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    Napoli, migrante irregolare ferito nella notte in piazza Garibaldi

    Napoli. Ennesima notte di follia e di violenza in piazza Garibaldi dove un cittadino extracomunitario è stato ferito nel tentativo di una rapina.PUBBLICITA

    I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono infatti intervenuti nella tarda serata di ieri in piazza Garibaldi per un extracomunitario ferito. I militari erano in giro per i controlli e sono stati attirati dalle grida di alcuni passanti.

    Scesi dalla pattuglia hanno notato un uomo di circa 30 anni, clandestino, e sulla cui identità si stanno svolgendo accertamenti, ferito a una gamba con un coccio di bottiglia da uno sconosciuto probabilmente per sottrargli un cellulare.
    L’uomo è stato soccorso da un’ambulanza e portato in ospedale. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica dell’evento e risalire all’identità della vittima.

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    Napoli, rapina cellulare a una donna sotto gli occhi di poliziotto libero dal servizio: arrestato

    Nella serata di ieri, un poliziotto dei Falchi della Squadra Mobile, libero dal servizio, ha assistito a un furto in Piazza Nicola Amore. L’agente ha notato un uomo che, dopo essersi avvicinato a una donna, le ha strappato il telefono cellulare dalle mani e si è dato alla fuga salendo su un autobus di linea.PUBBLICITA

    Senza mai perderlo di vista, il poliziotto ha seguito l’autobus e, nel frattempo, ha contattato la Sala Operativa che ha diffuso l’allarme via radio. Pochi istanti dopo, gli agenti dei Falchi della Squadra Mobile e del Commissariato Decumani sono intervenuti, bloccando il sospetto e trovandolo in possesso del telefono rubato.

    L’uomo, un 31enne di origine marocchina con precedenti di polizia, è stato arrestato per furto con strappo. Il cellulare è stato prontamente restituito alla legittima proprietaria. Questo episodio mette in luce l’efficacia e la prontezza delle forze dell’ordine nel contrastare i crimini, garantendo sicurezza e giustizia ai cittadini.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Soldi e scarpe al Garante dei Detenuti Caserta: nessun patto corruttivo

    Non c’era alcun patto corruttivo tra l’ex garante dei detenuti della provincia di Caserta, Emanuela Belcuore, e il recluso del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Mario Borrata.
    Nonostante le attenzioni della garante e i suoi buoni uffici presso la direzione dell’istituto, i regali ricevuti da Belcuore tramite la sorella di Borrata, Sara, proprietaria di un negozio di abbigliamento a Casal di Principe, non rappresentano il prezzo della corruzione.

    Secondo il tribunale del Riesame di Napoli, i doni erano semplici regali dovuti alla relazione personale tra la garante e Borrata.
    Il tribunale del Riesame ha annullato la contestazione di corruzione contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa il 20 maggio scorso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Mario e Sara Borrata.

    Mario Borrata, già detenuto per un omicidio di camorra, era stato colpito da una misura carceraria, mentre la sorella Sara era stata posta agli arresti domiciliari. Tuttavia, la misura restrittiva non è stata completamente annullata, poiché rimane in piedi l’accusa di ricettazione di un telefonino che Borrata avrebbe usato in cella.
    I giudici del Riesame hanno accolto la tesi del difensore dei fratelli Borrata, Angelo Raucci, il quale ha dimostrato, tramite comunicazioni telefoniche, che i regali ricevuti dalla Belcuore – scarpe Gucci, vestiti e soldi – non fossero legati ai presunti favori che, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’ex garante avrebbe fatto a Borrata.
    Si trattava invece di regali d’amore. Sulla base di questa accusa di corruzione, la Belcuore, che rispondeva anche di rivelazione di segreto d’ufficio, aveva patteggiato nel dicembre scorso a un anno e dieci mesi di reclusione, con pena sospesa.
    L’ex garante aveva spiegato che la scelta di patteggiare era stata fatta “a malincuore, per meri motivi di opportunità e di strategia difensiva” e soprattutto “per voltare pagina e poter continuare l’attività professionale, senza la minaccia incombente di un lungo, pesante e costoso percorso processuale”.
    Durante l’interrogatorio davanti ai pm, prima del patteggiamento, l’ex garante aveva sempre sostenuto che i regali ricevuti da Borrata fossero dovuti a motivi sentimentali.
    La Procura di Santa Maria Capua Vetere sosteneva invece che la Belcuore avesse intrattenuto conversazioni telefoniche con Borrata, che usava il cellulare illecitamente introdotto in carcere, avvisandolo delle perquisizioni e adoperandosi per far avere al detenuto una relazione di servizio positiva, senza però ottenere risultati concreti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ruba un cellulare: inseguito e arrestato

    Un uomo di 34 anni, residente a Casoria, è stato arrestato per il furto di un cellulare.
    Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato e San Carlo Arena sono stati avvicinati in piazza Enrico De Nicola da una donna che ha riferito di essere stata vittima di un furto del suo telefono da parte di un uomo, il quale, a bordo di uno scooter, si era dato alla fuga in direzione di via Foria.
    Grazie alle informazioni dettagliate fornite, i poliziotti hanno individuato l’uomo in via Crocelle a Porte San Gennaro. All’apparire degli agenti, l’uomo ha cercato di sfuggire al controllo accelerando la sua marcia in direzione di via Foria.
    Dopo un lungo inseguimento, caratterizzato da manovre pericolose sulla strada, gli agenti lo hanno bloccato in via Stadera, scoprendo che aveva in suo possesso 5 cellulari, dei quali non è stato in grado di fornire una spiegazione plausibile sulla provenienza.
    Il 34enne di Casoria è stato arrestato per furto e denunciato per ricettazione. Inoltre, il veicolo a due ruote utilizzato per commettere il reato è stato sequestrato, e sono state contestate al conducente tre violazioni al Codice della Strada, relative alla guida senza patente, mancanza di copertura assicurativa e mancata revisione periodica. Il cellulare è stato restituito alla legittima proprietaria. LEGGI TUTTO