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    Pompei regina indiscussa della Domenica al Museo: quasi 19mila visitatori

    Pompei. L’antica città sepolta dal Vesuvio si conferma ancora una volta la meta più ambita dagli italiani appassionati di storia e archeologia.PUBBLICITA

    La prima domenica di settembre, in occasione dell’iniziativa “Domenica al Museo”, gli scavi di Pompei hanno registrato un afflusso record di 18.356 visitatori, superando di gran lunga le aspettative e confermandosi come uno dei siti archeologici più visitati al mondo.
    A seguire nel podio delle località più gettonate troviamo il Pantheon di Roma con 14.759 visitatori e il Colosseo con 14.576. Anche il Sud Italia si distingue, con la Reggia di Caserta che conquista il quarto posto con 10.584 ingressi, superando le prestigiose Gallerie degli Uffizi.
    Un successo che premia gli sforzi di valorizzazione del patrimonio culturale italiano.”Siamo estremamente soddisfatti di questi risultati”, ha commentato il direttore del Parco Archeologico di Pompei.
    “L’alto numero di visitatori dimostra l’attrattiva senza tempo di Pompei e il successo delle iniziative di valorizzazione che stiamo portando avanti. Questo dato ci incoraggia a proseguire nel nostro impegno per rendere sempre più fruibile e accessibile questo straordinario patrimonio”.
    Napoli e le altre città d’arte non sono da meno.
    Anche il capoluogo campano ha registrato un ottimo afflusso di visitatori nei suoi musei statali. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha accolto 3.600 persone, mentre Palazzo Reale e Castel Sant’Elmo hanno registrato rispettivamente 2.907 e 2.835 ingressi.

    Un’opportunità per riscoprire le bellezze del nostro Paese.
    L’iniziativa “Domenica al Museo”, promossa dal Ministero della Cultura, si conferma un’ottima occasione per avvicinare un pubblico sempre più vasto al patrimonio artistico e culturale italiano. L’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali rappresenta un’opportunità unica per scoprire le bellezze del nostro Paese e per sostenere la valorizzazione del nostro patrimonio.
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    Donna incinta picchiata dal marito-orco: lo denuncia e lo fa arrestare

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    Il coraggio e l’importanza della denuncia: il marito orco in carcere e lei con i suoi figli in salvo presso una casa famiglia.
    L’ennesimo racconto di violenza sulle donne arriva da Pompei dove una 40enne è stata salvata dai carabinieri dopo aver subito violenze dal marito per quattro anni.
    Nonostante fosse incinta, aveva subito calci, pugni, insulti e tentativi di soffocamento. La donna, di 40 anni, madre di altri due bambini, ha sopportato queste aggressioni in presenza dei suoi figli.
    Le violenze erano scatenate dai tradimenti del marito, che la picchiava per impedirle di interferire nelle sue relazioni segrete.
    Ieri, dopo l’ennesima aggressione, la donna ha trovato il coraggio di denunciare il marito, spinta dal supporto dei carabinieri che le hanno promesso protezione.
    Trovata in lacrime e ferita, insieme ai suoi figli spaventati, in un’auto parcheggiata fuori casa, è stata notata dai carabinieri durante un controllo.

    I militari hanno immediatamente attivato il codice rosso, prendendo in carico la famiglia. Il comandante della stazione di Pompei, il luogotenente Angelo Esposito, ha lavorato duramente per guadagnarsi la fiducia della donna, che ha deciso di denunciare dopo anni di abusi, anche per proteggere il bambino che aspettava.
    La donna insieme con gli altri due figli trasferita in una casa famiglia
    Il marito è stato arrestato e la donna è stata trasferita in una casa famiglia, un rifugio sicuro dove non può essere raggiunta dal suo aggressore.
    La casa famiglia ha accolto anche i suoi due figli, offrendo assistenza durante la gravidanza. Le assistenti sociali del Comune di Pompei, attivando il protocollo di sicurezza, hanno trovato un ambiente protetto per una madre maltrattata, incinta e con due bambini piccoli.
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     Ercolano sostiene Pompei a Capitale italiana Cultura 2027

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    E’ stato ufficialmente approvato il protocollo d’Intesa tra la citta’ di Ercolano e la citta’ di Pompei, per sostenere la candidatura di quest’ultima a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2027.
    Un accordo che rappresenta un passo significativo nella collaborazione tra due delle citta’ piu’ emblematiche del patrimonio culturale e archeologico italiano.
    “La candidatura di Pompei a Capitale Italiana della Cultura per il 2027 rappresenta un’opportunita’ straordinaria non solo per la Citta’ Mariana, ma per l’intero territorio vesuviano.
    Ercolano, con il suo straordinario patrimonio archeologico e culturale, e’ pronta a sostenere questa candidatura con convinzione e a contribuire attivamente alla realizzazione di un progetto che puo’ davvero trasformare le nostre citta’”, ha dichiarato il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto.
    “La sinergia tra Ercolano e Pompei potra’ creare un polo culturale di eccellenza, capace di attrarre visitatori da ogni parte del mondo e di rafforzare l’identita’ culturale del nostro territorio”, ha aggiunto. Il protocollo d’Intesa, mira a promuovere un piano strategico comune per valorizzare le rispettive eccellenze storiche, artistiche e culturali.
    L’obiettivo e’ quello di creare un circuito integrato di eventi, mostre, e iniziative culturali che possano attrarre turisti da tutto il mondo, rafforzando al contempo l’identita’ e l’attrattiva del territorio vesuviano.

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    Madonna il 16 agosto a Pompei ma per una visita privata agli Scavi: niente festa

    “Non ci sarà nessuna festa, tanto meno con 500 persone, è prevista solo la presenza in forma privata dell’artista, ma sarà una visita del tutto privata”.PUBBLICITA

    Con queste parole, al termine della riunione del comitato per l’ordine pubblico tenutasi in Prefettura a Napoli, il prefetto partenopeo Michele di Bari fa chiarezza sull’ipotesi di una festa agli Scavi di Pompei per celebrare il compleanno della popstar Madonna.

    Quella di Madonna venerdì 16 agosto sarà “una visita del tutto privata, con elementi di curiosità culturale, dove credo che ci sarà anche un incontro con il direttore all’interno del parco” sottolinea il prefetto di Bari.
    “C’è una grande attenzione culturale da parte di Madonna, lei ama questo parco archeologico e non vede l’ora di andarci. Ma la cena non ci sarà. Nulla di tutto questo – ribadisce – c’è soltanto un evento culturale all’interno del parco”.

    Quanto alle misure da adottare, il prefetto si limita a dire che “saranno adeguate”. “Quelle previste – specifica – quando avvengono questi eventi con personalità che possono attrarre molte persone.
    Quanto invece ai possibili itinerari ancora non abbiamo notizie precisi, sono questioni che poi maturano di giorno in giorno. Per ora si parla di Pompei”.
    Per il prefetto l’arrivo della popstar è da considerarsi “un riconoscimento dei progetti della città archeologica”.

    “Madonna ama Pompei – ribadisce – e ama questo parco archeologico non vede l’ora di andarci, ma è, ripeto, una visita del tutto privata per fini culturali”.
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    Il Parco Archeologico di Pompei smentisce: nessun mega party di Madonna

    Una cosa è certa: il presunto mega party per festeggiare in Italia i 66 anni di Madonna, la celebre pop star italo americana, se mai ci sarà non sarà negli Scavi di Pompei e tantomeno nel Teatro Grande.PUBBLICITA

    La smentita, secca e ufficiale, dopo giorni di voci rimbalzate sui social e sui giornali, arriva dal parco archeologico di Pompei, che bolla la voce di un party negli Scavi con 500 ospiti come una “notizia priva di fondamento”.

    “In merito alle voci che circolano sulla stampa di questi giorni circa un ‘mega-party’ di una celebrità internazionale con 500 ospiti negli scavi di Pompei, nonché su un canone presunto di 30mila euro per il Teatro Grande, il Parco archeologico precisa che si tratta di notizie prive di fondamento”, recita la nota, che mette a tacere ogni illazione e relega al rango di boutade la voce alimentatasi nei giorni scorsi.
    Un tamtam di indiscrezioni alimentate anche dal fatto che la Prefettura di Napoli ha convocato per domani un comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, che avrebbe riguardato anche questo aspetto.

    Se infatti la festa agli Scavi fosse stata confermata, avrebbe comportato speciali misure di sicurezza per un evento che, sebbene sulla carta strettamente riservato agli invitati (si parlava di 500 supervip e di un catering assicurato da chef stellati), inevitabilmente avrebbe richiamato a Pompei la folla delle grandi occasioni.
    D’altronde già in passato l’Italia – terra che sta a cuore all’artista – era stata la meta prescelta da Madonna per festeggiare il suo compleanno, nel 2017 e nel 2021 in Puglia e nel 2022 in Sicilia.
    Il Comune di Pompei si era anche detto pronto ad accogliere l’artista. L’ipotesi originariamente ventilata era che la cantante potesse spegnere le candeline con pochi intimi e familiari su uno yacht al largo dei Faraglioni, per poi approdare sulla terraferma nel porto di Marina di Stabia e, da qui, raggiungere in auto gli Scavi.

    A dare forza alle voci di un approdo al Teatro Grande, abituale palcoscenico di prestigio per grandi spettacoli, l’indiscrezione secondo la quale questo sarebbe stato affittato da una società internazionale per un party da tenere il 16 agosto, proprio il giorno del compleanno della star.
    Era circolata anche la cifra: 30.000 euro, appunto, circostanza come visto smentita seccamente dal Parco. Per gli appassionati che già immaginavano di raggiungere Pompei per fare gli auguri alla cantante una vera e propria doccia fredda.
    Anzi, ‘Frozen’. Per dirla con uno dei titoli più celebri tra quelli portati al successo dalla popstar. Ma non è detto che il compleanno della cantante (la quale sarebbe già giunta in Italia) non si festeggi effettivamente in Campania, in qualche altra suggestiva location.
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    Pompei, i resti di altre due vittime dell’eruzione ritrovati nella Regio IX

    Pompei. Durante gli scavi nella Regio IX, Insula 10 nell’antica Pompei, gli archeologi hanno portato alla luce i resti di un uomo e una donna, periti nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.PUBBLICITA

    La scoperta più sorprendente è stata fatta accanto al corpo della donna: un piccolo tesoro, composto da monete d’oro, d’argento e bronzo, oltre a preziosi ornamenti come orecchini d’oro e perle.

    Punti Chiave ArticoloQuesto ritrovamento getta una luce inedita sulle vite di coloro che abitavano Pompei, rivelando un livello di ricchezza e raffinatezza inaspettato. Le vittime, alla ricerca di un riparo dalla pioggia di lapilli che avvolgeva la città, si erano rifugiate in un piccolo vano, utilizzato come stanza da letto durante i lavori di ristrutturazione della casa.
    Purtroppo, il salone adiacente si riempì rapidamente di pomici, intrappolandoli al suo interno. Nonostante gli sforzi, non riuscirono a fuggire e persero la vita a causa dei successivi flussi piroclastici. Le impronte nella cenere hanno consentito agli archeologi di ricostruire con precisione l’ambiente in cui le vittime trovarono la morte: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo e un tavolo con il suo corredo. Questi reperti offrono un’istantanea toccante della vita quotidiana a Pompei, poco prima della catastrofe. Un impegno per la tutela del patrimonio Questa scoperta sottolinea l’importanza di continuare a scavare e studiare Pompei, un sito archeologico che continua a rivelare tesori inestimabili e a farci comprendere meglio la storia e la cultura dell’antica Roma. Il Parco Archeologico di Pompei è impegnato in un ambizioso progetto di tutela e valorizzazione del sito, combinando scavi scientifici con interventi di restauro e messa in sicurezza.
    “L’opportunità di analizzare i preziosissimi dati antropologici relativi alle due vittime rinvenute all’interno del contesto archeologico che ne ha segnato la tragica fine, permette di recuperare una quantità notevole di dati sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani e sulle micro storie di alcuni di essi, con una documentazione precisa e puntuale, confermando l’unicità del territorio vesuviano”, dichiara il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel. Un lavoro che vede la collaborazione tra archeologi, antropologi e vulcanologi impegnati nella ricostruzione degli ultimi istanti di vita di uomini, donne e bambini periti durante una delle più grandi catastrofi naturali dell’antichità. Pompei rimane un grande cantiere di ricerca e restauro, ma nei prossimi anni ci aspettiamo importanti sviluppi negli scavi archeologici e nella valorizzazione anche dal territorio, anche grazie agli investimenti Cipess annunciati in questi giorni dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.“ Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Vandalismo agli scavi di Pompei: turista inglese incide la Casa delle Vestali

    Nel pomeriggio di oggi, i carabinieri sono intervenuti presso gli scavi archeologici di Pompei a seguito della segnalazione di un atto vandalico.PUBBLICITA Un turista inglese di 37 anni è stato sorpreso mentre danneggiava una delle pareti affrescate della celebre “Casa delle Vestali”.Utilizzando un oggetto contundente, l’uomo ha inciso cinque scritte ben visibili sulla parete sinistra dell’ingresso della domus: le iniziali “JW LMW MW”, presumibilmente le sue e quelle delle figlie, la data odierna “07/08/24” e la parola “MYLAW”.Il 37enne, sebbene si sia scusato, ammettendo di voler lasciare un ricordo della sua visita a Pompei, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per il reato di danneggiamento al patrimonio artistico.Inoltre, la Prefettura è stata informata per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste in questi casi.Questo grave episodio di vandalismo ha suscitato profonda indignazione e ha riacceso l’attenzione sulla necessità di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano.Le autorità competenti hanno rinnovato l’appello ai visitatori affinché rispettino e proteggano i siti archeologici, evitando qualsiasi gesto che possa compromettere l’integrità di opere d’arte millenarie.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Zuchtriegel: ’33 milioni per Pompei sono un traguardo’

    “I fondi Cipess deliberati su proposta del ministro Sangiuliano per Pompei, per un valore complessivo di 33 milioni di euro che si aggiungono ad altri investimenti già in corso, rappresentano un traguardo per il Parco archeologico”.PUBBLICITA

    Lo afferma il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, il quale sottolinea che “si punta su due assi fondamentali: monitoraggio, manutenzione programmata e ampliamento dei percorsi di visita nella città antica di Pompei; nuovi scavi e creazione di nuovi poli nel territorio, ovvero nella ‘Grande Pompei’, un grande parco diffuso con tantissime potenzialità da sviluppare.

    È una fase storica per il sito, con scavi così estesi come mai negli ultimi 70 anni, e una politica di investimenti basata, per la prima volta, su un approccio sistemico che comprende tutto il territorio: i nuovi fondi sono un passo importante verso la ‘Grande Pompei’, siamo già al lavoro per attuare i progetti”.
    I fondi destinati al Parco Archeologico di Pompei dal Cipess si articolano così: 12 milioni per Pompei per Interventi di manutenzione (intervento cofinanziato con altri 1,073 mln su altre programmazioni del MiC);

    10 milioni per Civita Giuliana (intervento cofinanziato con altri 140.000 euro su altre programmazioni del MiC); 8 milioni Real Fabbrica d’armi – Spolettificio di Torre Annunziata (intervento cofinanziato con altri 8 milioni su altre programmazioni del MiC); 3 milioni per il Parco archeologico naturalistico di Longola.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Il Parco Archeologico di Pompei vincitore del Premio Internazionale “CITY‘SCAPE Award 2024”

    Il Parco Archeologico di Pompei vince il “CITY‘SCAPE Award 2024” in due categorie, per la sua visione strategica di rigenerazione ambientale sostenibile e capace di affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici sul Patrimonio culturale. Al Salone d’Onore della Triennale di Milano sono stati proclamati i vincitori – su 242 candidature pervenute– del Premio internazionale “CITY’SCAPE” 2024 promosso e organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e da Paysage -Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio, all’interno del Simposio Internazionale “CITY’SCAPE. Il paesaggio come strategia. La qualità del paesaggio nel cambiamento climatico per la resilienza urbana e sociale”.PUBBLICITA

    Il contest raccoglie best practices, casi studio, ricerche e/o innovazioni tese a migliorare il destino dei luoghi in ogni loro forma e a promuovere, nell’ambito dell’Architettura del Paesaggio, efficaci strategie progettuali in grado di attribuire nuovi valori ecologici, etici, economici e sociali ai territori.

    Il Parco Archeologico di Pompei ha vinto il Primo Premio, ex Aequo con la Reggia di Caserta, nella categoria D – Interventi su parchi e giardini di interesse storico, artistico o paesaggistico, con il progetto Restaurare, Rigenerare, Curare il Paesaggio di Pompei presentato dal Parco Archeologico di Pompei, Direttore Gabriel Zuchtriegel. Progetto di Arch. Paolo Mighetto Funzionario Architetto Ministero della Cultura, Responsabile Area Cura del Verde del Parco archeologico di Pompei e di Dott. Maurizio Bartolini, Primo Giardiniere del Parco.
    La gestione “biologica” del verde di Pompei diventa oggi protagonista di sperimentazioni nel restauro con le componenti vegetali, p.es. nel cantiere dell’Insula Meridionalis; il Vivaio della Flora pompeiana è stato rigenerato nella Casa di Pansa (2021) quale centro per la produzione e ricerca sulla coltivazione antica con selezione delle specie antiche da reimpiegare nei giardini delle Domus, ricostruiti; a questo si è affiancato (2024) l’Orto Botanico di Via dell’Abbondanza mentre sta nascendo l’Orto Tinctorio della Regio VI ed è ormai attivo da un anno il Grande Orto Sociale del Polverificio Borbonico.

    ccanto alla rigenerazione del paesaggio archeo-agrario attraverso la cogestione partenariale che ha già portato alla produzione dell’olio evo IGP Campania a marchio Pùmpaiia e al recupero dei vigneti, la riqualificazione del percorso fuori le mura dell’Anello Verde si accompagna alla realizzazione del “Bosco sacro” e del “Bosco del Frutteto” con oltre 7.000 nuove piante, il tutto con l’adozione di pratiche di falconeria per la protezione e riequilibrio dell’avifauna nonché di attiva inclusione sociale con il “Tulipano Art Friendly” e il “Manifesto della Bellezza” che coinvolgono persone con autismo e disabilità cognitiva, categorie svantaggiate e detenuti, studenti del liceo di Pompei in attività di agricoltura sociale e di progettazione e gestione partecipata delle aree verdi.

    Il Parco Archeologico di Pompei si è anche aggiudicato la menzione nella categoria H- Tourism Landscape, con il progetto: Un anello verde per la Città Antica di Pompei, un progetto dello Studio Bellesi Giuntoli con il Parco archeologico di Pompei (RUP Paolo Mighetto): Alberto Giuntoli, Lorenzo Pacini, Silvia Bellesi, Lorenzo Casulli, Fabio Villasanta, Martina Simeone, Milena Meniconi (Studio Bellesi Giuntoli), Prof. Ing. Alessandro Marradi (MCP srl), dott. Giovanni Minucci (Il Tulipano Cooperativa Sociale).
    Un Anello Verde per Pompei è il masterplan paesaggistico per le aree fuori le mura di Pompei, un circuito di circa 4 km che da Porta Anfiteatro conduce a Villa di Diomede e a Porta Marina, ricollegandosi al Viale di circonvallazione di Viale delle Ginestre (ideato da Amedeo Maiuri tra il 1950-’54), la Grande Pineta, San Paolino, le Necropoli di Porta Nocera: un luogo in cui la città antica, la cinta muraria con le sue torri, le necropoli e le ville rustiche convivono con il paesaggio agricolo che, a partire dagli scavi del 1748, si è trasformato in paesaggio letterario e culturale.

    L’obiettivo primario del progetto, che, con la forma dell’Accordo Quadro si svilupperà in una realizzazione della durata di tre anni da luglio 2024 a luglio 2026, è quello di migliorare la fruibilità del Parco, arricchendo l’offerta culturale mediante l’ideazione di nuovi percorsi, l’inserimento di aree per la sosta, il picnic, il gioco, il gioco senza giochi (cioè dove lo stesso paesaggio diventa ludico senza necessità di particolari attrezzature), il fitness, osservatori naturali, oltre a conseguire una migliore contestualizzazione paesaggistica ed ecologica anche attraverso l’inserimento di elementi naturali come fioriture spontanee, erbe officinali, arbusti, siepi, alberature, rain garden per sottolineare visuali interessanti e costituire modelli di equilibrata gestione ambientale.
    “Il Parco Archeologico di Pompei è orgoglioso di questi risultati che confermano il sempre maggiore interesse e la cura della nostra istituzione verso i temi del verde, del paesaggio e della biodiversità quali componenti naturali del Patrimonio culturale” ha commentato il Direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Pompei, nuovo studio ricostruisce effetti dei terremoti durante l’eruzione del 79 d.C.

    Un recente studio condotto nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e il Parco Archeologico di Pompei ha svelato nuovi dettagli sugli effetti della sismicità associata all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sulla città di Pompei e sui suoi abitanti. La ricerca, intitolata “A novel view of the destruction of Pompeii during the 79 CE eruption of Vesuvius (Italy): syn-eruptive earthquakes as an additional cause of building collapse and deaths”, è stata pubblicata sulla rivista scientifica ‘Frontiers in Earth Science’.PUBBLICITA

    Lo studio multidisciplinare ha coinvolto esperti di archeologia, vulcanologia, antropologia e archeosismologia, e si è concentrato su specifici danni strutturali e crolli riscontrati in due scheletri rinvenuti durante recenti scavi nell’insula dei Casti Amanti, all’interno del Parco Archeologico di Pompei. Le indagini hanno combinato dati vulcanologici, relativi ai depositi sedimentati durante le varie fasi dell’eruzione, con dati antropologici sulle fratture scheletriche causate da traumi da schiacciamento. L’analisi delle lesioni murarie ha permesso di evidenziare come i terremoti abbiano avuto un ruolo significativo, oltre ai noti effetti distruttivi dei fenomeni vulcanici.

    Tradizionalmente, gli studi su Pompei si sono concentrati principalmente sugli effetti diretti dell’eruzione vulcanica. Tuttavia, l’impatto dei terremoti era stato ipotizzato in passato ma non sufficientemente esplorato a causa della difficoltà di distinguere i danni sismici da quelli vulcanici.
    Questo nuovo studio fornisce una visione più completa della catastrofe che colpì Pompei, come spiega Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e co-autore dell’articolo: “I nostri risultati aggiungono un ulteriore tassello alla conoscenza degli eventi vissuti dagli abitanti di Pompei quasi 2000 anni fa. Lo studio ci ha anche consentito di individuare il momento esatto dell’eruzione in cui la sismicità ha avuto effetti distruttivi, probabilmente influenzando le azioni dei Pompeiani durante la catastrofe.”

    L’eruzione del Vesuvio iniziò nella tarda mattinata, ma solo intorno alle 13:00 iniziò la fase parossistica, con una colonna eruttiva che raggiunse un’altezza di oltre 30 km. Una pioggia di pomici iniziò a cadere su Pompei, spingendo molti abitanti a cercare rifugio negli edifici. “L’accumulo di pomici causò il cedimento di alcuni tetti e le prime vittime tra coloro che avevano cercato riparo,” racconta Domenico Sparice, vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano e co-autore dello studio. Dopo una breve pausa nell’attività eruttiva, forti terremoti scossero Pompei, preludio della seconda fase dell’eruzione, ricordata anche da Plinio il Giovane nelle sue lettere.

    Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei e co-autore dello studio, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare: “Questo studio dimostra come solo un’analisi che vada oltre gli aspetti puramente vulcanologici, includendo le lesioni murarie e l’analisi antropologica, possa offrire una valutazione corretta dei danni registrati durante l’eruzione e della loro relazione causa-effetto. Inoltre, testimonia che durante le grandi eruzioni esplosive, gli effetti della sismicità possono essere rilevanti anche a chilometri di distanza dal vulcano.”
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Nuove scoperte nella Villa Suburbana di Civita Giuliana a Pompei

    È stato pubblicato oggi sull’E-Journal degli Scavi di Pompei il 17° articolo del 2024, che fa il punto sul cantiere di Civita Giuliana, situato in un’area di una Villa Suburbana vicino a Pompei. Questo sito era stato già parzialmente esplorato agli inizi del ‘900 ed è ora oggetto di una campagna di scavo iniziata nel 2017. L’operazione, sviluppatasi ulteriormente attraverso un protocollo d’intesa siglato nel 2019, è finalizzata a contrastare il saccheggio del patrimonio archeologico che questa villa ha subito nel corso degli anni.PUBBLICITA

    Una Collaborazione Giudiziaria per Proteggere il Patrimonio
    Punti Chiave ArticoloL’articolo, pubblicato sull’E-Journal, esplora sia l’attualità che le prospettive future dello scavo della Villa di Civita Giuliana. Tra i contributori vi sono Nunzio Fragliasso, Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, e altri funzionari e archeologi. Fragliasso sottolinea l’importanza di contrastare le attività di scavo clandestino e il furto di reperti in un territorio ricco di patrimonio culturale e archeologico.
    Scoperte Tecniche e Future Prospettive L’articolo ripercorre le tappe degli scavi recenti, tra cui il significativo ritrovamento di nuovi calchi e le sfide tecniche e di conservazione che essi comportano. Viene anche celebrata la visita del Ministro Sangiuliano il 10 giugno, il quale ha constatato in prima persona le potenzialità del sito. La visita ha portato a un impegno finanziario per il proseguimento degli scavi. Il Futuro degli Scavi nel Territorio Pompeiano Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha tracciato un quadro ottimistico per il futuro degli scavi nei dintorni di Pompei. Egli ha sottolineato che, mentre gran parte della città antica di Pompei è già stata portata alla luce, le aree suburbane, compresa Civita Giuliana, offrono ancora molto da scoprire e valorizzare. Zuchtriegel ha anche spiegato che all’interno della città antica si concentrerà principalmente la manutenzione e il monitoraggio dei siti già scavati, utilizzando anche nuove metodologie scientifiche come le analisi del DNA.
    Come Restare Aggiornati Tutti gli aggiornamenti sugli scavi e le attività in corso sono pubblicati sull’E-Journal degli Scavi di Pompei e sul profilo ufficiale Academia.edu del Parco Archeologico di Pompei. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Scavi di Pompei turista incide lettere su intonaco casa dei Ceii, denunciato uomo del Kazakistan 

    Pompei. Questa mattina, il personale di vigilanza e accoglienza del Parco archeologico di Pompei ha fermato un turista kazako che stava incidendo le lettere “ALI” su un intonaco chiaro nella Casa dei Ceii.PUBBLICITA

    Il turista è stato denunciato presso il posto fisso dei carabinieri vicino agli scavi di Pompei e dovrà rispondere per il danno arrecato al patrimonio. Sul luogo sono intervenuti i restauratori e il personale di coordinamento per effettuare valutazioni tecniche.

    Punti Chiave ArticoloIl direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, ha spiegato: “Atto incivile, grazie alla nuova legge voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano l’autore del reato dovrà pagare per il restauro della parete.
    Bravi i collaboratori del Ministero e della società Ales che sono prontamente intervenuti. Ottima collaborazione con i Carabinieri che ringraziamo per la tempestività.”
    “Purtroppo anche oggi ci troviamo a commentare uno sfregio incivile e idiota arrecato al nostro patrimonio artistico e culturale. Dopo la domus romana del Parco archeologico di Ercolano imbrattata con un pennarello indelebile, questa volta si registra un’incisione sull’intonaco chiaro nella casa dei Ceii a Pompei.  Il ministro Sangiuliano: “Un atto gravissimo che andrà perseguito” Si tratta di atto gravissimo che andra’ perseguito severamente e, anche grazie alla nuova legge da me fortemente voluta, l’autore sara’ costretto a ripagare i costi del ripristino integrale del danno arrecato.

    Ringrazio i lavoratori del MiC e di Ales per essere prontamente intervenuti e i Carabinieri che subito hanno fermato il turista responsabile di questo vile gesto”. Lo ha detto, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
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