Condanne per quasi un secolo e mezzo in totale, e la conferma dell’ipotesi di associazione a delinquere. Questo il bilancio degli abbreviati del processo nato da “Risiko”, inchiesta coordinata dall’Antimafia di Roma e che sul finire del 2024 ha sgominato una presunta organizzazione criminale con base operativa a Fondi e non poche ramificazioni anche oltre la provincia di Latina, un gruppo armato dedito al traffico di droga. Nella serata di martedì il Tribunale della Capitale ha emesso le prime sentenze, infliggendo la pena più alta a Gianluca Del Vecchio, 42enne fondano gemello dell’ormai ex latinante Massimiliano, pure lui finito al centro dell’inchiesta e che verrà giudicato nel corso di un’altra tranche. Gianluca Del Vecchio, considerato uno dei capi promotori dell’associazione, è stato condannato a 18 anni e 3 mesi di carcere.
Il 61enne originario di Messina Alessandro Artusa e il 29enne Roberto Ciarelli – entrambi residenti a Latina – sono stati condannati a 18 anni il primo, e a 15 anni e 6 mesi il secondo. Il 49enne napoletano trapiantato a Roma Luigi Buonocore è andato incontro a una pena pari a 16 anni e 6 mesi. Il 39enne di Fondi Onorato Rotunno a 13 anni, 11 mesi e 10 giorni, il 56enne concittadino Giovanni Masella a 11 anni e 6 mesi. Il 28enne nato a Pompei e residente a Fondi Alberto Di Vito è stato condannato a 10 anni e 6 mesi, il 28enne latinense Daniel De Ninno a 10 anni e 4 mesi. Al 40enne di Fondi Luciano Zizzo sono stati inflitti 8 anni e 6 mesi, ma è stato assolto “per non aver commesso il fatto” in merito alla contestazione di appartenenza all’associazione criminale. Continuando, il 54enne fondano Dino Agostino Adolfo Bortone è stato condannato a 6 anni e 8 mesi, medesima pena a carico del 25enne nativo di Castellammare di Stabia e residente a Fondi Claudio Pinto. Condannati anche il 45enne Johnny Lauretti e la compagna 48enne Mariateresa Alecci, che hanno potuto beneficiare delle attenuanti riconosciute dalla decisione di diventare collaboratori di giustizia (un pentimento che all’inizio del 2025 portò a un’intimidazione incendiaria che distrusse la loro villa e diversi veicoli): per Lauretti è stata decisa una pena di 8 anni, 9 mesi e 10 giorni, per la donna di 2 anni e 8 mesi.
Nel collegio difensivo figuravano gli avvocati Maurizio Forte, Oreste Palmieri, Alessia Vita, Benedetta Orticelli, Cesare Placanica e Giuseppe Belcastro.
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