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Napoli, sequestri di alimenti scaduti nei locali di Chiaia
Napoli. Nella scorsa serata, gli agenti del Commissariato San Ferdinando, Poggioreale, Posillipo e gli operatori della Guardia di Finanza, con il supporto di personale della Polizia Locale, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ASL NA1, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio in zona Chiaia.
Nel corso dell’attività, sono state identificate 114 persone, di cui una con precedenti di polizia, e contestate 2 violazioni del Codice della Strada.
Gli operatori hanno, altresì, controllato e sanzionato 5 attività commerciali per occupazione abusiva di suolo pubblico, mancanza di concessione per l’installazione di tende da sole, difformità strutturali e violazioni in materia di impatto acustico; infine, sono stati sequestrati 75 kg di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
Leggi Anche LEGGI TUTTOSequestrati nel Cilento oltre 10.000 prodotti non sicuri
La Guardia di Finanza di Salerno ha intensificato i controlli anche lungo tutto il litorale della costa Cilentana, con lo scopo di contrastare il commercio di articoli non sicuri e potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti.PUBBLICITA Le Fiamme Gialle della Compagnia di Vallo della Lucania hanno eseguito un controllo presso un esercizio commerciale al cui interno hanno rinvenuto, su vari scaffali, articoli per la casa, materiale per bricolage, bigiotteria, accessori donna, liberamente esposti o comunque detenuti per la vendita, di dubbia regolarità.Da un esame più accurato della merce, essa è risultata non rispondente ai dettami previsti dal Codice del Consumo poiché sprovvista delle informazioni identificative minime quali i dati relativi al produttore/importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, le istruzioni e le precauzioni per l’utilizzo, che per legge devono essere presenti sulle confezioni o sulle rispettive etichette, in modo visibile, leggibile ed in lingua italiana.I finanzieri vallesi hanno dunque sottoposto a sequestro amministrativo oltre 10.000 articoli e segnalato il titolare dell’esercizio commerciale, che rischia una sanzione prevista da un minimo di 516 ad un massimo di oltre 25mila euro, alla competente Camera di Commercio.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO
Scoperta maxi truffa per ottenere crediti fiscali
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, ambito operazione Ghost Ace, sotto la guida della Procura della Repubblica di Asti, ieri hanno dato esecuzione, in collaborazione con i colleghi di altri reparti del Corpo, ad un sequestro preventivo impeditivo di crediti fiscali per un valore di oltre 300 milioni di euro, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti ed attuato attraverso il blocco dei relativi cassetti fiscali sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.PUBBLICITA
Si tratta dell’esito di articolate indagini, eseguite dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Asti, che hanno portato in pochi mesi a fare luce sulla intricata trama di una ingente frode ai danni dello Stato ordita per captare profitti illeciti da parte di 6 persone attive tra Lazio, Lombardia, Calabria e Campania, e più precisamente nelle province di Milano, Roma, Avellino e Reggio Calabria. Costoro hanno agito così illecitamente realizzando la costituzione, l’intermediazione e in parte la cessione di una rilevantissima quantità di crediti fiscali, risultati inesistenti; oltre 270 le società cartiere scoperte dalle fiamme gialle astigiane, cioè partite iva intestate a ditte e società esistenti solo cartolarmente.
Queste “cartiere”, cui si deve la generazione dei crediti fiscali incriminati per oltre 300 milioni – hanno permesso agli attori della truffa di farne acquistare una buona parte – dietro pagamento di compenso – da parte di 80 società (clienti), che se ne sarebbero avvalse per la compensazione dei loro debiti tributari; si tratta di imprese queste ultime effettivamente esistenti, sparse sul territorio nazionale e non coinvolte nelle indagini. Esse infatti sono da ritenere del tutto ignare della truffa posta alla base dei crediti fiscali che hanno acquistato per tentare di compensare i propri debiti tributari, ma potrebbero comunque subirne un danno, per l’impossibilità di ottenere la compensazione fiscale, visto gli esiti degli accertamenti della Guardia di Finanza.
Le indagini delle fiamme gialle – che hanno dovuto superare le barriere frapposte dagli indagati che comunicavano tra loro prevalentemente mediante chat criptate – hanno portato alla luce il tentativo fraudolento di porre in circolazione complessivi crediti fiscali inesistenti relativi a: Di particolare interesse la scoperta di un sistema di frode riguardante l’illecita costituzione di crediti d’imposta denominati ACE (Aiuti alla Crescita Economica), di cui al D.L. n. 73/2021 art. 16, che prevedeva (la norma non è più in vigore) per il contribuente la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta calcolato sul 15% dell’aumento del capitale sociale per anno di riferimento, applicando su tale ammontare l’aliquota IRES del 24%.E’ stato accertato come gli indagati avessero utilizzato oltre 230 intestatari di partita iva compiacenti, risultati privi di struttura economica e per lo più completamente sconosciuti al fisco (evasori totali); questi soggetti IVA, esistenti solo sulla carta, hanno solo formalmente dichiarato un aumento del capitale sociale, con il solo fine di poter costituire il menzionato beneficio fiscale. Questi crediti d’imposta, in ristretto arco temporale (2 giorni al massimo), erano poi oggetto di molteplici cessioni e trasferimenti in cassetti fiscali riferibili a diversi soggetti e/o società, in alcuni casi lo stesso credito è stato scambiato tra 34 diversi soggetti; ciò in modo da rendere impossibile tracciare e collegare tali movimenti per risalire al soggetto economico generante e, conseguentemente, risalire all’ultimo soggetto, quello che ha infine proceduto alla sua indebita compensazione.
Per aggirare i controlli previsti dal Decreto lgs 59/2011 da parte dell’Agenzia delle Entrate, i crediti così fittiziamente costituiti, per ciascun soggetto, non superavano mai la soglia dei € 150.000. L’attività svolta ieri dai finanzieri astigiani costituisce la conclusione di articolate indagini e accertamenti tipici della Guardia di Finanza, quale unico organo specializzato di polizia giudiziaria economico-finanziaria operante a tutela del Bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, primaria missione istituzionale del Corpo, mirata nel caso di specie a prevenire e contrastare le illecite condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche erogate per contribuire al rilancio dell’economia. Si sottolinea che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.
Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTOEvasione fiscale ultramilionaria, la Finanza sequestra beni a un imprenditore pontino
Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando provinciale di Latina hanno dato attuazione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali nei confronti di F.G., 55enne amministratore di una società di capitali operante nel settore del commercio all’ingrosso di parti e accessori di autoveicoli. Il sequestro cautelare è stato disposto dal gip di Latina a seguito […] LEGGI TUTTO
Evasione fiscale da 20 milioni, maxi-sequestro ad una ditta di autotrasporti
A seguito di una complessa indagine di polizia giudiziaria per gravi ipotesi di reati tributari, condotta dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina su delega della Procura della Repubblica di Latina, è stata eseguita un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina. “L’indagine ha […] LEGGI TUTTO
Fondi, riapre la palestra delle presunte violenze sessuali
Dopo le accuse di violenze sessuali, riapre la palestra Bm Wellness di Fondi. L’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Latina Giuseppe Cario aveva scosso l’intera comunità fondana. Al 29enne nativo di Gaeta Biagio Marsella la Procura di Latina contestava cinque violenze sessuali, di cui una ai danni di una minorenne, oltre all’esercizio della professione […] LEGGI TUTTO
Truffa bonus facciate: sequestrati 2,7 milioni di euro a Milano e Salerno
La Guardia di Finanza di Padova ha sventato una maxi truffa legata al Bonus Facciate, sequestrando beni per un valore di 2,7 milioni di euro. L’operazione è avvenuta nell’ambito di un’indagine che ha portato all’iscrizione di 13 persone nel registro degli indagati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio e ricettazione.PUBBLICITA
Le indagini, partite da un’analisi di rischio condotta dalla Guardia di Finanza di Padova, hanno permesso di scoprire un complesso meccanismo fraudolento ideato da alcune aziende per ottenere indebitamente il Bonus Facciate.
Nello specifico, gli indagati avrebbero creato società fittizie prive di qualsiasi struttura operativa e di dipendenti. Queste società, a loro volta, avrebbero emesso fatture per lavori edili inesistenti, generando crediti d’imposta fittizi che venivano poi ceduti a Poste Italiane o utilizzati per compensare debiti fiscali.
L’indagine ha accertato che i crediti d’imposta ceduti a Poste Italiane ammontano a circa 400 mila euro. Un indagato, inoltre, avrebbe utilizzato parte del denaro ottenuto per acquistare un immobile, mentre il restante denaro sarebbe stato ripartito tra i vari componenti della banda.Le misure cautelari disposte dal Tribunale di Nocera Inferiore rappresentano un duro colpo alle organizzazioni criminali che sfruttano le agevolazioni fiscali per lucrare in modo illecito. L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela del bilancio pubblico e nella lotta alle frodi che danneggiano i cittadini onesti.
Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTOFrode fiscale, sequestrati beni per oltre un milione di euro
All’esito di una complessa indagine di polizia giudiziaria per gravi ipotesi di frode fiscale, svolta dai finanzieri del Comando provinciale di Latina su delega del sostituto procuratore della Procura pontina Giuseppe Miliano, il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario ha dato esecuzione a un’ordinanza di sequestro preventivo da oltre un milione di euro. Gli […] LEGGI TUTTO
Droga tra i giovani, misura cautelare per uno studente di Minturno
Al termine di una articolata attività di indagine, i finanzieri del Comando provinciale di Latina hanno eseguito una misura cautelare personale nei confronti di un 19enne studente di Minturno, disposta dal gip del Tribunale di Cassino su richiesta della locale Procura della Repubblica. Fino a data da destinarsi il giovane, incensurato, avrà l’obbligo di presentazione […] LEGGI TUTTO
Frode coi fondi Pnrr, interdizione e sequestro da 600mila euro per un’azienda di Formia
All’esito di una complessa attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, nei giorni scorsi finanzieri del Comando provinciale di Latina hanno dato esecuzione all’applicazione della misura interdittiva di esercitare attività imprenditoriali e professionali nei confronti del titolare di un’impresa edile formiana e proceduto al sequestro di disponibilità finanziarie riconducili alla società, […] LEGGI TUTTO
Sequestrati oltre 12.000 litri di prodotto petrolifero adulterato a Caserta
Nelle scorse settimane, è stata effettuata un’operazione di controllo da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, con l’obiettivo di tutelare la libera concorrenza nel mercato dei carburanti.
Dopo un’analisi mirata, sono stati individuati e controllati diversi distributori di carburante nel territorio casertano, risultando che tre di essi commercializzavano gasolio adulterato, con il conseguente sequestro di 12.449 litri di prodotto.
Le imprese responsabili sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere per violazione dell’Articolo 40 D.Lgs. 504/95.
Quest’azione conferma la collaborazione efficace tra istituzioni per garantire la corretta commercializzazione dei prodotti petroliferi e contrastare eventuali illeciti che possano danneggiare i consumatori e ledere la concorrenza leale.
È importante sottolineare che la presunzione di innocenza rimane garantita per i soggetti coinvolti fino a una sentenza definitiva della competente Autorità Giudiziaria.
I provvedimenti adottati sono stati presi senza contraddittorio, ma questo avverrà successivamente davanti al Giudice terzo che varrà tutti gli elementi in questione. LEGGI TUTTO