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    Napoletano scomparso in Messico, ricerche in aree controllate da narcos

    Le ricerche di Leonardo Franco, l’italiano scomparso in Messico lo scorso ottobre, riprendono oggi alle 20 (ora italiana) in un’area ad alta pericolosità controllata dai narcotrafficanti.PUBBLICITA

    Le autorità locali hanno rafforzato la scorta e la squadra di ricerca, ora composta da oltre 30 persone tra uomini e donne dei corpi speciali di Marina, Esercito e forze dell’ordine, con l’ausilio di unità cinofile.

    Punti Chiave ArticoloUn’ispezione in alcuni pozzi e l’analisi del cellulare di un informatore hanno portato a individuare l’area da perlustrare. Secondo l’avvocato Luigi Ferrandino, capo del team investigativo della Manisco World, l’informatore avrebbe fornito indicazioni utili sul luogo dove potrebbe trovarsi Leonardo.
    A bordo dei mezzi speciali ci saranno anche Antonio Franco, padre di Leonardo, e Virginia Adamo, presidente della Manisco World. L’operazione è stata coordinata dall’avvocato Ferrandino in collaborazione con la Procura di Guanajuato.
    La zona delle ricerche colpita da un uragano nei giorni scorsi Nonostante l’insuccesso dei giorni scorsi e l’uragano che sta colpendo la zona, le ricerche non si fermano. “Il personale militare andrà avanti, qualunque siano gli ostacoli”, ha dichiarato Ferrandino. “Siamo consapevoli delle enormi difficoltà, ma non ci fermeremo fino a che non avremo ritrovato Leonardo”. L’impegno delle autorità e della famiglia Franco non vacilla, alimentato dalla speranza di trovare Leonardo sano e salvo. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Il napoletano Leonardo Franco scomparso in Messico: da domani ricerche con mezzi speciali

    Napoli. Domani iniziano le ricerche con mezzi speciali in Messico per trovare Leonardo Franco, il napoletano scomparso nel paese centroamericano lo scorso 2 ottobre.PUBBLICITA

    La famiglia denuncia un sequestro e ora la commissione nazionale messicana per la ricerca di persone scomparse, insieme al team investigativo della Manisco World, è mobilitata per ritrovarlo.

    Le ricerche si concentreranno nello stato di Guanajuato, dove si presume che Franco sia stato rapito, e si estenderanno anche alle zone controllate dai narcos locali.
    L’operazione, definita da Luigi Ferrandino, presidente della Manisco World, “un’operazione di intelligence senza precedenti per un italiano scomparso”, vede la partecipazione del padre di Leonardo, Antonio Franco, e della presidente dell’associazione Manisco, Virginia Melissa Adamo.

    “Faremo di tutto per riportare Nardo a casa”.
    Sul posto anche una scorta di 16 uomini armati e le forze dell’ordine locali, la squadra speciale investigativa per le persone scomparse, l’esercito, la marina e altri gruppi che collaborano con le autorità. Ferrandino è determinato: “Faremo di tutto per riportare Nardo a casa”.

    La vicenda di Leonardo Franco ha acceso i riflettori sulla piaga dei sequestri in Messico, un paese dove la violenza e l’illegalità sono purtroppo ancora molto diffuse. Le speranze di ritrovare Franco sono vive, ma la sua storia riporta alla mente quella degli altri tre napoletani Antonio Russo, Vincenzo Cimmino e Raffaele Russo scomparsi il 31 dicembre del 2018 e dei quali non si hanno avuto più notizie.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Mamma italiana uccisa in Messico insieme al compagno

    Pamela Codardini, una donna italiana di 35 anni, è stata uccisa insieme al suo compagno in Messico. La donna, originaria di Favaro Veneto, lascia due bambini piccoli.
    Viveva con Juan Yair, 29 anni, nella regione delle Valli Centrali dello stato di Oaxaca. Entrambi sono stati vittime di un brutale omicidio a colpi di arma da fuoco all’interno del loro negozio, Mr Green The Smoke Shop, a Ocotlan de Morelos.
    L’omicidio è avvenuto intorno alle 18.30 del 27 gennaio. I residenti, allertati dagli spari, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Quando i paramedici sono arrivati sul luogo, non c’era più nulla da fare per Pamela e Juan, entrambi deceduti a causa delle ferite da arma da fuoco. LEGGI TUTTO