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    Giorno del Ricordo: studenti in visita alle foibe grazie ai Viaggi della Memoria

    Trieste, Basovizza, Gorizia, Fiume, la Slovenia. Nel corso del 2023 quasi 300 studenti emiliano-romagnoli hanno visitato i luoghi simbolo della tragedia delle foibe grazie all’Assemblea legislativa, e tanti altri lo faranno nel corso del 2024. Fra le mete de “I Viaggi della Memoria e attraverso l’Europa”, il progetto finanziato da viale Aldo Moro per far conoscere agli studenti i luoghi simbolo delle tragedie del ‘900, infatti, c’è anche il confine orientale italiano, che fece da scenario alla violenza titina al termine della seconda guerra mondiale.
    Fra i progetti più significativi c’è il lavoro svolto dall’Associazione “Culture di confine” che ha censito e mappato in Emilia-Romagna i monumenti e i luoghi dedicati agli esuli delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia, alle vittime delle foibe e delle stragi di Vergarolla, alle persone legate a quella storia. Il progetto intitolato “Fiume, Istria e Dalmazia: storie europee”, ha coinvolto 80 studenti e studentesse bolognesi. La documentazione fotografica, le schede tecniche e artistiche dei monumenti e dei luoghi censiti saranno presto disponibili online su un sito dedicato.

    Il Liceo Morando Morandi di Modena, invece, è stato impegnato nella realizzazione del progetto “Alla ricerca della memoria di confine”: 50 studenti hanno visitato la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza. Il progetto del liceo modenese aveva l’obiettivo di approfondire il complesso quadro storico dal primo dopoguerra fino alle deportazioni forzate che hanno interessato i paesi sconfitti.

    La Scuola secondaria di primo grado “Testoni – Fioravanti” dell’Istituto comprensivo 5 di Bologna con il progetto “Trieste e la Memoria: storie di confini e di civiltà” ha portato i suoi 120 giovanissimi studenti a Trieste e Gorizia per approfondire la conoscenza delle vicende che hanno portato alle stragi della Risiera di San Sabba, le persecuzioni razziali delle minoranze etnico-religiose, come il Porrajmos, e l’esodo delle popolazioni istriane.

    L’impegno dell’Assemblea legislativa per ricordare la tragedia delle foibe prosegue anche nel 2024. Fra i vincitori del nuovo bando dei “Viaggi della Memoria”, infatti, c’è anche l’Istituto storico di Ravenna che realizzerà il progetto “La frontiera contesa del Nord-Est (1914-1954)”, destinazioni: Lubjana, Rijeka, Trieste con mete intermedie in Slovenia e Croazia. Il viaggio si propone di approfondire la conoscenza della complessa vicenda della frontiera adriatica italiana, a partire dall’assetto politico-istituzionale del primo Novecento, fino al Trattato di Parigi del 1947, all’esodo giuliano-dalmata degli anni ’50 e alla definizione dei nuovi confini tra Italia e Jugoslavia, ancora oggi in vigore tra Italia e Slovenia.

    L’Istituto storico di Rimini, invece, con il progetto “La Frontiera adriatica alla luce del concetto di urbicidio” accompagnerà gli studenti e le studentesse riminesi a Trieste-Rijeka (Fiume), Zadar (Zara) e foiba di Basovizza. In continuità con l’attività svolta lo scorso anno, nel 2024 l’ISREC-RN lavorerà sul concetto di Urbicidio. Questo termine, coniato dall’architetto e sindaco di Belgrado Bogdan Bogdanovic durante la guerra nell’ex Jugoslavia, significa letteralmente “uccisione di città”, la distruzione del patrimonio culturale, architettonico, storico, identitario di un popolo, fenomeno che caratterizza sempre più spesso le guerre contemporanee.

    Infine, la scuola Istituto comprensivo 3 di Cervia, porterà le sue classi a visitare Trieste, la Risiera di San Sabba, la Foiba di Basovizza e Fiume con il progetto “Cento passi indietro nella storia per non dimenticare, mille passi in avanti per costruire la pace”. Il viaggio a Trieste, alla Risiera di San Sabba, alle foibe di Basovizza, al Sacrario di Redipuglia e alle città di Capodistria e Fiume sarà l’occasione per visitare alcuni luoghi della memoria che hanno caratterizzato le complesse vicende storiche dell’Istria e per comprendere il senso drammatico delle guerre, con particolare riferimento alla Prima e alla Seconda guerra mondiale e agli eccidi delle foibe ai danni di militari e civili italiani autoctoni delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia.

    Assemblea

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): disservizi sulla linea ferroviaria Porretta-Pistoia

    Risolvere i disservizi sulla linea ferroviaria Porretta-Pistoia.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “oggi il treno della tratta Porretta-Pistoia delle 7:15, fermo a Porretta, ha viaggiato con circa un’ora di ritardo, poiché il treno precedente, partito alle 06:55, si è fermato dopo la Venturina per problemi di slittamento. Trenitalia ha rinnovato la propria flotta con i treni “Swing” e “Jazz” e, in seguito con i nuovi “Rock”, “Pop” e “Blues” e attualmente, sulla tratta in premessa, sono in servizio i treni cosiddetti “Pop” che slittano oppure hanno difficoltà a frenare”.
    Evangelisti sottolinea che “il personale ferroviario avrebbe riferito agli utenti che lo slittamento del treno sarebbe già accaduto in passato e che quest’ultimo avrebbe avuto anche difficoltà a frenare nei tratti in discesa”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “il motivo della sostituzione dei trani “Jazz” con i treni “Pop” sulla tratta in argomento e quali azioni si intenda intraprendere nell’immediato ed in futuro per garantire l’efficiente servizio della tratta ferroviaria in premessa e, in generale, di tutte le tratte servite dai treni “Pop” interessate da problematiche analoghe a quelle sopra evidenziate”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: agenda dal 12 gennaio al 16 febbraio

    Lunedì 12 febbraio
    ore 14.30: commissione Politiche economiche
    Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Valorizzazione e promozione dei microbirrifici emiliano-romagnoli“. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Francesca, Zappaterra, Amico, Pigoni, Evangelisti, Mastacchi, Castaldini, Piccinini, Zamboni, Gibertoni, Daffadà, Caliandro, Mumolo, Pillati, Sabattini, Gerace, Rossi, Pompignoli, Facci, Bulbi, Occhi, Rontini, Mori, Fabbri, Delmonte, Rainieri, Bondavalli, Cuoghi
    Martedì 13 febbraio
    Seduta dell’Assemblea legislativa
    Mercoledì 14 febbraio
    ore 10.30: commissione Territorio e Ambiente
    Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema di delibera della Giunta regionale recante: “Direttiva inerente all’attuazione della legge regionale 17 luglio 2023 n. 8”
    Parere di conformità ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento regionale in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, del digestato e delle acque reflue
    Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere se e in che quantità i rifiuti prodotti a Roma e smaltiti presso l’impianto di Malagrotta verranno bruciati temporaneamente presso il termovalorizzatore di Forlì
    Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere se siano previsti lavori di ripristino per la definitiva messa in sicurezza del quartiere Romiti di Forlì, con particolare attenzione al Ponte di Schiavonia e al fiume Montone sottostante. A firma del Consigliere: Pompignoli
    ore 14: commissione Bilancio
    Audizione su Relazione della Sessione europea 2024

    Assemblea

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: seduta d’Aula martedì 13 febbraio

    Il Progetto di legge d’iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale” e il “Piano a sostegno dei consumatori”.
    Sono questi i punti salienti dell’ordine del giorno della seduta dell’Assemblea legislativa convocata martedì 13 febbraio dalle ore 9.30 alle ore 17.30 (intervallo ore 13-14.30).
    È prevista anche la discussione di question time, interpellanze e risoluzioni.
    I lavori possono essere seguiti in diretta streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Bergamini (Lega): riaprire sale d’attesa in piccole stazioni

    “Riaprire le sale di attesa delle stazioni ferroviarie più piccole”. È quanto chiede Fabio Bergamini (Lega) con un atto ispettivo in cui sottolinea la strategicità del trasporto ferroviario locale ma ricorda come “svariate sale di attesa, soprattutto nelle località periferiche, siano state chiuse per ragioni di sicurezza o mancanza di fondi, ragioni che hanno condizionato la fruizione di tali spazi pubblici.”
    Riportando le difficoltà manifestate da Ferrovie Emilia-Romagna nella gestione delle sale di attesa di propria competenza sul territorio ferrarese e gli ammodernamenti di alcune linee che tenderebbero a cancellare alcune piccole stazioni, Bergamini sollecita “un confronto costruttivo con Fer per un pieno recupero delle sale di attesa e dei servizi igienici delle stazioni” e per questo chiede alla giunta di “conoscere la natura di questa presunta carenza di risorse, alla quale si riferisce la stampa locale, che starebbe rendendo difficoltosa la fruizione delle sale di attesa, da un punto di vista della funzionalità e della sicurezza/vigilanza.”
    Oltre ad auspicare un cambio di visione da parte della regione su questo tema, Bergamini suggerisce “forme di collaborazione o convenzioni, con soggetti pubblici e privati, al fine di restituire piena dignità ai tempi di attesa dei viaggiatori delle tratte ferroviarie locali.”
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): garantire l’acqua corrente anche alle case sparse

    Garantire il diritto all’acqua anche alle case sparse nelle zone rurali utilizzando la percentuale del contributo di Atersir sulla tariffa del servizio idrico integrato.
    A chiederlo, in un’interpellanza, è Marco Mastacchi (Rete civica) che ricorda come “nelle Ville Unite tra San Pietro in Vincoli e Gambellara, nella zona di Val di Zena del comune di Pianoro e nella zona di case sparse del comune di Monzuno e di Grizzana ci sono ancora abitazioni isolate che non hanno l’allaccio all’acquedotto: da notizie recenti di stampa apprendiamo che alla fine di ottobre 2023 i residenti di Ville Unite hanno avuto il preventivo del progetto atteso ormai da quarant’anni, pari a circa 580.000 euro al netto dell’iva, di cui metà a loro carico. Rispetto a un preventivo totale di 580.000 euro al netto dell’iva, circa 40.000 euro sarebbero a carico di ogni abitazione a cui si aggiungerebbe il costo del contatore, mentre la restante parte verrebbe finanziata da Atersir: di fatto le disposizioni di Atersir non rappresentano un fattivo aiuto per le utenze localizzate nelle “case sparse” del territorio regionale che necessitano di allacciamento alla rete acquedottistica, visto che l’investimento pro-capite nelle più rosee situazioni presupporrebbe mutui, prestiti e finanziamenti sproporzionati rispetto al servizio ricevuto, difficilmente attivabili in questo momento”.
    Da qui l’interpellanza per chiedere alla giunta “se non ritenga opportuno attivarsi affinchè venga aumentata la percentuale del contributo di Atersir sulla tariffa del servizio idrico integrato, a copertura degli oneri per l’estensione della rete acquedottistica alle case sparse esistenti sul nostro territorio regionale, o quantomeno venga stimato un valore massimo di spesa per abitazione, svincolato però dal costo totale dell’opera e non ripartito quindi al 50% del totale, per ridurre in maniera considerevole gli oneri a carico dei cittadini coinvolti, che attendono ormai da decenni di non dover più acquistare casse di acqua potabile al supermercato o riempire le bottiglie alla fontana del paese”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): mettere in sicurezza il torrente Idice a Pedagna

    Mettere in sicurezza il torrente Idice a Pedagna a Imola, in provincia di Bologna.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “le forti precipitazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna a partire dal 16 maggio 2023, dopo quelle che avevano già flagellato il territorio tra il 2 e il 3 maggio, hanno causato l’esondazione di 21 fiumi e corsi d’acqua, tra i quali il torrente Idice: mi è pervenuta al consigliere interrogante una segnalazione relativa alla manutenzione del torrente Idice con annesse fotografie scattate sul lungofiume, nel tratto dal ponte di via Pedagna all’ingresso di via Tomasella”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se ritenga opportuno far effettuare un sopralluogo da parte dei tecnici della regione sul tratto dell’Idice in argomento ed intervenire quanto prima di conseguenza e se ritenga opportuno estendere l’indagine sullo stato di manutenzione dell’Idice al fine di prevedere eventuali ulteriori interventi strutturali, anche coinvolgendo gli altri enti ed eventuali organizzazioni di cittadini interessati. La segnalazione riguarda anche un tratto franato nei pressi del ponte pedonale, già oggetto di precedenti segnalazioni da parte dei cittadini, a dimostrazione della vulnerabilità della zona“.
    Evangelisti vuole inoltre sapere “se, in alternativa, si possa autorizzare direttamente l’Amministrazione Comunale di competenza ad effettuare una manutenzione straordinaria del torrente, parziale o totale, per evitare problematiche in caso di nuovi eventi climatici eccezionali”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    8 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Castaldini (Fi): aggiornare elenco patologie croniche

    Aggiornare l’elenco delle patologie croniche per le quali è opportuno rendere illimitata la certificazione di esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi) che ricorda come ” l’elenco delle malattie croniche esenti dalla partecipazione al costo delle prestazioni è stato ridefinito e aggiornato dallo Stato nel 2017: alcune delle patologie per le quali è necessario il rinnovo sono croniche e il rinnovo dell’esenzione ha un particolare impatto sulle liste d’attesa e alcuni medici, nel rinnovare le esenzioni preferiscono certificare i pazienti con un codice di una patologia simile a quella della quale sono affetti i propri pazienti per evitare l’onere della ripetizione periodica della visita”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “di aggiornare la circolare del 12 luglio 2013, recependo i contenuti dei DPCM del 12 gennaio 2017 e valutando quali siano le patologie croniche per le quali siaopportuno rendere illimitata la certificazione di esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    8 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: fare il punto sulle cure palliative nel periodo postCovid

    Marilena Pillati (Pd)

    Fare il punto sulla copertura del bisogno di cure palliative nel periodo postCovid in Emilia-Romagna.
    A chiederlo è il Partito democratico in un’interrogazione a firma di Marilena Pillati (prima firmataria), Palma Costi, Giuseppe Paruolo, Matteo Daffadà, Andrea Costa, Ottavia Soncini, Luca Sabattini, Manuela Rontini, Francesca Maletti e Stefano Caliandro.
    “Le scelte operate per far fronte alla pandemia hanno modificato in modo sostanziale il sistema sanitario regionale, dal punto di vista organizzativo e strutturale con inevitabili ricadute sugli equilibri economici finanziarie delle aziende sanitarie, solo in minima parte compensati dalle risorse dei Decreti emergenziali e ulteriormente aggravati dalle manovre di bilancio dell’attuale Governo”, spiegano i democratici per i quali “l’emergenza pandemica ha evidenziato la fragilità della popolazione anziana e conpatologie croniche”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “se esistono dati aggiornati al periodo postCovid per la nostra Regione sulla copertura del bisogno di cure palliative nei diversi territori (numero di pazienti trattati e in lista di attesa) e sulla loro efficacia, e se esistono ad oggi e quali sono evidenze di criticità/differenze nei diversi territori regionali e in tal caso quali misure si intendano adottare per potenziare le reti locali delle cure palliative e garantire a chiunque il diritto alle cure palliative”.
    Il Pd vuole inoltre sapere “quale sarà la quota a noi destinata dei fondi vincolati che il Governo ha messo a disposizione nella legge di Bilancio 2024, come saranno impiegati e se è già stata fatta una valutazione prospettica di quanto è necessario per corrispondere in modo graduale all’obiettivo della legge”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    8 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Bondavalli (Lista Bonaccini): contrastare vandalismo contro autovelox

    Contrastare gli atti di vandalismo contro autovelox e dossi artificiali e sostenere gli enti locali per valutare il miglior posizionamento o ripristinare i macchinari che controllano la velocità stradale.
    Questo l’indirizzo politico che Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) consegna all’esecutivo regionale in materia di sicurezza stradale.
    La consigliera, nella sua risoluzione, sottolinea la frequenza con cui si susseguono le notizie di danneggiamenti ai manufatti dispiegati sul territorio nel quadro di dissuasione della velocità stradale, e sottolinea come “il bene comune più importante danneggiato è quello della sicurezza stradale, perché autovelox, box, dossi artificiali e altri manufatti sono parte integrante delle misure finalizzate alla diffusione di condotte di guida rispettose non solo della legalità, ma della vita e della sicurezza, altrui e propria.”
    A fronte di dati sempre più inquietanti sull’incidentalità (in Emilia-Romagna sono 311 le persone decedute in incidenti stradali), Bondavalli richiama il forte impegno della giunta sul tema della sicurezza, con una “strategia d’intervento regionale che prevede diverse azioni, dall’educazione e dalla diffusione della cultura della sicurezza stradale ai finanziamenti per interventi sulle infrastrutture” e chiede un intervento deciso nei confronti del governo nazionale.
    Per far fronte all’ondata di vandalismi che danneggiano o distruggono questi presidi di sicurezza, Stefania Bondavalli chiede quindi adeguate “misure di contrasto del vandalismo di impianti destinati alla dissuasione della velocità stradale e forme di sostegno agli enti locali per fare fronte agli oneri connessi alla valutazione del miglior posizionamento di autovelox, box e dossi, al loro eventuale spostamento e al ripristino dei manufatti danneggiati.”
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    8 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Capitale Cultura 2026, l’Emilia-Romagna sostiene Rimini: “Una grande occasione”

    “Rimini capitale della cultura 2026 è una grande occasione per tutta l’Emilia-Romagna”.
    La commissione Cultura dell’Assemblea legislativa in trasferta a Rimini per sostenere la città romagnola classificatasi fra le dieci finaliste per l’elezione della Capitale italiana della cultura 2026 con il progetto “Vieni oltre. Il futuro è qui e ora”. Dopo la presentazione in municipio, la visita della commissione ha fatto tappa nei luoghi simbolo della storia e della cultura cittadina: la Domus romana del chirurgo, il teatro Amintore Galli, il Museo della Città, il museo Fellini, Castel Sismondo.
    La presidente Francesca Marchetti ha sottolineato come questo progetto “sia un’occasione importante per Rimini” ricordando “la risoluzione approvata all’unanimità a novembre per allargare la candidatura alla Romagna, ferita dall’alluvione del maggio scorso”.
    Per il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad “la presenza dell’Assemblea è un segno di attenzione molto apprezzato”. “Questo territorio -ha spiegato- è stato per troppo tempo vissuto solo come terra della spiaggia e del divertimento. Credo, invece, che il nostro territorio abbia riscoperto negli anni di avere tanto da offrire dal punto di vista culturale in chiave contemporanea. Importante ‘l’allargamento’ della candidatura a tutta la Romagna, con l’idea di far ripartire questa terra. Una proposta nuova e inedita, avanzata nei giorni successivi all’alluvione, e un’occasione per far rinascere tutto il territorio”.
    In questi mesi il percorso di candidatura ha chiamato a raccolta artisti, operatori culturali, associazioni, cittadini, facendo nascere idee, sinergie e spunti. C’è una forte volontà di sostenere il territorio quale centro di fermento culturale e artistico dedicando un ruolo centrale ai giovani. Le dieci finaliste verranno convocate il 4 e 5 marzo per le audizioni pubbliche davanti a una giuria di esperti. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo e la città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo.
    Per Matteo Montevecchi (Lega) “la candidatura è una buona notizia per tutta la Regione, che ha l’occasione di valorizzare le sue bellezze storiche e archeologiche ed è positiva la sinergia di tutto il territorio romagnolo a sostegno del progetto. Nell’ultimo decennio Rimini ha saputo valorizzare e riportare alla luce luoghi come il teatro Galli e porta Galliana ma non trovo positivi alcuni interventi: ad esempio, in piazza Malatesta sono stati cementati i resti del fossato e il ponte levatoio del Brunelleschi. Serve, inoltre, un impegno per il recupero di palazzo Lettimi e dell’anfiteatro romano per due terzi ‘sepolto’ sotto una scuola. Una soluzione alternativa può e deve essere trovata per valorizzare la Capitale italiana della cultura”.
    Il sindaco ha replicato evidenziando che “tutto ciò che è stato fatto ha avuto la previa autorizzazione da un punto di vista tecnico delle Belle arti. In piazza Malatesta, fino a qualche anno fa aperta al traffico, c’erano un parcheggio e un mercato ambulante. Ora è un luogo che tutti possono vivere pienamente. Sull’anfiteatro è già stato preso un impegno preciso”.
    Marilena Pillati (Partito democratico) ha commentato: “Ho avuto modo di vedere la trasformazione straordinaria che in questi anni ha avuto Rimini. Ho apprezzato moltissimo le riqualificazioni degli ultimi anni. Rimini riesce a essere straordinariamente innovativa”.
    Nadia Rossi (Pd) ha aggiunto che “tante novità stanno dando vita a una trasformazione profonda di questa città. Tutti quelli che tornano hanno scoperto una Rimini nuova e un volto legato all’arte e alla cultura bimillenaria. Come diceva Fellini ‘Rimini è un pastrocchio strano’: non siamo perfetti ma è anche un nostro pregio. Siamo una provincia che offre mare e piste di sci. Siamo un insieme di contraddizioni e ispirazioni che rendono questo posto unico. Grazie a chi ci ha accompagnato in questo progetto che crediamo di meritare”.
    Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come “la candidatura non passa solo dal patrimonio culturale ma da come questa città è riuscita a coltivare e trasmettere una cultura che appartiene al territorio. Luogo di crocevia, terra di confine, Rimini è diventata parte di qualcosa di più grande. Nell’accoglienza ha saputo creare un fenomeno esportato in tutta Italia, abbinando un turismo balneare con un concetto più ampio di benessere. In ogni caso anche le critiche meritano attenzione per lavorare in sinergia e concretizzare l’obiettivo”.
    Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha evidenziato: “Sono orgogliosa di questa candidatura perché Rimini è nel cuore di ognuno di noi e di chi ha vissuto qui un periodo della propria vita. Dà un grande impulso per far conoscere ciò che è la città: non solo spiaggia e ombrelloni ma anche accoglienza e cultura. Bene che al centro del progetto siano messi i giovani e che sia coinvolto tutto il territorio romagnolo, ferito dall’alluvione, che può ripartire anche da qui”.
    Giulia Pigoni (Italia Viva) ha aggiunto: “Ho trovato una città nuova, frutto dell’equilibrio tra la salvaguardia della storia e la valorizzazione del futuro. Gli ultimi anni hanno cambiato il volto della città. Rimini è storia del turismo, è divertimento, benessere ma anche certamente cultura”.
    Per Marco Mastacchi (Rete Civica): “La candidatura è un fatto importante per la nostra regione anche per dare a Rimini il giusto valore. Il lavoro da fare è far conoscere Rimini anche fuori dai classici circuiti e dare il supporto, da parte di tutte le forze politiche, a questa candidatura”.
    In conclusione, l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori ha spiegato: “La Regione si mette al servizio delle città e del loro sviluppo. Capitale italiana della cultura non è un ‘bollino’ di cui fregiarsi, è una sfida che le città danno a se stesse. La prima grande sfida è il conflitto urbanizzazione-ambiente. Lo sviluppo della costa è stato negli anni uno sviluppo massiccio che ora va ripensato in chiave ambientale. Anche la cultura è un fattore trainante dello sviluppo. Nel post Covid il turismo culturale ha assunto sempre più centralità mostrando tutte le sue potenzialità”.
    Fotogallery
    (Lucia Paci)

    Scuola giovani e cultura

    8 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO