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    Camorrista di Acerra ricercato va nel carcere di Lanciano per un colloquio con un parente e lo arrestano

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    Acerra. Frontato fino al punto di andare fino in carcere per incontrare un familiare detenuto pur sapendo di essere ricercato per camorra.
    Non perché non sapesse dell’ordinanza cautelare a suoi nome con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
    Eppure il camorrista ricercato di Acerra è stato fermato dalla polizia penitenziaria  all’ingresso della sala colloqui del carcere di Villa Stanazzo a Lanciano in provincia di Chieti.
    Quando gli agenti hanno effettuato il controllo al terminale quasi non ci credevano e a quel punto le porte del penitenziario abruzzese si sono aperte anche per lui ma non come visitatore bensì da detenuto.
    Poi è scattata anche una perquisizione in carcere nel corso della quale  sono stati sequestrati 2 panetti di droga, 8 cellulari e 1 coltello nelle celle dei detenuti.
    Per il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il sospetto è che siano stati lanciati dall’esterno, al di là del muro di cinta perché, nonostante il sistema anti-drone di cui è dotata la struttura, l’impianto non avrebbe funzionato regolarmente.

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    Emergenza rifiuti in Campania: il termovalorizzatore di Acerra si ferma

    A causa di un grave guasto alla turbina, il termovalorizzatore di Acerra, un impianto fondamentale per la gestione dei rifiuti in Campania, è stato costretto a fermare il lavoro per almeno dieci giorni.PUBBLICITA L’interruzione, annunciata dalla Regione Campania, rischia di innescare una nuova emergenza rifiuti, soprattutto con l’arrivo del caldo estivo. Punti Chiave ArticoloLe cause del guasto e le conseguenzeIl guasto al sistema di lubrificazione della turbina ha reso necessario lo spegnimento completo dell’impianto. Secondo le stime iniziali, la riattivazione potrebbe richiedere almeno dieci giorni, ma questa tempistica potrebbe variare in base agli esiti degli approfondimenti tecnici in corso.La Regione Campania ha già messo in atto un piano d’emergenza per far fronte alla situazione, prevedendo lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti nelle fosse di accumulo del termovalorizzatore e negli impianti di trattamento provinciali. Tuttavia, l’allarme resta alto, soprattutto in vista di Ferragosto.L’importanza del termovalorizzatore di AcerraL’impianto di Acerra svolge un ruolo cruciale nella gestione dei rifiuti in Campania, trattando ogni anno oltre 700mila tonnellate di rifiuti urbani. La sua chiusura prolungata potrebbe avere gravi ripercussioni sull’intero sistema di smaltimento dei rifiuti regionali.Non è la prima volta che il termovalorizzatore di Acerra si trova al centro di una crisi. Nel 2019, l’impianto fu chiuso per diversi mesi a causa di interventi di manutenzione straordinaria. Anche in quell’occasione, si verificarono criticità nella gestione dei rifiuti.Le proteste contro l’ampliamento dell’impiantoLa notizia del guasto arriva in un momento di forte dibattito sulla questione dell’ampliamento del termovalorizzatore. Negli ultimi mesi, cittadini e associazioni ambientaliste hanno espresso la loro contrarietà al progetto di una quarta linea, ricevendo anche il sostegno del vescovo di Acerra e del Consiglio comunale.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Acerra, sequestro beni per oltre 1,3 mln di euro a società per evasione fiscale

    Le Fiamme Gialle di Napoli hanno portato a termine un’importante operazione contro l’evasione fiscale, sequestrando oltre 1,3 milioni di euro a una società di Acerra, operante nel settore del commercio di computer e software, e al suo legale rappresentante. Questo significativo provvedimento è stato disposto dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura di Napoli.PUBBLICITA Le indagini, svolte dal Gruppo di Frattamaggiore, hanno consentito di individuare conti correnti e un immobile collegati alla società e al suo legale rappresentante. Le verifiche hanno rivelato un’evasione dell’IVA di oltre 1,3 milioni di euro risalente al 2020, cifra che è stata oggetto del sequestro.L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta all’evasione fiscale, fenomeno che sottrae risorse fondamentali allo Stato e mina la competitività delle imprese oneste. L’azione della Guardia di Finanza si inserisce in un più ampio contesto di contrasto all’illegalità economica, puntando a garantire una maggiore equità fiscale e la corretta contribuzione da parte di tutti i soggetti economici.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Acerra, minaccia di far esplodere bombole di gas durante lite condominiale: arrestati fratello e sorella

    Una lite condominiale in via Michele Ferraioli ad Acerra ha rischiato di trasformarsi in una strage nella notte. L’intervento tempestivo dei Carabinieri, insieme ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, ha evitato il peggio, portando all’arresto di due persone, fratello e sorella, accusati di tentata strage e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.PUBBLICITA

    La disputa è iniziata per problemi legati al parcheggio, ma è rapidamente degenerata quando Elisabetta Tufano, 38 anni, ha minacciato i vicini. Già nota alle forze dell’ordine, la donna ha perso il controllo e, armata di coltello, ha aggredito i Carabinieri intervenuti. I militari sono riusciti a disarmarla e bloccarla, ma la situazione era destinata a peggiorare.

    Mauro Tufano, fratello della donna, si era rinchiuso in un locale al piano terra dello stabile, minacciando di far esplodere delle bombole di gas. L’uomo, che aveva appena compiuto 39 anni il giorno prima ed era già noto alle autorità, ha reso necessario un delicato intervento di mediazione da parte dei Carabinieri. Mentre i Vigili del Fuoco cercavano un modo per accedere al locale, i Carabinieri hanno continuato a negoziare con l’uomo.
    Alla fine, i Vigili del Fuoco sono riusciti a entrare attraverso una finestra secondaria, permettendo ai Carabinieri di fare irruzione e arrestare Mauro Tufano. All’interno del locale sono state trovate quattro bombole di gas con le valvole aperte, e l’odore di gas era forte. La prontezza e l’efficacia dell’intervento dei Vigili del Fuoco hanno permesso di mettere in sicurezza la struttura, evitando un disastro. Elisabetta e Mauro Tufano sono stati trasferiti in carcere, dove dovranno rispondere delle gravi accuse a loro carico.

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    Grumo Nevano muore dopo una TAC con contrasto, aperta un’inchiesta: sequestrata la salma

    Grumo Nevano.Un uomo di 77 anni di Acerra è deceduto ieri mattina mentre si sottoponeva a una TAC con mezzo di contrasto in un centro diagnostico di Grumo Nevano.PUBBLICITA

    I soccorsi sono stati tempestivi, ma non sono riusciti a salvare l’uomo. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore e la Procura di Napoli Nord ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del decesso e le eventuali responsabilità.

    La salma dell’uomo è stata sequestrata e trasportata all’Istituto di Medicina Legale dell’Ospedale San Giuliano di Giugliano per l’autopsia. I familiari della vittima hanno presentato una denuncia e chiedono di fare chiarezza sull’accaduto.
    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, all’uomo è stato iniettato il liquido di contrasto per via endovenosa. Poco dopo, ha iniziato ad accusare un forte malore e ha perso conoscenza. Il personale del centro diagnostico ha tentato di rianimarlo, ma senza successo.

    Le indagini dovranno appurare se sono state rispettate tutte le precauzioni previste per questo tipo di esame, come la premedicazione con farmaci antiallergici o la presenza di un anestesista in sala.

    Il centro diagnostico ha espresso cordoglio alla famiglia della vittima e ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare con le autorità.
    Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle TAC con mezzo di contrasto, che, sebbene generalmente sicure, possono in alcuni casi provocare gravi reazioni allergiche. È importante che i pazienti siano informati dei rischi associati all’esame e che le strutture mediche adottino tutte le necessarie precauzioni per garantire la loro sicurezza.

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    Camorra ad Acerra: 11 arresti per traffico di droga

    Camorra: 11 arresti per traffico di droga ad Acerra, sgominati 4 clan. Terza ondata di arresti dall’estate scorsa, per un totale di 40 persone finite in manettePUBBLICITA

    I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, su delega della Procura Distrettuale di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

    L’operazione, che rappresenta la terza ondata di arresti dall’estate scorsa, porta a 40 il numero complessivo dei fermati. Le indagini, svolte tra giugno 2022 e aprile 2023, hanno permesso di individuare due gruppi criminali distinti attivi ad Acerra.

    I clan si rifornivano di droga da altri gruppi della provincia di Napoli per poi rivenderla al dettaglio su “piazze di spaccio” o con consegne a domicilio.
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    Terra fuochi, il sindaco di Acerra: “Pronti a intervenire in giudizio”

    Acerra pronta a intervenire per il risanamento della Terra dei Fuochi: il sindaco D’Errico chiede di essere parte attiva nel procedimento contro i fratelli Pellini
    Il sindaco di Acerra, Tito d’Errico, ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente per chiedere di essere informato su ogni passaggio della procedura giudiziaria avviata dallo Stato contro i fratelli Pellini. L’obiettivo è quello di ottenere il risarcimento per i danni ambientali causati dal disastro della Terra dei Fuochi e consentire al Comune di intervenire direttamente in sede civile.
    Il Ministero ha incaricato l’ISPRA di redigere una relazione tecnico-scientifica per individuare le misure di bonifica e i relativi costi. L’amministrazione comunale aveva già sollecitato il dicastero ad attivarsi per ottenere il ristoro per i danni ambientali subiti dalla città.
    “Seguiremo ogni passaggio di questa vicenda che riguarda la tutela del nostro territorio,” sottolinea il sindaco d’Errico. “Siamo pronti ad intervenire direttamente in giudizio per sostenere le ragioni dell’azione di danno pubblico ambientale avviata dal Ministero, con l’obiettivo di ottenere il completo ripristino dello stato dell’ambiente danneggiato.”
    Nella lettera, il sindaco ha inoltre espresso la disponibilità degli uffici comunali a collaborare con il Ministero in ogni modo possibile.
    I fratelli Pellini furono condannati al risarcimento del danno in sede civile nel 2017, ma la misura del danno doveva essere determinata in un successivo processo. Tuttavia, l’unica parte civile ammessa in quel processo era il Ministero dell’Ambiente. Il mese scorso, la Corte di Cassazione ha annullato il sequestro del patrimonio dei fratelli Pellini per decorrenza dei termini.
    L’amministrazione comunale di Acerra è determinata a fare la sua parte per ottenere il risanamento della Terra dei Fuochi e garantire un futuro migliore alla città. La collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e l’intervento in sede civile rappresentano passi importanti in questa direzione.
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    Acerra, Alessandro Cannavacciuolo denuncia minacce per le sue denunce su Terra dei Fuochi

    Alessandro Cannavacciuolo, un noto attivista ambientale di Acerra, ha denunciato ai carabinieri di essere stato minacciato dopo aver pubblicato su Facebook un post riguardante il sequestro di una discarica abusiva nella Terra dei Fuochi, scoperta grazie alla segnalazione dei volontari antiroghi. Nel suo post, Cannavacciuolo aveva evidenziato il disastro ambientale, ma non solo: ha anche ricevuto una minaccia da parte di uno dei lettori. Il messaggio diceva: “Alessandro, io se fossi in te starei molto attento. E se ti succede qualcosa?”. Questo ha spinto Cannavacciuolo a recarsi dai carabinieri per chiedere un’indagine su questa minaccia, che ha considerato molto seria.
    Il messaggio minatorio è stato pubblicato e successivamente cancellato, ma molti utenti lo hanno visto e alcuni hanno notato la situazione. Cannavacciuolo ha provveduto a fare uno screenshot del messaggio e ha presentato denuncia. Ha anche notato che il profilo social della persona che ha inviato la minaccia è scomparso.
    Cannavacciuolo ha spiegato di essere stato oggetto di minacce in passato, ma questa volta l’utilizzo di un falso profilo per intimidirlo, un profilo che sembra vendere beni ottenuti illegalmente attraverso attività di sequestro da parte della magistratura, dimostra che i modi di agire di questi criminali ecologici non si sono fermati. Ha sottolineato che la paura di essere fisicamente feriti da questi criminali non può essere paragonata al dolore di vedere la propria terra devastata. Cannavacciuolo ha chiarito che il suo amore per la sua terra è il motore delle sue battaglie e che quest’amore non ha prezzo. LEGGI TUTTO

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    Acerra, bimba di 3 anni di rovescia addosso acqua bollente: ustioni su tutto il corpo

    I carabinieri della compagnia Napoli Vomero sono intervenuti, su segnalazione del personale sanitario, al pronto soccorso dell’ospedale Santobono per una bimba di 3 anni proveniente dal Burkina Faso ma residente ad Acerra, con ustioni di secondo grado sul 45% del corpo.
    Secondo quanto ricostruito, la bambina si è rovesciata addosso una pentola d’acqua bollente poco prima delle 19 presso la sua abitazione ad Acerra. I genitori, entrambi cittadini del Burkina Faso (rispettivamente 31 e 39 anni), hanno prontamente portato la piccola all’ospedale di Frattamaggiore, dove è stato attivato un servizio d’emergenza 118 che ha provveduto al trasferimento al Santobono.
    Attualmente la bambina è ricoverata in terapia intensiva e domani mattina sarà sottoposta a un intervento chirurgico per trattare le ustioni. La sua condizione è considerata critica a causa del rischio di infezioni. LEGGI TUTTO

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    Operaio Stellantis morto , aperta camera ardente ad Acerra, lunedì i funerali

    Tragedia alla FCA: morto operaio a Pratola Serra, camera ardente ad Acerra. La comunità di Acerra si stringe attorno alla famiglia di Domenico Fatigati per rendere omaggio al suo sacrificio presso la chiesetta di San Pietro, con i funerali previsti per lunedì presso la chiesa di Sant’Alfonso.
    L’evento ha generato profonda indignazione e richieste di maggiori protezioni per i lavoratori.
    “Quello che è successo a Domenico non dovrebbe mai accadere. I luoghi di lavoro devono essere posti sicuri dover una persona può costruire il proprio futuro e non trovare la morte. Mi batterò in Parlamento affinché i lavoratori possano avere maggiori tutele e standard di sicurezza ancora più alti.
    Bisogna redigere nuove norme a difesa dei diritti di chi lavora e, al contempo, intensificare i controlli con più ispezioni all’interno di fabbriche e aziende. E’ incredibile che nel 2024 ci siano ancora persone che perdono la vita inghiottite dalle strumentazioni e dai macchinari che utilizzano per lavorare”. Questo quanto affermato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
    “La nostra comunità rimane scossa per la scomparsa di Domenico Fatigati , nostro concittadino tragicamente deceduto sul lavoro. Morte ingiusta ed evitabile. Il dolore è collettivo, un’intera comunità rimasta sbigottita.
    Come gruppo di Europa Verde Acerra siamo vicinissimi alla famiglia partecipando al loro dolore ma ci chiediamo perché non si sia potuta evitare questa ennesima ed assurda morte.
    Ci appelliamo al mondo delle imprese e alle istituzioni preposte affinché ci siano maggiori controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro a tutela della salvaguardia di tutti i lavoratori”. Così Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde, e Giovanna Settembrese, portavoce di Europa Verde ad Acerra. LEGGI TUTTO

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    L’ANNUNCIO Lutto cittadino ad Acerra per l’operaio morto nell’area dello stabilimento Stellantis

    Il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico, ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Domenico Fatigati, il 52enne operaio scomparso giovedì nell’area dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino). La comunità cittadina è profondamente addolorata per la prematura perdita di questo stimato cittadino, e il sindaco ha ritenuto opportuno onorare la sua memoria con questa speciale dichiarazione di lutto.
    I funerali di Domenico Fatigati saranno programmati una volta completata l’autopsia sulla sua salma. La comunità locale, soprattutto ad Acerra, è in attesa di rendere l’ultimo saluto a questo uomo di 52 anni, molto amato e rispettato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano, ricordandolo sempre con un sorriso sul volto mentre dava una mano nel negozio di ortofrutta gestito dalla moglie.
    Un luogo che, per molti, è diventato il rifugio di serenità e cordialità di Domenico, dove si dilettava ad aiutare la moglie nei momenti di pausa dalla sua attività lavorativa principale. La comunità si unisce nel dolore, con molte persone che ricordano il suo spirito generoso e la sua dedizione alla famiglia. La figura di Domenico Fatigati rimarrà viva nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti di vita e lavoro con lui. LEGGI TUTTO

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    Arriva a Napoli la protesta dei trattori: domani corteo in città

    Protesta agricoltori: corteo di trattori annunciato a Napoli. Gli agricoltori di Acerra, vicino a Napoli, continuano il loro presidio, posizionando i trattori lungo la strada che porta agli ingressi del centro commerciale “Le porte di Napoli” ad Afragola.
    Dopo una settimana, i manifestanti hanno annunciato che domani si recheranno a Napoli a bordo dei loro mezzi, in un corteo per far conoscere le ragioni della loro protesta. Ritengono insufficienti gli impegni finora assunti dal Governo e vogliono far sentire la propria voce, spiegando di essere una presenza significativa nel settore agricolo italiano.
    L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica senza arrecare disagi ai cittadini e hanno già ricevuto solidarietà da molte associazioni locali. LEGGI TUTTO