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    Sant’Antimo: scontro con auto pirata, il 20enne ferito è ancora in pericolo di vita

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    È ancora in gravi condizioni il 20enne coinvolto ieri in un drammatico incidente stradale a Sant’Antimo, nel napoletano. Il giovane è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli di Napoli e lotta tra la vita e la morte dopo lo scontro con un’auto pirata che si è dileguata senza prestare soccorso.
    L’incidente è avvenuto all’incrocio tra via Leopardi e via Di Giacomo. La vittima, insieme a un amico di 18 anni, viaggiava su uno scooter quando un’auto, ancora non identificata, li ha travolti e si è data alla fuga. Mentre il 20enne resta in pericolo di vita, il suo amico 18enne, ricoverato all’Ospedale del Mare, ha riportato ferite meno gravi ed è giudicato guaribile in 30 giorni.
    Sul caso stanno indagando i Carabinieri della stazione di Giugliano, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando eventuali telecamere di sorveglianza per identificare il responsabile. La comunità locale è sconvolta dall’accaduto e si spera in una rapida individuazione del pirata della strada.
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    Sant’Antimo, scontro moto-auto: due giovanissimi in fin di vita: caccia al pirata della strada

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    Sant’Antimo. E’ grave il bilancio dell’ennesimo incidente stradale che si è verificato all’alba di oggi alla periferia di Sant’Antimo con due ragazzi in fin di vita e con l’investitore in fuga e ricercato.
    Ii carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania sono infatti intervenuti all’incrocio tra via Leopardi e via Di Giacomo per la segnalazione di un incidente stradale.
    Poco prima e per cause in corso di accertamento 2 ragazzi di 20 e 18 anni in sella a uno scooter si sono scontrati frontalmente con un’auto che viaggiava in senso opposto e il cui conducente è fuggito senza prestare alcun soccorso.
    I ragazzi sono originari di Melito di Napoli e nell’impatto sono rimasti gravemente feriti. Il 20enne, che guidava, è stato trasferito al Cardarelli in prognosi riservata ed è in pericolo di vita.
    Il passeggero 18enne è ricoverato all’Ospedale del Mare in prognosi riservata, anche lui è in pericolo di vita.
    Indagini in corso da parte dei carabinieri di Giugliano impegnati nel ricostruire l’intera vicenda e identificare il pirata della strada.

    I militari stanno analizzando le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nella zona dell’incidente.
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    Sant’Antimo chiusi 4 negozi e 4 persone denunciate

    Sant’Antimo. Ieri, gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Campania, dalla Polizia Locale di Sant’Antimo e dall’ASL Napoli 2, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio a Sant’Antimo.PUBBLICITA

    L’operazione ha portato a:

    Identificazione di 153 persone, di cui 39 con precedenti di polizia;Controllo di 82 veicoli, con 4 sottoposti a sequestro o fermo amministrativo;Contestazione di 12 violazioni del Codice della Strada, per guida senza casco protettivo, guida senza patente, mancata copertura assicurativa, mancata revisione periodica e guida a velocità non commisurata;

    Controllo e sequestro di 4 esercizi commerciali, i cui titolari sono stati denunciati per furto aggravato di acqua, violazioni in materia di igiene e tutela degli alimenti e smaltimento illecito di rifiuti. Tre di questi esercizi sono stati sanzionati anche per mancata comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza della cessione del fabbricato.

    Sequestro di 750 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione. La frutta e la verdura sono state donate allo zoo di Napoli.
    L’operazione è stata condotta nell’ambito dell’impegno delle forze dell’ordine per contrastare l’illegalità e tutelare la sicurezza dei cittadini.
    In particolare, il sequestro degli alimenti è un segnale forte contro chi mette a rischio la salute pubblica.

    L’operazione è stata accolta con favore dalla cittadinanza, che ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro impegno.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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     Sant’Antimo: 49enne arrestato per violenze sui genitori dopo un rocambolesco inseguimento

    Un uomo di 49 anni di Sant’Antimo è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e violazione del divieto di avvicinamento. L’uomo, già arrestato un mese fa per estorsione ai danni dei suoi genitori, era tornato a casa loro violando il divieto di dimora nel comune e il divieto di avvicinamento alle persone offese.PUBBLICITA

    Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo sono intervenuti su richiesta di una coppia di anziani, 80 e 77 anni, che stavano subendo l’ennesima aggressione da parte del figlio. L’uomo, arrampicatosi sui tubi del gas, era salito sul terrazzo dell’abitazione dei genitori urlando e minacciandoli di morte per estorcere denaro.

    Alla vista dei Carabinieri, il 49enne ha tentato la fuga a piedi, ma dopo un breve inseguimento è stato bloccato e arrestato. Ora si trova in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
    L’episodio rappresenta l’ennesimo caso di violenza familiare, un problema purtroppo ancora troppo diffuso. I Carabinieri invitano le vittime a denunciare sempre gli abusi, per proteggersi e per far sì che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia.

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    Controlli a Sant’Antimo, denunciato imprenditore tessile: in fabbrica 5 operai in nero

    I Carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, in collaborazione con il nucleo ispettorato del lavoro di Napoli, hanno denunciato un imprenditore tessile di 53 anni, originario del Bangladesh, a seguito di controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ispezione ha avuto luogo in un opificio tessile situato in via Grazia Deledda, dove sono state riscontrate numerose irregolarità.
    Gli ambienti di lavoro non rispettavano i requisiti previsti dalla normativa, gli attrezzi non erano adeguatamente manutenuti e i dipendenti non avevano ricevuto la formazione necessaria. Degli otto lavoratori complessivamente presenti, solo 3 erano regolarmente assunti con contratto.

    In seguito a queste violazioni, l’attività è stata immediatamente sospesa e sono state applicate sanzioni per un totale superiore ai 50 mila euro. Questa operazione a Sant’Antimo sottolinea l’importanza dei controlli continui per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto delle leggi vigenti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    A Sant’Antimo arrestato contrabbandiere con 115 chilogrammi di sigarette

    Sant’Antimo arrestato contrabbandiere: Carabinieri sequestrano 7750 pacchetti di sigarette. Indagini in corso

    A Sant’Antimo, i Carabinieri hanno condotto un’operazione di setacciamento e perquisizione su larga scala. Durante l’intervento, hanno scoperto 7.750 pacchetti di sigarette di contrabbando (775 stecche) nascosti in un garage sotterraneo condominiale in via Svizzera.
    Il box, lasciato aperto, conteneva anche un’auto, attualmente sotto indagine.
    Il materiale sequestrato, che ammonta a 115 chili di sigarette, è stato confiscato insieme al veicolo.
    Sant’Antimo arrestato contrabbandiere
    Le indagini sono in corso per accertare la provenienza delle sigarette e il coinvolgimento di eventuali soggetti. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, va nel ristorante del fratello e chiede soldi a lui e alla madre: arrestato per estorsione

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    Chiedeva continuamente soldi all’anziana madre, l’ultima volta nel ristorante gestito dal fratello: è qui che i carabinieri sono intervenuti e l’hanno arrestato per estorsione.
    I fatti si sono svolti a Sant’Antimo. L’uomo, un 46enne già noto alle forze dell’ordine, si era recato al ristorante del fratello, dove si trovava anche la madre dei due, di 76 anni.
    Come in altre occasioni, ha chiesto denaro alla donna, che però ha rifiutato. A quel punto, ha afferrato un apribottiglie, minacciando di uccidere madre e fratello. I carabinieri sono intervenuti tempestivamente e l’hanno arrestato.
    Dagli accertamenti dei militari è emerso che l’uomo, in diverse altre occasioni, si era presentato nell’abitazione della madre per ottenere denaro.
    Armato con un cavatappi ha minacciato madre e fratello
    L’arma impropria è stata sequestrata e il 46enne è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.
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    Imprenditore di Sant’Antimo gambizzato nella sua concessionaria a Sant’Arpino

    Antimo Petito, un imprenditore di 42 anni originario di Sant’Antimo ma residente a Casandrino, è stato gambizzato nel suo ufficio con quattro colpi di pistola alle gambe.
    L’attentato è avvenuto ieri pomeriggio nella sede della sua società di noleggio auto con annesso autolavaggio, situata a Sant’Arpino, al confine tra Frattamaggiore, Grumo Nevano, Sant’Antimo e Sant’Arpino.
    Gli investigatori stanno indagando sul fatto e non escludono alcuna pista. L’uomo è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi i medici dopo aver stabilizzato lo hanno operato per estrargli i proiettili e ricomporre le fratture. Ne avrà per 30 giorni.
    Intanto sentito a sommarie informazioni dai carabinieri ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce ne richieste estorsione e di non sapersi spiegare i motivi dell’attentato nei suoi confronti.
    I militari hanno anche preso visione di tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza che ci sono nella zona per dare un volto e un nome agli assalitori.
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    Sant’Antimo, incendio doloso nel cortile della chiesa di Santo Spirito

    Indagini in corso da parte dei carabinieri per risalire agli autori dell’incendio di natura dolosa, che nella tarda serata ha interessato la chiesa Santo Spirito (vico Santo Spirito), chiusa al culto a Sant’Antimo.
    Vandali hanno dato fuoco ai cumuli di rifiuti che si trovano nella chiesa al momento abbandonato. Si tratta di un luogo di culto risalente al Cinquecento nella cui torre campanile vi è una campana di inestimabile valore storico visto che è fatta dai cannoni fusi della battaglia di Lepanto.
    Fortunatamente le fiamme sono state domate in breve tempo dai vigili del fuoco senza causare danni.Sulla zona vi è un progetto di recupero per farla diventare polo museale. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, metteva in vendita auto incidentate e già sequestrate: denunciato 35enne

    A Sant’Antimo, i Carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania hanno denunciato un 35enne di Casandrino per ricettazione, detenzione abusiva di munizioni e abbandono di rifiuti.
    Durante un servizio di controllo del territorio, i militari hanno individuato un piazzale in via Grecia con numerose auto parcheggiate e coperte da teloni. Sospettando che potessero essere auto rubate, i Carabinieri hanno ispezionato l’area e scoperto che la maggior parte delle auto destinate alla vendita erano incidentate o soggette a sequestro.
    Inoltre, sono stati trovati pezzi di ricambio come portiere, cofani, centraline e altre parti meccaniche il cui provenienza non è stata ancora chiarita, insieme a rifiuti quali batterie per auto, taniche di olio e parti arrugginite di veicoli.
    L’intero piazzale con le auto è stato sequestrato
    In un magazzino adibito a deposito, sono stati rinvenute anche 45 cartucce calibro 12. A seguito delle indagini, l’intero piazzale è stato sequestrato e il 35enne è stato denunciato per le violazioni riscontrate. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, picchia i figli che avevano raccontato al padre dei suoi tradimenti: arrestata

    I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano hanno arrestato a Sant’Antimo una 28enne incensurata per maltrattamenti in famiglia.L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio, dopo una richiesta di aiuto per una lite in famiglia.
    I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato un uomo e i suoi due figli di 9 e 6 anni che raccontavano di essere stati aggrediti dalla moglie e madre. La donna, armata di forbici, aveva inseguito i figli e il marito fino al cortile condominiale.
    L’ira della 28enne era stata scatenata dal fatto che i bambini avevano riferito al padre di essere stati lasciati soli durante la mattinata per permettere alla donna di incontrare un altro uomo.
    La donna aveva inseguito i figli con le forbici perché avevano raccontato dei suoi tradimenti
    La donna aveva prima picchiato i figli davanti al padre e poi li aveva inseguiti con le forbici. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che la donna già in passato aveva picchiato i figli, causandogli lesioni refertate da personale medico.
    I Carabinieri hanno arrestato la donna e sequestrato le forbici. I servizi sociali sono stati avvisati e i bambini sono stati affidati al padre. L’arrestata si trova nel carcere di Pozzuoli. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, mamma e figlio disabile bloccati in casa per i continui guasti all’ascensore

    A Sant’Antimo, una madre e suo figlio diversamente abile vivono in un alloggio popolare situato in una struttura confiscata alla camorra, noto come condominio “Picasso”.
    Purtroppo, la loro abitazione si è trasformata in una sorta di prigione a causa dei continui guasti all’ascensore, che impediscono al ragazzo, costretto su una sedia a rotelle, di uscire di casa dato che abitano al terzo piano.
    In un messaggio vocale tra il tecnico ascensorista e l’amministratore, si sente il tecnico dire che la riparazione dell’ascensore non ha la priorità, affermando: “Li abbiamo abituati male, ora devono aspettare.”
    La madre ha espresso la sua indignazione dicendo: “Mio figlio ha dovuto saltare la fisioterapia e non è certo la prima volta. Con quale coraggio, sapendo che ho un ragazzo disabile, parlano in questo modo così sprezzante?” Ha poi rivolto la sua richiesta di aiuto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
    Borrelli ha commentato: “Ci siamo occupati di questa famiglia già più di due anni fa. In quell’occasione, gli fu assegnato un alloggio al primo piano di uno stabile, ma privo di ascensore, il che rendeva impossibile il loro trasferimento. Chiedemmo un’altra soluzione che arrivò immediatamente.
    Ora chiediamo innanzitutto rispetto e che gli interventi di manutenzione e di emergenza vengano eseguiti con regolarità. Avere servizi essenziali che consentano gli spostamenti è un diritto sacrosanto di queste persone, e chi ne è responsabile, invece di lamentarsi, dovrebbe compiere il proprio dovere.” LEGGI TUTTO