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    Sant’Antonio Abate pizzo da un milione di euro agli imprenditori: arrestati 2 del clan Fontanella

    Sant’Antonio Abate. Avevano fatto il giro degli imprednitori conservieri di Sant’Antonio Abate arrivano a chiedere il pizzo per una somma complessiva di un milione di euro.PUBBLICITA La richiesta avanzata a nome del clan Fontanella al quale si vantava di fare parte. I due avevano minacciato gli imprenditori di commettere azione violente nei loro confronto, di familiari e di danneggiare le aziende.Minacce effettuate negli ultimi mesi senza sapere che tutte le aziende sono dotate di telecamere di sorveglianza. E’ bastata la denuncia ai carabinieri per avviare le indagini che sono scaturite stamane con l’arresto dei due affiliati al clan Fontanella.I due su disposzione della Dda di Napoli sono finiti in carcere con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Fontanella, operante in S. Antonio Abate e territori limitrofi.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli pizzo con lo sconto ma il titolare del bar denuncia e fa arrestare il nuovo boss del Pallonetto

    Napoli. “Gli altri pagano 4mila euro tre volte l’anno, visto che voi avete aperto ora vi facciamo 2500”, un pizzo con lo sconto insomma. Una sorta di ticket d’ingresso ridotto.PUBBLICITA

    Poi però per far capire che non si trattava di camorristi di secondo livello avevano minacciato: “Il bar non te lo incendiamo, ma mettiamo due persone qua fuori e facciamo cacciare tutti i clienti, così non lavori e devi chiudere”.

    Punti Chiave ArticoloA fine nel mirino del nuovo boss del Pallonetto i titolari di un bar recentemente aperto in via Gennaro Serra vicino a piazza Plebiscito nella parte basse del Pallonetto, zona frequentatissima da turisti.
    Arrestati Gennaro Sesso, il fratello Ciro e due complici Ma i titolari invece di accogliere le richieste estorsive sono andate in questura a denunciare. Le indagini della squadra mobile sono state rapidissime. In pochi giorni sono scattate le manette ai polsi di Gennaro Sesso, 39 anni, soprannominato “Genni r’a nera”,il fratello Ciro, di 29 anni, Pasquale Ottaviano, 44 anni, e Giuseppe Abate, di 46 anni.
    I quattro sono stati incastrati dai filmati delle telecamere di videsorveglianza del locale che sono allegati agli atti dell’indagini coordinate dal pm Celeste Carrano della Dda di Napoli. All’udienza di convalida, come anticipato da Il Mattino e dall’edizione napoletana di Repubblica,  tre dei quattro indagati, assistiti dall’avvocato Mario Bruno, hanno ammesso i fatti scagionando Gennaro Sesso, che invece ha respinto le accuse. Il giudice Marco Giordano ha emesso ordinanza di custodia in carcere per tutti.

    Gennaro Sesso è personaggio molto noto alle cronache di Napoli per le sue gesta criminali. Nel 2012 picchiò una agente donna della polizia municiplae donna che lo aveva fermato.
    Lo scorso anno è stato condannato a 5 anni di carcere per una rapina di Rolex compiuta a i danni di un turista a Roma negli anni scorsi insieme con Giuseppe Saltalamacchia che invece è stato condannato a 4 anni.  Ha tatuato il nome dei Mazzarella sul corpo Legato al clan Mazzarella: ha anche tatuato il nome della famiglia sul corpo. E gli inquirenti ritengono che stia cercando di farsi spazio nella zona del centro di Napoli, dove i Mazzarella appunto non hanno il controllo delle attività illecite, approfittando dei numerosi arresti che negli ulgtimi mesi hanno colpito in maniera particolare il gruppo dei Contini. I Sesso sono anche i fratelli Pasquale, ucciso il 5 luglio 2023 tra i vicoli del Pallonetto. per quell’omicidio è finito in carcere Gennaro Belaeff, noto pregiudicato legato al clan Elia del Pallonetto. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO