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    Crollo Scampia: migliorano bimbe gravi, una lascia la Rianimazione 

    Napoli. Migliorano le condizioni di salute della due bambine piu’ gravi tra quelle ferite nel crollo del ballatoio in ferro della Vela Celeste nel quartiere di Napoli di Scampia.PUBBLICITA

    Le piccole sono ricoverate nell’ospedale pediatrico Santobono ed erano in Terapia Intensiva Pediatrica.

    La piu’ grande, A. P., 7 anni, e’ in un graduale miglioramento complessivo, tanto che e’ stata trasferita presso la Uo di Neurochirurgia per il prosieguo delle cure e la prognosi riservata e’ stata sciolta. B. M., 4 anni, e’ ancora in Terapia Intensiva Pediatrica, ma il riscontro clinico strumentale e’ confortante, la piccola e’ sveglia e respira autonomamente, ma la prognosi rimane riservata.
    Lo si apprende dal bollettino medico rilasciato dal nosocomio alle 12. Per quanto concerne le tre piccole pazienti ricoverate in Ortopedia, A.A., 9 anni, operata per frattura di omero, ha superato il decorso post operatorio senza complicanze, le condizioni generali risultano buone e stabili tali da poter ipotizzare la dimissione.

    B.M., 10 anni, operata per frattura pluriframmentaria di femore continua un decorso ortopedico post operatorio che necessita di monitoraggio clinico strumentale e terapia medica e resta in attesa di intervento maxillo facciale.
    B.S., 2 anni, operata di frattura di omero distale ha superato il decorso post operatorio ed e’ in condizioni generali buone e stabili tali da poter ipotizzare la dimissione.
    Delle due pazienti ricoverate in chirurgia di urgenza, A.G., 2 anni, presenta condizioni generali in miglioramento, si alimenta regolarmente, ma resta ricoverata a completamento delle indagini strumentali.
    A.A., 4 anni, presenta condizioni cliniche in miglioramento anche lei, si alimenta, stabile la lesione alla milza, resta sotto stretto controllo clinico.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    “Il mostro ha gli occhi azzurri”, il 28 giugno al Senato il libro di Giuliana Covella sul delitto di Ponticelli

    Si svolgerà venerdì 28 giugno, alle 11.30, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica (Palazzo Madama) a Roma, la presentazione del libro “Il mostro ha gli occhi azzurri – Il delitto di Ponticelli” della giornalista Giuliana Covella (Guida Editori).PUBBLICITA

    Il volume, la cui prima edizione fu allegata nel 2012 all’istanza di revisione presentata dall’ex giudice Ferdinando Imposimato alla Corte d’Appello di Roma, è un lavoro d’inchiesta su un caso di cronaca nera che sconvolse la città di Napoli e l’Italia nel luglio 1983.

    A distanza di 41 anni dall’omicidio di due bambine di 7 e 10 anni (Barbara Sellini e Nunzia Munizzi), il testo mira a far luce sulle responsabilità di quello che potrebbe essere uno dei più gravi errori giudiziari della storia del nostro Paese, dopo il caso Tortora.

    Alla presentazione interverranno oltre all’autrice, il senatore Sergio Rastrelli, il giudice della Corte di Cassazione Raffaello Magi, l’avvocato cassazionista Maria Orlando, il dirigente ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli) Napoli 1 Enrico Guarna. Modera il giornalista Ercole Fragasso. Letture a cura dell’attore Ferdinando Maddaloni.

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    La lettera straziante di una delle bambine violentate a Caivano: “Mi manca da morire mia mamma”

    Una bambina di 11 anni, una delle cuginette violentate dal branco a Caivano, ha scritto una lettera straziante alla mamma in cui le dice che le manca da morire.
    La bambina si trova oggi in una casa famiglia insieme alla sorellina più piccola, mentre il fratello 16enne è in un’altra struttura. La mamma, invece, è in un centro diverso dopo l’emersione degli agghiaccianti fatti nel Parco Verde di Caivano.
    Nella lettera, la bambina scrive: “Mamma, mi manchi da morire. Quando ti rivedrò? Mi sento sola e spaventata. Vorrei solo stare con te”.
    I legali della famiglia hanno presentato diverse istanze per chiedere l’immediata revoca del blocco totale dei contatti tra i familiari, sia fisici che telefonici.
    L’avvocato Angelo Pisani, che difende la famiglia, ha dichiarato: “Un trattamento del genere non viene riservato neanche ai detenuti che pure hanno diritto alle visite dei familiari in carcere”.
    “Ci si aspetterebbe dopo un reato tanto grave, la messa in sicurezza di tutti i membri della famiglia”, ha aggiunto Pisani. “E dopo il dolore per quanto accaduto alla figlia, ora anche l’ingiustizia di vedersi di fatto cancellare ogni rapporto con i suoi ragazzi chiusi tutti in case famiglia senza alcun segno di umanità”.
    Secondo gli psicologi, l’allontanamento dalla mamma è un ulteriore danno per la piccola e soprattutto per la madre che rischia la vita.
    La vicenda della bambina di Caivano è un esempio di come la burocrazia, a volte, può essere più crudele della giustizia. I familiari della piccola sono vittime di un reato orribile e, invece di essere aiutati, sono stati puniti. LEGGI TUTTO