Il Segretario Regionale dello S.M.I. (Sindacato Medici Italiani) Campania, Giovanni Senese respinge le accuse ai medici di base per la paralisi degli ospedali della regione.Il S.M.I. prende le distanze da questa ennesima campagna denigratoria attuata nei confronti della medicina generale ad opera di alcuni organi della carta stampata.
“L’ennesimo duro attacco alla categoria medica risulta essere non solo del tutto gratuito ed ingiustificato ma anche immotivato e soprattutto infondato che merita doverose precisazioni in merito”, scrive Senese.
E poi aggiunge: “È chiaro che si ignora completamente l’Accordo Collettivo Nazionale vigente per la Medicina Generale, il quale stabilisce la chiusura degli studi medici nei giorni prefestivi e festivi ma ignorando completamente le inefficienze del SSR (Servizio Sanitario Regionale), scarica sui medici di famiglia la responsabilità del malgoverno della sanità in Campania.
I medici di base dicono basta a questa ennesima campagna denigratoria nei loro confronti: dicono basta a questi beceri attacchi da parte di chi tende a far ricadere sulla medicina di base una completa assenza di visione della sanità in Campania su professionisti seri e dediti al loro lavoro ben oltre i cinque giorni a settimana; dicono basta a questo tiro a bersaglio gratuito nei confronti della medicina generale; dicono basta a queste offese che incrementano odio e mirano ad interrompere il rapporto di fiducia medico-paziente.
Il dissesto della Sanità in Campania viene da lontano, e precisamente da anni di malgoverno, da croniche carenze della pianta organica nel 118 (da cui i medici scappano per la disorganizzazione completa in cui versa), da carenze decennali degli operatori sanitari presso piante organiche degli ospedali, dalle chiusure dei pronti Soccorso, dalla mancata istituzione di Flu-Point in casi di emergenza virale autunnale ed in tutto questo i medici di medicina generale non c’entrano assolutamente nulla. Tutto questo è frutto di un malgoverno della regione Campania in tema di Sanità!
Lo S.M.I. nel difendere i Medici di Famiglia precisa che questi fanno ben oltre la loro parte nel Panorama Sanità in Campania e mi riferisco ai continui compiti non dovuti ed agli adempimenti continuamente riversati sugli stessi dalle A.S.L. e dai Distretti di riferimento (come piani terapeutici non dovuti), il tutto senza ferie, senza malattia, continuamente assillati da adempimenti burocratici, e con il più alto contributo di decessi nella propria categoria per Covid durante la pandemia.
Non saremo il capro espiatorio di un sistema che non funziona e che ha un unico responsabile la “malagestio sanitaria” anzi possiamo affermare con certezza che l’unica cosa che funziona in Campania è proprio la Medicina Generale senza la quale sarebbe imploso l’intero sistema sanitario.
Difatti vediamo ambulanze senza medico a bordo circolare e di continuo viene richiesto l’intervento dei medici della Continuità Assistenziale per sopperire alle carenze di organico a medici di famiglia che oltre alle ore proprie ore di ambulatorio sono costretti tra visite domiciliari ed adempienze burocratiche a svolgere ben oltre le 10 ore al giorno di lavoro.
È facile puntare il dito quando non si vogliono affrontare seriamente i problemi ma è ingiusto, ingeneroso, infondato e pericoloso denigrare e far ricadere le inefficienze del Servizio Sanitario Regionale sull’unica cosa che funziona in Campania e cioè la Medicina Generale. LEGGI TUTTO