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    Notte dei Ricercatori: l’Emilia-Romagna protagonista con il progetto Savia

    Assemblea

    25 Settembre 2024

    L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna partecipa all’evento in programma la notte di venerdì 27 settembre a Bologna. Un’occasione per far conoscere Savia, il progetto sull’intelligenza artificiale per la qualità delle leggi, e i nuovi servizi per i cittadini

    L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna partecipa alla Society Notte Europa dei Ricercatori in programma nella notte di venerdì 27 settembre. Un’occasione per far conoscere il progetto SAVIA sull’intelligenza artificiale per la qualità delle leggi, lanciato quest’anno dall’Assemblea regionale in collaborazione con CINECA, Università di Bologna e Uniocamere e che vede la collaborazione di ANCI e UPI regionali. Con l’Assemblea legislativa anche l’area comunicazione dei Programmi regionali Fesr e Fse+ della giunta dell’Emilia-Romagna. 
    Alla postazione dell’Assemblea legislativa, che sarà collocata all’interno del complesso dell’Area Territoriale di Ricerca del CNR in via Gobetti 101 a Bologna, sarà possibile saperne di più su Europe Direct e Programmi regionali Fesr e Fse+, per ricevere informazioni riguardo a opportunità, politiche e iniziative dell’Unione europea; su Concittadini, il progetto di cittadinanza attiva dell’Assemblea legislativa dedicato alle scuole, alle associazioni e al terzo settore con protagonisti ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado (https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza); sul Corecom, per avere informazioni in particolare sulla piattaforma Conciliaweb per la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di telefonia, e al passaggio al nuovo standard europeo per la trasmissione televisiva DVB-T2.
    La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’iniziativa si svolge in tutta Europa e paesi limitrofi l’ultimo venerdì di settembre. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli, concerti e performance artistiche.
    La Notte Europea dei Ricercatori è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie con l’obiettivo di promuovere le carriere dei ricercatori in Europa.
    ps://www.nottedeiricercatori-society.eu/sites/default/files/2024-09/Programma-NDR-24-1.pdf

    Assemblea

    25 Settembre 2024 LEGGI TUTTO

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    Emergenza alluvione: concluso il dibattito sulla comunicazione della presidente Priolo

    Continua il dibattito in Assemblea legislativa dopo la prima comunicazione della presidente facente funzione Irene Priolo sull’emergenza alluvione. “La situazione è molto diversa rispetto all’anno scorso, le persone hanno un approccio diverso perché ci sono molti problemi. Il governo ha fatto passerelle e non ha risolto i problemi. Dal governo sono arrivate illazioni, offese e nessuna soluzione”, spiega Giulia Pigoni (Italia Viva) per la quale “bisogna arrivare al merito dei problemi, trovare soluzioni”.
    “Il ministro Musumeci almeno ha ricordato i numeri sugli investimenti del passato a tutela dei territori, 600 milioni da Roma in 14 anni, circa 10 milioni euro all’anno per la Romagna, dopo quanto accaduto nel 2023 le cose stanno cambiando, numerosi sono, come ci ha ricordato Priolo, gli interventi attivati, 1,4 miliardi di euro in confronto a 10 milioni di euro”, sottolinea Manuela Rontini (Pd). La consigliera critica poi l’atteggiamento della minoranza: “Dall’opposizione si passa dal negazionismo climatico al negazionismo meteorologico, qui si travisa la realtà, i cittadini non ne possono più delle polemiche sterili, dello scarica barile sulle responsabilità, ci chiedono di guardare in avanti, pretendono azioni concrete”.
    “Non c’è mai stata assunzione di responsabilità da parte della Regione Emilia-Romagna rispetto alla mancata manutenzione dei fiumi, la colpa è sempre del governo nazionale”, sottolinea Massimiliano Pompignoli (Gruppo Misto). “Si interviene sempre dopo, serve invece capire cosa ha fatto la Regione Emilia-Romagna prima, le risorse per la prevenzione non sono state aumentate, la maggioranza non sa più cosa dire, bisogna dare un segnale di sicurezza ai cittadini, serve un cronoprogramma degli interventi”.
    Per Andrea Liverani (Lega) “in questi anni è mancata la manutenzione dei fiumi, a Faenza ci siamo presi l’impegno in consiglio comunale a intervenire, maggioranza e opposizione, rispetto alla pulizia del fiume Lamone, purtroppo si agisce sempre quando è già tardi”. “Serve fare di più, la gente mi chiama – aggiunge – per sapere cosa si sta facendo in Regione Emilia-Romagna, mi ci metto anche io in mezzo, dobbiamo dare risposte concrete”.
    Fabio Rainieri (Lega) ribadisce che “ancora una volta Ridracoli ha salvato una parte del territorio colpito dalle alluvioni ma le nostre proposte di interventi sulla diga di Vetto o su altri invasi non sono mai state accolte da questa giunta e dalla maggioranza. Invito Piccinini e Zamboni a illustrare i loro progetti legge agli alluvionati per capire le modifiche necessarie”.
    Per Marco Mastacchi (Rete Civica) “di cose da fare in questi mesi ce ne sarebbero state tante, a partire dalla rimozione del legname dagli alvei dei fiumi e dalla pulizia delle arcate dei ponti. Non avrebbero risolto i cambiamenti climatici ma avrebbero attenuato i danni subiti. Dobbiamo partire dalle cose più facili e più risolvibili dando il segnale che il grido di aiuto dei cittadini è ascoltato”.
    La Presidente Irene Priolo replica alle forze politiche ricordando che “abbiamo bisogno di un’accelerazione importante avendo davanti autunno e inverno. Non possiamo pensare che basti solo il grande impegno del commissario straordinario Figliuolo. Il governo deve garantire una deroga straordinaria per approntare gli interventi urgenti. Sui territori abbiamo avviato, già dallo scorso anno, lavori per oltre un miliardo di euro, condivisi nelle commissioni assembleari. Per i sindaci sono stati provvidenziali: hanno salvato molte realtà, perché abbiamo agito in modo rinnovato. Il governo deve predisporre le norme per modificare e finanziare i piani speciali”. Facendo una riflessione su questi anni, la Presidente sottolinea che “molti aspetti sulla difesa del suolo non sono mai stati affrontati in maniera strutturale. Se i soldi ci sono, occorre approntare un piano serio. Serve coesione per concretizzare il lavoro che col commissario Figliuolo stiamo portando avanti in queste settimane”.
    Alle ore 18 circa la presidente Emma Petitti ha chiuso l’Assemblea.
    (Cristian Casali, Lucia Paci, Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    24 Settembre 2024 LEGGI TUTTO

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    Emergenza alluvione: il dibattito sulla comunicazione della presidente Irene Priolo

    Sostegno dal centrosinistra, critiche da parte del centrodestra. Prosegue in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna il dibattito sulla comunicazione della presidente facente funzioni della Regione Irene Priolo che nel suo intervento ha ribadito la richiesta al governo di assumersi le proprie responsabilità sia in termini di tempi sia di quantità delle risorse stanziate per il post alluvione 2023 e 2024.
    “In poco più di un anno siamo finiti sott’acqua per tre volte. Ci chiediamo cosa è stato fatto par la tutela del territorio” interviene Daniele Marchetti (Lega). Il consigliere entra poi nello specifico: “Serve fare prevenzione, impressionante la montagna di tronchi di legna sul fiume Lamone, per rafforzare gli argini di quel corso d’acqua sono stati previste risorse importanti ma utilizzate solo in minima parte, così come ci sono ritardi nei territori sulla realizzazione delle casse d’espansione”. 
    Mirella Dalfiume (Pd) afferma che “non si può negare l’evidenza degli effetti del cambiamento climatico: gli esperti dicono che quanto accaduto è stato determinato anche dalle temperature anomale del nostro mare Adriatico, che, incrociandosi con l’aria più fresca in arrivo dall’Atlantico, ha prodotto questa potenza nelle precipitazioni temporalesche. Negare questi dati significa fare un torto proprio alle persone colpite dall’alluvione”.
    “Abbiamo ritenuto doveroso fare una conferenza stampa  evidenzia Marta Evangelisti (Fdi)-, per difendere il generale Figliuolo e la struttura commissariale, che non ha colore politico e che lavora per l’Emilia-Romagna. Abbiamo riportato dati che sono pubblici e che riguardano i fondi stanziati. Per quanto riguarda la seduta odierna, la presidente Priolo dice che ci vorrebbe molto più tempo per relazionare su tutto e noi avevamo chiesto proprio questo: di discuterne nella commissione permanente per evitare la bagarre politica e poter ascoltare anche i referenti territoriali. Ma ora siamo qua e qualche domanda dobbiamo porla e vorremmo avere risposte. Quell’argine che si è rotto nuovamente sul Lamone una spiegazione la merita, così come quei finanziamenti che erano stati previsti per interventi prima del maggio del 2023, che sono stati poi destinati ad altre opere”.
    Per Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) “l’Emilia-Romagna sa agire in emergenza ma serve fare un passo indietro. Il territorio regionale è particolarmente urbanizzato, molti corsi d’acqua sono stati modificati, ci sono fragilità e serve ripensare le strategie anche rispetto ai cambiamenti climatici. Da Roma si vorrebbe cancellare il green new deal. Serve invece ridare spazio ai fiumi e occorrono più piante”. “Serve – conclude la consigliera – una legge regionale organica sul clima, così come è necessario più coordinamento fra istituzioni”.
    Per Emiliano Occhi (Lega) “mancano gli investimenti a tutela del territorio, non si fa manutenzione, si sono perse le competenze e mancano le progettualità”. “La politica – aggiunge– deve fare delle scelte: servono nuove infrastrutture, perché è sempre più probabile avere eventi di questo tipo. Ce lo impone il cambiamento climatico. Dobbiamo essere pronti e serve più coraggio”.
    Per Stefano Caliandro (Pd) “serve capire quali sono le problematiche collegate a questi eventi che hanno colpito il nostro territorio. Occorre distinguere quelle che sono le opere possibili da quelle impossibili. La commissione assembleare Territorio e ambiente è disponibile ad affrontare questi problemi”.
    “Per questa giunta tutto quello che funziona nella gestione dell’alluvione è merito della Regione, tutto quello che non funziona è colpa del governo: è un modo di lavorare sbagliato, prima di fare polemiche contro altre Istituzioni la Regione dovrebbe chiedersi se è riuscita a fare tutto quello che doveva fare”, critica Simone Pelloni (Rete civica).
    Per il neo consigliere Matteo Manfredini (Lista Bonaccini) “occorre riconoscere che c’è un cambiamento climatico in corso. L’opposizione deve accettare ciò che dice la scienza e ciò che i fatti ci mettono davanti evitando speculazioni politiche”.
    Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) rimarca “l’importanza del lavoro degli enti territoriali nelle emergenze: per garantire il personale necessario il governo deve prevedere altri stanziamenti. La struttura commissariale, a Roma, è troppo distante per agire efficacemente. Fondamentale introdurre il credito di imposta per intervenire con maggiore rapidità. I ristori sono rallentati e molti cittadini hanno rinunciato a fare domanda”.
    Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “la prima verità dell’alluvione è la più dolorosa: non si è stati capaci di affrontare un problema che sappiamo si può riproporre. In una anno e mezzo sono state fatte molte cose, ma i problemi restano. Bisogna fare di più per la prevenzione”.
    (Brigida Miranda, Cristian Casali, Lucia Paci e Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    24 Settembre 2024 LEGGI TUTTO