesse arrivino dieci minuti prima del loro turno. Il coinvolgimento del sindacato Uiltucs Ivrea, il sindacato che supporta i lavoratori, ha organizzato un presidio davanti al supermercato e ha chiesto un incontro con la dirigenza per discutere dell’organizzazione del lavoro e delle relazioni interne. “Il messaggio audio è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. I problemi con questa responsabile sono di vecchia data. Ora le lavoratrici hanno chiesto il nostro intervento perché la situazione è diventata insostenibile” ha spiegato Francesco Sciarra, segretario generale territoriale della Uiltucs Ivrea.
    Reazioni dell’azienda e insoddisfazione dei sindacati Dopo le polemiche, l’azienda ha comunicato un provvedimento disciplinare di sospensione per 5 giorni nei confronti della direttrice del punto vendita. Durante un incontro convocato immediatamente dopo l’accaduto, la direttrice ha ammesso di aver commesso un errore e si è scusata con il personale, attribuendo il comportamento a un momento di nervosismo. La richiesta dei sindacati I sindacati, tuttavia, ritengono che la sospensione della direttrice non sia sufficiente. “Non si può risolvere la questione con soli cinque giorni di sospensione,” hanno dichiarato dalla Uiltucs di Ivrea, aggiungendo: “L’organizzazione del personale non è conforme agli standard normali. Chiediamo solo i diritti previsti dal contratto, ma riceviamo ritorsioni come trasferimenti e turni estremi. Il 90% dell’organico è composto da donne e mamme con contratti settimanali da 24 ore, rendendo la loro situazione molto difficile.” Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Vedi Napoli e poi… torni: il boom del turismo e da oggi c’è il “Brand Napoli”

    “Brand Napoli”Un nuovo simbolo per la città: da oggi sarà visibile in Piazza Municipio un’installazione con 12 pannelli nei pressi di via Acton, progetto è stato realizzato dall’architetto Marco Tatafiore. L’invito ai turisti è quello di scattare selfie con i simboli di Napoli.Tra questi, sono raffigurati il San Gennaro dipinto da Jorit, la pizza, il babà, la stazione della metropolitana Toledo, Pulcinella, il Vesuvio, la vista sul golfo e il mare. E ancora: Maradona, Palazzo Donn’Anna e il mare di Posillipo. I dati confermano il grande potenziale di Napoli come destinazione turistica di eccellenza. L’impegno dell’amministrazione comunale, unito all’entusiasmo dei cittadini e all’apprezzamento dei visitatori, pone le basi per un futuro ancora più roseo per il turismo a Napoli. L’assessora al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato ha commentato: “Napoli sta vivendo trasformazione che va governata partendo da una visione città e dal percorso che occorre fare per sfruttare le sue potenzialità. Il Turismo è una risorsa molto importante anche se non l’unica. Salutiamo con soddisfazione i risultati ottenuti e la crescita post covid. Avevamo una serie obiettivi in parte raggiunti. Primo la destagionalizzazione. Il turismo porta anche migliaia di posti lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Roberto Baggio rapinato e sequestrato in casa durante Spagna-Italia: è ferito

    Momenti di terrore per Roberto Baggio e la sua famiglia. Ieri sera, mentre erano intenti a seguire la partita Italia-Spagna, l’ex calciatore è stato vittima di una rapina nella sua abitazione di Altavilla Vicentina.PUBBLICITA

    Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di malviventi, almeno cinque e armati, è entrato in casa intorno alle 22. Baggio, nel tentativo di difendere la sua famiglia, ha cercato di ostacolare i rapinatori, ma è stato colpito alla testa con il calcio di una pistola.

    Punti Chiave ArticoloL’ex Pallone d’Oro e i suoi familiari sono stati poi chiusi in una stanza mentre i malviventi svaligiavano l’abitazione. Ancora da quantificare il bottino, ma pare che i ladri siano fuggiti con orologi, gioielli e denaro contante.
    Dopo la fuga dei rapinatori, Baggio è riuscito a liberarsi e ha immediatamente allertato i carabinieri. Soccorso dai sanitari, l’ex calciatore ha ricevuto alcuni punti di sutura alla ferita alla testa, ma le sue condizioni non sono gravi.
    Baggio è stato ferito alla testa con il calcio di una pistola Sull’episodio stanno ora indagando i Carabinieri, che stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di identificare i responsabili. L’ex calciatore, nativo di Caldogno, da circa 15 anni si è stabilito nella sua tenuta agricola, che si trova su una collina che sovrasta Altavilla Vicentina. La villa è isolata ed è al centro di un grande appezzamento di campagna e boschi. Roberto Baggio vive con la moglie Andreina e i suoi tre figli. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, incendio ai Camaldoli: è caccia al piromane

    Napoli. La Procura di Napoli indaga per incendio colposo mentre le forze dell’ordine danno la caccia al piromane che l’altro pomeriggio piazzando una serie di inneschi ha dato fuoco alla collina dei Camaldoli.PUBBLICITA

    Complice il gran caldo le fiamme si sono propagate in breve tempo e hanno distrutto ettari di macchia mediterranea causando problemi agli abitanti delle zone collinari di Napoli in maniera paricolare.

    Punti Chiave ArticoloI riflettori della Procura di Napoli, sono concentrati sull’economia dell’emergenza, con interessi legati alla rimozione dei detriti e alla riqualificazione. L’indagine è affidata  al pool reati contro ambiente e territorio, coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ricci.
    I carabinieri forestali stanno passando al setaccio la collina, seppur in uno scenario da devastazione e da Apocalypse now, alla ricerca di tutte le tracce possibili che possano ricondurre al folle che ha appiccato il fuoco.
    Le prime ipotesi: l’incendio è stato appiccato in un giorno critico, il primo di allerta caldo dell’estate, con temperature roventi e una brezza che ha alimentato le fiamme. Un piano studiato, con innesco in un’area pubblica a ridosso di Napoli. Danni ingenti e interessi economici: le fiamme non hanno colpito terreni privati, ma hanno lambito tralicci elettrici. Lo scenario apre la strada a un business da milioni di euro: rimozione detriti, riqualificazione, messa in sicurezza. Un meccanismo già visto in Calabria, terra d’origine del Procuratore Gratteri, spesso colpita da incendi dolosi.
    Lo scorso anno l’incendio causato da uno spettacolo pirotecnico Le forze dell’ordine presidiano la zona per reperire indizi e circoscrivere le responsabilità. Un anno fa un incendio analogo era stato ricondotto a uno spettacolo pirotecnico illegale, mentre anni prima il bersaglio era stato il versante vesuviano. L’obiettivo degli inquirenti: individuare chi, dietro l’incendio doloso, mira a lucrare sull’emergenza, sbloccando fondi pubblici e attivando appalti per la messa in sicurezza del territorio. La lotta contro l’economia dell’emergenza e i roghi dolosi è una priorità per la Procura di Napoli, impegnata a tutelare l’ambiente e a perseguire i responsabili di questi crimini. L’incendio ha trovato vasta eco nelle cronache di Napoli e anche oggi è uno degli argomenti più discussi, anche perché con il gran caldo che continua ad imperversare su Napoli e provincia di teme una ripresa dell’incendio anche se la zona ora è controllata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, il prefetto: “Lavoriamo su nuove vie di fuga dai Campi Flegrei”

    Napoli si prepara ad affrontare un’eventuale eruzione del supervulcano Campi Flegrei con nuove vie di fuga e prove di evacuazione.PUBBLICITA

    Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha sottolineato l’importanza di perfezionare il sistema di evacuazione, definendolo “una priorità assoluta”.

    In un recente incontro del comitato ordine e sicurezza, il Prefetto ha annunciato l’imminente svolgimento di prove di evacuazione. L’obiettivo è quello di testare il piano e di sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione di emergenza.

    Di Bari ha espresso ottimismo sull’imminente decreto nazionale per i Campi Flegrei, riconoscendo la complessità di un simile provvedimento ma confidando nella volontà del Governo di raggiungere questo obiettivo al più presto.

    Oltre alle nuove vie di fuga e alle prove di evacuazione, il Prefetto ha insistito sulla necessità di una corretta informazione e comunicazione alla cittadinanza.
    “Dobbiamo spingere perché queste attività siano sempre più ripetute”, ha affermato, “perché la cittadinanza deve avere piena consapevolezza della situazione generale”.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Cicciano arrestato pregiudicato: aveva droga e armi in un casolare

    Pregiudicato di Cicciano arrestato per possesso di oltre due chilogrammi di hashihs armi e munizioni.PUBBLICITA

    In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola, dopo una serie di appostamenti, hanno scoperto un manufatto di cemento abbandonato in una zona rurale, utilizzato dall’arrestato come deposito di merce illegale.

    Punti Chiave ArticoloAll’interno del manufatto, sono stati trovati circa 2,5 kg di hashish suddivisi in panetti, 400 euro in contanti, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e caricatore carico, 71 munizioni di vari calibri e 2 ordigni esplosivi artigianali.
    La sostanza stupefacente, se immessa sul mercato, avrebbe generato un guadagno illecito di oltre 60.000 euro. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Nola, con l’ausilio delle unità specializzate della Polizia di Stato, che hanno prelevato e successivamente disinnescato gli ordigni.
     L’arrestato ha precedenti per estorsione e tentato omicidio Il responsabile, con gravi precedenti per estorsione e tentato omicidio, è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito presso la casa circondariale di Poggioreale, su disposizione del PM di turno. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Camorra: ecco tutti i 30 clan della “galassia” dei Contini

    Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’organigramma del clan Contini, costituito da una serie di sotto-gruppi sempre tutti sotto il controllo dei “padri fondatori” Patrizio Bosti ed Eduardo Contini.PUBBLICITA

    E’ quanto emerge dalla lettura delle 370 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Carla Sarno nella quale risultano indagati 36 affiliati ed è venuta fuori la scissione del gruppo della Cittadella di Casoria con la famiglia Lucarelli al controllo.

    Punti Chiave ArticoloAi vertici della cosca oltre ai due fondatori ci sono Rita Aieta, Ettore Bosti cl. 1979, Ciro Di Carluccio, nonché da Giuseppe Ammendola, Salvatore Botta cl.1950, Antonio Aieta,  Salvatore Botta, Vincenzo Tolomelli cl. 57, Nicola Rullo,  Antonio Muscerino e Alfredo de Feo quali capi, promotori, organizzatori e referenti territoriali.
    Nonché da Francesco Francesco quale co-dirigente del clan Contini a partire dal 2014. Per gli investigatori il clan ha il controllo delle attività illecite nei quartieri napoletani di Secondigliano, Rione Amicizia, “San Giovanniello”, “Borgo S. Antonio Abate”, Ferrovia e Vasto-Arenaccia, “Stadera- Poggioreale”.
    A questi aderiscono, con precise ripartizioni di ruoli e responsabilità interne, numerosissimi altri affiliati suddivisi in plurime articolazioni, comunque facenti capo al medesimo vertice -costituito da Edoardo Contini e Patrizio Bosti e dai soggetti a essi strettamente legati, tra i quali Ciro Di Carluccio, Ettore Bosti cl. 79 e Rita Aieta- e tra loro in costante rapporto operativo e decisionale;. Articolazioni individuate nei gruppi di seguito indicati, ciascuno diretto da uno o più “luogotenenti”: gruppo del “Vasto-Arenaccia” diretto da RULLO Nicola e da MUSCERINO Antonio;gruppo del “Borgo S. Antonio Abate” diretto da AMMENDOLA Gaetano e TOLOMELLI Vincenzo cl. 57;gruppo del “Rione Amicizia”, diretto da BOTTA Salvatore cl 50;gruppo di “San Giovanniello”, diretto da AIETA Antonio e da DE FEO Alfredo;gruppo dela “Stadera-Poggioreale”, diretto da DI MAURO Paolo, fino alla sua morte, dalla cui scissione è nato il gruppo della “Cittadella”. Tutti attivi nell’ambito della sfera di influenza, indirizzo e controllo propria del dominante cartello camorristico noto come Alleanza di Secondigliano o come “il Sistema”, facente capo, oltre che alla famiglia mafiosa dei Contini, altresì alle famiglie mafiose dei Licciardi (promossa diretta ed organizzata nel tempo dapprima da Licciardi Gennaro, deceduto, in seguito ed ancora attualmente da Licciardi  Vincenzo,  pur detenuto, Licciardi Pietro, pur detenuto, Licciardi Maria e Teghemié Antonio, radicata nei territori cittadini e nei quartieri dove operano i rispettivi gruppi:
     I quattro gruppi controllati dai Licciardi della “Masseria Cardone” diretto da ESPOSITO Renato;del “Don Guanella”, diretto da BRUNO Antonio;del “Rione Berlingieri”, diretto da CARELLA Luigi;del “Vasto”, diretto da CIRELLI Gennaro e da VARRIALE Giovanni Ciò sulla base di accordi di reciproco rispetto e strategie comuni con gli esponenti direttamente riconducibili alla famiglia mafiosa dei Contini, storicamente egemone nel quartiere Vasto) e dei Mallardo (promossa dallo stesso Francesco Mallardo congiuntamente al fratello Giuseppe Mallardo e diretta ed organizzata, nel corso del tempo, altresì da Giuseppe Dell’Aquila, Feliciano Mallardo, Francesco Napolitano, Raffaele Mallardo, Giuliano Amicone, Biagio Micillo, Domenico Pirozzi e Patrizio Picardi.  I quattro gruppi di Giugliano controllati dai Mallardo Poi ci sono numerosissimi altri affiliati suddivisi in plurime articolazioni operanti nel territorio di Giugliano ni Campania e zone limitrofe, individuati nel gruppo della zona Selcione, capeggiato da Giuseppe Dell’Aquila e diretto altresì da Patrizio Picardi e Domenico Pirozzi,gruppo dela  zona San Nicola, capeggiato da Feliciano Mallardo e diretto altresì da Francesco Napolitano e da Giuliano Amicone,gruppo della  area Cumana, capeggiato da Raffaele Mallardo,gruppo della  zona di Varcaturo-Lago Patria, capeggiata da Vincenzo D’Alterno e Giuseppe Ciccarelli; Accordi anche nei quartieri napoletani sottoposti alla egemonia del clan Contini, anche in tal caso in accordo con gli esponenti direttamente riconducibili ai Licciardi e ai Contini), nel rapporto con le quali famiglie l’associazione opera, anche mediante accordi finalizzati alla ripartizione dei proventi delle attività delittuose comuni. E comunque attraverso la preventiva concertazione di strategie e scelte criminali di interesse comune finalizzate ad assicurare tra l’altro la conservazione e il consolidamento dei vincoli di alleanza e di cooperazione criminosa delle famiglie mafiose componenti il “cartello” (Mallardo, Licciardi, Contini) con i gruppi camorristici gravitanti nell’orbita di influenza, di indirizzo e di controllo del suddetto cartello camorristico Cesarano, attivo nel quartiere Rione Kennedy di Secondigliano;Sacco Bocchetti, prima, e dei Grimaldi, poi, attivi nel quartiere di San Pietro a Patierno;Caiazzo- Alfano, attivo nei quartieri del Vomero e dell’Arenella;Panzuto-Frzziero, attivo nella zona di Chiaia-Mergellina;Calone, attivo nel quartiere di Posillipo;Vastarella, attivo nel quartiere della Sanità) E ancora ci sono le autonome organizzazioni camorristiche legate al cartello dell’Alleanza di Secondigliano da consolidati vincoli di alleanza (quali i gruppi camorristici dei Lo Russo dei quartieri di Miano, Piscinola e Chiaiano e dei Di Lauro, di Secondigliano, dei Sautto-Ciccarelli di Caivano, dei Moccia di Afragola e dei Casalesi del territorio casertano). E infine la cooperazione o di collegamento a fini criminosi (quali, ad esempio, la consorteria mafiosa degli Amato-Pagano di Secondigliano, Melito ed Arzano e dei Nuvoletta- Polverino di Marano di Napoli), contribuendo ciascun associato, in relazione al ruolo e ai compiti attribuiti, alla conservazione e all’accrescimento della forza intimidatrice propria del comune vincolo associativo e della diffusa condizione di assoggettamento ed omertà, interna ed esterna, che ne deriva, in funzione del perseguimento delle proprie finalità.  Il controllo delle attività economiche attraverso prestanome In primo luogo l’affermazione del controllo egemonico sul territorio e poiil controllo delle attività economiche (immobiliari, finanziarie, commerciali) anche attraverso la gestione, talvolta violenta e spesso monopolistica, di interi settori imprenditoriali e commerciali, effettuata sia direttamente da taluni affiliati che per il tramite di prestanome. (nella foto da sinistra Eduardo Contini, Patrizio Bosti, Francesco Mallardo, Maria Licciardi, Rita Aieta, Ettore Bosti e Nicola Rullo; sotto sempre da sinistra Alfredo De Feo, Giuseppe Ammendola, Antonio Aieta, Antonio Muscerino, Salvatore Botta e Vincenzo Tolomelli) Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO