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#metoo: da Kevin Spacey a Fausto Brizzi, che fine hanno fatto 20 uomini travolti dallo scandalo
Sono passati quasi due anni dalle inchieste bomba del New York Times e del New Yorker che davano il via alla rivolta femminile contro il potere dei ricatti sessuali a Hollywood. la nascita del #metoo e del movimento Time’s Up. Il re del cinema Harvey Weinstein è stato il primo potente a cadere, dopo che alcune donne hanno trovato il coraggio di denunciare una situazione ignobile che andava avanti da troppo tempo. La valanga ha travolto decine e decine di altri uomini come lui. Ne abbiamo scelti 19. Sono i più famosi, i più potenti del mondo dello spettacolo. Per far sapere che fine hanno fatto. Cosa è successo dopo le pubbliche accuse. Il 20esimo nome è quello di Woody Allen. La sua storia è completamente diversa da quella degli altri. Forse è anche peggiore. Ma l’onda del #metoo non l’ha risparmiato.
E questo ci porta a un’altra considerazione: come abbiamo affrontato, a livello di collettività, il problema. È diventato palese, infatti, che ragioniamo troppo spesso per ondate emotive. Senza valutare i fatti o le notizie, ma solo come questi ci fanno sentire. È tutto bianco o tutto nero. E chi osa proporre una sfumatura è tacciato di insensibilità o di connivenza. In questo modo, però, non affrontiamo mai il problema nella sua complessità. O fino in fondo. La questione sollevata dal #metoo non si chiude mandando in galera qualche potente o eradicando il lavoro di qualcuno dalla storia.
Se lo chiedeva anche Aldo Grasso su iODonna: «Kevin Spacey può essere un modello come attore senza essere un modello come uomo?». Attenzione alla risposta: se fosse negativa dovremmo eliminare dalle nostre vite il lavoro di tantissimi esseri umani pessimi che sono stati dei geni nei loro campi. Da Charlie Chaplin a James Watson, lo scienziato Premio Nobel che ha scoperto l’elica dle Dna.
Moriremo di politicamente corretto se non impariamo che problemi complessi hanno risposte complesse. E scardinare decenni di mentalità sessisita, di gente di potere che lo esercita attraverso il ricatto sessuale, di silenzi e di connivenze richiede tempo, fermezza e volontà da parte delle donne e degli uomini insieme di trovare una strada comune. Battagliare gli uni contro gli altri non risolve niente. Provoca solo più danni. Perché non tutti gli uomini citati in questa inchiesta sono risultati essere i mostri che che erano stati dipinti. C’è chi ha dimostrato la propria innocenza. More



Stalking alla ex fidanzata, scattano divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico
Nel pomeriggio di giovedì la Squadra Mobile di Latina ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un uomo di Cori, un 39enne indiziato di stalking ai danni della ex fidanzata. Dopo una relazione sentimentale iniziata nel maggio del 2023, nel novembre del […] More




Furto di cosmetici in farmacia, donna finisce in carcere
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“Big Little Lies”: segreti e bugie della seconda stagione
Secondo Nicole Kidman per vedere la nuova attesissima stagione di Big Little Lies dovremo aspettare fino a giugno: «Stiamo puntando a quella data. Siamo ancora in fase di montaggio, ma siamo a buon punto», ha risposto a una domanda della Cnn l’attrice e produttrice. Intanto, però, il cast e la Hbo, la rete americana che la trasmetta in prima visione (in Italia è su Sky Atlantic) hanno iniziato a far circolare sulla Rete le prime nuove immagini della serie che lo scorso anno ha lasciato pubblico e critica senza parole.
Big little lies, sulla carta, è stato un azzardo: un cast di altissimo livello quasi tutto femminile, una produzione materialmente gestita da donne, Nicole Kidman e Reese Witherspoon in prima linea, un tema complesso e sfaccettato come quello degli abusi sviscerato senza piaggeria e senza retorica. Anzi, con uno sguardo mai banale e stereotipato. Ma la scommessa è stata stravinta tanto che “la” divina Meryl Streep ha chiesto espressamente di entrare a farne parte della seconda stagione senza nemmeno voler leggere il copione. Per chi non avesse ancora visto Big Little Lies, il consiglio è quello di andarlo subito a recuperare: ne vale davvero la pena. Ma ecco tutto quello che c’è da sapere sulla serie.
Tratta dall’omonimo romanzo di Liane Moriarty, la storia di Big Little Lies riguarda 5 donne: Madeline Mackenzie (Reese Witherspoon), Jane Chapman (Shailene Woodley), Bonnie Carlson (Zoë Kravitz), Celeste Right (Nicole Kidman), e Renata Klein (Laura Dern). Attorno alle loro vite di madri, moglie e professioniste, ruotano una serie di tragici segreti che le legano in modi inaspettati la cui rivelazione, che sappiamo deve arrivare fin dalla prima puntata, può portare sia distruzione che sanare tutte le ferite. Nulla è come sembra nella comunità di Monterey e nelle vite all’apparenza perfette di queste protagoniste. Su tutte, infatti, aleggia l’opprimente personalità di Perry Wright (Alexander Skarsgård), tanto bello fuori quanto mostro dentro, la cui natura violenta – in tutti i sensi – sembra addirittura spegnere il sole. Il rapporto coniugale tra Celeste e Perry, basato sugli abusi, diventa il perno della vicenda e ci impartisce una durissima lezione: può accadere a chiunque di noi e liquidare con superficialità e giudizi affrettati chi rimane accanto a un marito violento è sbagliato. Big Little Lies è una storia di resilienza e di amicizia al femminile che ci ripete all’infinito di non abbassare mai la guardia.Per quanto riguarda le 7 puntate della seconda stagione, invece, la novità più importante è certamente l’arrivo di Mary Louise Wright, la mamma di Perry, interpretata da Meryl Streep. È stata proprio la volontà dell’attrice di partecipare al progetto a convincere lo sceneggiatore David E. Kelley (marito di Michelle Pfeiffer e master mind di successi come Ally McBeal) a scrivere una seconda parte che non aveva un altro romanzo sulla quale essere basata. La Moriarty, infatti, aveva scritto solo una novella dove introduceva il personaggio di Mary Louise e da questa Kelley ha preso ispirazione. «No, non credevo fosse una buona idea», ha infatti detto lo sceneggiatore al The Hollywood Reporter. «Mi è piaciuto così tanto il modo in cui abbiamo concluso il primo anno che ho sempre detto: “Lasciamo le cose come stanno”». Poi, però, è arrivato il «colpo di genio» del personaggio della Streep. «È deliziosa e inserirla nella storia è stato liberatorio e spaventoso allo stesso tempo. Spaventoso perché lei alza l’asticella della qualità ed è difficile misurarsi con questo fatto, ma è stato liberatorio perché adesso non dobbiamo più fare paragoni con la prima stagione. E questo permette tanta libertà». Nel primissimo trailer condiviso dalla produzione, si vede Meryl Streep che dice alla nuora di essere in città perché «voglio sapere cosa è successo quella notte» e subito dopo compare l’immagine delle 5 protagoniste in fila contro un muro come se stessero facendo delle foto segnaletiche. Dal loro abbigliamento si intuisce che la storia riprende esattamente da dove si era interrotta la prima serie.
Un’altra novità è rappresentata dal cambio alla regia. Se la prima stagione di Big Little Lies era stata diretta dal canadese Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club, Sharp Objects), questa vede dietro la macchina da presa la regista britannica Andrea Arnold, già premio Oscar nel 2005 per il cortometraggio Wasp. Un’altra donna, quindi, si aggiunge alla grande famiglia al femminile della serie, sulla quale già filtrano diverse indiscrezioni. Nicole Kidman ha svelato, durante una puntata dello show di Ellen DeGeneres, che le sue due bambine Sunday Rose e Faith Margaret faranno un piccolo cameo durante la seconda stagione. «Appariranno brevemente. Non lo avevo ancora detto a nessuno e non voglio dire di più». Reese Witherspoon, invece, ha raccontato sui social di aver colpito con il gelato Meryl Streep mentre stavano girando una scena. C’è una foto che lo prova: «L’ho presa!», scrive contenta il premio Oscar. Sulla presenza o meno di Alexander Skarsgård, invece, non ci sono ancora notizie ufficiali: a domanda diretta lui sorride e cambia discorso.
Il successo travolgente della prima stagione, coronato da una montagna di premi, compresi i 4 Golden Globe (Miglior miniserie drammatica, Nicole Kidman, Laura Dern e Alexander Skarsgård), i 5 Emmy (si è aggiunto il Miglior Regista) e i 2 Sag (Kidman e Skarsgård), ha permesso ha tutte le protagoniste di ottenere un aumento considerevole di salario. Secondo quanto riporta The Hollywood Reporter, se per ognuna delle prime 7 puntate la Witherspoon e la Kidman (senza contare il ruolo da produttrici)avevano guadagnato 250 mila dollari, per le nuove 7 il compenso sarà di 1 milione di dollari. More




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Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/ More



