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    Rapinavano le ville in Piemonte: arrestati 4 napoletani

    Un’operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza ha portato all’arresto di 5 persone accusate di rapina pluriaggravata in concorso.PUBBLICITA

    La banda era specializzata in ville del Pinerolese e aveva messo a segno un colpo nel febbraio scorso.

    Punti Chiave ArticoloL’indagine è partita dalla rapina di febbraio in una villa del Pinerolese. I Carabinieri di Pinerolo, coadiuvati dai colleghi di Poggioreale  e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, hanno ricostruito la dinamica del fatto e identificato i responsabili. Si tratta di quattro uomini provenienti da Napoli, tra cui un 66enne, un 63enne, un 60enne e un 29enne, che avevano il supporto di un 50enne di Pinerolo.
    I cinque rapinatori, armati di pistola, hanno atteso la proprietaria della villa all’esterno dell’abitazione. Approfittando dell’apertura del cancello automatico, sono entrati nel cortile e l’hanno costretta a entrare in casa.
    Rapina da 50mila euro in una villa di Pinerolo Un quinto complice attendeva il marito all’esterno e lo ha bloccato al suo rientro, facendolo entrare in casa. Durante la rapina, i malviventi hanno rubato 78 borse da donna, 7 orologi di pregio e diversi gioielli in oro, per un valore complessivo di oltre 50.000 euro.
    Grazie alle indagini, i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno arrestato i cinque componenti della banda a Pinerolo e Poggioreale. Uno degli indagati era già detenuto nel carcere di Forlì per un’altra vicenda. Smantellata una banda pericolosa L’operazione ha permesso di sgominare una banda pericolosa che agiva da tempo sul territorio del Pinerolese, mettendo fine alle loro scorribande. L’arresto dei cinque rapinatori rappresenta un importante segnale di legalità e sicurezza per la cittadinanza. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, giovani rapinatori assaltano supermercato: arrestati. Uno è minorenne

    Giugliano. Ieri sera, un supermercato in via Mugnano a Giugliano è stato teatro di una rapina a mano armata. I Carabinieri, grazie a una rapida e coordinata azione, sono riusciti ad arrestare i due responsabili poco dopo il colpo.PUBBLICITA

    Erano circa le 20:00 quando due giovani, a volto coperto e con fucili in pugno, hanno fatto irruzione nel supermercato. Minacciando il cassiere, si sono fatti consegnare circa 450 euro in contanti e poi sono fuggiti a bordo di un’auto rubata.

    Punti Chiave ArticoloImmediatamente allertate, le pattuglie dei Carabinieri della sezione operativa di Marano sono intervenute sul posto. Grazie alla descrizione fornita dal cassiere e alle immagini delle telecamere di sicurezza, i militari hanno individuato l’auto dei rapinatori e li hanno intercettati mentre tentavano la fuga. Arresto e recupero della refurtiva I due giovani, un 22enne e un 17enne entrambi incensurati, non hanno potuto opporre resistenza e si sono arresi ai Carabinieri. I militari hanno recuperato circa 450 euro di refurtiva e le armi utilizzate per la rapina.
    I due arrestati sono stati accusati di rapina aggravata. Il 22enne è stato portato nel carcere di Poggioreale, mentre il minorenne è stato condotto al centro di prima accoglienza dei colli Aminei. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, rapine a raffica in Tangenziale: tra le vittime anche il gruppo de “I Desideri”

    Punti Chiave ArticoloNapoli.Un pomeriggio di terrore sulla Tangenziale di Napoli, dove una serie di rapine a mano armata ha colpito gli automobilisti incolonnati nel traffico.PUBBLICITA

    Secondo le testimonianze raccolte dal deputato Francesco Emilio Borrelli, almeno quattro persone a bordo di due potenti moto avrebbero messo a segno diversi colpi, tra cui uno ai danni dei noti cantanti neomelodici “I Desideri”, che si stavano recando al concerto di Nino D’Angelo allo Stadio Maradona.
    I rapinatori, armati di pistola e descritti come giovani, forse addirittura minorenni, hanno sottratto alle vittime orologi, denaro, carte di credito, gioielli e smartphone. Il bottino complessivo è ancora da quantificare.
    L’episodio ha provocato forte allarme e indignazione. Il deputato Borrelli ha denunciato la situazione chiedendo una risposta dura da parte delle forze dell’ordine: “Questi rapinatori senza scrupoli vanno individuati e puniti severamente.
    Chiedo che ci sia un’indagine celere da parte delle forze dell’ordine che, grazie all’ausilio delle telecamere, devono riuscire ad assicurare alla giustizia questi criminali che sono oramai scatenati. L’ira del deputato Borrelli: serve una risposta ferma Furti, rapine e violenze si consumano ad ogni ora e in ogni quartiere, non esistono zone franche, immuni dalla deriva criminale che si sta mangiando la città. È necessaria una risposta durissima per riaffermare e ripristinare legge e legalità”.
    Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili e assicurarli alla giustizia. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona potrebbero essere utili per le indagini. L’episodio rappresenta l’ennesimo atto di violenza che colpisce la città di Napoli, alimentando il clima di insicurezza tra i cittadini. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestrata a Scampia auto trasformata in officina ambulante per rapine con armi e abbigliamento

    Napoli. Armi micidiali e oggetti rubati rinvenuti a bordo di un’auto rubata a Scampia. I Carabinieri della locale stazione, durante un controllo di routine in via Colorini, hanno scoperto un vero e proprio arsenale all’interno di una Smart rubata.PUBBLICITA

    L’auto, parcheggiata nella zona nota come “la casa dei puffi”, ha subito insospettito i militari, che spesso si imbattono in veicoli utilizzati per nascondere droga. Ma quello che si sono trovati davanti era ben diverso dal solito: una vera e propria officina per rapine.

    Punti Chiave Articolo
    All’interno della Smart, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola, due scacciacanie numerosi proiettili.
    Le armi erano dotate di un macabro accessorio: una punta di trapano incastonata nel calcio. Un’arma micidiale che, secondo gli investigatori, poteva essere utilizzata per infrangere i finestrini delle auto delle vittime e compiere violente rapine. Oltre alle armi, nell’auto sono stati trovati anche un’autoradio, presumibilmente rubata, uno smartphone, un coltello, un jeans e un bomber. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro per gli accertamenti del caso.

    L’auto utilizzata come base operativa da una banda di rapinatori I Carabinieri sono ora al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti e identificare i responsabili.
    L’ipotesi principale è che l’auto sia stata utilizzata da una banda di rapinatori che imperversava nella zona. Non si esclude, però, che la Smart potesse essere utilizzata come base per altre attività illecite. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli sgominata la banda di rapinatori Point break: 7 arresti

    I Carabinieri di Napoli sgominano banda di rapinatori “Point Break”: 150mila euro di bottinoPUBBLICITA
    I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coadiuvati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno smantellato una pericolosa banda di rapinatori che seminava il terrore tra imprenditori, commercianti e agenti di commercio.

    Punti Chiave ArticoloI malviventi, soprannominati “i Point Break” per le loro azioni rapide e spettacolari, agivano con la tecnica del “filo inverso”: pedinavano le vittime per giorni, studiandone le abitudini e aggredendole all’improvviso con armi da fuoco per derubarle dei contanti. Le indagini, avviate ad ottobre 2022 e condotte con attività tecniche, pedinamenti e osservazioni, hanno permesso di identificare e arrestare sette persone, già sei in custodia cautelare da maggio 2023.
    I “Point Break” erano responsabili di una serie di rapine per un totale di 131.620 euro, ma il quadro accusatorio è stato ampliato con il coinvolgimento di altri due complici per ulteriori due rapine e un profitto di 20.000 euro.
     Il modus operandi della banda L’indagine ha svelato il modus operandi della banda: individuavano la vittima, la pedinavano per giorni, pianificavano l’aggressione e la derubavano con violenza, utilizzando anche armi da fuoco. Tra i mezzi a loro disposizione, telefoni cellulari dedicati, schede intestate a prestanome, due pistole giocattolo, un giubbotto antiproiettile e una flotta di moto e auto. Oltre alle rapine già commesse, i Carabinieri hanno scoperto che la banda stava pianificando altri colpi a banche in Campania, Parma e Belgio. A tal fine, avevano già acquisito informazioni su potenziali obiettivi, acquistato quattro speciali maschere in silicone per il travisamento e reperito un basista in Romania. L’operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di sei dei sette indagati, mentre l’ultimo è ancora ricercato. Le indagini proseguono per accertare eventuali complici e ricostruire la rete di supporto logistico della banda. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Boscoreale, giovani rapinatori inseguiti e arrestati

    Due giovani, di 16 e 18 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri a Boscoreale per rapina aggravata in una stazione di servizio.
    I Carabinieri sono intervenuti dopo che un dipendente della pompa di benzina di via Passanti nazionale è stato rapinato da due individui su una moto, armati di pistola, che gli hanno sottratto circa 300 euro.
    Dopo aver individuato il veicolo utilizzato nel crimine in un fondo agricolo isolato, i Carabinieri si sono messi alla ricerca dei due giovani banditi.
    La moto di grossa cilindrata è risultata rubata il 23 gennaio scorso a Torre del Greco.
    Le ricerche dei carabinieri in breve tempo hanno portato risultati visto che arrestato i due rapinatori, sequestrando una pistola modificata e la somma di denaro sottratta. Avevano entrambi scalda collo e caschi integrali.
    I due ragazzi sono stati portati rispettivamente al carcere di Poggioreale e al Centro Prima accoglienza dei Colli Aminei, in attesa di comparire davanti a un giudice. LEGGI TUTTO

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    Arrestati tre rapinatori, attiravano le vittime con appuntamenti sul web

    I carabinieri di Eboli hanno arrestato tre uomini, originari di Oliveto Citra, per rapina, estorsione, danneggiamento, indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
    Secondo le indagini, i tre indagati, tutti di età compresa tra i 20 e i 28 anni, avrebbero attirato le vittime, in particolare uomini, con appuntamenti sul web. Una volta incontrate, le vittime sarebbero state minacciate con coltelli o pistole e costrette a consegnare denaro, carte di credito, cellulari e altri oggetti di valore.
    In particolare, i tre indagati sono accusati di aver commesso le seguenti rapine:
    Il 23 settembre scorso, a Contursi Terme, un automobilista è stato minacciato con un coltello e costretto a consegnare 745 euro prelevati al bancomat;Il 19 e il 20 luglio scorsi, a Colliano, due uomini sono stati attirati in finti appuntamenti con donne conosciute tramite siti internet e poi rapinati con un coltello;Il 17 luglio scorso, a Colliano, un uomo è stato attirato in un appuntamento sul web e poi rapinato con un coltello di un portafoglio contenente 50 euro;Il 25 ottobre scorso, a Colliano, un uomo è stato minacciato con una pistola e costretto a consegnare bancomat, cellulare e orologio;Il 27 settembre scorso, a Eboli, un ragazzino di 14 anni è stato costretto a consegnare un zaino e un giubbino.
    I tre indagati sono stati arrestati e messi agli arresti domiciliari. L’indagine è ancora in corso e non è escluso che possano emergere ulteriori episodi di criminalità. LEGGI TUTTO