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    Tragedia a Montella: 84enne perde la vita in un ascensore

    Montella. Un drammatico incidente ha sconvolto la comunità di Montella nel pomeriggio.PUBBLICITA

    Un uomo di 84 anni è stato trovato privo di vita all’interno della cabina di un ascensore condominiale in via Rinaldo D’Aquino.
    Allertati dai vicini, i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente sul posto, ma per l’anziano non c’è stato nulla da fare. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118, giunti poco dopo, l’uomo era già deceduto.
    Le cause del decesso, al momento, sono ancora da chiarire. Gli inquirenti, giunti sul posto insieme al medico legale, hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
    Si ipotizza un malore improvviso, forse innescato dallo stress e dall’angoscia provocati dal rimanere bloccato nell’ascensore.
    L’episodio ha destato profondo cordoglio tra i residenti di Montella, che si stringono attorno ai familiari dell’uomo in questo momento di grande dolore.

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    Ancora violenze nelle carceri di Ariano Irpino e Avellino

    La segretaria regionale del Sappe, Tiziana Guacci, ha denunciato nuovi episodi di violenza e criticità nelle carceri di Ariano Irpino e Avellino.PUBBLICITA

    Ad Ariano Irpino, un detenuto straniero, già protagonista di aggressioni contro i suoi compagni di cella lo scorso venerdì, ha nuovamente gettato olio bollente sugli altri detenuti, i quali hanno reagito distruggendo gli arredi e devastando la cella.
    Nel pomeriggio, lo stesso istituto penitenziario è stato teatro di un’altra aggressione: un detenuto che doveva essere trasferito in isolamento ha colpito in pieno volto un agente, costringendolo a ricorrere alle cure mediche.
    La situazione è tornata alla normalità solo in tarda serata. A Avellino, un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto dopo aver impedito la consegna di beni non autorizzati contenuti in un pacco postale inviato dai familiari.
    Donato Capece, segretario nazionale del Sappe, ha commentato: “Da anni chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, che rappresentano un terzo della popolazione carceraria, e il trasferimento in strutture protette dei detenuti con problemi psichici, attualmente ospitati nel circuito detentivo ordinario.
    Sono necessari anche maggiori investimenti in tecnologia e risorse per le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria, che, nonostante le condizioni di lavoro stressanti e difficili, continuano a garantire ordine e sicurezza.”

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    Tensione al carcere di Ariano Irpino: detenuti protestano e aggrediscono gli agenti

    Si sono verificati gravi disordini nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Diversi detenuti hanno dato vita a proteste violente, scontrandosi con gli agenti della Polizia Penitenziaria.PUBBLICITA

    Ieri due detenuti ex art.32 psichiatrici hanno preso a pugni un poliziotto penitenziario del carcere di Ariano Irpino costretto alle cure mediche.
    La violenza inaudita dei due reclusi non solo hanno aggredito il poliziotto penitenziario di turno ma hanno anche distrutto due camere di pernottamento.
    Per il segretario regionale CON.SI.PE Campania Tommaso De Lia “oggi la violenza nelle carceri campane è all’ordine del giorno, frutto di un sistema penitenziario al collasso che manifesta tutte le sue falle a discapito di una crescente precarietà della sicurezza di tutti”.
    Per il delegato nazionale dirigenti Polizia Penitenziaria CON.SI.PE  Vincenzo Santoriello “quanto accaduto nel carcere arianese è l’emblema della realtà che sta vivendo il personale di Polizia Penitenziaria in sede, personale ridotto all’osso, mancanza di sicurezza, una realtà che preoccupa tutti eppure nessuno fa’ nulla per migliorarne le condizioni di lavoro di centinaia di servitori dello Stato sedotti ed abbandonati a loro stessi, come il poliziotto penitenziario di turno aggredito”.
    Per il vice presidente CON.SI.PE Luigi Castaldo “i reclusi psichiatrici non solo mettono a repentaglio l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria ma destabilizzano soprattutto l’ordine e la sicurezza all’interno delle sezioni detentive, da tempo come confederazione sindacati abbiamo chiesto al Governo interventi risolutivi e concreti nella gestione di questi soggetti che andrebbero trattati ed inseriti in circuiti idonei, ma non nei penitenziari.

    Pertanto il 12 settembre prossimo saremo davanti al Prap della Campania a manifestare contro un sistema penitenziario fallimentare che produce tanta violenza e suicidi.Il CON.SI.PE esprime massima solidarietà al poliziotto penitenziario di oggi vilmente aggredito”.
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    Trasporto illecito di rifiuti: tre arresti in Irpinia

    I Carabinieri di Montella hanno arrestato tre uomini sorpresi a trasportare illegalmente materiale ferroso e rifiuti elettrici. PUBBLICITA

    L’operazione, che ha portato al sequestro di un autocarro e di circa 500 kg di rifiuti, rientra in un più ampio piano di contrasto al traffico illecito di rifiuti. Gli arrestati, privi delle necessarie autorizzazioni, risponderanno di gestione illecita di rifiuti.
    Tre uomini, originari dell’hinterland napoletano, sono stati arrestati in flagranza mentre trasportavano a bordo di un autocarro circa 500 kg di rottami ferrosi e elettrodomestici di varia natura, privi di qualsiasi autorizzazione.
    Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, sono partite da alcune segnalazioni anonime che indicavano la presenza di un’attività sospetta nella zona. I militari, appostatisi lungo le strade provinciali, hanno intercettato il mezzo pesante e, dopo averlo sottoposto a un accurato controllo, hanno scoperto il carico illecito.
    L’autocarro, un grosso camion con targa straniera, è stato sequestrato insieme al carico. Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici, sono stati condotti presso la casa circondariale di Avellino.
    Un business milionario
    Il traffico illecito di rifiuti è un fenomeno sempre più diffuso e redditizio, che mette a rischio la salute pubblica e l’ambiente. Gli indagati, approfittando dell’assenza di controlli e delle difficoltà nel tracciare i rifiuti, riuscivano a smaltire illegalmente i materiali raccolti, evitando di sostenere i costi di smaltimento previsti dalla legge.

    L’importanza della denuncia
    Le forze dell’ordine invitano la cittadinanza a segnalare eventuali attività sospette che possano essere riconducibili al traffico illecito di rifiuti. Ogni segnalazione, anche anonima, può essere fondamentale per smantellare queste organizzazioni criminali e tutelare il nostro territorio.

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    Ancora esondazioni e allagamenti in provincia di Avellino

    PUBBLICITA

    Oggi pomeriggio, a Volturara Irpina, il torrente Sava è straripato a causa del maltempo, allagando via Lenze, via Largo Rosso e le campagne circostanti.
    I carabinieri di Volturara Irpina sono intervenuti sul posto e hanno constatato che le strade erano impraticabili. Non si segnalano danni alle abitazioni né persone ferite.
    Nel frattempo, sempre in provincia di Avellino, la circolazione sulla Strada statale 7 bis è stata ripristinata con un senso unico alternato al chilometro 62, nel territorio di Mugnano del Cardinale. La chiusura del tratto stradale era stata necessaria nelle scorse ore per effettuare lavori di sgombero di un torrente esondato la sera precedente.
    Dopo i disagi causati dal maltempo in Irpinia, sono stati attivati i Centri Operativi Comunali nei comuni colpiti dalle forti piogge, come a Baiano, dove si è recato il capo della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo, e a Mugnano del Cardinale, dove per alcune ore il territorio comunale è stato invaso da fiumi di fango e detriti provocati dall’esondazione del torrente Quadrelle.
    Allagamenti si sono verificati anche a Montella, sempre in provincia di Avellino, a seguito dell’esondazione di un altro torrente. I Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Lenze per mettere in sicurezza l’area e rassicurare i residenti. Anche in questo caso, non si registrano danni.
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    Coppia minaccia per mesi un giovane a Cervinara: scatta il divieto di avvicinamento

    PUBBLICITA

    Si è conclusa con una misura cautelare la vicenda che ha visto protagonista un giovane residente a Cervinara, in provincia di Avellino, vittima di continue minacce da parte di una coppia con cui aveva condiviso la stessa abitazione per circa un anno. Le intimidazioni subite avevano gettato il giovane in un clima di terrore, tanto da spingerlo infine a rivolgersi alle forze dell’ordine.
    Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal commissariato locale, la coppia, composta da una donna di 26 anni e il suo compagno di 42, avrebbe messo in atto una serie di comportamenti minatori e persecutori, causando un crescente stato di ansia e paura nella vittima.
    L’episodio si sarebbe protratto per mesi, trasformando la vita quotidiana del giovane in un incubo costante. Nonostante i tentativi di sottrarsi a questa spirale di minacce, il giovane si è ritrovato intrappolato in una situazione insostenibile, fino a decidere di presentare una denuncia formale alle autorità.
    Una volta ricevuta la denuncia, gli agenti del commissariato di Cervinara hanno avviato un’accurata indagine. Le testimonianze raccolte, insieme agli elementi probatori forniti dalla vittima, hanno confermato la gravità delle condotte accusatorie. La Procura di Avellino, alla luce delle evidenze emerse durante le indagini, ha richiesto l’intervento della magistratura, che non ha tardato a rispondere.
    Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Avellino, valutando il quadro probatorio e la pericolosità delle azioni poste in essere dalla coppia, ha emesso una misura cautelare nei loro confronti. Ai due è stato imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, una misura volta a garantire la sicurezza della vittima e a evitare ulteriori episodi di minacce o ritorsioni.
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    Nubifragi in provincia di Avellino, strade come torrenti: auto bloccate al casello

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    Le violente piogge che si sono abbattute nel tardo pomeriggio di ieri su diversi comuni della provincia di Avellino hanno provocato allagamenti diffusi e disagi senza precedenti.
    Strade principali e secondarie si sono trasformate in veri e propri fiumi, rendendo difficoltoso ogni tipo di movimento.
    A Baiano, la situazione è critica. La centrale via Libertà, arteria vitale del paese, è stata completamente sommersa da acqua e fango. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati all’interno delle proprie vetture, in balia della furia dell’acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze per liberare le persone intrappolate e mettere in sicurezza l’area.
    Anche Mugnano del Cardinale è stato duramente colpito. Le immagini diffuse sui social network mostrano scene di devastazione: auto trascinate dalla corrente, garage allagati, e strade completamente impraticabili. Un vero e proprio fiume d’acqua ha invaso le vie del paese, causando danni ingenti a cose e persone.

    La Protezione Civile è stata allertata e si è immediatamente attivata per fronteggiare l’emergenza.

    Le squadre operative sono impegnate in diverse zone della provincia per prestare soccorso alla popolazione e valutare i danni. Anas è al lavoro per ripristinare la viabilità, ma le operazioni si presentano particolarmente complesse a causa della gravità della situazione.
    Il casello autostradale di Baiano della A16 Napoli-Canosa è stato temporaneamente chiuso a causa della presenza di detriti sulla carreggiata. Ciò ha provocato lunghe code e disagi per gli automobilisti in transito.
    Al momento non si segnalano feriti gravi, ma i danni materiali sono ingenti. Numerose abitazioni e attività commerciali sono state allagate, e si stima che saranno necessari diversi giorni per ripristinare la normalità.
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    Mirabella Eclano, con la droga addosso fugge al controllo: arrestato 18enne

    Un giovane di 18 anni residente a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, è stato arrestato dai carabinieri nel comune di Sperone.
    Dopo aver cercato di eludere un posto di blocco, il ragazzo è stato fermato. Durante la perquisizione della sua vettura, i carabinieri hanno scoperto 85 grammi di hashish, già confezionato in dosi pronte per la vendita, insieme a 2.267 euro in contanti.
    Ulteriori ricerche nella sua abitazione hanno portato al sequestro di altre sostanze illecite e di più di 200 euro. Attualmente, il giovane si trova agli arresti domiciliari.
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    In fuga da Napoli verso la Liguria: due fratelli avellinesi arrestati per tentato omicidio

    Due giovani di San Martino Valle Caudina, di 23 e 24 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio aggravato.PUBBLICITA

    L’aggressione, avvenuta sabato scorso a Cervinara, sarebbe nata da un acceso litigio con un 32enne, probabilmente a causa di vecchie questioni economiche.
    Punti Chiave ArticoloDurante la violenta discussione, entrambi i fratelli avrebbero esploso diversi colpi di pistola contro la vittima, ferendola gravemente al torace e all’addome. La fuga e l’arresto Nel tentativo di sfuggire alla giustizia, i due fratelli sono stati rintracciati a bordo di un treno diretto a Sestri Levante, in Liguria, con biglietti acquistati a nome di un’altra persona.
    Grazie alle indagini dei Carabinieri, che hanno analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza e monitorato costantemente i movimenti dei sospettati, è stato possibile identificarli con certezza come gli autori del ferimento. L’arresto in flagranza Visto il concreto rischio di fuga, il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo nei confronti dei due fratelli, che sono stati arrestati a bordo del treno.
    I due giovani sono accusati di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto illegale di arma da fuoco. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’aggressione e accertare eventuali complici. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Avellino recuperati sulle montagne il papà e i suoi due figli dispersi sui monti

    Avellino.  Sono stati ritrovati intorno alla mezzanotte il papà e i suoi due figli di 5 e 10 anni, dispersi dal tardo pomeriggio di ieri in una zona montana nel comune di Pietrastornina, a Toppo del Monaco, nell’Avellinese.PUBBLICITA

    Un’altra disavventura per gli escursionisti tra i boschi del Partenio, nei territori di Roccabascerana e Pannarano. Questa volta, un papà ha perso l’orientamento mentre esplorava la fitta vegetazione con i suoi due bambini nel primo pomeriggio.
    Non vedendoli rientrare, la moglie e madre dei piccoli ha lanciato l’allarme, avviando le ricerche. I Vigili del Fuoco dei Comandi Provinciali di Avellino e Benevento sono intervenuti prontamente, data la posizione di confine tra i due territori.
    Con l’ausilio delle tecniche TAS (topografia applicata al soccorso), i soccorritori hanno avviato le operazioni di ricerca.

    Il terzetto è stato ritrovato nei boschi intorno alla mezzanotte, segnando così la fine dell’emergenza. Fortunatamente, tutti sono in buone condizioni fisiche, sebbene provati dalla disavventura.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Oltre 60 incendi nell’Avellinese in 24 ore

    Ancora una giornata di roghi in Irpinia. Sono oltre sessanta gli interventi di spegnimento di incendi di boschi, macchia mediterranea e sterpaglie che nelle ultime 24 ore hanno interessato a macchia di leopardo tutta la provincia. Particolarmente complesso quello che ha visto impegnate quattro squadre dei Vigili del Fuoco per molte ore in contrada Castruzzo nel comune di Calabritto.PUBBLICITA

    Per fronteggiare l’emergenza, in ausilio ai Vigili del Fuoco del Distaccamento provinciale, da ieri sera sono arrivate due squadre provenienti da Firenze e Arezzo. L’ultimo incendio si è verificato nel territorio di Melito Irpino dove le fiamme hanno minacciato un’abitazione in via Vicinale. È intervenuta una pattuglia dei carabinieri che, in attesa del successivo intervento dei Vigili del Fuoco, ha disposto precauzionalmente l’evacuazione della famiglia.
    La pattuglia dei militari della Compagnia Carabinieri di Ariano Irpino, nel transitare sulla strada statale 90 direzione Grottaminarda, ha notato un principio di incendio nel Comune di Melito. Immediatamente, i militari, si sono recati sul posto e precisamente in via Vicinale Fonte dove, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, accortosi che le fiamme erano troppo vicine ad un’abitazione hanno evacuato precauzionalmente gli occupati della casa. L’arrivo dei vigili del fuoco ha consentito di domare le fiamme ed evitato danni all’immobile. Solo tanto spavento per gli occupanti che hanno potuto far rientro nella propria dimora. Messi in salvo dai Carabinieri, anche i cani di famiglia.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Scoperta la truffa del pacchetto vacanze: 4 denunciati

    E come ogni estate arriva la truffa del pacchetto vacanze. Che si tratti di case, di alberghi o di viaggio all’esterno, come in questo caso, c’è sempre chi incappa nella rete dei truffatori.PUBBLICITA

    I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno infatti denunciato in stato di libertà quattro persone, due originarie del Napoletano e due siciliani, ritenuti responsabili di truffa e sostituzione di persona in concorso.

    Punti Chiave ArticoloLa disavventura è capitata ad un 40enne di San Sossio Baronia che, dopo aver visto un annuncio sul web, con foto e descrizione minuziosa, di un pacchetto vacanza in Grecia per una settimana ad un prezzo concorrenziale, è stato truffato di 1.500 euro, il prezzo richiesto per la caparra. Nove le persone truffate dai 4 denunciati Il malcapitato, dopo aver contattato il numero di telefono riportato sull’annuncio e aver ottenuto tutte le informazioni richieste, ha effettuato il bonifico sull’Iban indicato, ma quando ha contattato l’albergo per conferma della prenotazione ha scoperto l’imbroglio: nessuna prenotazione a suo nome, anzi l’albergatore ha parlato di altre persone incappate nello stesso raggiro.
    Da qui la decisione di rivolgersi ai Carabinieri. Seguendo il flusso di denaro, i militari sono riusciti a individuare rapidamente i presunti autori del raggiro e a verificare che sono state truffate almeno altre 9 persone con le stesse modalità. Leggi Anche LEGGI TUTTO