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    Napoli, incendio in via Terracina: paura per gli abitanti

    Napoli. Un incendio è divampato stamane in via Terracina a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta non lontano dallo stadio Maradona.PUBBLICITA

    Le fiamme hanno bruciato gran parte della vegetazione che divide la strada dalle abitazioni.
    Il fumo si è alzato con la complicità del vento ed è arrivato fino alle case adiacenti. Molti cittadini sono stati costretti a chiudersi in casa.
    Altri invece, quelli che abitano nei piani inferiori, sono scesi in strada per il timore che le fiamme potessero invadere le loro case.
    L’arrivo di due squadre die vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. Le fiamme sono state domate in pochi minuti. Le immagini dell’incendio postate sul web sono diventate subito virali.

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    Napoli, arsenale dei clan scoperto e sequestrato al rione Sanità

    Nell’arsenale rinvenuto nel quartiere Sanità dai Carabinieri della stazione di Napoli Stella, figura anche un AK-47. Un Kalashnikov in perfetto stato di funzionamento, completo del suo caricatore a “banana”.PUBBLICITA

    La scoperta è avvenuta durante un controllo del territorio, nello scantinato di un edificio situato in Vico Lammatari.
    Oltre al celebre fucile d’assalto russo, sono stati trovati un fucile a canne mozze e un fucile da caccia a canne sovrapposte, rispettivamente rubati a Giffoni Vallepiana e Brescia.
    Inoltre, sono state rinvenute due pistole Beretta calibro 6,35, una Beretta 98FS e 113 proiettili di diversi calibri.
    Tutti i reperti sono stati sequestrati e saranno sottoposti a esami balistici per determinare se siano stati impiegati in crimini violenti.
    Spetterà alla sezione di investigazioni scientifiche verificare la presenza di impronte digitali sui materiali sequestrati, utili per identificare chi li ha maneggiati.

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    Vergogna a Qualiano i lavoratori della Multiservizi costretti a bonificare a mani nude la spazzatura

    PUBBLICITA

    Qualiano. Fanno discutere le immagini allegate a questo pezzo dal quale si evince che i dipendenti della Qualiano Multiservizi (società in house del comune ) effettuino la bonifica a mano.
    Tra l’altro i 9 lavoratori risultano impiegati contrattualmente con il “CCNL TESSILE ” e dunque non quello di categoria poi successivamente vengono licenziati dopo 2 anni continui.
    Il sindacato Filas spiega: “9 lavoratori vuol dire 9 famiglie , che lavorano in condizioni pietose anche se in questo periodo hanno dato lustro alla cittadinanza di Qualiano effettuando un servizio di pubblica utilità. 
    Noi come sindacato sosteniamo che non è possibile che una società a totale capitale pubblico fa effettuare bonifiche a mano , ed essendo la stessa organo predisposto alla verifica e controllo permette che i lavoratori dell’igiene ambientale lavorino con un contratto tessile per essere poi licenziati.
    Casi come questo non sono altro che sperpero di denaro pubblico, perché questo servizio a Qualiano è pagato dai cittadini contribuenti”.

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    Frana per il maltempo a San Felice a Cancello: due dispersi

    PUBBLICITA

    Ansia e preoccupazione a San Felice a Cancello: due persone risultano disperse da alcune abitazioni evacuate a causa del nubifragio che si è abbattutto in città e che ha causato danni notevoli e allagamenti.
    I Vigili del Fuoco sono intervenuti  nella frazione di Talanico, per far fronte a una frana. In questo momento, si sta procedendo con l’evacuazione di diverse abitazioni e le ricerche sono in corso per due persone attualmente disperse.
    Le strade di Talanico sono state sommerse da un torrente di fango e detriti, costringendo molti residenti a uscire dalle loro case per la paura, dopo che le acque hanno inondato cantine e garage, trascinando via veicoli e motorini.
    I vigili del fuoco cercano i dispersi anche con i cani da ricerca
    “Stiamo concentrando a Talanico tutti i mezzi disponibili, inclusi i cani da ricerca”, ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta, Paolo Massimi, confermando che si stanno effettuando ricerche per due persone ancora non trovate.
    “Collaboriamo costantemente con la Protezione Civile e stiamo assistendo numerosi cittadini”.
    Il flusso di fango e detriti è precipitato rapidamente dalla collina che domina Talanico, un fenomeno aggravato dal terreno reso fragile dalle piogge intense del pomeriggio e dall’assenza di alberi, distrutti da un incendio che ha devastato la pineta della collina a inizio agosto.

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    Nubifragi in provincia di Avellino, strade come torrenti: auto bloccate al casello

    PUBBLICITA

    Le violente piogge che si sono abbattute nel tardo pomeriggio di ieri su diversi comuni della provincia di Avellino hanno provocato allagamenti diffusi e disagi senza precedenti.
    Strade principali e secondarie si sono trasformate in veri e propri fiumi, rendendo difficoltoso ogni tipo di movimento.
    A Baiano, la situazione è critica. La centrale via Libertà, arteria vitale del paese, è stata completamente sommersa da acqua e fango. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati all’interno delle proprie vetture, in balia della furia dell’acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze per liberare le persone intrappolate e mettere in sicurezza l’area.
    Anche Mugnano del Cardinale è stato duramente colpito. Le immagini diffuse sui social network mostrano scene di devastazione: auto trascinate dalla corrente, garage allagati, e strade completamente impraticabili. Un vero e proprio fiume d’acqua ha invaso le vie del paese, causando danni ingenti a cose e persone.

    La Protezione Civile è stata allertata e si è immediatamente attivata per fronteggiare l’emergenza.

    Le squadre operative sono impegnate in diverse zone della provincia per prestare soccorso alla popolazione e valutare i danni. Anas è al lavoro per ripristinare la viabilità, ma le operazioni si presentano particolarmente complesse a causa della gravità della situazione.
    Il casello autostradale di Baiano della A16 Napoli-Canosa è stato temporaneamente chiuso a causa della presenza di detriti sulla carreggiata. Ciò ha provocato lunghe code e disagi per gli automobilisti in transito.
    Al momento non si segnalano feriti gravi, ma i danni materiali sono ingenti. Numerose abitazioni e attività commerciali sono state allagate, e si stima che saranno necessari diversi giorni per ripristinare la normalità.
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    Napoli, denunciato Pasquale Lo Russo: è lui il ladro delle chiese di Ischia

    E’ stato rintracciato e denunciato il ladro sacrilego di Ischia. Si tratta di Pasquale Lo Russo, 32enne napoletano, che ora dovrà difendersi nel prossimo processo dall’accusa di furto aggravato.PUBBLICITA

    E’ stato lui ad aver saccheggiato le offerte dalla chiesa di santa Restituta a lacco Ameno. Aveva anche un complice, si tratta di un collaboratore di un luogo di culto isolano, che dovrà rispondere di favoreggiamento.
    Con un’audacia che ha sconcertato l’intera comunità, l’uomo si introduceva nelle chiese, approfittando dei momenti di minor affluenza, e con destrezza svuotava i contenitori delle offerte.
    Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Ischia, hanno svelato un quadro inquietante: Lo Russo, già noto alle forze dell’ordine, aveva messo a segno almeno quattro colpi, l’ultimo dei quali nella Basilica di Santa Restituta, patrona dell’isola.
    Le immagini delle telecamere di sorveglianza lo ritraevano chiaramente mentre, con fare spregiudicato, si impossessava del denaro dei fedeli. Immagini diffuse sui social e che lo hanno messo in allarme tanto che da alcuni giorni si era allontanato dall’isola.
    Ma non gli è servito ad evitare di essere identificato e denunciato. La notizia della sua identificazione ha suscitato un grande sollievo tra i cittadini ischitani, stanchi di questi continui atti sacrileghi. “Finalmente possiamo tornare a pregare in pace”, ha commentato don Gaetano Pugliese, parroco della chiesa di Sant’Antonio. “Un gesto così vile non poteva rimanere impunito”.

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    Carcassa di mucca galleggia nel mare di Positano tra gli isolotti de Li Galli e Isca

    Massa Lubrense. Un biglietto da visita non certo positivo vista la bellissima giornata di sole e il gran movimento di turisti in mare per l’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
    L’inquietante ritrovamento del cadavere di una mucca, anche molto in carne, che galleggiava nelle acque cristalline tra gli isolotti de Li Galli e dell’Isca, ha sconvolto e non poco la tranquillità anche degli amministratori dell’Ente marino.
    L’animale, probabilmente finito accidentalmente in mare, giaceva immobile in mare, destando sgomento tra i diportisti.
    Si ipotizza che la mucca possa essersi allontanata da una proprietà vicina e, disorientata, si sia gettata in acqua. L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle recinzioni e sulla necessità di una maggiore vigilanza nelle aree adiacenti alle zone protette.
    Ritardi e polemiche sulla gestione dell’area marina
    A rendere ancora più grave la situazione è il ritardo con cui sono intervenuti i soccorsi. Nonostante la segnalazione immediata dell’avvistamento, la carcassa è rimasta a lungo in mare, in evidente stato di decomposizione.
    Tale circostanza ha suscitato forti critiche nei confronti della gestione dell’Area Marina Protetta.

    L’episodio ha riacceso i riflettori sulle carenze organizzative e sulla mancanza di personale adeguato a far fronte a situazioni di emergenza. Molti cittadini e associazioni ambientaliste chiedono un intervento urgente per migliorare l’efficienza dei servizi e garantire una tutela più efficace dell’ecosistema marino.
    Impatto ambientale e rischi per la salute pubblica
    La presenza della carcassa in mare rappresenta un serio pericolo per l’ambiente e la salute pubblica. La decomposizione dell’animale potrebbe infatti contaminare le acque e causare la proliferazione di batteri patogeni.
    Inoltre, la presenza di carcasse marine attira numerosi animali selvatici, come uccelli marini e mammiferi, che potrebbero ingerire parti contaminate e ammalarsi.

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    Pozzuoli, incendio fabbrica di distribuzione alimentare: sospesi i treni

    E’ sicuramente di natura dolosa l’incendio che è scoppiato all’alba di oggi nella zona industriale al confine tra Pozzuoli e Pianura in via Contrada San Martino sulla strada provinciale per Pianura.
    Le fiamme hanno colpito ben 10 automezzi di un’azienda alimentare e poi hanno attaccato anche un capannone.
    Per l’incendio, ancora in corso, è stata sospesa in maniera provvisoria anche la linea ferroviaria Pozzuoli- Villa Literno. Sul posto i carabinieri nella sezione radiomobile di Pozzuoli ed i Vigili del Fuoco.
    I danni sono ingenti e la colonna di fumo nero che si è alzata è visibile a chilometri di distanza.Gli automezzi distrutti dalla fiamme erano già carichi di merce e pronti a partire per la distribuzione nei vari punti vendita affiliati.

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    Fuorigrotta, sequestrato il kit del rapinatore nello Sferisterio abbandonato

    Napoli. Nell’area di Fuorigrotta sono state effettuate diverse perquisizioni e posti di blocco, con un’attenzione particolare al rispetto delle norme stradali.
    In via Brigata Bologna, dietro l’abbandonato “sferisterio”, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato un kit da rapina: una mitragliatrice Mini Uzi ad aria compressa, priva del tappo rosso obbligatorio, caschi integrali, passamontagna, una mazza da baseball e spray al peperoncino.
    L’ arsenale era nascosto in una nicchia appositamente ricavata in un muro di tufo.
    L’operazione rientra nei controlli nella periferia occidentale della città che ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli, affiancati da quelli del Reggimento Campania e del Nucleo Cinofili di Sarno.
    Durante l’operazione, due giovani sono stati denunciati per guida senza patente, il più giovane dei quali ha appena vent’anni. Inoltre, due giovani sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti, ricevendo sanzioni amministrative e venendo segnalati alla Prefettura.
    Controlli nella zona di Fuorigrotta e Bagnoli
    Per quanto riguarda le infrazioni stradali, sono state elevate 19 contravvenzioni, principalmente per mancata assicurazione o guida senza casco. I controlli proseguiranno nelle prossime ore per mantenere alta la vigilanza. LEGGI TUTTO

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    Paura nel porto di Sorrento traghetto travolge le barche

    Paura oggi pomeriggio nel porto di Sorrento dove la motonave Isola di Capri della Caremar ha sbagliato la manovra di entrata e ha travolto alcune imbarcazioni in rada.
    Le immagini  sono state riprese da alcuni turisti e da ltre persone che erano presenti sul posto e stanno girando sui social.
    Si vede anche una barca con alcune persone che riesce a scappare di lato non essendo stata travolta solo per puro caso.
    Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta da parte della capitaneria di Porto. Probabilmente si è trattato di un guasto ai motori del traghetto.
    Solo per un caso non è stata una tragedia ma i danni sono notevoli. LEGGI TUTTO

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    Aerogel: cosa è il materiale del futuro (ma che già è usato da anni)

    L’aerogel è uno dei materiali più straordinari mai sviluppati dall’uomo, noto per le sue proprietà uniche che lo rendono utile in una vasta gamma di applicazioni. Ma cos’è esattamente l’aerogel e a cosa serve?PUBBLICITA

    Cos’è l’Aerogel?
    Punti Chiave ArticoloL’aerogel è un materiale sintetico che può essere descritto come un “gel” in cui il componente liquido è stato sostituito con un gas. Il risultato è una sostanza estremamente leggera e porosa, spesso definita come “fumo solido” o “aria congelata”. Nonostante il suo aspetto fragile, l’aerogel è sorprendentemente robusto in determinate applicazioni.
    La composizione chimica dell’aerogel può variare, ma il tipo più comune è l’aerogel di silice, che è composto principalmente da biossido di silicio (SiO₂), lo stesso materiale che costituisce il vetro ordinario. Tuttavia, a differenza del vetro, l’aerogel ha una struttura interna altamente porosa che conferisce al materiale le sue caratteristiche straordinarie. Proprietà dell’Aerogel Le proprietà dell’aerogel lo distinguono da qualsiasi altro materiale:
    – Leggerezza: L’aerogel è estremamente leggero; è composto fino al 99,8% di aria, con densità che possono essere inferiori a 0,01 g/cm³.– Isolamento Termico: L’aerogel è uno dei migliori isolanti termici conosciuti. La sua capacità di trattenere il calore e resistere alle temperature estreme lo rende ideale per applicazioni in cui è necessario minimizzare la perdita di calore.– Trasparenza: Alcuni tipi di aerogel, come quello di silice, sono traslucidi, permettendo il passaggio della luce mentre diffondono la radiazione solare, il che può essere utile in edilizia e in altre applicazioni.– Porosità: La struttura nanoporosa dell’aerogel gli conferisce una superficie interna estremamente grande, rendendolo utile per applicazioni di assorbimento e filtrazione. A Cosa Serve l’Aerogel? L’aerogel, grazie alle sue proprietà uniche, viene utilizzato in molteplici settori, alcuni dei quali sono ancora in fase di sviluppo. Ecco alcune delle principali applicazioni dell’aerogel: 1. Isolamento Termico: L’aerogel è utilizzato come materiale isolante in una varietà di applicazioni, dall’edilizia alla criogenia. In particolare, viene impiegato per isolare tubature industriali, per la coibentazione degli edifici e in tute spaziali, grazie alla sua capacità di mantenere il calore in ambienti estremi.
    2. Settore Aerospaziale: La NASA ha utilizzato l’aerogel per isolare veicoli spaziali e per raccogliere particelle di polvere cosmica nello spazio. La sua leggerezza combinata con la resistenza alle temperature estreme lo rende perfetto per l’uso nelle missioni spaziali. 3. Materiale di Filtrazione: Grazie alla sua elevata porosità, l’aerogel è ideale per applicazioni di filtrazione, dove è necessario catturare particelle estremamente piccole. Viene utilizzato in filtri dell’aria ad alta efficienza e potrebbe essere applicato anche in ambito medico. 4. Edilizia Sostenibile: L’aerogel sta trovando applicazioni crescenti nell’edilizia verde. Pannelli isolanti a base di aerogel possono ridurre drasticamente le perdite di calore, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre i costi di riscaldamento e raffreddamento. 5. Energia e Elettronica: L’aerogel è utilizzato anche nella produzione di batterie e supercondensatori, grazie alla sua capacità di immagazzinare energia. La struttura porosa aumenta la superficie di contatto per le reazioni chimiche, migliorando l’efficienza energetica. 6. Cattura della Polvere Cosmica: Nella missione Stardust della NASA, l’aerogel è stato utilizzato per catturare particelle di polvere cometaria nello spazio senza alterarne la composizione, dimostrando il potenziale di questo materiale in ricerche scientifiche avanzate. L’aerogel è un materiale che combina leggerezza, resistenza e capacità isolanti in modo unico, rendendolo ideale per una vasta gamma di applicazioni. Dall’industria aerospaziale all’edilizia sostenibile, le proprietà straordinarie dell’aerogel offrono soluzioni innovative a sfide tecniche e ambientali. Con la continua ricerca e sviluppo, le applicazioni dell’aerogel potrebbero espandersi ulteriormente, offrendo nuovi strumenti per affrontare le esigenze del futuro. [embedded content] LEGGI TUTTO

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    Marano, latitante del clan Polverino sorpreso a fumare narghilè con i complici

    Marano. Era talmente tranquillo del suo covo al fresco della collina di Marano che il narcos Pasquale Cesaro si rilassava fumando un narghilé insieme al suo complice e a due donne.PUBBLICITA

    Eppure sapeva di essere un latitante ricercato: deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. Una condanna per traffico internazionale di stupefacenti, ancora ineseguita poiché l’uomo è scomparso dai radar della giustizia dal 1 luglio 2023.

    Punti Chiave ArticoloIl blitz con 40 carabinieri è scattato alle tre della notte appena trascorsa:  in via De Filippo. I militari circondano villetta nella campagna di Marano. Ci sono i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e del ROS di Napoli. Tutti gli occhi sono puntati su quel villino, circondato da una corte, con la luce che filtra appena dalle tapparelle abbassate. All’interno si nasconde Pasquale Cesaro, latitante di 52 anni, broker del narcotraffico e considerato vicino al clan “Nuvoletta-Orlando-Polverino“.
    Pasquale Cesaro, broker del narcotraffico del clan Nuvoletta-Orlando-Polverino Cesaro è ritenuto una figura centrale nel traffico di cocaina dal Sud America verso la provincia di Napoli e deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non hanno mai smesso di cercarlo, seguendo la sua rete di contatti e monitorando i social network. Ha tentato la fuga attraverso i campi ma si è ferito Il 52enne non è solo. Con lui ci sono un uomo di 43 anni e due donne, sedute attorno a un narghilè. Scatta il blitz. Cesaro tenta la fuga attraverso una porta sul retro, scavalca la recinzione e si ferisce una gamba su uno spuntone di metallo.
    Nonostante la ferita, continua a correre, ma si rende conto rapidamente di non avere via di scampo: i carabinieri lo hanno circondato. Le manette scattano e per lui si aprono le porte del carcere di Secondigliano. Anche il 43enne che era con lui viene arrestato per aver facilitato la sua latitanza, con l’accusa di procurata inosservanza di pena. Le due donne, invece, vengono denunciate in stato di libertà per lo stesso reato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO