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    Barca killer a Posillipo: indagato un noto avvocato napoletano

    Napoli. Un noto avvocato napoletano è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Cristina Frazzica travolta da un motoscafo nel mare di Posillipo. L’incidente è avvenuto domenica scorsa.PUBBLICITA
    Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno portato all’identificazione di tre imbarcazioni che si trovavano nella zona al momento del fatto.

    Punti Chiave ArticoloSulla base di testimonianze e dei filmati delle telecamere di sicurezza, gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dell‘incidente ed individuato nell’avvocato l’uomo che si trovava alla guida del motoscafo che ha travolto la donna. L’avvocato è stato interrogato e ha fornito la sua versione dei fatti. Secondo quanto da lui riferito, si sarebbe trattato di un incidente e non si sarebbe accorto di aver colpito la donna.
    L’avvocato ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente L’uomo ha poi dichiarato di aver prestato soccorso al compagno della vittima, che si trovava con lei sul kayak al momento dell’impatto. Vincenzo Leone, anch’egli avvocato. Tuttavia, gli investigatori stanno valutando diverse ipotesi, tra cui quella che l’avvocato si sia allontanato dal luogo dell’incidente dopo aver urtato il kayak, forse non rendendosi conto di aver colpito la donna, e che solo successivamente sia tornato indietro per prestare soccorso. Le indagini sono ancora in corso e la posizione dell’avvocato potrebbe aggravarsi se dovessero emergere ulteriori elementi a suo carico. La donna che ha perso la vita nell’incidente aveva 31 anni ed era originaria della provincia di Pavia. Si trovava a Napoli per motivi di studio. Il suo compagno, che si trovava con lei sul kayak al momento dell’impatto, è sopravvissuto all’incidente ma è rimasto ferito. La morte della giovane donna ha suscitato grande cordoglio nella comunità. In molti hanno espresso solidarietà alla famiglia della vittima e hanno chiesto che venga fatta chiarezza sull’incidente. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Nola 20enne in fin di vita: ha reagito a un tentativo di rapina

    Nola. Un giovane di 20 anni è stato accoltellato a Nola ed è ora in pericolo di vita. L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte di ieri in via Padre Francesco Palliola.PUBBLICITA
    Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile di Nola, che hanno trovato il giovane riverso a terra con una ferita da coltello al torace.
    Punti Chiave ArticoloIl 20enne, incensurato e residente a Tufino, è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e, per questo motivo, è stato trasferito all’ospedale del Mare di Napoli, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto e identificare l’autore dell’accoltellamento. Al momento non si esclude alcuna pista. Il ferito è un 20enne residente a Tufino Secondo le ultime informazioni, il giovane sarebbe stato vittima di una rapina. L’aggressore, dopo averlo accoltellato, gli avrebbe portato via il telefono cellulare. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di individuare il colpevole. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli padre e figlio ferti a colpi di forbici: denunciato 46enne

    Napoli.Un uomo di 43 anni e suo figlio di 22 sono stati feriti a colpi di forbici a Napoli. I due, entrambi residenti a San Giovanni a Teduccio, sono stati soccorsi dai carabinieri e trasportati all’ospedale del Mare.PUBBLICITA
    Il padre ha riportato ferite allo zigomo destro, al torace e al braccio destro, con una prognosi di 5 giorni. Il figlio, invece, è stato ferito al collo e al torace, con una prognosi di 15 giorni.
    Punti Chiave ArticoloSecondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due avrebbero avuto una discussione con un loro conoscente, che li avrebbe poi feriti con un paio di forbici. Il presunto aggressore, un 46enne di San Giovanni a Teduccio, è stato denunciato per tentato omicidio. I carabinieri hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo e hanno trovato le forbici che, si presume, siano state utilizzate per l’aggressione. Il 46enne è stato denunciato per tentato omicidio Ancora da chiarire le esatte motivazioni e la dinamica della lite. I carabinieri stanno conducendo le indagini per ricostruire i fatti e accertare le eventuali responsabilità. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli caccia al pirata del mare: turista investita e uccisa sul kayak

    Napoli. E’ caccia al pirata del mare che ieri pomeriggio con la sua imbarcazione ha investito e ucciso una donna di 30 anni che si trovava su un kayak insieme con un suo amico rimasto ferito.PUBBLICITA
    Una domenica di relax si è trasformata in tragedia a Posillipo. La vittima si chiamava Cristina Frazzica, originaria di Taurianova ma residente a Voghera e che era a Napoli da turista da qualche giorno. Con lei sul kayak un giovane penalista napoletano di 31 anni originario di san Giovanni a Teduccio.
    Punti Chiave ArticoloL’imbarcazione su cui si trovava con l’amico è stata speronata da un natante che viaggiava a velocità sostenuta. Il pirata del mare, dopo aver provocato l’incidente, è fuggito senza soccorrere le vittime. L’incidente è avvenuto intorno alle 17.30 nelle acque tra villa Rosebery e Giuseppone a Mare. Il kayak, con a bordo Frazzica e il suo amico, è stato colpito in pieno dal natante, facendoli cadere entrambi in acqua. La donna è stata ferita dall’elica dell’imbarcazione pirata e, nonostante i soccorsi tempestivi, è morta poco dopo. Il suo amico è stato salvato da un altro diportista che si trovava in zona. La Procura di Napoli ha aperto un’indagine per omicidio e omissione di soccorso. Gli inquirenti stanno cercando di identificare il pirata del mare e ricostruire la dinamica dell’incidente. Sono state avviate le ricerche per individuare l’imbarcazione responsabile dell’incidente, che potrebbe avere danni visibili a causa dello scontro. La morte di Cristina Frazzica ha sconvolto la comunità di Posillipo. La donna, che viveva e lavorava Lombardia, era a Napoli da pochi giorni per trascorrere un weekend con l’amico. Le sue amiche e i suoi familiari la ricordano come una persona solare e piena di vita. L’appello della Procura La Procura di Napoli chiede a chiunque abbia visto qualcosa di utile per le indagini di farsi avanti. Le informazioni, anche i minimi dettagli, potrebbero essere cruciali per identificare il pirata della strada e assicurarlo alla giustizia. Un monito alla responsabilità La tragedia di Posillipo, la prima dell’estate del 2024 raccontate dalle cronache di Napoli, ci ricorda ancora una volta l’importanza della responsabilità in mare. Chiunque navighi, sia a bordo di un natante che di un kayak, deve farlo con prudenza e nel rispetto delle regole. L’omissione di soccorso, in caso di incidente, è un reato grave che può avere conseguenze tragiche. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli ragazza muore in mare: si capovolge il kayak

    Napoli. Prima tragedia del mare dell’estate 2024 nelle acque del golfo di Napoli.PUBBLICITA
    Una ragazza ha perso la vita mentre era a bordo di un kayak nello specchio d’acqua davanti a Villa Rosebery, la residenza napoletana del presidente della Repubblica.
    Punti Chiave ArticoloSecondo una prima ricostruzione e le prime testimonianze c’è stato lo scontro con una barca che stava rientrando in porto. Il kayak si è capovolto e per la ragazza non c’è stato scampo.. A lanciare l’allarme un motoscafo. Il corpo della vittima e’ stato ripescato da una delle imbarcazioni della Guardia Costiera uscita in mare dopo l’allarme lanciato da altri natanti.  Indagine della Guardia Costiera sulla prima vittima del mare Sono in corso accertamenti che dovranno stabilire le responsabilità dell’incidente mentre la salma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad autoipsia. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Emanuele Filiberto mette le mani sulla Salernitana

    Il principe Emanuele Filiberto di Savoia e i suoi soci della Brera Holding hanno messo le mani sulla Salernitana.PUBBLICITA
    L’accordo della cessione delle quote societarie della società granata da parte del presidente Danilo Ievolino dovrebbe essere ufficializzato nel giro di due giorni. Il tempo di firmare insieme con gli avvocati il passaggio.
    Punti Chiave ArticoloLa notizia è confermata da ambienti vicini al principe che ha già fatto sapere di voler coinvolgere nell’operazione rilancio della Salernitana tutto l’ambiente calcistico giovanile della provincia. La notizia, che era stata anticipata da un articolo di BNItalia, ha trovato conferme nella giornata di oggi, quando nonostante la domenica estiva ed elettorale le parti hanno raggiunto l’accordo che deve essere solo ratificato. La Salernitana è pronta quindi al passaggio al fondo americano guidato da Daniel J. McClory, amico del Principe di Savoia. McClory si era anche incontrato nel marzo scorso a Londra con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis come testimoniano le foto pubblicate sul sito del gruppo. McClory a marzo aveva incontrato anche De Laurentiis Nazario Matachione, braccio destro di Emanuele Filiberto, aveva già confermato i legami tra il Principe e la Brera Holding, sottolineando però che “le trattative serie si fanno negli uffici e non sui giornali”. La Brera Holding non è nuova al mondo del calcio: possiede club in Macedonia, Mongolia e Mozambico, una quota del Manchester United e una squadra di volley italiana. L’obiettivo della Holding è quello di creare un modello di multiproprietà, simile a quello già applicato in altri sport, con l’ambizione di portare la Salernitana a competere ai massimi livelli. La Brera Holding ha anche una quota nel Manchester United L’operazione è sostenuta da un consiglio consultivo di alto profilo, che include l’ex presidente della Federcalcio statunitense Alan Rothenberg. L’acquisizione della Salernitana rappresenterebbe un passo importante per la Brera Holding, che potrebbe così affermarsi come uno dei principali player nel panorama calcistico europeo. L’operazione è alle battute finali, con le parti coinvolte che preferiscono mantenere il riserbo. Daniel J. McClory e Aurelio De Laurentiis all’incontro a Londra nel marzo scorso Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Qualiano denunciata scrutatrice per abbandono del seggio elettorale

    Questa mattina i Carabinieri della stazione di Qualiano hanno denunciato una 24enne del posto per abbandono di seggio senza legittimo motivo.PUBBLICITA

    La giovane, impiegata come scrutatrice in un seggio elettorale della cittadina, ha lasciato il suo posto ieri in serata e non è più tornata, fornendo in un primo momento giustificazioni senza fondamento.
    Inizialmente, la scrutatrice ha cercato di giustificare la sua assenza con motivazioni non supportate da alcuna prova.
    Tuttavia, dopo un po’ di tempo, la giovane ha ammesso di aver abbandonato il seggio perché la paga che le sarebbe stata offerta per il ruolo di scrutatrice era troppo bassa.
    Questo gesto, considerato irresponsabile e in contrasto con i doveri di chi occupa tale posizione, ha portato alla denuncia da parte delle autorità locali.
    L’abbandono di seggio senza una giustificazione legittima è un reato, e la 24enne ora dovrà affrontare le conseguenze legali del suo comportamento.
    Questo episodio sottolinea ancora una volta le difficoltà che possono sorgere in un clima di sfiducia e malcontento legato alla retribuzione del personale dei seggi elettorali. La mancanza di incentivi economici adeguati può portare a comportamenti irresponsabili, come nell’episodio verificatosi a Qualiano.
    Le autorità continuano a monitorare la situazione per assicurarsi che episodi di questo tipo non si ripetano in futuro, salvaguardando così l’integrità del processo democratico. Le operazioni di voto non hanno comunque subito criticità o rallentamenti.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli coltellate al volto perché reagisce alla rapina: bandito cade durante la fuga. Rintracciato e arrestato

    Napoli.Un 37enne napoletano con precedenti è stato fermato dai Carabinieri con l’accusa di tentata rapina aggravata e lesioni personali gravi ai danni di un 29enne del quartiere Pendino.PUBBLICITA
    L’aggressione è avvenuta la notte del 7 giugno scorso. Il 37enne, a volto coperto da passamontagna e casco, ha tentato di rapinare il 29enne con un grosso coltello da cucina.

    Punti Chiave ArticoloAl rifiuto della vittima, il rapinatore lo ha colpito con diverse coltellate, una delle quali allo zigomo destro, dove i medici hanno poi estratto un frammento di lama. Dopo l’aggressione, il 37enne è fuggito in direzione di Via Soprammuro, ma è caduto dallo scooter contro un’auto in sosta. Abbandonando casco, scaldacollo, coltello e guanti, è risalito sul mezzo e si è allontanato.
    Il bandito è caduto in via Soprammuro durante la fuga La vittima è stata soccorsa da alcuni residenti e portata in ospedale. Le sue condizioni sono gravi. I Carabinieri hanno analizzato le telecamere di sicurezza lungo il percorso del rapinatore, individuandolo grazie a quelle che lo riprendono a terra dopo l’incidente. Ricavando un identikit del sospettato e confrontandolo con la banca dati delle foto segnaletiche, i militari hanno individuato l’abitazione del 37enne e lo hanno rintracciato. L’uomo presentava ematomi ed escoriazioni compatibili con l’incidente ripreso dalle telecamere.  A casa trovati gli abiti utilizzati nella rapina e le chiavi dello scooter Nella sua abitazione sono stati trovati gli abiti utilizzati durante la rapina, le chiavi dello scooter e il veicolo stesso. Il 37enne è stato fermato in attesa dell’udienza di convalida. Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Traffico migranti in Campania: la Procura di Napoli indaga su 80 casi sospetti

    Napoli.Circa 80 casi di ingressi illegali di migranti in Campania sono al centro di un’indagine della Procura di Napoli, che ha già individuato una ventina di indagati.
    Le prime indiscrezioni, trapelate da fonti investigative e riprese da Il Mattino e Repubblica Napoli, rivelano la complessità del sistema di sfruttamento che coinvolge imprenditori compiacenti, intermediari, legali e consulenti dei CAF.

    L’area vesuviana e il Bangladesh
    L’attenzione degli inquirenti si concentra per ora sull’area vesuviana e sugli ingressi di migranti provenienti dal Bangladesh. La catena dell’illegalità prevedeva la falsificazione di contratti di lavoro per far risultare che i migranti avessero un posto di lavoro in Italia al loro arrivo. Ogni ingresso illegale sarebbe stato pagato diverse migliaia di euro, con profitti consistenti per l’organizzazione criminale.
    Possibile coinvolgimento della criminalità organizzata
    Non si esclude che la criminalità organizzata locale abbia avuto un ruolo nella vicenda, sfruttando il traffico di migranti per trarne profitto. Le indagini puntano inoltre a verificare se la rete per gli ingressi dal Bangladesh sia stata replicata in altre zone della Campania, a beneficio di migranti provenienti da altri Paesi.

    La risposta del procuratore Gratteri
    Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha commentato l’allarme lanciato dalla premier Meloni sul “caso Campania”: “Stiamo sul pezzo e non siamo preoccupati: abbiamo migliaia di uomini delle forze dell’ordine, abbiamo magistrati di altissimo livello e monitoriamo qualsiasi tipo di fenomeno”.
    Un’inchiesta complessa e in evoluzione
    L’inchiesta è ancora in pieno svolgimento e i dettagli emersi finora rappresentano solo un primo passo per smantellare un sistema illegale che sfrutta la vulnerabilità dei migranti per trarne profitto. Le indagini proseguiranno per accertare le responsabilità di tutti gli attori coinvolti e per individuare eventuali altri filoni investigativi.
    L’episodio, riportate dalle cronache di Napoli dopo la denuncia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rappresenta un monito contro lo sfruttamento dei migranti e la necessità di rafforzare i controlli per contrastare il traffico illegale di esseri umani. Le istituzioni e le forze dell’ordine sono impegnate a garantire la legalità e a tutelare i diritti di tutti i cittadini.
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    Napoli 29enne accoltellato in vico Soprammuro nel corso di una rapina

    Napoli. I Carabinieri della compagnia Stella sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Pellegrini per un uomo accoltellato.
    La vittima, un 29enne incensurato del quartiere Pendino, si era presentato in ospedale con ferite multiple da arma da punta e taglio.

    Dalle prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato aggredito da uno sconosciuto in un tentativo di rapina in Vico Soprammuro. Accoltellato in diverse parti del corpo, la vittima si sarebbe trascinata fino a Vico Molino dove una residente lo ha soccorso e portato in auto all’ospedale.
    I Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in Via Soprammuro un casco da motociclista, un coltello sporco di sangue, dei guanti in lattice e uno scaldacollo.

    Il 29enne è attualmente in sala operatoria per “ferite da punta e taglio multiple alla testa, al volto, al torace e arto inferiore destro”. Le sue condizioni non sono in pericolo di vita.
    I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Stella, in sinergia con la Procura di Napoli, stanno conducendo le indagini per ricostruire l’intera vicenda e identificare il responsabile dell’aggressione.
    L’appello a fornire informazioni
    Le forze dell’ordine invitano chiunque abbia informazioni utili all’indagine a contattarle.
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    Napoli, “Se esci sei morta”, le minacce alla ex: arrestati nipote del boss e lo zio

    Napoli. Il nipote del ras di camorra del clan Contini non accettava la fine della relazione con la ragazza alla quale l’aveva costretta al fidanzamento e aveva minacciato di morte lei e il fratello.
    Ma lei senza avere  paura e pur sapendo con chi aveva a che fare si è presentata in Questura e ha denunciato tutti: ex fidanzato compreso che tra l’altra pur essendo agli arresto domiciliari per un altro reato era andata sotto casa con la zia a minacciarla.

    La ragazza ha raccontato di aver subito reiteratamente minacce, molestie e aggressioni da parte degli indagati.
    Le accuse
    Secondo l’accusa, gli indagati, stretti congiunti tra loro, avrebbero agito con l’obiettivo di costringere la donna a mantenere una relazione sentimentale con Davide Buonocore, uno degli arrestati. La giovane, inizialmente minorenne, era stata indotta ad iniziare la relazione con Buonocore e, in seguito alla sua decisione di interrompere il rapporto, sarebbe stata sottoposta a continue pressioni e minacce.

    Le minacce di Buonocore
    In particolare, Buonocore, nonostante si trovasse ai domiciliari per un’altra vicenda, si sarebbe recato a casa della fidanzata minacciandola di morte: “Se esci sei morta”
    Le condotte degli indagati sono state ritenute aggravate dal metodo mafioso, in considerazione delle modalità esecutive e della contiguità di alcuni di loro con il clan Contini.
    Gli arrestati
    In stato di arresto sono finiti Roberto Murano, storico ras della zona Mercato e braccio destro del boss Nicola Rullo, esponente di spicco del clan Contini, la moglie Stefania Palumbo e la figlia Anna Murano, il nipote di Murano Davide Buonocore, e le sorelle di Stefania, Carmela e Annamaria Palumbo. Alle quattro donne, incensurate, sono stati concessi i domiciliari dal gip. Custodia cautelare in carcere invece per zio e nipote, già noti alle forze dell’ordine.

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    Napoli, morte di Elvira Zibra: il centauro condannato a 5 anni per omicidio stradale

    Napoli. Il giudice del Tribunale di Napoli, Linda Comella, ha condannato a 5 anni di reclusione Gianluca Sivo, il centauro responsabile dell’omicidio di Elvira Zibra, la giovane donna falciata a Mergellina nell’estate di due anni fa.
    La pena è stata emessa con rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo, e Sivo dovrà anche risarcire la famiglia della vittima con 70mila euro.

    Sivo era senza patente e viaggiava a 78 km/h
    La sera del 29 agosto 2022, Sivo era alla guida di una moto prestata da un amico, senza patente e a una velocità di 78 km/h, quando ha investito Elvira Zibra che stava attraversando la strada per gettare la spazzatura. L’impatto è stato violentissimo e la donna è morta sul colpo.
    La famiglia della vittima: “Giustizia è fatta, ma Elvira non tornerà indietro”
    I familiari di Elvira, assistiti dall’avvocato Giuseppe Catalano, si sono costituiti parte civile nel processo. La madre della vittima, come riporta Il Mattino che ha anticipato la notizia, già provata dalla perdita del figlio Mustapha, morto in un incidente stradale simile pochi mesi prima, ha commentato: “Giustizia è fatta, ma Elvira non tornerà indietro. Spero che questa sentenza sia da monito per tutti quelli che guidano spericolatamente”.

    La difesa annuncia ricorso in appello
    L’avvocato di Sivo, Giuseppe D’Alise, ha annunciato il ricorso in appello: “Leggeremo le motivazioni della sentenza e poi faremo le nostre valutazioni. In aula abbiamo cercato di dimostrare che la scarsa luminosità e l’assenza di strisce pedonali nelle vicinanze del luogo dell’incidente hanno avuto un ruolo nella tragedia”.
    La vicenda di Elvira Zibra è stato il primo di una serie di episodi di incidenti mortali riportati dalle cronache di Napoli, con una continuità impressionante negli ultimi due anni. Il numero di vittime della strada è in costante aumento causa guida spericolata e l’eccesso di velocità.
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