IN EVIDENZA

Violenza sulle donne, l’Onu: con il coronavirus, aumento allarmante in tutto il mondo
Il Coronavirus fuori e il proprio compagno dentro casa. La pandemia e le misure di restrizioni anticontagio adottate dai governi di tutto il mondo, hanno condannato un numero troppo alto di donne, spesso anche madri, già vittime di violenza domestica, a dover affrontare una doppia paura e un doppio nemico.
Leggi anche
Il rapporto Onu, più abusi
Con un risultato devastante: secondo un rapporto dell’Onu, la quarantena forzata ha causato un inquietante aumento degli abusi sulle persone più vulnerabili, compresi i minori, scatenando decine di richieste di aiuto.
L’allarme è stato lanciato da ogni parte del mondo, dal Regno Unito all’India, dove sono stati segnalati numeri in continua crescita. E con l’Onu che per quest’anno prevede almeno 15 milioni in più di casi di violenza domestica. Davvero tantissimi.
Il dato preoccupante, fornito dall’Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ipotizza un aumento del 20 per cento dei casi di violenza per i primi 3 mesi di lockdown in tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite.Leggi anche
«Prendere subito delle misure»
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres ha esortato tutti i Paesi affinché adottino misure contro questo “scioccante aumento” di violenza, chiedendo maggiori investimenti nei servizi on-line, garantendo che i sistemi giudiziari continuino a perseguire gli autori degli abusi, creando sistemi di allarme nelle farmacie e nei supermercati e considerando i centri di accoglienza come servizi essenziali.Leggi anche
Alcuni dati
Partendo dall’Italia, secondo l’Istat che ha preso in esame le chiamate al numero antiviolenza 1522, durante il lockdown c’è stato un incremento della richiesta d’aiuto del 73% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; ma il 72,8% non denuncia il reato subito. Sono, invece, 32 le donne uccise da gennaio a giugno 2020.Leggi anche
In Gran Bretagna, nelle prime sei settimane di fermo nel Paese, una linea riservata ha ricevuto il 49% di telefonate in più da quando sono entrate in vigore le misure di sicurezza e di allontanamento e la polizia a Londra ha effettuato oltre 4000 arresti per abuso domestico.
A Bruxelles, l’aiuto è arrivato direttamente dal Parlamento europeo che per proteggere le donne, ha trasformato un proprio edificio, quello intitolato ad Helmut Kohl, nel centro della città, in un punto di accoglienza dedicato alle donne vittime di violenza. La Grande Mela non è da meno, l’abuso e la violenza sulle donne è aumentata drammaticamente anche a New York. Il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, ha creato un progetto, Safe Haven, per offrire un rifugio protetto a 900 donne.
E con il lockdown, sono raddoppiate le chiamate alle linee di aiuto in Libano, in Malaysia, e perfino in Cina sono triplicate. Mentre in Australia i motori di ricerca come Google hanno registrato il maggior volume di richieste di aiuto per violenza domestica degli ultimi 5 anni.
In Argentina nell’arco di un solo mese, dal 20 marzo al 20 aprile, ci sono stati 20 femminicidi. In El Salvador, l’Ufficio della procura per i diritti umani ha riferito di nove femminicidi nel primo mese di blocco ma, secondo le autorità, la cifra reale è molto probabilmente più alta.
In Messico, dal 13 aprile, sono state assassinate più donne (367) di quante ne erano morte a causa del Covid-19 (100).Leggi anche
Il rapporto rispetto al Gender Gap
Secondo il rapporto dell’Onu saranno le donne, quindi, a pagare il prezzo più alto degli “effetti collaterali” della pandemia, col rischio di vedere cancellati molti dei diritti conquistati in questi ultimi decenni. Una battuta d’arresto senza precedenti per la condizione femminile, che senza opportuni accorgimenti, renderà ragazze e donne maggiormente vulnerabili sul piano economico, sanitario e sociale, oltre ad aggravare ulteriormente le diseguaglianze tra i due sessi.
Leggi anche
Infatti, l’impatto economico e lavorativo dell’emergenza sanitaria globale devastante per tutti, senz’altro colpirà con più forza le donne, spiega il rapporto, visto che nei settori di attività pesantemente danneggiati dalla pandemia, quale turismo, servizi, commercio, le lavoratrici donne sono più numerose, hanno meno sicurezze professionali e guadagnano meno rispetto agli uomini.
Leggi anche
Dati sconfortanti arrivano anche osservando i numeri del gap di genere: nella fascia di età compresa tra i 25 e i 54 anni, la forza lavoro è composta per il 94% da uomini e 63% da donne. E in media, a parità di ruolo, ancora oggi una donna guadagna in media il 16% in meno rispetto ad un collega, e in alcuni casi fino al 35%.
Donne e ragazze al centro nel post pandemia
Quindi, sottolinea Guterres «l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne sono essenziali per superare insieme questa pandemia. I diritti conquistati, una volta persi, impiegano anni per affermarsi nuovamente». Ed esorta i governi a mettere donne e ragazze al centro dei loro sforzi nella fase di rilancio economico post pandemia.
Nel rapporto l’Onu individua tre livelli di intervento per potenziare la risposta nazionale ed internazionale dopo la crisi Covid, invitando i leader politici a non ripetere le politiche passate ma a sfruttare il momento per ricostruire società più paritarie, inclusive e resilienti. Tra i settori di intervento per invertire la rotta c’è l’ampliamento delle reti di sicurezza sociale, l’accesso delle donne a crediti e prestiti, la loro inclusione nei piani di rilancio e sviluppo socio-economici su misura, la riduzione delle iniquità retributive sul lavoro e la creazione di una nuova economia di assistenza inclusiva che funzioni per tutti.Leggi anche More




Donna muore dopo un intervento estetico, lutto a Gaeta: si indaga
Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/ More



Una. Nessuna. Centomila: 7 cantanti unite contro la violenza sulle donne
Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa and Emma Marrone attend the 70esimo Festival di Sanremo (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images )
Una. Nessuna. Centomila. Una: perché ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne. Nessuna: perché nessuna donna deve più essere una vittima. Centomila: come il numero delle voci che si uniranno a Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini insieme sul palco dell’Arena Campovolo di Reggio Emilia il 19 settembre 2020 per un grande evento musicale di sempre contro la violenza sulle donne.
La musica contro la violenza
Arriva dalla terza serata del Festival di Sanremo l’annuncio del grande concerto con protagoniste alcune delle più famose cantanti italiane. Sette grandi artiste insieme per dire basta. Sette grandi voci per raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza. Perché la musica può e deve arrivare a tanto.Sul palco
«Ognuna di noi inviterà a cantare un collega uomo», dice Emma, perché per una causa così impellente, il messaggio dal palco dovrà essere universale: tutti insieme contro le violenze. «Ci siamo unite per combattere insieme» ha continuato Elisa. «Ci siamo schierate ancora una volta perché non ne possiamo più. Basta ancora donne vittime», ha precisato Gianna Nannini. E Laura Pausini ha aggiunto: «Quando una donna lotta lo fa anche per le altre donne. Perché nessuna donna possa subire violenze».
«Siamo 7 cantanti ed il microfono rosso dà una voce a chi non ha coraggio. Vogliamo dare una speranza e speriamo di trovare altre donne pronte a cantare con noi», ha detto la Amoroso. «Si tratta di un impegno che accogliamo con tutto il cuore. Con la musica per noi è un grande privilegio dare speranza», ha concluso Giorgia.
Una causa importante
Un evento straordinario, un momento di festa e condivisione, creato per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza. I proventi del concerto verranno erogati a strutture selezionate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, strutture in grado di garantire il proprio empowerment, assicurando la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate e fornendo un supporto solido e duraturo alle vittime. Gli utilizzi di tutte le risorse economiche raccolte verranno rendicontati e comunicati nella totale trasparenza.Biglietti
I biglietti per il concerto, organizzato e prodotto da Friends & Partners e Riservarossa, saranno disponibili a partire dalle 16 di oggi, venerdì 7 febbraio, su TicketOne.it, e dalle ore 11.00 di venerdì 28 febbraio nei punti vendita e prevendite abituali.
Dal 2 marzo saranno disponibili su friendsandpartners.it le informazioni relative ai parcheggi e alle modalità di accesso all’area concerto (in base alla tipologia di biglietto acquistato), al campeggio e ai treni speciali (A/R in giornata per Reggio Emilia) e al servizio autobus A/R da tutta Italia all’area del Campovolo con diversi orari di arrivo e partenza da 150 città. More



Condanna per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza, 67enne arrestato
Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/ More




Paziente morto dopo un intervento al cuore, la famiglia chiede giustizia
La famiglia di un 53enne di Cisterna di Latina morto in un ospedale di Roma vuole giustizia. Il dramma si consumò nel novembre del 2022, partendo da un intervento al cuore per una patologia cardiaca con la quale il paziente aveva convissuto dalla nascita. Era stato rassicurato dai medici della buona riuscita dell’operazione, proposta come […] More



