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    Maltrattamenti al nido a Roma, assolta la dirigente di Formia

    Assolta, dopo sei anni di processo e quasi 20 udienze dibattimentali, la 50enne formiana, coordinatrice dell’asilo nido comunale a Roma dove si erano consumati maltrattamenti ai danni dei bambini La vicenda nata dalle denunce di alcune mamme, insospettite dal comportamento e da quanto riferito a casa dai figli, in tenerissima età, ha visto la cristallizzazione […] LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata condannato Scarface per maltrattamenti in famiglia

    E’ stato discusso oggi il rito abbreviato dinanzi al G.u.p. di Torre Annunziata Dott.ssa Crasta a carico di Arturo Martinelli, 44 anni, alias “Scarface”.
    Il noto pregiudicato è accusato di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di averli commessi dinanzi ai minori; di atti persecutori aggravati e plurimi; di lesioni aggravate, in continuazione, in relazione alle aggravanti speciali.
    E’ stato condannato alla pena di anni 2 e mesi 4 di reclusione, tenuto conto dello sconto di pena prevista per la scelta del rito abbreviato. Il P.M. aveva chiesto 4 anni di reclusione.
    E’ l’esito delle discussioni di oggi, della lunga requisitoria del pm, della discussione della parte offesa e dell’arringa fiume della difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Massimo Viscusi, penalista del Foro di Benevento.
    Martinelli, alias “Scarface”, per il tramite del precedente difensore aveva chiesto il patteggiamento, rigettato dal primo gip/gup, per il qual motivo poi aveva chiesto ed ottenuto la definizione del giudizio secondo le forme del giudizio abbreviato, chiesto ed ottenuto dal suo nuovo legale.
    Dagli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, cui era finito in data 7 novembre, gli era stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura più afflittiva della reclusione presso il carcere di Poggioreale, il 22 aprile 2024, data in cui aveva nominato il nuovo Legale.
    L’indagine, scaturita dal cosiddetto “Codice Rosso” e condotta dai Carabinieri di Torre Annunziata, e’ stata meticolosa e minuziosa, che ha addirittura portato “all’attenzione” del giudicante una querela sporta sempre dalla vittima nell’ottobre 2012.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    IL CASO Maltrattamenti e torture nel carcere per minorenni di Milano, 13 arresti

    Una svolta inquietante emerge dal carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano, dove tredici agenti della Polizia Penitenziaria sono stati arrestati accusati di maltrattamenti e torture nei confronti dei giovani detenuti. L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato insieme al Nucleo Investigativo Regionale per la Lombardia della Polizia Penitenziaria, fa seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che colpisce dodici agenti attualmente in servizio e uno già ritirato.Le accuse, mosse dalla Procura della Repubblica di Milano, coprono un arco temporale che inizia nel 2022 fino ai giorni nostri. Gli agenti sono imputati di una serie di gravi reati che includono maltrattamenti aggravati in danno di minori, sia attivi che per omissione, e persino tortura, resi ancora più gravi dall’abuso di potere e dalla condizione di minorata difesa delle vittime. Altri reati contestati includono lesioni personali, falso ideologico, e in un caso, tentata violenza sessuale su un detenuto.
    In aggiunta agli arresti, sono state applicate misure cautelari che prevedono la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per altri otto dipendenti dello stesso corpo, portando a riflettori puntati sull’intera gestione dell’istituto. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi mentre la comunità cerca risposte e giustizia per i giovani che hanno subito abusi sotto la custodia dello Stato. LEGGI TUTTO

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    Maltrattamenti su minori, l’ex sindaco di Formia Paola Villa fuori dal processo

    “Più che disappunto, la professoressa Paola Villa ha più volte espresso sentimento di stupore per la singolare vicenda giudiziaria nella quale, suo malgrado, si è vista coinvolta e trascinata in giudizio quale ex sindaco di Formia”, il commento della difesa dopo l’uscita di scena di Villa dal procedimento. A margine di un processo per maltrattamenti […] LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, picchia i figli che avevano raccontato al padre dei suoi tradimenti: arrestata

    I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano hanno arrestato a Sant’Antimo una 28enne incensurata per maltrattamenti in famiglia.L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio, dopo una richiesta di aiuto per una lite in famiglia.
    I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato un uomo e i suoi due figli di 9 e 6 anni che raccontavano di essere stati aggrediti dalla moglie e madre. La donna, armata di forbici, aveva inseguito i figli e il marito fino al cortile condominiale.
    L’ira della 28enne era stata scatenata dal fatto che i bambini avevano riferito al padre di essere stati lasciati soli durante la mattinata per permettere alla donna di incontrare un altro uomo.
    La donna aveva inseguito i figli con le forbici perché avevano raccontato dei suoi tradimenti
    La donna aveva prima picchiato i figli davanti al padre e poi li aveva inseguiti con le forbici. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che la donna già in passato aveva picchiato i figli, causandogli lesioni refertate da personale medico.
    I Carabinieri hanno arrestato la donna e sequestrato le forbici. I servizi sociali sono stati avvisati e i bambini sono stati affidati al padre. L’arrestata si trova nel carcere di Pozzuoli. LEGGI TUTTO

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    Botte e insulti agli anziani assistiti, arrestata la responsabile di una casa di riposo

    I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di una persona ritenuta responsabile del reato, nella forma aggravata, di maltrattamenti ai danni degli ospiti di una casa di […] LEGGI TUTTO

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    Barbara De Rossi svela il doloroso retroscena del suo passato

    L’attrice Barbara De Rossi ha svelato in una drammatica intervista di essere stata maltratta da uno dei suoi ex fidanzati

    L’attrice Barbara De Rossi, in un’intervista alquanto drammatica rilasciata al settimanale Visto, ha raccontato di essere stata maltrattata da uno dei suoi ex fidanzati ma per la privacy e per non creare scalpore preferisce non farne il nome: “Sono stata maltrattata anch’io. Subivo e basta. È qualcosa che non si metabolizza mai”.

    Il passato drammatico di Barbara De Rossi
    Barbara, come riporta Fanpage, ha raccontato eventi che risalgono a molti anni fa e che fanno parte di uno dei periodi più brutti della vita:

    “Anni fa ho denunciato per stalking uno dei miei ex. So cosa significa essere maltrattati, conosco quei meccanismi. Ed è qualcosa che non si metabolizza mai.
    Il maltrattamento non insegna niente, lascia solo terrore, la paura, la preoccupazione e la mancanza di fiducia verso gli altri. Si subisce e basta.
    E poi si cerca in tutti i modi di buttarsi il dolore alle spalle.”
    L’attrice è riuscita a superare questo terribile momento e qualche anno fa è addirittura stata la conduttrice tv del programma “Amore criminale” che racconta storie drammatiche di violenza sulle donne.
    Barbara rilasciò un’intervista al settimanale “Gente” raccontò i maltrattamenti subiti:
    “Mi è successo di essere maltrattata. È qualcosa che toglie vita, autostima e non si supera. Può succedere a tutte le donne, ma io ero più predisposta perché sono una che dà moltissimo, sono molto generosa in amore.
    E le donne colpite sono così: indipendenti, con una forza incredibile per gli altri, ma fragili per sé. […] Non credo che se ne andrà mai quel dolore, è diventato come un punto di sensibilità dentro di me.
    Quando si subisce un rapporto violento è difficile trasformarlo in esperienza, in qualcosa di concreto e positivo. Mi rimane un grande senso di amarezza e impotenza.”

    ultimo aggiornamento: 20-06-2016

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