More stories

  • in

    Napoli 15enne accoltellato alla gola in un tentativo di rapina

    Napoli. Notte di violenza, notte di sangue, notte di minori accoltellati.PUBBLICITA L’ennesimo episodio di violenza urbana che insanguina le strade di Napoli.Poco dopo le 0,30 della notte appena trascorsa i carabinieri della sezione radiomobile di Napoli sono intervenuti in strada comunale toscanella, nel quartiere Piscinola Marianella, per la segnalazione e di un minorenne ferito.La gazzella raggiunge il luogo, nei pressi di una pasticceria, ma la vittima, un 15enne, era già in viaggio per l’ospedale Cardarelli.Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il 15enne mentre era in sella a uno scooter in compagnia di un amico della sua stessa età sarebbe stato avvicinato da tre sconosciuti coetanei che lo avrebbero aggredito senza alcun apparente motivo.Uno di questi avrebbe colpito all’altezza del collo il 15enne con un’arma da taglio per poi fuggire.Per il 15enne ‘’ferita da taglio alla faccia, senza menzione di complicazioni’’ e dimissioni con una prognosi di 10 giorni.Il ragazzino è stato affidato ai genitori. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Vomero.Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, sparatoria ai Decumani: attacco ai Mazzarella

    Napoli. Due colpi di pistola sono stati esplosi la notte scorso in vico Campanile ai Santi Apostoli. Non ci sono feriti, ma solo bossoli a terra e tanta paura tra i residenti.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloDue pistoleri in sella a uno scooter hanno voluto far sentire la loro presenza criminale nella zona dove solo la scorsa settimana c’è stato un blitz che ha portato in carcere 22 persone tra i clan federati ai Mazzarella.
    Le indagini della Polizia sono orientate a pensare che si sia trattato di un atto intimidatorio per marcare il territorio, complice il vuoto di potere creato dagli arresti dei Mazzarella-Giuliano. Ma non è escluso che si tratti di una risposta ritardata al ferimento del cugino del boss Eduardo Saltalamacchia. Ma anche una strategia camorristica estemporanea tipica dei periodi di assenza di capi in libertà.
     Una stesa per marcare il territorio dopo il blitz Fortunatamente i proiettili non hanno colpito persone ne edifici o mezzi. Chi ha fatto fuoco urlando in strada ha puntato in alto sapendo che non doveva creare danni ma solo terrore. E così è stato.
    Il messaggio è arrivato e ora resta da capire se la sparatoria ai Decumani sia l’inizio di una nuova escalation di violenza, come raccontato dalle cronache di Napoli nelle ultime settimane nel centro della città. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

  • in

    Violenza nel carcere di Ariano Irpino: detenuto aggredisce dottoressa

    Aggressione brutale al carcere di Ariano Irpino: un detenuto ha contestato la terapia della dottoressa in servizio di guardia medica e l’ha poi aggredita fisicamente, provocandole ferite e tumefazioni in diverse parti del corpo. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di venerdì scorso, come denunciato dall’Osapp.PUBBLICITA

    Secondo quanto riferito da Emilio Fattorello, segretario regionale del sindacato, il detenuto ha prima insultato la dottoressa e poi l’ha colpita fisicamente. Nonostante le ferite riportate, la dottoressa ha deciso di non interrompere il turno di lavoro notturno e si è fatta medicare e refertare solo il giorno successivo.

    L’aggressione è stata evitata dal tempestivo intervento di un agente della Polizia Penitenziaria.
    L’Osapp, nell’esprimere solidarietà al medico aggredito, denuncia le numerose criticità del carcere di Ariano Irpino:

    SovraffollamentoCarenza di organicoGestione inadeguata dell’organizzazione del lavoroQueste condizioni, secondo il sindacato, creerebbero un clima di tensione e insicurezza all’interno del carcere, favorendo episodi di violenza come quello avvenuto venerdì scorso.
    L’Osapp sollecita un intervento immediato da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei detenuti del carcere di Ariano Irpino.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Pozzuoli arrestato stalker: “Non uscire o ti ammazzo”, le minacce di morte alla ex

    Pozzuoli arrestato stalker dopo le minacce di morte e i danneggiamenti nei confronti della ex fidanzata. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pozzuoli hanno arrestato un uomo di 46 anni per atti persecutori e danneggiamento nei confronti della sua ex fidanzata.
    Punti Chiave ArticoloL’uomo, non rassegnato alla fine della loro relazione durata 15 anni, aveva ripetutamente minacciato e molestato la donna, culminando con le gravi minacce di morte proferite la sera del 30 maggio. “Questa sera non permetterti di uscire altrimenti ti ammazzo!”. La donna, terrorizzata, si è recata presso la Stazione Carabinieri di Monteruscello per denunciare l’accaduto. “Questa sera non permetterti di uscire altrimenti ti ammazzo!”. Proprio mentre la 36enne raccontava ai Carabinieri i numerosi episodi di vessazioni e violenze subite, è giunta una segnalazione al 112 che informava di un uomo che stava danneggiando delle auto in sosta proprio nella via dove abita la donna. I Carabinieri della Stazione di Pozzuoli si sono immediatamente recati sul posto e hanno trovato l’uomo in evidente stato di agitazione. Con non poche difficoltà, i militari sono riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo. L’uomo è stato rinchiuso in carcere, dove dovrà rispondere dei reati di atti persecutori e danneggiamento.  I carabinieri invitano le donne a denunciare qualsiasi tipo di abuso L’episodio è un monito per tutte le donne che subiscono violenza o che sono vittime di stalking. È importante denunciare alle forze dell’ordine qualsiasi episodio di minaccia o violenza per potersi tutelare e per far sì che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. I Carabinieri di Pozzuoli, come tutte le Forze dell’ordine, sono sempre al fianco delle persone che si trovano in situazioni di difficoltà e di pericolo, pronte ad intervenire per tutelare la loro sicurezza. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Ad Aversa violenza in carcere: aggrediti 2 agenti penitenziari

    Violenza nel carcere di Aversa: ennesimo attacco a due poliziotti, Capece chiede interventi urgenti.
    Ancora un episodio di violenza all’interno della Casa di reclusione “Filippo Saporito” di Aversa. Questa mattina, un detenuto ha aggredito due poliziotti in servizio, ferendone uno in modo grave. A denunciare l’accaduto è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
    Secondo quanto ricostruito, un detenuto che da giorni dormiva fuori dalla cella si è scagliato contro un agente, colpendolo con violenza al braccio. Un altro poliziotto è intervenuto per difendere il collega, rimanendo a sua volta contuso.
    I due agenti sono stati trasportati in ospedale, dove hanno ricevuto una prognosi di 5 e 10 giorni.
    Capece denuncia la situazione insostenibile
    Capece ha duramente condannato l’ennesimo episodio di violenza e ha sollecitato un intervento immediato da parte delle autorità competenti. “Da tempo denunciamo le condizioni insostenibili delle carceri italiane”, ha dichiarato il segretario del Sappe. “Solo nel 2023 si sono verificati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza. I primi cinque mesi del 2024 sono già stati segnati da 708 aggressioni e 3.362 atti di violenza e resistenza”.
    Capece ha criticato la mancanza di provvedimenti risolutivi da parte dell’amministrazione penitenziaria e ha sottolineato lo stato di frustrazione e demotivazione degli agenti. “Il personale è allo stremo e ha perso ogni serenità lavorativa”, ha affermato. “L’amministrazione deve farsi carico del problema e attuare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli agenti”.
    Richiesta di regole ferree e tolleranza zero
    Per Capece è necessario un cambio di rotta radicale per ristabilire l’ordine e la sicurezza nelle carceri. “Servono regole ferree e una tolleranza zero verso i detenuti violenti”, ha concluso. “Lo Stato non può tollerare questa impunità diffusa. Occorrono interventi urgenti ed efficaci per tutelare i nostri agenti e garantire il rispetto della legge”. LEGGI TUTTO

  • in

    A Mondragone aggredisce la compagna in strada davanti alle figlie: arrestato

    Mondragone: aggredisce la compagna in strada davanti alle figlie, entrambe minorenni. Ha chiesto aiutato e ha fatto arrestato il violento dai carabinieri.
    Ieri sera, intorno alle 20:30, i carabinieri di Mondragone sono intervenuti in via Como per una richiesta di aiuto da parte di un anziano che ha segnalato un’aggressione in corso.
    Secondo quanto ricostruito, un uomo di 40 anni ha aggredito la propria compagna di 32 anni in mezzo alla strada, sotto gli occhi delle loro due figlie minori. L’uomo ha colpito la donna con pugni e spintoni, causandole diverse ecchimosi.
    La 32enne è riuscita a trovare rifugio presso l’abitazione di alcuni vicini, mentre l’aggressore si è barricato in casa.
    I carabinieri allertati da un cittadino
    Allertati dal cittadino, i carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno soccorso la donna, che è stata poi visitata dal 118. La 32enne ha formalizzato la denuncia e i carabinieri hanno arrestato il 40enne, già noto alle forze dell’ordine.
    L’uomo dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari o conviventi e rapina, in quanto, nel corso dell’aggressione, le ha sottratto il cellulare. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
    Ennesimo episodio di violenza in famiglia
    Ancora una volta, la cronaca di Napoli e dintorni registra un episodio di violenza in famiglia. I carabinieri, come sempre, sono al fianco delle vittime per garantire la loro sicurezza e tutelarle da abusi e soprusi. L’impegno delle forze dell’ordine è costante nel contrastare la violenza di genere e nel proteggere le donne e i minori. LEGGI TUTTO

  • in

    A Napoli picchia la fidanzata davanti ai carabinieri: arrestato 30enne

    I Carabinieri della Compagnia Napoli Bagnoli durante un controllo per la movida a Coroglio hanno arrestato un 30enne per maltrattamenti e lesioni personali ai danni della sua fidanzata.
    L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, quando i militari sono intervenuti in seguito alle urla di una donna che veniva aggredita dal suo compagno all’interno di un’auto.
    Dal lato passeggero scende una ragazza che in lacrime urla disperata. L’autista lascia l’auto e insegue la donna. La afferra per il braccio e la colpisce ripetutamente al volto e alla testa. Schiaffi e pugni che lasciano senza fiato.
    I carabinieri corrono dalla coppia ma ciò non evita che lui possa infierire sulla ragazza. Le prende per i capelli e le sbatte il volto su un muretto per poi continuare a scaraventargli dei cazzotti sulla testa.
    I 4 carabinieri con non poche difficoltà bloccano l’energumeno mentre la ragazza, sanguinante, si rifugia dai militari.
    La ragazza, 26enne, è stata soccorsa dai Carabinieri e trasportata in ospedale per le cure del caso. Ha poi denunciato il suo fidanzato, raccontando di aver subito aggressioni anche in passato, mai denunciate.
    L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e si trova ora in carcere.
    Si tratta del terzo arresto per reati simili compiuti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nelle ultime 24 ore. Un altro episodio che evidenzia la drammatica realtà della violenza contro le donne, un problema da affrontare con fermezza e con il contributo di tutti.
    Le forze dell’ordine invitano le donne che subiscono violenza a denunciare, ricordando che non sono sole e che esistono aiuti e supporti a loro disposizione.
    In caso di emergenza, chiamare il 112.
    I centri antiviolenza a Napoli e in Campania:
    Centro Antiviolenza “Donne in Sostegno” – 081 554 22 66Telefono Donna – 1522Associazione Differenza Donna – 081 554 88 28Centro Antiviolenza “Casa delle Donne” – 081 252 933Telefono Rosa Campania – 1522È importante ricordare che la violenza contro le donne è un reato e che le vittime hanno diritto ad essere aiutate e tutelate.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    LO SCANDALO Premier League choc: due calciatori 19enni arrestati per violenza sessuale

    La Premier League è stata scossa da un nuovo scandalo a sfondo sessuale. Secondo un’esclusiva del Daily Mail, due calciatori diciannovenni, militanti nello stesso club, sono stati arrestati con l’accusa di stupro. I nomi dei giovani non sono stati divulgati e, al momento, non risulta che siano stati sospesi dal club.
    Gli arresti sono avvenuti venerdì, e i due sono stati successivamente rilasciati su cauzione in attesa di ulteriori indagini. La denuncia è stata presentata alla polizia poche ore dopo l’incidente, con la presunta vittima che ha riferito di essere stata aggredita all’interno dello stadio del club prima di una partita serale.
    Il primo dei due calciatori è stato fermato per un interrogatorio nello stesso stadio e successivamente trasferito in commissariato. Dopo l’interrogatorio, è stato rilasciato il giorno successivo. Il secondo giovane è stato arrestato il giorno seguente e anch’egli è stato interrogato prima di essere rilasciato su cauzione. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, arrivano i carabinieri e gli getta addosso il barbecue: arrestato marocchino

    Nella giornata di ieri nel quartiere San Lorenzo di Napoli, i carabinieri sono intervenuti in seguito alla segnalazione di una lite, scoprendo che un 36enne di origine marocchina aveva litigato e aggredito una sua amica che lo ospitava da circa 15 giorni.
    Al loro arrivo, l’uomo ha insultato, minacciato e attaccato i militari, arrivando addirittura a lanciare un barbecue contro di loro, ferendone uno. Il 36enne è stato arrestato e dovrà rispondere di vari reati tra cui violenza, minacce, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali.
    L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva litigato e aggredito una sua amica che lo ospitava, reagendo in modo violento all’arrivo delle forze dell’ordine. LEGGI TUTTO

  • in

    Quartieri Spagnoli, aggredisce moglie con una bottiglia: arrestato

    Un uomo di 30 anni dello Sri Lanka è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
    L’arresto è avvenuto grazie all’intervento della Polizia a seguito di una segnalazione nella zona dei Quartieri Spagnoli. Una donna ha chiamato la Polizia per denunciare di essere stata aggredita fisicamente dal marito con una bottiglia di vetro.
    All’arrivo degli agenti, l’uomo ha opposto resistenza e ha iniziato a inveire contro di loro, ma è stato bloccato e arrestato. Questo non è stato il primo episodio di violenza domestica, come riportato dalla vittima, che ha dichiarato agli agenti di essere stata aggredita in precedenti occasioni.
    Gli agenti hanno trovato il 30enne in uno stato di alterazione psicofisica all’interno dell’appartamento e lo hanno immediatamente bloccato. L’intervento tempestivo della Polizia ha permesso di evitare ulteriori conseguenze negative e ha assicurato alla giustizia l’aggressore. LEGGI TUTTO

  • in

    Pesco Sannita, aggredisce ex convivente: arrestato

    Un uomo di trent’anni di Pesco Sannita, in provincia di Benevento, è stato posto agli arresti domiciliari per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex convivente e per averla aggredita fisicamente.
    Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata da Aldo Policastro, che ha coordinato le indagini dei carabinieri.
    Il trentenne aveva già ricevuto un divieto di avvicinamento alla vittima in precedenza, ma l’ha ignorato e l’ha minacciata e aggredita, colpendola con un pugno al volto dopo averla pedinata. LEGGI TUTTO

  • in

    L’EPISODIO Castellammare: madre ricoverata per violenze, figlio 16enne minaccia di darsi fuoco. Salvato dai carabinieri

    Siamo a Castellammare, è sera e in quelle ore c’è un ragazzo – ha 16 anni – che è pervaso dal buio nell’anima. Il luogo è l’ospedale San Leonardo e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia stabiese – allertati dal 112 – intervengono per un ragazzino in stato di agitazione.
    Pochi minuti e i militari sono davanti al pronto soccorso. Nel piazzale trovano il ragazzo in preda al panico e c’è un forte odore di benzina. Il 16enne si è cosparso del liquido infiammabile e nella mano destra ha un accendino, minaccia di darsi fuoco. Pare un gesto di un giovane invasato ma in realtà si nasconde una tragica storia fatta di sofferenze indicibili.
    Una richiesta di aiuto per un ragazzino che deve affrontare un problema molto più grande di lui. I Carabinieri si avvicinano al ragazzo e gli si gettano addosso. Strappano dalle sue mani l’accendino e lo portano in caserma. Pochi secondi negli uffici che culminano in un pianto forse liberatorio e una vicenda familiare ancora da ricostruire.
    La mamma del ragazzo infatti è in ospedale. La donna è ricoverata per delle lesioni e a picchiarla, scopriranno i militari, è stato il marito. I carabinieri procedono secondo i dettami del “codice rosso” comprendendo così il gesto di quel ragazzo che forse in quel modo plateale e all’apparenza insano ha voluto chiedere aiuto per porre fine ai tormenti patiti non solo da lui ma anche e soprattutto da sua madre, vittima di violenza di genere, che lui non riusciva a difendere dal proprio papà. LEGGI TUTTO