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    Evangelisti (FdI): fare luce su gara d’appalto macchine ristoratrici al Sant’Orsola

    “Relazionare in merito alle gare d’appalto per la gestione del servizio delle macchine ristoratrici presso l’ospedale Sant’Orsola”.
    A sottoporre il quesito alla giunta regionale è Marta Evangelisti (FdI), la quale fa proprie le numerose segnalazioni di continui disservizi su queste macchine, particolarmente frequenti presso i distributori del Padiglione 23.
    “Tale situazione -continua la capogruppo- arreca notevole disagio agli utenti e, come indica la normativa, è dovere del gestore effettuare controlli e risolvere i problemi tecnici che impediscono il corretto funzionamento delle macchine ristoratrici. A fronte di segnalazioni che riferiscono di guasti sistematici, si potrebbe prefigurare la mancata tutela del consumatore e inadempienza contrattuale”.
    Alla luce di ciò, Evangelisti, oltre a chiedere i dettagli della gara di appalto per i distributori automatici con particolare riferimento agli obblighi e adempimenti dell’azienda preposta alla gestione, chiede anche quali controlli metta in atto l’Ausl di Bologna in merito al corretto funzionamento dei distributori e se, per quanto riguarda il Padiglione 23, “gli uffici competenti dell’Ausl hanno effettuato segnalazioni e solleciti di risoluzione dei disservizi all’azienda che ha la gestione delle macchine ristoratrici automatiche”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    20 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Reggio Emilia, Mastacchi (Rete Civica): chiarire i motivi dei lavori sul torrente Enza

    “Chiarire i motivi dei lavori sul torrente Enza nel comune di Vetto”.
    Con questo quesito Marco Mastacchi (Rete Civica) interroga la giunta sul cantiere dell’Enza che, in corrispondenza del taglione, sta effettuando lavori finanziati dal PNRR per un importo complessivo di 350mila euro.
    Ricordando come la zona “è la stessa in cui, ormai da anni, sono fermi i lavori per la costruzione della diga di Vetto, area peraltro dove le sponde del torrente sono già naturalmente elevate”, Mastacchi sottolinea l’assenza di strutture pubbliche o private così come di abitazioni civili. “Una zona, continua ancora il consigliere, con versanti molto alti che escludono il verificarsi di problematiche connesse a un’eventuale esondazione del torrente Enza in caso di piena”.
    Da qui l’atto ispettivo per capire “quali sono le finalità dei lavori che vengono realizzati in prossimità del taglione di Vetto d’Enza, in forza dei quali è già visibile il cambio rilevante del letto del torrente”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    20 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Catellani (Lega): no ai medici a gettone soprattutto nei pronto soccorso

    “No ai medici a gettone, soprattutto nelle strutture di pronto soccorso”.
    È la sollecitazione di Maura Catellani (Lega), la quale vede una contraddizione tra la legislazione nazionale, che per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario prevede l’affidamento a terzi per i servizi medici ed infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, e quanto accade in molte Asl della regione, soprattutto in quella di Reggio Emilia.
    Facendo seguito alla denuncia di un sindacato di categoria che pochi giorni fa ha manifestato perplessità e criticità sull’uso dei così detti ‘medici gettonisti’, Catellani ricorda come nella Asl reggiana già da un paio di anni i medici privati delle cooperative sostituiscono i medici ospedalieri negli ambulatori di pronto soccorso. “L’uso di questo tipo di personale sanitario -specifica ancora la consigliera- pare confermato anche sui mezzi di soccorso avanzat, dove vengono utilizzati al posto dei medici di emergenza territoriale convenzionati”.
    Facendo quindi riferimento a svariati atti ispettivi presentati in passato, Catellani ricorda in particolare la posizione espressa dall’assessore alle politiche per la salute, che nell’aprile 2023 descriveva il ricorso all’esternalizzazione del servizio medico con medici a gettone come “una distorsione del sistema” che sarebbe dovuta scomparire entro l’anno.
    A fronte della situazione descritta e considerando la risposta dell’Asl di Reggio Emilia alle recenti denunce del sindacato dei medici che pospone al 2025 lo stop ai sanitari ‘gettonisti”, Catellani ricorda il dettato legislativo che fissa in dodici mesi l’uso di tale tipologia di medici e per questo chiede conferma se nei pronto soccorso dell’Asl di Reggio Emilia siano presenti medici convenzionati.
    Ulteriore quesito riguarda poi i motivi per cui “in modo specifico presso i pronto soccorso e il 118 dell’Asl reggiana l’esternalizzazione dei servizi medici risulti praticata in modo massivo e più esteso rispetto ad altre aziende sanitarie dell’Emilia Romagna”.
    In via più generale, infine, Maura Catellani chiede un pronunciamento all’esecutivo regionale sulla situazione reggiana anche alla luce del recente parere dell’Autorità nazionale anticorruzione, secondo cui il derogare a quanto stabilito dalla legge nazionale sull’uso del personale sanitario ‘a gettone’ è configurabile anche come danno erariale.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    20 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): accertare le responsabilità degli enti gestori dei corsi d’acqua

    “Accertare eventuali responsabilità di tutti gli enti gestori dei corsi d’acqua per mancata o insufficiente manutenzione degli stessi, fornendo eventualmente l’esito di tale accertamento”.
    È la richiesta che la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti rivolge all’esecutivo regionale dopo la condanna di Aipo, avvenuta nei giorni scorsi per l’esondazione del fiume Secchia avvenuta nel basso modenese nel 2014.
    Nello specifico, dopo l’archiviazione del procedimento penale, una famiglia di Bastiglia aveva intentato una causa civile all’Agenzia interregionale per il fiume Po e, dopo la sentenza di primo grado, pochi giorni fa la Corte di Appello di Bologna ha confermato la condanna già emessa in primo grado condannando Aipo al risarcimento di tutti i danni. “Nella sentenza -specifica Evangelisti- la Corte d’Appello ha ribadito la responsabilità dell’ente quale custode del fiume, ‘avendo un dovere di servizio di vigilanza e di guardia dei corsi d’acqua‘. Dai documenti depositati l’Ente gestore del fiume aveva ben presente la situazione di pericolo ma non eseguì la puntuale manutenzione del corso d’acqua”.
    A fronte di un dibattito di lunga data suffragato anche da numerosi atti ispettivi, la capogruppo di Fratelli d’Italia sottolinea quindi come “la trascuratezza e l’incuria siano concause dei danni arrecati alla popolazione alla pari dell’evento meteorologico eccezionale. La sentenza di pochi giorni fa apre lo spazio a molte considerazioni, creando un precedente importante anche in ordine alla successiva alluvione del maggio 2023 che ha colpito la Romagna. In linea di principio, infatti, Aipo ha un dovere di vigilanza e di controllo rispetto ai corsi d’acqua e pertanto è tenuta a eseguire la puntuale manutenzione degli stessi”.
    Dalla pronuncia giudiziale e considerando come la programmazione e gestione di interventi e fondi per la messa in sicurezza e la cura dei fiumi “sia da ritenersi non completamente soddisfacente poiché forse si è prestata un’attenzione maggiore a preservare siti e specie animali piuttosto che intervenire con lavori e opere che potessero preservare insediamenti civili e produttivi”, Evangelisti trae quindi la sua interrogazione.
    A corredo del quesito iniziale, la consigliera sollecita quindi l’esecutivo regionale alla predisposizione di un piano di manutenzione idoneo e aggiornato per ogni corso d’acqua pretendendone il rispetto da parte dell’ente gestore anche attraverso la redazione di rapporti periodici supervisionati dai tecnici della Regione. Domanda, infine, “se la giunta ritenga che i danni causati dall’alluvione del maggio 2023 siano unicamente dovuti all’eccezionalità dell’evento ovvero se una quota parte di questi ultimi siano da addebitare a non idonea manutenzione dei corsi d’acqua da parte degli enti gestori”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    19 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): rivedere le scorte di materiale sanitario all’ospedale di Imola

    “Intervenire presso la direzione dell’ospedale di Imola affinché venga ripristinato immediatamente il quantitativo minimo di scorte di materiale sanitario igienicamente valido per garantire un’accoglienza consona all’utenza del Pronto soccorso”.
    La richiesta proviene dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la quale riporta anche le denunce fatte dai sindacati all’inizio del mese di agosto sull’assenza di biancheria ospedaliera a cui la direzione del nosocomio aveva posto rimedio. A pochi giorni di distanza, però, un nuovo disservizio, tanto che, riferisce la consigliera, “il personale del pronto soccorso non è riuscito a trovare materiale igienicamente adatto a garantire un’accoglienza consona all’utenza. Alcuni pazienti sono stati coperti con le mantelline metalliche utilizzate di solito per le persone ustionate e, finite anche quelle, le barelle sono state ricoperte dai rotoli di carta che vengono usati negli ambulatori durante le visite per ricoprire i lettini”.
    Da qui l’interrogazione presentata con la sollecitazione a “ripristinare urgentemente il quantitativo minimo di scorte per il materiale sanitario igienicamente valido”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    19 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): risolvere i problemi della strada provinciale 43 a Castel di Casio

    Risolvere i problemi riscontrate nella strada provinciale 43 della Città metropolitana di Bologna tra i comuni di Castel di Casio e Camugnano e confermare l’eventuale esistenza di un progetto per risolvere la situazione.
    La sollecitazione alla giunta regionale proviene da Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), la quale informa di uno smottamento riscontrato sulla strada di comunicazione tra Castel di Casio e Camugnano segnalato alla Città metropolitana di Bologna già nel 2023.
    “Lo smottamento – scrive la capogruppo- probabilmente è stato originato da forti piogge e ha distrutto parzialmente le tre briglie contenitive in pietra, consentendo a un misto di pietre, foglie, terra e tronchi di intasare il tubo che attraversa la strada creando di fatto un tappo che impedisce il regolare deflusso delle acque”.
    La criticità sarebbe stata segnalata alla Città metropolitana di Bologna e, continua Evangelisti, “accertata dai tecnici della stessa in diverse occasioni nel corso di questi ultimi anni, ma nulla sarebbe stato fatto per porvi un rimedio, anche se in uno degli ultimi sopralluoghi effettuati si è fatto cenno a un progetto per risolvere la problematica”.
    A fronte di tutto ciò, quindi, la capogruppo chiede conferma “dell’esistenza di questo progetto e quando sia eventualmente prevista la sua realizzazione”. In via più generale, infine, la consigliera auspica l’interlocuzione tra uffici regionali e città metropolitana di Bologna “per liberare da materiali vari il tubo in questione in attesa della realizzazione futura di auspicati interventi strutturali”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    16 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): istituire dipartimento emergenza e accettazione pediatrico di secondo livello

    Chiarire se l’attuale livello del servizio sanitario pediatrico sia sufficiente o se si intenda istituire un DEA (Dipartimento di emergenza e accettazione) di secondo livello pediatrico, anche in considerazione degli accordi presi in sede di Conferenza Stato-Regioni.
    E’ quanto chiede Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, con un’interrogazione rivolta alla Giunta.
    “In Emilia-Romagna attualmente non esiste come in altre regioni un DEA di II livello pediatrico”, specifica Evangelisti, che ricorda anche come gli accordi assunti in sede di Conferenza Stato-Regioni prevedano che questo tipo di DEA “siano volti ad assicurare l’accesso di pazienti con patologie che richiedono una particolare concentrazione di competenze”.
    Entra nel dettaglio la capogruppo evidenziando che tali strutture, inoltre, “devono avere valenza regionale o interregionale, un bacino di utenza di almeno 2 o 3 milioni di abitanti e sede in ospedali pediatrici o in strutture ospedaliere e universitarie che siano dotate di tutti i servizi che possono garantire la più ampia risposta integrata alle patologie critiche pediatriche”.
    Evangelisti, nel suo atto ispettivo, riferisce anche dell’attuale assetto organizzativo dell’IRCSS-Policlinico Sant’Orsola di Bologna, il quale risulta individuato come centro hub della Regione avendo numerose funzioni fra cui la rianimazione pediatrica, lo screening neonatale per malattie metaboliche ed ereditarie, l’assistenza perinatale e pediatrica per la terapia intensiva e del primo anno di vita, oltre ad attività di alta specialità come la nefro-urologia e la oncoematologia pediatrica.
    Tuttavia, fa notare la capogruppo (ed è proprio su tali aspetti che interroga la Giunta) “i pronto soccorso pediatrici presenti non sono generalmente integrati ai dipartimenti di emergenza” e “alcune delle specializzazioni pediatriche funzionali all’urgenza pediatrica, individuate come centri hub dalla Regione, non dispongono di guardia attiva o pronta disponibilità. In caso di urgenze al di fuori del normale turno di lavoro ordinario, come di notte e nei festivi, non sono disponibili i professionisti per alcune delle specializzazioni pediatriche funzionali all’urgenza pediatrica, e capita spesso che questi siano chiamati per emergenze al di fuori dell’attività di servizio fornendo di fatto un servizio volontario e non istituzionalizzato all’azienda”.
    Da qui l’atto ispettivo con il quale si sollecita dunque l’intervento della Giunta regionale.
    (Brigida Miranda)

    Sanità e welfare

    16 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    2 agosto 1980: la memoria della strage di Bologna su RaiPlay

    E’ disponibile gratuitamente sulla piattaforma RaiPlay “Quel dolore non è immobile“, il film in memoria delle vittime della strage di Bologna trasmesso su Rai3 la sera del 2 agosto scorso.
    Diretto da Giulia Giapponesi e realizzato in collaborazione con l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, l’Associazione fra i familiari delle vittime della strage alla stazione e la casa di produzione Codalunga, il film racconta la storia degli 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. I volontari hanno compiuto il viaggio portando con sé una valigia bianca, testimonianza di una memoria che continua. Una volta arrivati “a destino”, i volontari hanno consegnato la valigia a un passante, a una famiglia, a un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione.
    Il film, la cui durata è 64minuti, ripercorre le tracce del progetto “A destino – 85 viaggi da completare”, sostenuto nel 2022 sempre dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Teatro dell’Argine e Bam! Strategie culturali.
    Oltre alle tante voci dei volontari che quel viaggio hanno deciso di intraprendere per onorare la memoria delle vittime, nel film intervengono Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, direttori artistici del Teatro dell’Argine, Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini, dell’Associazione fra i familiari delle vittime della strage, Cinzia Venturoli, storica e docente dell’Università di Bologna, Miriam Ridolfi, assessora del Comune di Bologna che coordinò i soccorsi subito dopo la strage. E proprio da una frase di Miriam Ridolfi prende spunto il titolo del film, riprendendo l’affermazione “Quel dolore non è immobile” da lei pronunciata durante quella che è stata la sua ultima intervista, prima della morte avvenuta nel 2023.
    Link a RaiPlay: https://www.raiplay.it/programmi/queldolorenoneimmobile
    Foto di Giulia Giapponesi
    Locandina del film
    Fotogallery backstage del film

    Assemblea

    16 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): risolvere le criticità al Cau di Cattolica

    I problemi che si stanno riscontrando al Centro assistenza urgenza (Cau) di Cattolica sono oggetto di un’interrogazione rivolta alla giunta presentata da Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia.
    “Da segnalazione pervenuta – spiega Evangelisti – un bimbo di sette anni, belga, con malattia distrofica muscolare (SMA) si sarebbe presentato con i genitori al Cau di Cattolica, pensando che si trattasse del Pronto Soccorso, in quanto ubicato all’interno dell’ospedale: il piccolo paziente non sarebbe stato alla fine intubato, per rifiuto da parte dei genitori, ma trattato con ventilazione non invasiva e portato dal 118 a Rimini”. Nell’atto ispettivo, si precisa inoltre che “il Cau di Cattolica accoglie anche parte dell’utenza marchigiana confinante che evita le strutture sanitarie di Pesaro, città piena di turisti in estate, aggravandone le criticità”.
    A fronte di tale situazione, la capogruppo di FdI chiede perciò alla giunta “se intenda fare chiarezza in merito all’episodio segnalato”, “quali siano le eventuali iniziative volte a informare l’utenza sulle corrette modalità di accesso ai servizi di emergenza-urgenza nei casi più e meno gravi” e “come si intenda fronteggiare l’incremento di utenza proveniente dalle Marche”.
    (Brigida Miranda)

    Sanità e welfare

    14 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Ferragosto in carcere per il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri

    Roberto Cavalieri

    Il garante regionale dei detenuti della Regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri trascorrerà il giorno di ferragosto nel carcere di Modena e in quello di Castelfranco Emilia per visitare gli istituti detenzione e svolgere colloqui con i detenuti. L’iniziativa si accompagna all’allarme lanciato dallo stesso garante per l’aumento del numero dei detenuti giovani adulti, ovvero con meno di 25 anni, nelle carceri dell’Emilia-Romagna. Una situazione preoccupante che ha spinto il garante regionale a scivere ai Comitati locali per l’area dell’esecuzione penale adulti e ai Procuratori dell’Emilia-Romagna.
    “Assistiamo – rimarca Roberto Cavalieri – a un nuovo fenomeno che preoccupa: l’aumento dei detenuti giovani, spesso anche under 20 anni. Si tratta di persone imputate per reati contro il patrimonio o che hanno storie di dipendenza patologica e abuso farmaci. In Emilia-Romagna sono 246 i giovani adulti su 3.700 detenuti adulti presenti – in alcuni casi si registrano anche trasferimenti dall’Istituto minorile alle Case circondariali come quella di Bologna. In alcuni istituti di detenzione il numero è significativo: a Piacenza, Modena, Bologna, Parma e Rimini si registrano le percentuali più alte di presenza, che raggiungono livelli del 10% sulla popolazione detenuta”.
    “Spesso – spiega il garante regionale – si tratta di persone che non hanno un domicilio dove attendere le decisioni del giudice appena commesso il reato oppure, nonostante le condanne brevi, non hanno progetti di inserimento tali da evitare il passaggio in carcere”.
    “Per questo- conclude Roberto Cavalieri – mi sono rivolto agli assessori al Welfare e alle Procure affinché valutino possibili collaborazioni come la messa a disposizione di domicili e progetti, che, ove possibile, scongiurino la carcerazione”.

    Assemblea

    14 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Ambiente. Cuoghi (FdI): “Combattere la proliferazione delle zanzare”

    “Chiarire se sono stati disposti controlli sulla proliferazione delle zanzare nelle aree verdi dei comuni e se siano disponibili degli esiti sui potenziali rischi di emergenza sanitaria per le malattie infettive di origine tropicale di cui le zanzare sono i vettori”.
    A porre il quesito all’esecutivo regionale è il consigliere di Fratelli d’Italia Luca Cuoghi, il quale ricorda che la proliferazione di zanzare avvenuta nell’ultimo decennio è “problematica sempre maggiore, sia per la molestia lamentata dai cittadini, nelle proprie abitazioni, nelle aree cortilive e ‘quartieri verdi’, ove sono molto diffusi alberi e piante, sia nei luoghi pubblici all’aperto di svago e intrattenimento, come parchi e giardini. La recente comparsa di diverse patologie virali che prendono il nome di arbovirosi (Chikungunya, Dengue, West Nile, Zika, ecc.), che vengono trasmesse in particolari condizioni attraverso la puntura della zanzara, sono una minaccia alla salute pubblica assolutamente da non sottovalutare, soprattutto per i rischi che possono incorrere le persone anziane, fragili e immunodepressi”.
    A fronte di un’area di rischio che comprende la nostra regione, Friuli, Lombardia, Veneto, Puglia e Abruzzo, l’atto ispettivo sottolinea anche gli ultimi casi riscontrati sul territorio, tra cui il decesso di un uomo di Carpi con patologie gravi persistenti. A fronte di azioni di prevenzione disposte da alcuni sindaci emiliano-romagnoli, tra cui quello di Riccione, per il periodo 5 agosto-31 ottobre, il consigliere di Fratelli d’Italia sottolinea anche come “studi epidemiologici e la sorveglianza integrata hanno dimostrato che l’incidenza di casi umani di questi virus è proporzionale al numero di zanzare e alla carica virale presenti in questi vettori e negli animali infetti. Questo, oltre a rappresentare un forte rischio per la salute pubblica, che di grave disagio per il benessere dei cittadini. In questo il ruolo dei Comuni può essere determinante per ridurre l’impatto delle zanzare, mediante anche azioni di contenimento dei focolai”.
    Sulla base della situazione riportata Luca Cuoghi, in aggiunta al quesito principale, chiede anche “come la regione e l’assessore competente vogliano procedere per la gestione della vicenda e se è il caso di procedere con interventi di disinfestazione adulticida visti i focolai emergenti nelle nostre località”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    14 Agosto 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (FdI): chiarire se le disinfestazioni programmate dopo la scopertura del Canale di Reno sono sufficienti

    Chiarire se le disinfestazioni programmate, gestite di concerto tra Comune di Bologna e Ausl a seguito degli interventi sul Canale di Reno, siano sufficienti o se sia necessario potenziare l’attività di prevenzione contro la trasmissione di malattie infettive. Sono i quesiti che Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, rivolge alla giunta regionale attraverso un’interrogazione.
    “Dalla pagina del Comune di Bologna – spiega Evangelisti – si apprende che, con la rimozione delle prime due travi, sono cominciate lo scorso 12 giugno le operazioni di scopertura del canale di via Riva di Reno nell’ambito dei lavori della linea rossa del tram, intervento che consiste nella rimozione e completa sostituzione del vecchio impalcato di copertura. Alla fine, rimarrà scoperto il tratto dalla rotonda Ettore Tarozzi fino all’altezza di Via Brugnoli mentre il resto sarà ricoperto”. A preoccupare la consigliera, a seguito anche di alcune domande dei cittadini sulla pagina web dedicata, sono le problematiche legate alla presenza di ratti e insetti.
    “Il problema della trasmissione di malattie infettive da animali e insetti all’uomo è purtroppo un tema attuale, così come il costante pericolo rappresentato da topi e ratti, capaci di trasmettere malattie come la leptospirosi, la salmonellosi e la febbre da morso di ratto – spiega Evangelisti -. Un’ulteriore fonte di preoccupazione è costituita dai pappataci, capaci di trasmettere diverse malattie infettive a uomini e animali, fra cui la leishmaniosi e il Toscana virus”. “La combinazione pappataci/ratti – aggiunge la capogruppo – potrebbe rivelarsi devastante in un contesto urbano sulla base di esperienze verificatesi in altre realtà, poiché i pappataci potrebbero trasmettere la leishmaniosi ai ratti creando di fatto un doppio vettore della malattia: a questo punto i ratti infetti potrebbero entrare in contatto con persone e animali domestici”.
    Marta Evangelisti chiede quindi alla giunta regionale se sia a conoscenza della situazione e “se ritenga verosimile lo scenario di contagio tra pappataci e ratti e le relative conseguenze e, in caso affermativo, quali azioni intenda adottare”.
    (Brigida Miranda)

    Ambiente e territorio

    13 Agosto 2024 LEGGI TUTTO