Elezioni regionali 2024: le linee guida per la par condicio
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Roberto Cavalieri
“Il volontariato penitenziario rappresenta per il detenuto un supporto fondamentale per non isolarsi: un aspetto centrale nel percorso di reinserimento sociale, durante la pena e al suo termine”.
Il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, impegnato a favorire un rapporto fra le associazioni attive nelle carceri dell’Emilia-Romagna sui percorsi rivolti ai detenuti, torna ancora una volta sull’importanza del volontariato nei percorsi riabilitativi rivolti alle persone detenute.
“Consentire al detenuto di portare avanti un percorso che gli sarà poi utile una volta uscito dal carcere, rappresenta certamente lo strumento più in grado di aiutarlo nella fase della rieducazione che terminerà con il reinserimento, anche rispetto al rischio di ricadere in condotte delittuose. In questo processo, il ruolo del volontariato, a supporto dell’amministrazione penitenziaria, è centrale”, sottolinea Cavalieri. “Bisogna quindi sempre più – aggiunge – puntare sul volontariato e le stesse istituzione che gravitano intorno al carcere devono lavorare per rafforzare questa componente del sistema”.
Il garante Cavalieri ha sempre considerato il ruolo del volontariato carcerario centrale nel percorso rivolto al reinserimento del detenuto, tanto che sono numerose le iniziative promosse per favorire un costante scambio di idee fra le tante associazioni attive in carcere. Lo dimostra il ciclo di incontri organizzati nelle strutture carcerarie della regione. Si è partiti nel dicembre 2022 dalla casa di reclusione modenese di Castelfranco Emilia, per proseguire poi nel 2023 e nel 2024 con le visite negli istituti penitenziari di Forlì, Ravenna, Piacenza, Parma, Modena e Reggio Emilia. I prossimi appuntamenti saranno nelle case circondariali di Bologna (7 ottobre), in quella di Rimini (6 novembre) e in quella di Ferrara (4 dicembre). Contestualmente sono previsti anche focus group (incontri online), uno per ogni area di pertinenza di ciascuna struttura carceraria.
Sono poi in programma incontri tematici (sempre on line), rivolti al volontariato carcerario di tutta la regione. I temi trattati sono: il contrasto alla povertà (15 ottobre), le dimissioni e l’accoglienza nel territorio (16 ottobre), la spiritualità e il culto (17 ottobre), il genere (18 ottobre); un gruppo è dedicato a cultura, sport, istruzione e lavoro (21 ottobre); infine, sono previsti due focus su affettività, famiglia e minori (22 ottobre) e su reti locali e rapporti con le istituzioni e gli enti locali (23 ottobre). Si tratta di un lavoro lungo e complesso che porterà alla redazione di una relazione finale.
Il documento sarà al centro di un convegno con esperti di tutti i settori legati al carcere, organizzato dallo stesso garante, che si terrà il 21 novembre prossimo a Bologna, nella sede dell’Assemblea legislativa. Fra gli invitati Matteo Maria Zuppi (arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana), Sonia Specchia (esperta, già segretaria generale della Cassa delle ammende), Paola Atzei (responsabile dell’area formazione di Volabo), Marco Bonfiglioli (direttore dell’Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna e delle Marche), Mauro Palma (già garante nazionale delle persone private della libertà personale), Pietro Buffa (criminologo, già dirigente del ministero della Giustizia), Aldo Scolozzi (dirigente penitenziario e direttore dell’Uiepe dell’Emilia-Romagna e Marche), Ivo Lizzola (professore di pedagogia della marginalità, del conflitto e della mediazione all’Università di Bergamo) e Denise Minotti (magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di sorveglianza di Bologna).
“Il convegno – spiega Cavalieri – è dedicato al volontariato penitenziario in Emilia-Romagna. Vuole rappresentare un’occasione di confronto sulle attività dedicate al detenuto, con l’obiettivo di rendere sempre più solido il ponte che collega l’interno del carcere con l’esterno. In questo, il volontariato assume un ruolo centrale”.
Oltre al garante, a promuovere il convegno sono il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche, la Confederazione regionale dei Centri di servizio per il volontariato dell’Emilia-Romagna (CSVnet) e il Centro interdisciplinare di ricerca sulla vittimologia e sulla sicurezza dell’Università di Bologna (Cirvis).
(Cristian Casali)
Assemblea
1 Ottobre 2024 LEGGI TUTTO
Conoscere ed esplorare le implicazioni legate all’adozione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, nello studio e nel futuro professionale. È l’obiettivo di un ciclo di incontri, tenuti da esperti autorevoli nel panorama italiano e internazionale, promossi dall’Assemblea legislativa e rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado dell’Emilia-Romagna. Ogni incontro avrà una parte iniziale in cui l’esperto fornirà una panoramica sul tema di approfondimento mentre nella seconda parte dell’incontro verrà lasciato spazio al confronto con gli studenti, che potranno porre domande e animare il dibattito.
Il primo di questi incontri, dal titolo “Intelligenza artificiale e sicurezza” si terrà il 25 novembre, dalle 10.30 alle 13.00, presso la Sala Botte B4 del Tecnopolo Manifattura di via Stalingrado 84/3 a Bologna. Al centro dell’incontro e della riflessione ci sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle prossime generazioni di lavoratori e il suo utilizzo in modo antropocentrico. Interverrà Matteo Flora, professore in Fondamenti di sicurezza delle AI e delle superintelligenze alla European School of Economics. Attualmente Flora presiede anche il corso di Generative AI for Marketing presso l’Università Bicocca: co-fondatore del Centro Hermes per i Diritti Umani Digitali, è inoltre presidente di PermessoNegato Aps, associazione no-profit che si occupa del supporto alle vittime di Revenge Porn & Sextortion.
La durata dell’incontro sarà di circa tre ore e sarà possibile partecipare sia in presenza sia online. Le classi potranno essere iscritte dal docente di riferimento per partecipare in presenza o a distanza, a uno o più incontri, compilando questo form. Si consiglia di prenotare le classi quanto prima e di prediligere l’iscrizione in presenza, per consentire agli studenti di sfruttare al meglio l’occasione di confronto e di interazione con gli esperti.
Per ulteriori informazioni scrivere a: luisa.monti@regione.emilia-romagna.it
In calendario, in date ancora da definire, sono previsti i seguenti incontri: “Intelligenza artificiale e fake” con Marta Ottaviani, laureata in lettere moderne e curatrice, assieme a Livia Ponzio, del canale Fake Republic, che indaga il mondo della disinformazione, della guerra non lineare e delle operazioni di influenze e propaganda; “Intelligenza artificiale e umanità” con Padre Benanti, presbitero e teologo italiano del Terzo ordine regolare di San Francesco, insegnante alla Pontificia Università Gregoriana e presso l’Università di Seattle e consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia; “Intelligenza artificiale ed etica”, in via di definizione.
Maggiori informazioni su questo e sugli altri momenti previsti dal ciclo di incontri verranno progressivamente aggiornate qui
(Brigida Miranda)
Assemblea
1 Ottobre 2024 LEGGI TUTTO
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Ambiente e territorio
30 Settembre 2024
“La Regione intervenga contro la decisione di Commissione Ue e facendo passare il predatore da specie rigorosamente protetta e “protetta”. Fermare anche la campagna politico-mediatica contro questo animale”
La Regione si impegni a contrastare l’indebolimento dello status di protezione del lupo.
Lo chiede, in un’interrogazione, la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo misto), la quale si rivolge alla giunta per sapere se non ritiene “necessario e urgente” rivedere la “decisione, del 25 settembre 2024, della Commissione europea e del Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Unione europea (Coreper) di indebolire lo status di protezione del Lupo, passandolo da specie “rigorosamente protetta” a specie “protetta”, nonché, questa campagna politico-mediatica contro la specie Lupo ed avviare azioni e progetti concreti che, a partire dai dati reali e dalle evidenze scientifiche su questa specie di straordinaria importanza, in termini di biodiversità, consentano alle comunità rurali e alla società regionale tutta una riappropriazione della memoria culturale delle modalità di convivenza con questo importante predatore”.
Il lupo, sottolinea la consigliera, è “particolarmente importante”, perché incrementa la biodiversità di tutto l’ambiente in cui vive “e di cui rappresenta una chiave di volta naturale, avendo anche un effetto ombrello su altre specie e habitat naturali, nonché, di straordinaria importanza, appunto in termini di biodiversità, poiché, per esempio, con la sua dieta, il lupo regola naturalmente la presenza di alcune popolazioni di erbivori”.
Per fermare la campagna politico-mediatica anti lupo – completamente slegata da ogni dato ed evidenza scientifica – servono “campagne informative diffusione di dati scientifici, introduzione concreta degli strumenti di protezione degli animali allevati e in generale degli animali domestici e soprattutto mettendo in campo azioni per una riappropriazione della memoria culturale delle modalità di convivenza con questo predatore”.
(Gianfranco Salvatori)
Ambiente e territorio
30 Settembre 2024 LEGGI TUTTO
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