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    Processo sulle intimidazioni al lido di Latina: il Comune resta fuori

    “Si è aperto il processo per le intimidazioni sull’assegnazione dei chioschi sul lungomare di Latina, ma il Comune non si è costituito parte civile, come invece annunciato mesi fa dalla Sindaca». A denunciarlo sono le forze di opposizione, che già in consiglio comunale a dicembre avevano contestato l’assenza di questo passaggio, definendola “inspiegabile e irresponsabile”. […] LEGGI TUTTO

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    Duplice omicidio di Cisterna, il Comune delibera la costituzione di parte civile

    La Giunta del sindaco Valentino Mantini ha deliberato la costituzione di parte civile del Comune di Cisterna di Latina nel procedimento a carico del finanziere Christian Sodano, l’assassino di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, uccise il 13 febbraio scorso. A rappresentare la comunità di Cisterna sarà l’avvocato Nicodemo Gentile, da sempre al fianco delle famiglie […] LEGGI TUTTO

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    Napoli, morta Amelia Cortese Ardias: aveva 106 anni

    Napoli. Amelia Cortese Ardias è scomparsa all’età di 106 anni, dopo una lunga vita dedicata all’impegno politico e sociale.PUBBLICITA

    Laureata in Filosofia, ha ricoperto il ruolo di presidente della fondazione intitolata al figlio Roberto, prematuramente scomparso, e al marito Guido, ex ministro dell’Industria e Commercio nel primo governo Segni.
    Punti Chiave ArticoloLa Ardias è stata anche presidente dell’Associazione Amici del San Carlo e, nel 1971, ha presieduto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1970 è stata eletta consigliere comunale di Napoli, e nel 1972 consigliera provinciale. Inoltre, è stata eletta per quattro volte al Consiglio Regionale della Campania, ricoprendo anche, tra il 1993 e il 1994, la carica di vicepresidente della giunta regionale. Il cordoglio di Bassolino  “La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino.
    “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Sangiuliano piange al Tg1: “Con Boccia avevo una relazione, chiedo scusa a mia moglie”

    Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato in un’intervista al Tg1 che la decisione di revocare l’incarico a Maria Rosaria Boccia è stata influenzata dalla loro relazione personale.PUBBLICITA

    “Avevamo una relazione, e anche per questo ho revocato l’incarico”, ha precisato il ministro. Ha inoltre sottolineato che non sono stati utilizzati fondi pubblici per le trasferte con Boccia, affermando: “Per lei non ho mai speso soldi pubblici, ho pagato tutto io”.
    Visibilmente emozionato, Sangiuliano si è scusato in lacrime con sua moglie e con la premier Giorgia Meloni per l’imbarazzo causato a loro e al governo. Nonostante abbia offerto le sue dimissioni, Meloni le ha respinte, con Sangiuliano che ha ribadito: “Non sono ricattabile”. Ha mostrato al direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, i suoi dati bancari e i biglietti di viaggio, confermando che le spese sono state sostenute personalmente.
    Durante la sua apparizione al Tg1, Sangiuliano ha detto che parlare di questo argomento è difficile perché si tratta di un rapporto personale e affettivo, ma ha ritenuto necessario fare chiarezza.
    Nel frattempo, Maria Rosaria Boccia aveva annunciato sui social di attendere la trasmissione con una confezione di popcorn, alludendo ironicamente alla situazione. Tuttavia, la sua prima reazione non è stata positiva: “Iniziamo a dire bugie”, ha commentato, ribadendo anch’essa di non essere ricattabile.
    Concludendo il suo intervento, Sangiuliano ha espresso il suo rammarico: “La prima persona a cui devo chiedere scusa, perché è una persona eccezionale, è mia moglie. Chiedo scusa a Meloni per l’imbarazzo procurato a lei e al governo, e ai miei collaboratori che si sono trovati coinvolti nella vicenda”.

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    Casoria, Pd in piazza contro la legge sull’autonomia

    Casoria. Autonomia differenziata, Graziuso del Pd: “In prima linea a Casoria per l’abrogazione della legge”. PUBBLICITA

    Il PD torna in piazza a Casoria con banchetti per proseguire la raccolta firme contro l’autonomia differenziata. Ad annunciarlo il consigliere comunale Alessandro Graziuso.
    “Un anno fa iniziammo la mobilitazione contro questo progetto in una iniziativa pubblica e oggi, dopo una forte posizione di contrarietà ribadita anche nella prima seduta del nuovo consiglio comunale, vogliamo essere protagonisti nella nostra città della campagna referendaria per l’abrogazione della legge”.
    “I cittadini che stiamo incontrando – precisa Graziuso- hanno compreso la pericolosità di questa legge della descasora, perché spacca il Paese e colpisce l’eguaglianza e la certezza di prestazioni dignitose che garantiscano piena applicazione dei diritti sociali sanciti in Costituzione, come istruzione, sanità e trasporti.
    E’ utile che nello sprint finale per la raccolta firme ci sia la più larga partecipazione della città di Casoria che non può rassegnarsi a questo ulteriore colpo che tradisce il Sud e rischia di penalizzare ulteriormente Enti già fragili sul piano finanziario come il nostro Comune”.
    Ma il consigliere dei democrat Graziuso, lancia la ricetta anche per la città di Casoria. “Il futuro di Casoria deve partire da un progetto di ridisegno e rigenerazione urbana che affronti i principali nodi dello sviluppo attraverso una strategia attenta all’ambiente e alle periferie, considerando la grande domanda di protezione sociale e l’esigenza primaria di sicurezza e di lotta alla criminalità.

    La città del futuro deve essere più integrata, più solidale, più efficiente, più sostenibile. Siamo la seconda forza politica della maggioranza – precisa-, un partito di governo responsabile impegnato a costruire una fase di cambiamento.
    In consiglio comunale abbiamo subito proposto che l’Amministrazione si impegni ad applicare il salario minimo per i lavoratori impegnati nei contratti stipulati dal Comune, in coerenza con la legge di iniziativa popolare che rilanciamo a settembre, accanto alla raccolta firme contro l’autonomia differenziata.
    Oggi il nuovo PD di Casoria, più radicato e aperto, ha l’ambizione di crescere e di rinnovarsi, come abbiamo fatto con i profili giovani che rappresentano il partito in giunta”.
    P. B. LEGGI TUTTO