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    Disturbi intestinali e alimentazione la guida digitale gratuita di Isypan®

    I disturbi intestinali sono tra le condizioni patologiche più diffuse a livello mondiale; infatti, colpiscono circa un terzo della popolazione generale. Ne soffrono entrambi i sessi, anche se l’incidenza maggiore si registra tra le donne (rapporto 2:1 circa). Tutte le fasce d’età possono essere coinvolte, dai bambini piccoli fino alle persone più anziane. Esistono numerosi disturbi intestinali, ma non tutti si presentano con la stessa frequenza. Fra quelli più comuni si ricordano, in particolare:PUBBLICITA
    – la sindrome dell’intestino irritabile (SII), le cui cause non sono ancora definite con certezza, sebbene lo stress sia riconosciuto come un possibile fattore scatenante;

    Punti Chiave Articolo– l’intolleranza al lattosio, un disturbo che comporta difficoltà nel digerire il lattosio a causa della carenza di lattasi, enzima che scinde tale zucchero in glucosio e galattosio, più facili da assimilare per il nostro organismo. Molti disturbi intestinali, compresi i due citati, non rappresentano un pericolo per la vita, ma ne possono peggiorare la qualità.
    Un aiuto in questo senso arriva dalla guida gratuita scaricabile Isypan® : “Disturbi intestinali e alimentazione”. Si tratta di una guida che mette in luce l’importanza di un corretto stile di vita per il benessere intestinale, fornendo consigli pratici sull’alimentazione da seguire e su ricette semplici da preparare.
    Perché una guida sui disturbi intestinali? La guida Isypan® è stata realizzata con l’obiettivo di fornire un supporto concreto a coloro che soffrono di disturbi quali la sindrome dell’intestino irritabile e l’intolleranza al lattosio. Si tratta di un vademecum facile da consultare che spiega con un linguaggio semplice, ma rigoroso dal punto scientifico, le cause scatenanti e i sintomi di tali disturbi per poterli affrontare con una maggiore consapevolezza e conoscenza. La guida, inoltre, fornisce suggerimenti sui cibi consigliati e quelli da evitare. Come scaricare la guida? La guida Isypan® “Disturbi intestinali e alimentazione”, consta di 9 pagine e può essere facilmente scaricabile collegandosi al portale web ufficiale di Isypan®; il documento è stato realizzato in PDF, un formato facilmente leggibile da qualsiasi dispositivo (personal computer, tablet o smartphone) e una volta effettuato il download è possibile consultarla ogni volta che lo si ritiene necessario. È una guida gratuita e per scaricarla non è necessario fornire nessuna informazione personale. Cos’è Isypan®? Isypan® è una linea di dispositivi medici e integratori a marchio Pharmaidea, utili per il trattamento e la cura dei principali disturbi gastrointestinali quali stipsi, reflusso gastroesofageo, dispepsia (digestione difficile), pesantezza e gonfiore di stomaco, sindrome del colon irritabile, intolleranza al lattosio e disbiosi intestinale (una condizione caratterizzata dallo squilibrio nella composizione e nella funzione del microbiota intestinale). I prodotti della linea Isypan® si pongono come punto di riferimento di tutte quelle persone che si trovano a convivere con fastidiosi disturbi gastrointestinali e hanno intenzione di prevenirli e/o contrastarli efficacemente. Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Salerno, al Ruggi due interventi di chirurgia pediatrica robotica

    Un passo avanti significativo nella medicina pediatrica è stato compiuto all’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Grazie all’equipe diretta dal dottor Umberto Ferrentino, responsabile della Chirurgia Pediatrica del Ruggi, sono stati eseguiti i primi interventi di chirurgia robotica pediatrica nella struttura.PUBBLICITA

    “È stato un traguardo difficile, su una via tortuosa,” ha dichiarato il dottor Ferrentino. “Un lungo percorso di formazione ci ha condotti a questo risultato straordinario, reso possibile grazie alla sinergia e alla cooperazione tra medici specialisti, infermieri e operatori socio-sanitari. Ogni fase del processo ha beneficiato della necessaria assistenza, sempre supportati dalla Direzione Strategica del Ruggi che ha puntato sull’elevare i parametri di sicurezza e qualità, perfezionando le prestazioni del chirurgo pediatra attraverso l’uso della robotica.”

    Questi primi interventi segnano una collaborazione di lunga data tra la Chirurgia Pediatrica del Ruggi e il professore Ciro Esposito, direttore della Chirurgia Pediatrica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Centro di Riferimento di Chirurgia Robotica Pediatrica Regionale. Tra gli interventi eseguiti, uno in particolare ha permesso di correggere una rara malformazione delle vie urinarie.
    Il giovane paziente, un ragazzo di 14 anni, presentava un’ostruzione dei calici maggiori del rene destro, che risultavano essere extrarenali e compressi dalla vena renale, compromettendo il normale deflusso delle urine. “La tecnologia robotica ci ha permesso di arrivare dove sarebbe stato impossibile giungere,” ha spiegato il dottor Ferrentino. “Una migliore manipolazione delle strutture durante la procedura chirurgica ci ha consentito di isolare i calici ostruiti e sospendere il vaso, permettendo così alle urine di riprendere il loro normale percorso verso la vescica, senza rischi aggiunti per il bambino.”

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Campania, scienziati stilano vademecum su attività fisica e prevenzione oncologica

    Sono sufficienti almeno 150 minuti settimanali di attività fisica per migliorare la qualità della vita, prevenire i tumori e aumentare la sopravvivenza nei pazienti oncologici. È quanto emerge dal vademecum medico-scientifico condotto dagli oncologi dell’associazione European Cancer Prevention Organization presieduta dallo scienziato e medico chirurgo oncologo campano, Giovani Corso.PUBBLICITA

    Un vero e proprio prontuario, che racchiude anni di studi e di scoperte fatte dai ricercatori e medici di tutto il mondo e che mette, nero su bianco, in correlazione scientifica salute e stile di vita, scritto dall’oncologo campano, Giovanni Corso, medico chirurgo presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, presidente dell’ European Cancer Prevention Organization e membro della commissione nazionale del Miur per la valutazione della ricerca in tutte le università d’Italia in ambito medico scientifico, e dall’immunologa e collaboratrice scientifica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, IRCCS IEO, Adriana Albini, responsabile del gruppo di lavoro sulla prevenzione oncologica dell’Associazione Americana Ricerca sul Cancro, con il supporto dell’epidemiologo Carlo la Vecchia e del gruppo di medici e scienziati del team dell’associazione presieduta dallo scienziato campano.

    “Spesso- spiegano gli autori -pensiamo che per preservare la nostra salute servano farmaci costosi, integratori complessi, pillole e pastiglie. Nel contempo- aggiungono Corso e Albini- gli studi clinici ci rivelano i grandi progressi di chirurgia, radioterapia, terapia farmacologica, ma non si investe abbastanza su una corretta informazione circa l’importanza di uno stile di vita sano e di corrette abitudini che potrebbero far diminuire l’incidenza di molte malattie croniche e il 30% del rischio di ammalarsi di tumore. Oltre all’astensione dal fumo e l’azione di una sana alimentazione esiste un rimedio antico di cui da sempre si conoscono i benefici ma del quale solo da pochi anni la scienza è riuscita a farne una vera e propria valutazione scientifica e “molecolare” ed è l’attività fisica intesa come impegno ricreativo e non necessariamente come sport agonistico. L’attività fisica -spiegano gli scienziati dell’European Cancer Prevention Organization -che vede tra gli altri sport, come attività salvavita la camminata, la corsa, la pedalata in bici, il nuoto, lo yoga, il pilates, la ginnastica e i pesi, riduce il rischio di malattie cardiache, aiuta a mantenere un peso corporeo sano, migliora il metabolismo, migliora il trattamento del diabete, favorisce il tono muscolare, rafforza le ossa e potenzia il sistema immunitario. Il vademecum – dicono-mette insieme ciò che anni di lavoro condotto da medici e scienziati affermano, dimostrando come una sana attività fisica di 90-150 minuti a settimana allunga la vita, come conferma l’OMS, oltre ai benefici psicologici quali riduzione dello stress, diminuzione dei sintomi depressivi, regolarizzazione del ritmo sonno-veglia e il miglioramento della funzione cognitiva, apporta un significativo aiuto nel campo oncologico in termini di prevenzione di tumori e di sopravvivenza e lotta al tumore nei pazienti oncologici”.
    E nel vademecum stilato dagli scienziati e prossimo alla pubblicazione sulla rivista ufficiale dell’organizzazione europea di prevenzione oncologica, Albini e Corso stilano una lista di benefici che una sana attività fisica apporta ai pazienti quali: Prevenzione dei fattori di rischio tumorale aggravati da sovrappeso, obesità, sedentarietà; Prevenzione delle recidive e della progressione; Aumento della sopravvivenza; Protezione dalle tossicità associate alla terapia; Potenziamento muscolare e contrasto alla sarcopenia; Miglioramento della salute delle ossa; Diminuzione del linfedema; Diminuzione del dolore; Controllo della fatigue e Migliore qualità della vita.

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    Il governo prepara le nuove regole di accesso a Medicina

    Il Ministero dell’Università e della Ricerca sta valutando seriamente l’opportunità di rivoluzionare il sistema di accesso a medicina.
    Dopo lo slittamento delle sessioni selettive del 2024 e la recente sentenza del Tar del Lazio, diverse proposte politiche sono all’esame delle rispettive commissioni alla Camera e al Senato.
    La proposta predominante sarebbe quella di introdurre un periodo filtro che consenta di frequentare corsi caratterizzanti, il cui superamento determinerebbe l’ammissione a Medicina. Questa novità entrerebbe in vigore a partire dall’anno accademico 2024/25. Saranno definiti nei prossimi mesi gli strumenti legislativi più idonei a stabilire, quali, quanti e con quali modalità superare gli esami.
    Si sta anche valutando l’opportunità di utilizzare facoltà diverse rispetto a Medicina al fine di evitare l’intasamento e organizzare i corsi caratterizzanti. Anche i test di selezione subiranno cambiamenti.
    L’ipotesi di utilizzare dei quesiti tratti da una banca dati aperta e pubblica, superando così le critiche del Tar, sembra interessante per il sindacato Anief. La prossima selezione sarà basata su questi test, la cui modalità di accesso verrà stabilita attraverso un iter parlamentare in corso.
    Il Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, si è resa disponibile a dialogare con tutte le forze politiche e gli attori coinvolti. Si cercherà la forma e la cornice migliore per questo confronto, e si ipotizza che le audizioni in Parlamento siano il contesto istituzionalmente più opportuno per affrontare tale questione. LEGGI TUTTO

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    Niente più numero chiuso a medicina: si valuterà il profitto degli studenti

    E’ forse il regalo di Natale più bello per centinaia di migliaia di studenti italiani: il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina e chirurgia, tanto criticato in questi anni e specialmente nell’ultimo periodo per la mancanza di personale medico, potrebbe arrivare alla fine. E’ quanto prevede un disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia, a prima firma della senatrice Ella Bucalo.
    L’esame del Ddl, che rivede le modalità di accesso a Medicina, attualmente vincolato al superamento di un test a crocette, è stato avviato in Senato.
    “L’obiettivo del ddl, frutto del lavoro del Dipartimento Università di FDI– spiega Bucalo – è quello di sostituire tale selezione, che spesso mortifica la preparazione dei candidati, con una valutazione del profitto degli studenti che avranno sostenuto e superato gli esami del primo semestre“.
    In altre parole, chi lo desidera potrà iscriversi al primo anno della facoltà senza limitazioni di numero.
    Questo permetterà di costruire “un sistema basato sul principio che tutti ragazzi debbano avere il diritto di confrontarsi alla pari, di partire dagli stessi blocchi di partenza, e di essere giudicati sul reale merito e sulle loro motivazioni” aggiunge Bucalo, membro della commissione cultura del Senato e vice responsabile del dipartimento scuola di Fratelli d’Italia. LEGGI TUTTO

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    Chirurgia vascolare dell’Ospedale Monaldi: intervento salvavita per una giovane donna

    Napoli. Un delicatissimo intervento di protesi per aneurisma toracoaddominale è stato effettuato presso l’Unità operativa complessa di Chirurgia vascolare dell’azienda ospedaliera dei Colli, dall’equipe medica e infermieristica diretta dal professore Bartolomeo Di Benedetto.La paziente, Simona (nome di fantasia), una giovane donna di 39 anni, è giunta in ospedale in condizioni critiche, con una importante dilatazione dell’aorta toracoaddominale, il principale vaso sanguigno che porta il sangue dal cuore al resto del corpo. La dilatazione era complicata da importanti lesioni sia a livello toracico che intestinale e, inoltre, con un interessamento dei vasi sanguigni addominali e renali.
    Una condizione medica estremamente complessa che richiedeva la massima urgenza e che poteva essere trattata solo in un centro di chirurgia vascolare di alto livello, come quello dell’Ospedale Monaldi.
    La paziente, non candidabile a un intervento di tipo mininvasivo endovascolare, è stata sottoposta a intervento di innesto di una protesi chirurgica aorto-bisiliaca, con completa rivascolarizzazione dei vasi addominali e renali che erano ormai compromessi e che sono stati ricostruiti chirurgicamente.
    L’intervento, durato circa 6 ore, è stato eseguito con successo e la paziente è attualmente in buone condizioni di salute.
    “L’intervento si è svolto senza complicanze e ha consentito a Simona di poter tornare a casa e riabbracciare i propri cari”, ha spiegato il professore Di Benedetto. “Si tratta di una procedura altamente complessa, che è stata possibile grazie a un approccio multidisciplinare. Siamo i soli in tutto il Sud Italia a trattare chirurgicamente gli aneurismi toracoaddominali e, in Campania, siamo i primi per numero di procedure sull’aorta addominale”.
    “La Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Monaldi è un punto di riferimento che attrae pazienti da tutta la regione e dal Sud Italia”, ha commentato Anna Iervolino, direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli. “L’azienda ospedaliera dei Colli investe in professionalità e nuove tecnologie per poter consentire ai cittadini campani di poter ricorrere a cure di elevatissima specializzazione”. LEGGI TUTTO

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    LA FRASE Gemmato: “In arrivo nuova proposta per rivedere il numero chiuso a Medicina”

    “E’ in fase di deposito una proposta di legge che rivede il numero chiuso e consentirebbe l’accesso alla professione medica, al corso di laurea in Medicina, a un numero maggiore di studenti”. Lo ha detto il sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, intervenuto a Napoli al giuramento di 600 nuovi giovani infermieri e infermieri pediatrici.
    Gemmato ha sottolineato che “il tema è intrecciare i fabbisogni sanitari con la disponibilità delle strutture universitarie, determinata invece dal Miur. Il ministro della Salute è ben conscio del fatto che abbiamo bisogno di nuovi professionisti sanitari, medici, infermieri e che quindi quel numero va rivisto”.

    Rispetto alle critiche più volte mosse dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alle domande contenute nei testi d’ingresso a Medicina, il sottosegretario ha affermato: “Sono d’accordo con De Luca.
    ùLa storia dei test è lunga. Io sono stato anche rappresentante degli studenti e ricordo domande come quelle relative al numero dei parlamentari, domande di cultura generale che dovrebbero essere proprie degli studenti, ma che evidentemente non riguardano chi si appresta a svolgere la professione medica”. LEGGI TUTTO