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    Regione Emilia-Romagna. L’Assemblea si riunisce il 24 settembre

    Assemblea

    20 Settembre 2024

    I lavori vengono trasmessi in streaming sul sito dell’Assemblea legislativa www.assemblea.emr.it

    L’assestamento di Bilancio 2024, l’autorizzazione all’esercizio provvisorio per il 2025 per Giunta e Assemblea legislativa, il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e la presa d’atto delle dimissioni della consigliera Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) con il conseguente subentro di Matteo Manfredini.
    Questi i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che si riunisce martedì 24 settembre alle ore 10. I lavori terminano alle ore 13 per riprendere alla ore 14 proseguendo fino alla conclusione dell’intero ordine del giorno.
    I lavori vengono trasmessi in streaming sul sito dell’Assemblea legislativa www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

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    Maltempo, giovedì 19 settembre è allerta rossa nel bolognese e in Romagna. Scuole chiuse

    Maltempo da allerta rossa in Romagna e nel Bolognese. Come condiviso con i territori, si raccomanda per domani la chiusura delle scuole nella Città metropolitana di Bologna e nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.  Spetterà ai sindaci dei singoli territori emettere le relative ordinanze.
    L’invito è quello di evitare al massimo gli spostamenti, attivando lo smartworking, quando possibile.  Per quanto riguarda i collaboratori regionali, la scelta della Regione è di estendere il più possibile per domani la possibilità di lavorare da casa.
    Queste alcune delle scelte condivise stamattina dalla presidente, Irene Priolo, a seguito di un incontro con i presidenti di Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, di Ravenna, Michele de Pascale, di Rimini, Jamil Sadegholvaad e della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore.
    Alle 12 è stato diffuso il bollettino di allerta meteo dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, che prevede temporali e criticità idrogeologiche con precipitazioni intense e persistenti, più consistenti sul settore centro-orientale della regione, in Romagna e nel Bolognese, che si prevedono in attenuazione nella giornata di domani.
    “Raccomandiamo la massima precauzione e prudenza a tutte le cittadine e i cittadini delle zone coinvolte da questa nuova ondata di maltempo- ha commentato Priolo-. Stiamo adottando tutte le azioni previste in queste situazioni e abbiamo chiesto la mobilitazione dell’intero sistema di Protezione civile. Vogliamo essere accanto alle persone e alle comunità, presenti nei territori col sistema di protezione civile e i corpi dello Stato, grazie a un impegno comune che condividiamo in particolare con sindaci e prefetti”.
    In queste ore è attivo il Cor, Centro operativo regionale, H24 e sono stati attivati tutti i Corpi dello Stato, in stretto raccordo con le Prefetture. Inoltre, nei territori delle aree montane, sono stati inviati esperti geologi per il monitoraggio continuo di possibili frane, dissesti, situazione strade, a supporto degli Enti locali.
    Infine, sarà attivato nel pomeriggio e fino a sabato 21 settembre, il numero verde regionale 800 024662 dalle 8 alle 20.
    Per maggiori informazioni sul portale “Allerta Meteo Emilia-Romagna” è attiva la sezione Cosa fare in caso di alluvioni.

    Ambiente e territorio

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    La commissione Bilancio: si potrà usare l’esercizio provvisorio

    Governo locale e legalità

    18 Settembre 2024

    Parere favorevole ai due progetti di legge che riguardano Assemblea legislativa e giunta

    La giunta e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna potranno usufruire dell’esercizio provvisorio per il 2025. Le due proposte di legge hanno avuto parere favorevole dalla commissione Bilancio. Ora la parola definitiva spetta all’Assemblea legislativa.
    L’esercizio provvisorio è quella modalità di gestione a cui si fa ricorso quando non si è sicuri di approvare il Bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’anno in corso, ipotesi che potrebbe verificarsi visto che le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea legislativa sono previste per il 17 e 18 novembre. Dal punto di vista tecnico l’esercizio provvisorio è quello strumento che consente all’ente Regione di rimanere pienamente operativo fondando la propria operatività sugli stanziamenti di spesa previsti con il bilancio di previsione 2024-2026. L’esercizio provvisorio prevede una durata massima di quattro mesi.
    (Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

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    La commissione Bilancio approva l’assestamento 2024

    Le spese per mutui autorizzati e non contratti calano di 24,6 milioni di euro. E’ quanto registra l’assestamento 2024, la manovra della giunta approvata nel corso della commissione Bilancio. Avendo la Regione già approvato la prima variazione di bilancio con questo progetto di legge viale Aldo Moro non fa altro che recepire le risultanze del rendiconto 2023 ed applicarle sul bilancio di previsione 2024 non prevedendo, in assestamento, nuove spese. Il documento è stato presentato dall’assessore Paolo Calvano e dal relatore Luca Sabattini (Pd).
    (Luca Molinari) LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete Civica): “Rifare l’asfalto della strada provinciale 61”

    Infrastrutture e trasporti

    18 Settembre 2024

    Ricordati i numerosi atti in cui è stata segnalata “più volte la necessità di garantire ai cittadini del nostro appennino un percorso sicuro, anche a seguito dei movimenti franosi dopo l’alluvione del 2023”

    Asfaltare e mettere in sicurezza la strada provincia 61 che, in provincia di Bologna, collega San Benedetto Val di Sambro e Rioveggio.
    A sollecitare la giunta è il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi, che segnala come il tratto stradale che da Rioveggio porta a San Benedetto Val di Sambro “da tempo non riceve una manutenzione sufficiente, né è stata nemmeno riasfaltata e si trova attualmente in una condizione pessima anche a causa dell’erosione degli eventi atmosferici che in questo ultimi periodi sono particolarmente violenti”.
    Sottolineando “i rattoppi, le buche, i restringimenti e gli avvallamenti pericolosi soprattutto per i motociclisti”, il consigliere ricorda le numerose segnalazioni “per garantire ai cittadini del nostro appennino un percorso sicuro, anche a seguito dei movimenti franosi che dopo l’alluvione del 2023 hanno portato a chiudere la strada provinciale 79 Monzuno-Pian di Balestra” e per questo sollecita la posa di nuovo asfalto con la specifica dei tempi per il completamento dell’opera.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

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    Le aggregazioni femminili italiane sopravvivono, per la maggior parte, con autofinanziamenti. Ma ora arriva Semia, il primo fondo femminista italiano

    I “Fondi delle Donne” o “Fondi Femministi” sono fondazioni filantropiche dedicate a supportare l’attivismo per i diritti delle donne e di genere. Vengono create con la precisa visione di sollecitare, raccogliere ed erogare fondi per supportare le organizzazioni e i movimenti che in ogni paese si impegnano nella promozione di questi diritti. Oggi, ci sono oltre 40 fondi femministi nel mondo e, finalmente, oggi anche il movimento femminista italiano ha il suo fondo: si chiama, appunto, Semia.

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    Semia, la novità
    Semia è il primo fondo femminista italiano. La fondazione nasce per sostenere le organizzazioni, i gruppi, i collettivi, le attiviste e gli attivisti che lavorano ogni giorno per rendere l’Italia un paese più inclusivo, equo e sicuro per bambine, ragazze, donne, persone trans e non-binarie.
    L’ambizione è quella di contribuire a rendere il futuro un luogo in cui ogni persona possa godere di pieni diritti e possa vivere e amare con dignità e libertà. L’obiettivo di Semia è, quindi, di sostenere le associazioni che hanno pochi fondi per le attività e che non potendo pagare i salari, mancano di efficienza e rischiano di morire.

    È nato in Italia il primo Fondo delle Donne che si pone come obiettivo quello di supportare economicamente tutte le organizzazioni e associazioni che si occupano di diritti e di uguaglianza di genere (Getty Images)

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    L’indagine promossa dal Fondo femminista italiano
    La questione della sopravvivenza delle associazioni è il focus di un rapporto realizzato proprio da Semia, intitolato “Il movimento femminista italiano: analisi conoscitiva, sfide e sostenibilità”. Esso mette in luce le problematiche contro cui i centri che si occupano di diritti delle donne e uguaglianza di genere devono lottare ogni giorno per restare attive. Parte vitale del terzo settore, operano costantemente con risorse limitate e in un contesto difficile.
    Spesso animate dal solo lavoro volontario, sono invisibili a livello istituzionale. La cronica mancanza di risorse le costringe a puntare quasi tutte le energie sull’emergenza del contrasto alla violenza. Ma poco resta per lavorare sul cambiamento sistemico e sulle cause strutturali della stessa, prima fra tutte la disoccupazione femminile e la fragilità economica delle donne.

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    Le associazioni per i diritti delle donne un mondo dimenticato
    In pratica, mentre le organizzazioni sono giustamente impegnate a occuparsi tanto di contrasto alla violenza, restano disattese le cause stesse di una violenza sistemica sulle donne e le minoranze di genere. Per esempio, le barriere all’accesso e la discriminazione sui luoghi di lavoro, la carenza di educazione economico-finanziaria, l’impari distribuzione dei lavori di cura e l’educazione alla leadership.
    Questi restano terreni ancora di nicchia, proprio in un Paese in cui, secondo il GEI, l’Indice di Uguaglianza di Genere del 2023, l’area più critica è proprio quella della disoccupazione e della “malaoccupazione” femminile. Non aiuta nemmeno il segmento della filantropia istituzionale nel nostro Paese, nota per la sua generosità in molti ambiti, che tende però a fare scarse donazioni alle organizzazioni che si occupano della tematica femminista.

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    Ecco perché la nascita del fondo femminista
    «Proprio per questo è nato il primo fondo femminista italiano – spiega Miriam Mastria, Direttrice di Semia. – Semia si pone come un’alleata del movimento: è una fondazione giovane, fatta di professioniste del terzo settore.
    È al servizio delle realtà territoriali, a supporto materiale delle organizzazioni che si occupano dei diritti delle ragazze, le donne, le persone trans e non binarie, per l’autodeterminazione di tutte. Perché attraverso la libera espressione di ciascuna, si possa realizzare il progresso corale dell’intera società». LEGGI TUTTO