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    Franchi (Pd): il Comune di Vergato metta in sicurezza il distaccamento dei Vigili del Fuoco

    Ambiente e territorio

    13 Settembre 2024

    Lo chiede una interrogazione sottoscritta anche da Marcella Zappaterra e Mirella Dalfiume

    Il Comune di Vergato e gli altri enti competenti provvedano tempestivamente alla manutenzione e agli interventi necessari per ripristinare e mettere in sicurezza la sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco.
    A chiederlo è un’interrogazione del Partito democratico a firma di Romano Franchi (primo firmatario), Marcella Zappaterra e Mirella Dalfiume.
    “Il 24 giugno 2024, a causa di fenomeni meteorologici eccezionali, il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Vergato ha subito un allagament, che ha coinvolto l’intera parte sottostante della struttura. L’allagamento ha causato danni significativi alle attrezzature, ai materiali e agli arredi del distaccamento, compromettendo la funzionalità operativa”, spiega Franchi, che ricorda come “nella notte tra l’8 ed il 9 settembre si è reiterato un allagamento al piano -1 della sede, evento che rende indispensabile un intervento tempestivo per ripristinare la piena operatività del distaccamento al fine di garantire la sicurezza dei Vigili del Fuoco e, se non già realizzata, un’operazione di pulizia straordinaria su iniziativa del Comando dei Vigili del Fuoco per garantire condizioni operative ottimali”.
    Da qui la richiesta di intervenire sul Comune di Vergato perché si attivi per risolvere il problema.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

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    Zamboni (Europa Verde): fare chiarezza sul taglio della vegetazione sui torrenti Crostolo e Rodano

    Ambiente e territorio

    13 Settembre 2024

    La consigliere ecologista rilancia i dubbi delle associazioni ambientaliste e dell’Ateneo

    Fare chiarezza sugli interventi sulla vegetazione dei torrenti Crostolo e Rodano, in provincia di Reggio Emilia.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “le associazioni ambientaliste reggiane (Università verde Reggio Emila, WWF Emilia Centrale, Gruppo Reggiano Ecologista e Naturalista giacche verdi ‘Green – odv, Legambiente Reggio Emilia, FEDERNATURA Emilia-Romagna) hanno chiesto alla Regione Emilia-Romagna e ad AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), tramite una petizione, che vengano riviste le modalità di esecuzione degli interventi in atto sulla vegetazione ripariale dei torrenti Crostolo e Rodano nel comune di Reggio Emilia in quanto troppo impattanti per i delicati corridoi ecologici e per la biodiversità presente su quei territori”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “se i lavori per la realizzazione delle opere relative al lotto denominato “Lotto 2 – RE-E-234-M (presidio PTI_PR3)”, siano a oggi iniziati, specificandone, in caso positivo, i dettagli”.
    Silvia Zamboni vuole inoltre sapere “se le richieste sollevate dal Comune di Reggio Emilia – redazione di un progetto più approfondito che chiarisca quali e quante piante verranno rimosse durante l’intervento; valutazione della portata dell’impatto dell’intervento sulle componenti ecologiche, ambientali e sociali; disponibilità da parte di AIPO a esporre il progetto alla popolazione al fine di favorire un percorso di presa di coscienza da parte dei cittadini che frequentano le zone interessate nonché la prescrizione di prevedere la rimozione delle sole piante presenti all’interno degli alvei fluviali – siano state prese in considerazione da parte di AIPO e, in caso negativo, se non si ritenga opportuno adoperarsi affinché lo siano”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    13 Settembre 2024 LEGGI TUTTO

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    Bulbi (Pd): rivedere il decreto sulle concessioni balneari

    Il governo deve cambiare il decreto sulle concessioni balneari, tenendo conto delle criticità evidenziate dalla Regione Emilia-Romagna e dalle associazioni di categoria, al fine di salvaguardare le imprese del settore e garantire equità e stabilità.
    La sollecitazione nei confronti della giunta regionale è di Massimo Bulbi (Pd), il quale in un atto ispettivo sottolinea come il decreto recentemente approvato dal consiglio dei ministri e che proroga le concessioni balneari fino al settembre 2027, “sembra mancare l’obiettivo di trovare un reale equilibrio tra l’apertura del mercato delle concessioni e la tutela delle legittime aspettative degli attuali concessionari, suscitando insoddisfazione tra gli operatori del settore”.
    Bulbi, rimarcando come “le misure previste hanno generato forti preoccupazioni e critiche da parte delle istituzioni locali e degli operatori balneari, i quali temono che il provvedimento metta a rischio la sopravvivenza delle piccole e medie imprese, in particolare quelle a conduzione familiare”, auspica l’approfondimento degli aspetti tecnici nei 60 giorni che intercorreranno prima della conversione in legge del provvedimento.
    Per il dem, tra i miglioramenti proposti, “le linee guida avanzate dalla regione Emilia-Romagna rappresentano già il punto di riferimento per superare molti di questi limiti e sostenere le linee strategiche unitarie sulle concessioni a sostegno del modello turistico regionale, fatto di migliaia di imprese familiari, lavoro, associazioni e cooperative”.
    La revisione dell’atto del governo è poi giudicata necessaria “per garantire che il sistema di gare sia equo e non favorisca esclusivamente gli operatori con grandi disponibilità economiche, ma tenga conto dell’integrazione tra le attività balneari e altre attività turistiche, come alberghi e campeggi, già presenti sul territorio”. Anche il tema degli indennizzi è particolarmente critico e per il consigliere “può rendere iniqua la competizione favorendo l’ingresso di grandi operatori economici, con il rischio di stravolgere l’economia turistica della regione”.
    Da qui la richiesta al governo di recepire il documento della Regione Emilia-Romagna, “frutto di un dialogo con sindaci, associazioni di categoria e sindacati con proposte concrete e migliorative per tutelare le imprese locali e garantire la stabilità del settore balneare”.
    (Luca Boccaletti)

    Imprese lavoro e turismo

    13 Settembre 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): sostenere economicamente i pazienti costretti a recarsi fuori regione per un trapianto

    Sanità e welfare

    12 Settembre 2024

    Nell’interrogazione si chiede alla giunta di sostenere le spese per viaggio, vitto e alloggio per coloro che devono recarsi fuori regione per un trapianto e per i loro accompagnatori

    Sostenere economicamente i cittadini residenti in Emilia-Romagna che sono costretti a recarsi fuori regione per un trapianto, ma anche per le visite preliminari propedeutiche e per quelle successive.
    È quanto chiede Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica, con un’interrogazione rivolta alla giunta.
    “In questa Regione – spiega il capogruppo – non è ancora previsto il rimborso delle spese extrasanitarie per i pazienti che devono effettuare trapianti al di fuori del territorio regionale, che sono dunque costretti a sostenere a proprio carico le spese inerenti viaggio, vitto e alloggio. Il rimborso deve riguardare non solo la persona che si sottopone all’intervento del trapianto, ma anche l’accompagnatore per l’intera durata del soggiorno: analogamente, il rimborso deve essere previsto anche per il donatore vivente e il suo eventuale accompagnatore”.
    Mastacchi sollecita perciò un intervento della giunta nella consapevolezza che “il trapianto di organi e tessuti è un trattamento medico di consolidata e comprovata validità clinica che rappresenta in gran parte dei casi l’unica possibilità di sopravvivenza per l’ammalato: ed è ormai assodato che un’efficace e adeguata continuità assistenziale pre e post trapianto garantisce i migliori risultati nei soggetti sottoposti o da sottoporre a trapianto”.
    Infine, secondo il consigliere, “il concetto di continuità assistenziale non deve limitarsi alla sola dimensione medica in senso stretto ma riguardare anche la più ampia dimensione socio-sanitaria. È quanto mai opportuno che le spese extrasanitarie, sostenute dal paziente e da un suo accompagnatore, vengano rimborsate, così come già accade in diverse regioni italiane”.
    (Brigida Miranda)

    Sanità e welfare

    12 Settembre 2024 LEGGI TUTTO